Thailandia

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KANCHANABURI in 2 giorni: 5 cose da vedere

Ponte sul Fiume Kway 1

Tristemente conosciuta per gli orrori legati alla Ferrovia della Morte, Kanchanaburi offre luoghi storici e meraviglie naturali da non perdere. 

Si trova a circa 140 km da Bangkok ed è il terzo capoluogo di provincia più grande della Thailandia. 

Kanchanaburi è ben diversa da come me l’ero immaginata.

Pensavo fosse una piccola località, costruita sui ricordi dolorosi del suo passato, invece è una città vivace, ricca di locali e ristoranti. Non troverai templi vistosi come quelli di Bangkok, ma tante altre bellezze che la rendono un posto davvero speciale e, soprattutto, DA VEDERE!

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Oltre ai luoghi dedicati all’orribile pagina di storia della Ferrovia della morte, 1/3 della provincia è costituita da parchi nazionali.

I 2 più famosi sono l’Erawan National Park, con le sue cascate e piscine naturali con acque color turchese (di cui ti parlerò tra poco), ed il Sai Yok National Park, con le sue grotte, cascate e le foreste di teak. All’interno di quest’ultimo si trova anche il sito archeologico Prasat Mueang Sing.

Se hai tempo a disposizione, potrai noleggiare una barca e fare un’escursione lungo il fiume.

  • Come raggiungere Kanchanaburi:

Partendo da Bangkok si può raggiungere in auto, taxi e pullman (circa 3 ore di viaggio), oppure ci si può affidare ad un tour organizzato, sempre con partenza da Bangkok, come ho fatto io.

(Se non hai molto tempo a disposizione, non ti preoccupare perché ci sono anche tour giornalieri).

Per quanto mi riguarda, ho scelto questa opzione per approfondire la storia della Ferrovia della Morte. E non me ne sono pentita.

In questo tour (fatto con “Happy Viaggi Thailandia“, agenzia italiana che organizza tantissimi tour a prezzi ottimi, sono persone eccezionali e super competenti) ho visitato 4 attrazioni in un giorno.

1. Wat Tham Suea

Il Wat Tham Suea è uno dei templi più famosi della Provincia ed uno dei più impressionanti e bei templi che ho visto in Thailandia. 

Costruito nel 1973, si raggiunge tramite una comoda funivia, oppure salendo circa 160 ripidi scalini.

Il Tempio ospita una grande statua di Buddha (alta circa 18 metri), in posizione di meditazione, rivestita in mosaico d’oro, e Stupa in diversi stili.

Lo Stupa più grande è dislocato su 9 piani e sulle pareti interne si trovano numerosi affreschi, tra cui i volti dei Re thailandesi, la storia del Buddha e di Kanchanaburi. 

Questo tempio, oltre ad essere unico nel suo genere, offre anche una splendida vista panoramica sulla campagna circostante.

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Lasciata la parte “alta” del Tempio, scendendo verso il parcheggio, si trova la Grotta della Tigre, da cui il Tempio prende il nome. Qui troverai un monaco a cui potrai chiedere una benedizione.

La visita al Tempio è gratuita.

  • Come vestirsi:

Come per ogni Tempio thailandese, sono consentite le magliette a maniche corte ed i pantaloni, gonne o vestiti che arrivano sotto il ginocchio. Niente shorts, canottiere, scollature ed abiti attillati. 

Se hai una canottiera, puoi indossare un foulard o una sciarpa.

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2. Death Railway

La Ferrovia di Burma, meglio conosciuta con il nome “Ferrovia della Morte” (nome attribuitogli per le numerose vittime, sia civili che militari, che morirono nel corso della sua realizzazione), costruita dall’Impero giapponese fra il 1942 ed il 1943, è la principale attrazione di Kanchanaburi.

  • Pillole di storia:

Durante la seconda guerra mondiale l’esercito giapponese occupò i territori che da Singapore arrivavano alla Birmania.

Per consentire l’invio di truppe, rifornire l’esercito di armi e di beni di necessità (che, fino a quel momento, avveniva via mare), l’Impero decise di costruire questo pezzo di ferrovia che copriva una distanza di 415 km (di cui 304 km in Thailandia e 111 in Birmania), partendo da Nong Pladuk (Thailandia) fino ad arrivare a Thanbyuzayat (Birmania).

Nel 1947 la linea ferroviaria, caduta nelle mani alleate, fu chiusa.

Il tratto tra Nong Pla Duk-Nam Tok fu ricostruito e riaperto 10 anni dopo per far sì che le ferrovie thailandesi potessero utilizzarlo.

In Thailandia, 130 km della vecchia ferrovia sono in uso ancora oggi, mentre il tratto birmano è stato rimosso ed inghiottito dalla giungla. 

Il governo britannico vendette la ferrovia al governo thailandese alla “modica” cifra di 50 milioni di bath.

  • La costruzione:

La ferrovia fu una straordinaria opera di ingegneria, in quanto la sua realizzazione era basata sul lavoro manuale, con attrezzi rudimentali e senza l’utilizzo di macchinari moderni.

Per la sua realizzazione, furono impiegati 240.000 civili asiatici e 61.000 militari alleati (inglesi, americani, australiani e olandesi).

Più di 100.000 morirono per le condizioni estreme in cui si trovavano: mancanza di cibo, malattie (colera, malaria, dissenteria) causate dalle cattive condizioni igieniche, carenza di attrezzature mediche e trattamento brutale da parte delle guardie dei campi di lavoro, che punivano duramente per ogni piccola infrazione.

Il tratto della ferrovia che comportò maggiori rischi per i lavoratori fu chiamato “Hellfire Pass” (“Passo delle Fiamme dell’Inferno”), a causa del lungo e profondo taglio nella roccia eseguito su un terreno pericoloso. Sul luogo attualmente si trova un monumento in memoria delle vittime.

  • Il percorso

Il tour prevedeva la salita sullo “slow train” che da Thamkra Sae arriva al Death Railway Bridge in circa 2 ore.

Il paesaggio che si vede dal finestrino è tanto magnifico, quanto triste.

Non facevo altro che pensare che per percorrere quel tratto di strada, per farci godere di quel bellissimo paesaggio, tante persone hanno perso la vita.

Tristezza a parte, ti posso dire che è stata una delle esperienze più belle che abbia fatto in Thailandia.

Nell’attesa dell’arrivo del treno, abbiamo camminato sui binari, visitato la grotta (che nel tempo è divenuta un luogo di preghiera) ed ammirato il paesaggio.

Non nego che camminare lungo questo tratto di ferrovia ti lascia un po’ l’amaro in bocca e la tristezza addosso.

-> Attenzione: Se deciderai di raggiungere la Ferrovia della Morte in autonomia, potrai partire da Bangkok in treno dalla stazione di Bangkok Thonburi. In circa 2.30 h arriverai a Kanchanaburi. Raggiungi poi la fermata di partenza vicino al ponte sul fiume Kwai e scendi a Thamkra Sae.

3. Death Railway Bridge

Il Death Railway Bridge, meglio conosciuto con il nome “Ponte sul Fiume Kway” (ribattezzato così per il clamore che ebbe il film del 1957 “The Bridge on the River Kwai”, premiato agli oscar), è il simbolo della ferrovia della morte.

All’inizio del 1943 il ponte fu temporaneamente costruito in legno, poi venne apportato il cemento e l’acciaio e terminato pochi mesi più tardi, divenendo l’unico ponte in acciaio in Thailandia.

Il ponte che vediamo oggi, in realtà, non è quello originario: le arcate furono danneggiate e la parte centrale fu distrutta dai bombardamenti, da parte degli Alleati, durante la Seconda Guerra Mondiale.

  • Precisazione sul film:

Il film non rappresenta fedelmente la storia della Ferrovia della Morte, ma la sua fama portò un vertiginoso aumento del turismo nell’area di Kanchanaburi, creando un po’ di difficoltà alle autorità thailandesi perchè in realtà il fiume chiamato “Kwai”in realtà si chiamava Mae Khlong.

Venne ufficialmente ribattezzato in “Khwae Yai” negli anni ’60.

-> Se vuoi vedere un film sulla storia della Ferrovia della Morte un po’ più veritiero, ti straconsiglio “The Railway Man“, con Colin Firth e Nicole Kidman, che si basa sulla vita dei soldati britannici, prigionieri di guerra.

  • Evento degno di nota:

Ogni anno per dieci sere alla fine di novembre si tiene il “River Kwai Bridge Festival”, con spettacoli di luci e suoni concepiti per celebrare e rivivere il primo bombardamento del ponte, avvenuto nel 1944 da parte degli americani.

4. Kanchanaburi War Cemetery

Il Kanchanaburi War Cemetery è uno dei due cimiteri di guerra della città, nonchè quello più grande.

Qui riposano 6982 soldati di nazionalità britannica, olandese e australiana.

Realizzato da Colin St Clair Oakes nel 1956 e gestito dalla Commonwealth War Graves Commission, il Cimitero si trova sulla Saeng Chuto Road, vicino all’ex campo base dei prigionieri di guerra.

All’interno si trova anche il “Kanchanaburi Memorial“, che riporta i nomi di 11 uomini dell’esercito indiano.

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-> Se hai tempo e vuoi approfondire la storia della Ferrovia della Morte, ti consiglio di visitare il Death Railway Museum (aperto tutti i giorni dalle 9 alle 17, prezzo: 80 baht per adulti e 40 baht per bambini sotto i 14 anni)

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La quinta attrazione, che non fa parte del tour giornaliero della ferrovia della morte, ma che mi sento di consigliarti se rimarrai almeno 2 giorni a Kanchanaburi, è la seguente:

5. Erawan Falls

A circa 1 ora e mezzo di pullman (60 bath) da Kanchanaburi (che potrai prendere alla Bus Station), si trovano queste magnifiche 7 cascate.

Un luogo ideale per fuggire dalla frenesia della città e rifugiarsi per qualche ora nella natura.

Il percorso si sviluppa all’interno della giunga tropicale, è lungo circa 5 km ed è tutto ben segnalato, anche con i metri di distanza che separano i vari livelli.

I primi 3 livelli sono facili e per tutti, mentre gli ultimi 2 sono quelli più complicati, i più ripidi, ma fattibili anche dai non allenati come me. 

-> Se hai problemi di deambulazione, ti consiglio di fermarti al terzo livello.

A differenza di ciò che avevo letto in altri blog, non si può fate il bagno liberamente, o meglio, per farlo è obbligatorio il noleggio di un salvagente (20 bath per 2 ore). Solo nella settimana cascata (quella più bella) non occorreva.

Se poi ti va di farti fare una pedicure gratuita, i pesciolini non aspettano altro che venirti a rosicchiare le pellicine dei piedi! Basta che immergi i piedi nell’acqua e vedrai…. 😙

  • Orari di apertura:

Tutti i giorni dalle 8 alle 17:30. Ti consiglio di andarci presto la mattina. Inoltre, tieni presente che l’ultima corsa dell’autobus è alle 16.

  • Prezzo:

300 Bath per adulti e 150 Bath per bambini dai 3 ai 14 anni.

Dove ho soggiornato

Come già scritto nell’Articolo sull’organizzazione del viaggio (se non lo hai letto clicca qui, potrebbe esserti utile), ho soggiornato presso Pongphen Guesthouse SHA Plus Certified. Si trova in pieno centro (a circa 1 km dalla stazione ed a 1,2 km dal Ponte sul fiume Kway), ha una piscina ed un ristorante, oltre alla magnifica vista che offre sul fiume.

Per una camera tripla, con un’ottima colazione à la carte inclusa, ho pagato € 72,00 per 2 notti.

Qui ho visto uno dei più bei tramonti dei 18 giorni in Thailandia.

°★° Conclusıonı °★°

Kanchanaburi era uno di quei luoghi che non vedevo l’ora di visitare.

La sua storia mi ha profondamente toccato e ritengo che sia una meta da non perdere in un viaggio in Thailandia.

Se hai bisogno di qualche informazione in più, se sei interessat* al tour che ho fatto (ti posso dare il contatto della persona con cui mi sono interfacciata per tutto il viaggio in Thailandia), non esitare a scrivermi nei commenti oppure, se preferisci, scrivimi a ambra@unagiramondosquattrinata.it

Sono a tua completa disposizione e per me è un piacere aiutarti.

Ah.. non dimenticarti di seguirmi su Instagram 😊..

A presto con…. il Nord della Thailandia!

Ps. Se ti sei pers* gli articoli precedenti: clicca qui per scoprire Bangkok e qui per scoprire Ayutthaya, l’antica capitale del Siam.

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AYUTTHAYA: Cosa vedere in 1 giorno

Ayutthaya 23

A circa 80 km a nord di Bangkok sorge l’antica Capitale del Siam.

Ayutthaya è una delle principali attrazioni della Thailandia e le sue rovine, che costituiscono il Parco Storico, sono Patrimonio Unesco dal 1991.

Il suo centro storico è un’isola, formata dalla confluenza dei fiumi Chao Phraya, Pa Sak e Lopburi. All’epoca della sua edificazione questi fiumi formavano il fossato difensivo, adesso creano una sorta di separazione tra la parte vecchia e la parte nuova.

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Ho passato una giornata in questa città storica, girando per le sue strade e le sue rovine. Se avessi avuto più tempo, ci sarei rimasta volentieri 2 giorni, perché purtroppo tante cose non le ho potute vedere.

Ayutthaya è molto più grande di quanto pensassi e vedere tutto in un giorno è una vera impresa!

Se stai programmando una visita ad Ayutthaya in autonomia e potrai passare solo un giorno in questa città, allora leggi questo articolo, ti potrebbe essere utile.

Troverai i Templi più importanti e più belli da vedere e le informazioni utili su come arrivare da Bangkok, sugli orari, sui costi, oltre a qualche consiglio.

Un po’ di STORIA

Ayutthaya fu fondata da Re U-Thong nel 1350 ed il suo regno durò 417 anni. In questi 417 si sono succeduti 33 Re e diverse dinastie.

Era una città cosmopolita con abitanti di origini thai, khmer, mon, cinesi, malesi e indiane e si trovava nella parte centrale del golfo del Siam, una posizione ideale per i traffici commerciali con la Cina ed i Paesi arabi, tanto che divenne il centro più importante della regione.

Con l’arrivo dei primi europei nel XVI secolo, la ricchezza di Ayutthaya crebbe, tanto che divenne una vera e propria metropoli, con 3 palazzi reali, 375 templi, 29 fortezze difensive e 94 porte di ingresso, ma questo portò anche l’inizio dei conflitti tra il Siam e la Birmania.

Le prime guerre furono vinte dal Siam e queste vittorie, insieme alla grande ricchezza ed il periodo d’oro che Ayutthaya stava vivendo, fece abbassare la guardia alla corte. Dall’altra parte i birmani si rafforzarono e, notando questa debolezza, se ne approfittarono.

Infatti, dopo un lungo assedio, il 7 aprile del 1767 Ayutthaya cadde. I Birmani invasero la città, la saccheggiarono e poi la rasero al suolo.

Buona parte della popolazione fu deportata ed Ayutthaya venne abbandonata ed inghiottita dalla vegetazione.

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Dopo la caduta dell’antica Capitale, il popolo thailandese trovò la forza ed il coraggio di combattere per riconquistare il proprio Paese.

Vinsero la battaglia contro i Birmani e nel 1782, con l’incoronazione del Rama I, nacque l’odierna Thailandia.

Circa 100 anni dopo Rama IV prima e Rama V dopo fecero restaurare l’intero sito storico di Ayutthaya, costruendo anche nuovi Templi per rendere giustizia alla gloriosa Ayutthaya, anche se i segni lasciati dall’invasione sono ancora ben visibili.

I 5 TEMPLI che NON dovrai perderti

Il Parco Storico di Ayutthaya è una zona di 169 ettari che comprende i resti di templi antichi e monumenti  storici in stile Sukhothai, Khmer e Ayutthaya, ed anche gioielli e reperti di grande valore, oggi custoditi nel Museo di Ayutthaya

Qui ti elencherò i Wat principali.

1. WAT MAHATHAT

Il complesso fu costruito nel 1374 durante il regno di Re Borom Rachtathirat I ed era il più importante del Regno.

All’interno si trovano numerose statue di Buddha senza testa (i birmani tagliavano le teste dei Buddha perchè erano la parte più preziosa) ed uno Stupa in stile khmer.

L’attrazione principale del Tempio è senza dubbio la testa del Buddha avvolta nelle radici di un albero secolare.

Sono diverse le leggende che aleggiano su questa testa. Una di queste narra che, nel mentre che i birmani tagliavano le teste alle statue di Buddha, questa venne “salvata” da un contadino, che la nascose vicino all’albero, le cui radici le crebbero intorno. Un’altra narra che dei ladri tentarono di rubarla, ma siccome era troppo pesante, la nascosero sul posto.

In tutto questo, però, c’è da dire una cosa singolare: l’albero (un ficus, pianta sacra per i buddisti) non ha danneggiato la testa, anzi.. l’avvolge come se fosse sotto la sua protezione.

Nessuno saprà mai cosa è successo realmente ed è questo che lo rende affascinante.

  • Orari di apertura:

Tutti i giorni dalle 8 alle 17.

  • Prezzo:

50 Bath (1,35 €).

2. WAT RATCHABURANA

Edificato nel XV secolo su ordine del Re Borommaracha II del Regno di Ayutthaya nel 1424, custodisce uno dei Prang più belli e meglio conservati di Ayutthaya, con incisioni e sculture mitologiche.

Borommaracha II era salito al trono dopo che i fratelli si erano uccisi a vicenda in un duello per stabilire chi dovesse essere il successore del padre Intharacha. I due chedi principali che si trovano di fronte al Wat furono eretti nel punto in cui i due fratelli persero la vita.

All’interno del complesso si trova anche una cripta, che si può visitare. Essa conteneva rare immagini di Buddha ed oggetti di valore. Fu razziata nel 1957, ma per fortuna la refurtiva fu riconsegnata e gli oggetti sono attualmente conservati al Museo Chao Sam Phraya.

  • Orari di apertura:

Tutti i giorni dalle 8 alle 17.

  • Prezzo:

50 Bath (1,35 €).

3. WAT PHRA SIN SANPHET

L’immagine simbolo di Ayutthaya.

Era il Tempio più sacro dell’antica Capitale del Siam.

Esso comprende 3 Stupa perfettamente conservati, che furono presi in esempio per la costruzione degli Stupa del Wat Phra Kaew e del Palazzo Reale di Bangkok.

Ai tempi di Ayutthaya custodiva una statua del Buddha ricoperta di oltre 140 kg d’oro.

Il Wat rappresentava la cappella della famiglia reale e veniva usato esclusivamente per le cerimonie reali.

All’interno del complesso vi erano piccoli chedi in cui erano custodite le ceneri dei membri della famiglia reale e reliquie delle ossa di diversi sovrani del regno.

  • Orari di apertura:

Tutti i giorni dalle 8 alle 17.

  • Prezzo:

50 Bath (1,35 €).

4. WAT LOKAYASUTHARAM

Uno dei complessi più grandi ed antichi di Ayutthaya.

Immagine presa da Wikipedia

Ospita più di 50 statue di Buddha in roccia ed un Buddha sdraiato di circa 42 metri, che rappresenta la principale attrazione del Tempio.

Al centro del complesso si trova un Chedi che custodisce una cripta con dentro alcuni Buddha dorati ed un pozzo nel quale, dopo aver pregato, si getta una monetina, esprimendo un desiderio.

  • Orari di apertura:

Tutti i giorni dalle 8 alle 17.

  • Prezzo:

Ingresso gratuito.

5. WAT PHRA MONGKHON BOPHIT

Situato in prossimità del Wat Phra Sin Sanphet, questo Tempio fu edificato nel 1957 sulle “ceneri” di un vecchio tempio del XI secolo, distrutto dagli invasori birmani.

Esso custodisce un’antica statua di Buddha in bronzo, rivestita in oro, alta 17 metri.

Al suo interno, oltre a questa grande statua, c’è un percorso fotografico dove si può vedere la storia del Tempio.

  • Orari di apertura:

Tutti i giorni dalle 8 alle 16:30.

  • Prezzo:

Ingresso gratuito.

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Se ti rimane tempo, ti consiglio altri complessi, che però si trovano fuori dall’ “isola”, ovvero sulla sponda opposta di dove si trova il Parco Storico.

1. WAT CHAIWATTHANARAM

Costruito nel 1630 dal Re Prasat Thong in onore di sua madre, è uno dei complessi più belli di Ayutthaya.

Foto presa da Wikipedia

Circondato da 8 torri decorate con 120 statue di Buddha seduti, il Tempio veniva usato per cerimonie buddiste e come residenza reale.

La struttura di questo Wat non è fatta a caso. Simboleggia la visione del mondo per il buddismo; infatti, la torre centrale è la montagna Meru, ovvero l’asse centrale del mondo, e le 4 torri rappresentano i 4 continenti.

Secondo alcune fonti, il complesso venne usato come roccaforte durante l’assedio di Ayutthaya da parte dei birmani, come testimoniano le mura esterne rinforzate ed i resti di cannoni e proiettili ritrovati al suo interno.

Dopo la distruzione di Ayutthaya, il Tempio fu abbandonato, depredato dei suoi tesori e invaso dalla giungla fino a metà del Novecento, quando furono portati alla luce preziosi manufatti che erano stati sfuggiti alle razzie dei birmani.

Dopo i lavori di restauro, il sito fu aperto al pubblico nel 1992.

  • Orari di apertura:

Tutti i giorni dalle 8 alle 17.

  • Prezzo:

50 Bath (1,35 €).

2. WAT YA CHAI MONGKHON

Edificato nel 1592 per celebrare la vittoria di Re Naresuan sui birmani, con i suoi Buddha bianchi e giardini curati, è uno dei Tempi più frequentati dai thailandesi.

Foto presa da Wikipedia

Durante l’invasione i Birmani bruciarono gli edifici del complesso, ma il grande Chedi a forma di campana, grazie alla sua potente struttura, resistette alla distruzione.

Il Tempio principale (ubosot) non è quello originale; è stato ricostruito durante il restauro del Complesso a metà del Novecento.

Dietro l’ubosot si trova il Viharn principale, caratterizzato da una grande statua bianca del Buddha con i suoi discepoli più fedeli, Sariputta e Moggallana.

  • Orari di apertura:

Tutti i giorni dalle 8 alle 17.

  • Prezzo:

20 Bath (0,50 €).

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  • Come vestirsi per entrare nei Templi:

Come per ogni Tempio thailandese, la regola è quella di avere le spalle e le ginocchia coperte.

Non sono molto rigorosi, quindi basta avere una sciarpa o una stola che ti copra le spalle, principalmente nei momenti in cui passerai vicino ai monaci (per rispetto).

  • Biglietto cumulativo per ingresso ai Templi:

Al costo di 220 Bath potrai acquistare il biglietto cumulativo, che ti permetterà di accedere a 6 Templi del Parco Storico.

  • Come arrivare ad Ayutthaya:

– in treno = dalla nuova stazione ferroviaria di Bang Sue a Bangkok il tragitto dura circa 1 ora e mezzo, al prezzo di 30 Bath. 

– in autobus = dalla Bus Station di Mo Chit ci sono bus che partono ogni ora al costo di circa 50 bath. 

– con il Taxi = l’alternativa più costosa. Per necessità ho dovuto prendere il taxi al ritorno, prenotandolo tramite Grab, pagandolo circa 700 bath (18 €).

– con tour organizzati = se preferisci avere una guida che ti porti in giro per Ayutthaya, partendo sempre da Bangkok ti potrei consigliare questo tour privato in italiano. I prezzi sono: € 239,50 per 2 partecipanti, € 425,60 fino a 4 partecipanti ed € 574,20 fino a 6 partecipanti.

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Se opterai per il treno o l’autobus, ti consiglio di noleggiare una bici.

Ayutthaya è dispersiva, le distanze tra un sito e l’altro sono lunghe e la bicicletta ti permetterà di spostarti facilmente, evitando anche il traffico (c’è una pista ciclabile che collega tutto). Il noleggio per una giornata l’ho pagato 70 bath (poco meno di 2 €).

Oppure, se viaggi in coppia ed hai la patente internazionale, potresti optare per noleggiare un motorino. Sicuramente il mezzo più comodo.

Altrimenti, l’alternativa (più cara, ma comoda se sei in gruppo e fa molto caldo) è quella di accordarsi con un tuk tuk che ti prende, ti lascia e ti riprende in ogni sito, dandoti 5 ore a disposizione. Se tratti bene, potresti spendere sui 700-800 Bath. 

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⭒𝗖𝗢𝗡𝗖𝗟𝗨𝗦𝗜𝗢𝗡𝗜⭒

Ammetto che all’inizio pensavo che fosse più comodo prenotare un tour organizzato per visitare Ayutthaya, anche per avere una guida che spiegasse la storia del posto.

Spinta dal mio spirito di avventura ho deciso di fare io da guida e programmare tutto per visitare la città in completa autonomia.

E devo dire che, a parte qualche piccolo imprevisto, non me ne sono pentita.

Spero di averti dato tutte le informazioni necessarie per visitare Ayutthaya, ma se hai bisogno di qualche delucidazione, sono, come sempre, a tua completa disposizione.

Scrivimi qui sotto nei commenti oppure, se preferisci, per mail a ambra@unagiramondosquattrinata.it. Sarà un piacere aiutarti.

Non dimenticarti di seguirmi su Instagram 😊..

A presto con….. Kanchanaburi!

PS. Se ti sei pers* l’articolo precedente sulle bellezze di Bangkok, corri a leggerlo e fammi sapere che pensi di questa città..

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BANGKOK: I 5 POSTI da non perdere ed i 4 MERCATI da vedere

Panorama Wat Saket 15

Bangkok è una grande città, con tantissime cose da vedere.

Per aiutarti, scrivo questa mini guida, ove ti indicherò i posti che non dovrai perderti.

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Premessa

Se hai letto l’articolo precedente (questo), sai già che ho trascorso 5 giorni a Bangkok (togliendo 1 giorno che ho sfruttato per vedere Ayutthaya).

Ammetto che ero partita non avendo alte aspettative. I commenti che ho sempre letto a giro erano totalmente discordanti, tutti improntati sul “o la ami o la odi”.

In effetti è vero, credo che non ci può essere una via di mezzo per un semplice motivo: è una città dalle mille sfaccettature.

Bangkok è una città che va compresa e vissuta senza pregiudizio. Ha un’anima tutta sua, che può piacere oppure no.

É vero, è una città caotica, piena di traffico, con tanto smog e tanta povertà (che, qui, purtroppo vedrai molto a giro)… ma non c’è solo questo!

Per quanto mi riguarda, ne sono rimasta piacevolmente colpita (oltre alla bellezza dei posti è una città estremamente pulita e curata, incredibile è!) e mi ha anche emozionato.

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Bangkok è un’unione di storia, cultura e tradizione che si incontra e scontra con la modernità e l’innovazione delle sue infrastrutture. 

C’è la Old Town, ricca di bellissimi templi, uno più splendente e curato dell’altro, in cui sorge una strada caotica e piena di vita, lontana dall’ambiente rilassato dei templi: Khao San Road

Poi c’è China Town, tra bancarelle di street food e negozi di oro, dove potrai vedere il vero caos cittadino. 

Dall’altro lato, invece, c’è la “città nuova”, quella piena di grattacieli, giganteschi centri commerciali, ristoranti lussuosi, che poco hanno a che fare con il vero spirito thailandese dei mercatini all’aperto e dello street-food. Parte che, per mia scelta, non ho visto.

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Come dico sempre, bando alle ciance e veniamo al sodo. Ecco 5 dei tesori di Bangkok:

1) Wat Arun

Uno dei Templi più suggestivi ed iconici di Bangkok, nonché il mio preferito.

É stato il primo Tempio, la prima attrazione che avevo in lista che ho visto.

Ti racconto brevemente questa cosa che mi ha colto talmente tanto alla sprovvista che voglio che rimanga impressa nella memoria anche del mio blog: ero lungo la strada, prima dell’ingresso. Stavo guardando Google Maps per vedere se la strada era giusta, poi alzo gli occhi e lo vedo. Ero a circa 400-500 metri di distanza e mi sono venuti i brividi.. avevo la pelle d’oca!

Negli anni ho imparato che se mi succede questo e, soprattutto, quando succede è perchè mi rendo conto che sono nel posto giusto.

Stavo realizzando un sogno che avevo da anni, ma non avevo neanche lontanamente immaginato la bellezza che avrei visto con i miei occhi.

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Il Wat Arun è qualcosa di straordinario, unico.

Le decorazioni dei Prang (le Torri) sono magnifiche: tutti mosaici floreali realizzati con pezzi colorati di porcellana cinese. Immaginalo nel momento in cui i raggi del sole si riflettono sugli edifici.. pura magia!

  • Pillole di Storia:

Dopo la caduta di Ayutthaya, l’antica capitale del Siam, Re Taskin decise di costruire un Palazzo Reale ed un Tempio dove ospitare il Buddha di Smeraldo (che attualmente si trova al Wat Phra Kaew).

Il Tempio venne battezzato con il nome del dio indiano dell’Alba (Aruna), in onore della nuova Ayutthaya, come simbolo di “rinascita”.

Dopo la proclamazione di Bangkok come capitale, venne costruito in stile skmer il Prang (la Torre principale) alto quasi 82 metri. La sua costruzione ebbe inizio durante la prima metà del XIX secolo per volontà di Rama II e fu portata a termine da Rama III.

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Il complesso è costituito da diversi edifici, tra cui:

  1. il Prang Maggiore: la torre alta 81,85 cm, contornata da ripide scale e due terrazze, decorate con  scimmie, sculture che rappresentano divinità e scene quotidiane del Buddha, a cui possono accedere i visitatori per godere di una bellissima vista;
  2. i 4 Prang Minori: decorati con conchiglie e cocci di porcellana, furono costruiti dopo il Prang maggiore.
  3. la Sala dell’Ordinazione: fatta costruire all’inizio del XIX secolo da Rama II, al suo interno si trova una statua del Buddha, che si dice sia stata eseguita proprio dallo stesso Re, ai cui piedi sono seppellite le ceneri del monarca. Sulle pareti vi sono affreschi della vita di Buddha e delle sue precedenti incarnazioni. All’entrata principale ci sono due gigantesche statue raffiguranti i mitologici spiriti protettori Yak, decorate con ceramiche e stucchi dipinti con chine di diversi colori.
  4. i 2 templi minori: il Bot noi, era la sala dell’ordinazione ed al suo interno è ancora conservato il letto sul quale giaceva Re Taksin quando si ritirava nel tempio a meditare ed il Vihan Noi, costruito nel periodo di Ayutthaya
  5. Tempio principale: è qui che venne custodito il Buddha di Smeraldo durante il regno di Taksin, ovvero fino al 1784.
  6. Nel padiglione davanti alla Sala dell’Ordinazione è situato in un bellissimo giardino, pieno di statue sacre, dedicato alla memoria di due monaci che morirono dandosi fuoco nel tentativo di raggiungere il nirvana.
  • Come vestirsi: 

Sono consentite le magliette a maniche corte ed i pantaloni, gonne o vestiti che arrivano sotto il ginocchio. Niente shorts, canottiere, scollature ed abiti attillati. 

Per entrare dentro i Templi occorre anche togliersi le scarpe, gli occhiali da sole ed i cappelli in segno di rispetto.

  • Orari di apertura:

Ogni giorno dalle 8:00 alle 18:00. Il mio consiglio è di visitarlo o presto la mattina (per evitare le orde di turisti) o al tramonto.

  • Prezzo:

100 baht (poco meno di 3 € e ti regalano anche una bottiglietta d’acqua).

2) Grand Palace e Wat Phra Kaew

Ti stai per caso chiedendo se ho avuto la pelle d’oca anche qui! Beh si, assolutamente si. Anche questo posto mi ha emozionato. D’altronde è di una bellezza inaudita.

Il Grand Palace è un enorme complesso di 94,5 ettari, costruito tra il 1782 ed il 1784 ed inaugurato nel 1785 in concomitanza con l’incoronazione di Rama I, è formato da oltre 100 edifici, che raccontano due secoli di storia reale.

Tra gli edifici presenti il più importante è senza ombra di dubbio il Wat Phra Kaew, il più sacro tempio buddhista della Thailandia.

Questo Tempio è una meraviglia architettonica, con pilastri ricoperti di mosaici e basamenti in marmo. Al suo interno è custodita la statua del Buddha di Smeraldo (che, come detto poc’anzi, prima si trovava nel complesso del Wat Arun), di circa 75 cm, posizionata sopra un altare ricco di decorazioni dorate.

(Mi scuso per la foto ma, purtroppo, è vietato fotografare e riprendere all’interno del Tempio, sono riuscita di siamo a farne una davanti alla finestra.)

Nei muri del Tempio sono raffigurate la cosmologia buddhista e scene della vita di Buddha.

  • Cerimonia degna di nota:

Ad ogni cambio di stagione ed esattamente a marzo, luglio e novembre (in Thailandia le stagioni sono 3) si può assistere alla cerimonia del cambio delle vesti del Buddha di Smeraldo; cerimonia eseguita dal Monarca in persona. All’inizio dell’estate il Re cinge la divinità con una corona d’oro tempestata da pietre preziose e con vesti dorate e ingioiellate che adornano la statua dalle spalle alle caviglie. Quando inizia l’inverno, invece, viene fatta indossare una lunga tonica in scaglie d’oro che copre anche le spalle. Durante la stagione delle piogge, che di solito comincia a luglio, il Buddha di Smeraldo indossa un copricapo d’oro con la sommità a punta e veste una tonaca d’oro che lascia una spalla scoperta e gli arriva fino alle caviglie.

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Attorno al tempio principale si trovano dodici padiglioni, tre pagode (il Pantheon, dove si trovano le statue dei primi 7 Re, il Phra Mondop ed il Phra Si Ratana Chedi, dove si trovano delle ceneri di Buddha) ed un modello in scala ridotta di Angkor Wat (il famosissimo complesso cambogiano).

Per quanto riguarda il Palazzo Reale, prima era la residenza ufficiale dei Re thailandesi, oggi, invece, è utilizzato solo in occasione di cerimonie ufficiali, rituali, matrimoni, banchetti e funerali. Gran parte degli edifici amministrativi sono chiusi al pubblico.

  • Come vestirsi: 

La regola che ho scritto per il Wat Arun diciamo che è la stessa, ma più severa. Qui non vengono accettati abiti a 3/4, ma solo pantaloni, gonne e vestiti lunghi. Sono banditi anche i jeans ed i fuseau (non sono consentiti vestiti attillati) e qualsiasi pantalone che abbia qualche strappo. Rimane invariato il fatto che si può indossare una maglietta a maniche corte (purchè non sia troppo scollata). 

  • Orari di apertura:

Ogni giorno dalle 8:30 alle 15:30. Consiglio di arrivare all’orario di apertura e di acquistare i biglietti online per evitare la coda.

  • Prezzo:

500 baht (circa 13,00 €). Il biglietto comprende anche la visita all’Arts of the Kingdom Museum e la partecipazione allo spettacolo Khon (danze thailandesi), presso la Sala Chalermkrung del Royal Theatre (da lunedì a venerdì alle 10:30, 13:00, 14:30, 16:00 e 17:30); spettacolo che non ti devi assolutamente perdere.. fidati!

3) Wat Pho

Ed eccoci al mio terzo posto preferito di Bangkok. 

Il complesso vanta 2 primati: il Buddha sdraiato più grande (lungo 46 m e alto 15 m, rivestito d’oro con occhi e piedi decorati con madreperla) e la più grande collezione di statue di Buddha della Thailandia; inoltre è qui che è nata la prima scuola di massaggio e di medicina tradizionale thailandese (istituita nel 1955).

Il Wat Pho è uno dei più antichi (la sua costruzione risale al 1700) e più grandi Templi di Bangkok.

Si divide in due zone, quella sacra dove si trovano i Templi e la scuola di massaggi e quella residenziale, dove si trova un monastero che ospita i monaci ed una scuola.

  • Cosa vedere nel dettaglio:
  1. il Tempio del Buddha sdraiato, che si trova all’estremità nord del complesso, vicino all’ingresso;
  2. il Phra Ubosot, il tempio principale, sede dell’ordinamento monastico e delle assemblee. Ivi si trova il Buddha in posizione di meditazione ed ai suoi piedi sono conservate alcune ceneri di Rama I;
  3. Kampaengkaew, la doppia parete che circonda il tempio principale, con opere in marmo che raffigurano montagne, alberi ed animali.
  4. 4 pagode di marmo bianco costruite in stile khmer, con statue in rame rivestite d’oro che raffigurano divinità protrettrici;
  5. il Phra Rabieng, un doppio chiostro che circonda il cortile del Tempio principale, dove al suo interno sono dislocate 150 statue di Buddha, mentre sul lato esterno ce ne sono 244. Tutte rivestite d’oro e protette da schermi in vetro.
  6. il Phra Maha Chedi, altre 4 pagode dedicate ai primi quattro sovrani Rama. In particolare quella dedicata a Rama I contiene delle reliquie di Buddha.
  7. La scuola di massaggi e di medicina tradizionale thailandese, dove è possibile, oltre a farsi fare un massaggio, fare corsi di farmacia, di pratica medica, di massaggio e di ostetricia thai.
  • Come vestirsi:

Vale la stessa regola del Wat Arun. 

  • Orari di apertura:

Ogni giorno dalle 8:00 alle 18:30.

  • Prezzo:

100 baht (poco meno di 3,00 €). 

4) China Town ed il Wat Traimit

La comunità cinese è una parte consistente della popolazione di Bangkok e la sua presenza risale a quando la città era un semplice villaggio di pescatori.

Chinatown si sviluppa su due vie parallele (Charoenkrung Rd e Yaowarat) ed è un tripudio di bancarelle, street food, grandi insegne colorate, orificerie, ristoranti, hotel e tanti, tanti odori forti che ti faranno andare un po’ via di cervello! Insomma, incarna ciò che c’è di più frenetico, rumoroso ed inquinato di Bangkok.

Devi, inoltre, sapere che si tratta della Chinatown più grande al mondo.

L’attrazione principale del quartiere è il Wat Traimit, un Tempio che (a mio parere) è ben lontano dalla bellezza del Wat Arun, del Wat Pho e degli altri Templi presenti in città, ma al suo interno custodisce un’attrazione che non si può perdere: il Buddha d’oro.

Si tratta della più grande statua in oro massiccio al mondo ed uno dei tesori più preziosi della Thailandia e del buddhismo.

La Statua è alta 3 metri e pesa circa 5,5 tonnellate. Il corpo è costituito al 40% da oro puro, la fronte è oro puro all’80% e la testa è oro puro al 99%. 

Io mi sono fatta due conti sul valore di questo Buddha… evito di scrivere qui il risultato ottenuto 😅!

  • Pillole di Storia:

All’epoca della sua costruzione (si parla del periodo di Sukhothai, ovvero 1238-1438), la statua si trovava in un Wat di Ayutthaya.

Quando i birmani assediarono la città nel 1765, la Statua venne coperta interamente di stucco per mascherare il suo valore.

Fu portata a Bangkok, ma il Wat Traimit di allora non riusciva a contenerla, tanto che rimase 20 anni sotto una tettoia di lamiera nel cortile del vecchio Tempio. Solo nel 1955 fu costruito un nuovo edificio e il Buddha d’oro trovò casa.

  • Come vestirsi:

Vale la stessa regola del Wat Arun e del Wat Pho. 

  • Orari di apertura:

Ogni giorno dalle 8:00 alle 17:00.

  • Prezzo:

100 baht (poco meno di 3,00 €). 

  • Evento degno di nota:

Tra la seconda metà di gennaio e la prima metà di febbraio, a seconda del calendario lunare, si festeggia il Capodanno Cinese ed il quartiere ospita sfilate e concerti.

5) Wat Saket

Da amante dei punti panoramici, questo Tempio certo non me lo potevo perdere… e poi visto al tramonto è qualcosa di sensazionale! 

Che cosa c’è di più bello di godersi i colori caldi, le sfumature che i tramonti regalano, con il suono delle preghiere e delle campane buddhiste? Credimi…. è pura magia, spiritualità e pace!

Il Tempio della Montagna Dorata si trova a circa 100 metri di altezza, su una collina artificiale, e raggiunge salendo poco meno di 350 scalini (che pensavo fossero faticosi, ma non lo sono stati).

La sua storia è alquanto travagliata, la sua prima costruzione risale ai tempi di Rama III, ma crollò perchè il terreno non riuscì a reggere il peso del Wat. Fu Rama IV a costruire un nuovo Chedi su una collina. Per renderlo ancora più resistente, nella ristrutturazione avvenuta nel XX fu ricoperto in marmo di Carrara. 

  • L'ascesa:

Salendo i primi scalini sarai circondato dalla natura, da piccole cascate e statue, poi piano piano inizi a vedere il panorama, il colore del cielo inizia a cambiare, con mille sfumature rosse, in sottofondo il vento che fa suonare le campanelline appese lungo i muri e dall’altoparlante la voce del monaco echeggia.. ho i brividi a rivivermi la scena!

(Qui ho pubblicato un video per far rivivere, in piccolo, l’emozione dell’ascesa verso il Tempio)

Arrivati allo Stupa, si gode di una vista a 360 gradi su Bangkok e credimi: vale ogni scalino fatto (bando ai rooftop dei grattacieli, vai qui!).

E non dimenticarti, nel tragitto, di suonare le campane che troverai lungo la scalinata: porta fortuna!

  • Come vestirsi: 

Vale la stessa regola degli altri Templi. 

  • Orari di apertura:

Ogni giorno dalle 7:00 alle 19:00.

  • Prezzo:

100 baht (poco meno di 3,00 €). 

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I MERCATI

Se c’è una cosa, oltre ai Templi, che non puoi dimenticare di vedere a Bangkok sono i suoi mercati.

Te ne citerò 4, ma la lista sarebbe molto, molto più lunga!

1. Chatuchak Weekend Market

Il “mercato del weekend” è il mercato più grande della Thailandia ed uno dei più grandi di tutto il sud-est asiatico.

Si svolge nelle giornate di sabato e domenica (durante la settimana è aperto, ma solo a settori) dalle 9:00 alle 18:00.

Ci sono oltre 15.000 negozi/banchi che vendono la qualunque (abbigliamento, artigianato, scarpe e borse, gioielli, casalinghi, piante, souvenir, ecc.).

Insomma, qui troverai di tutto e di più a prezzi molto più convenienti rispetto ad altri negozi/mercati cittadini.

2. Pak Klong Talaad

Vicino al Grand Palace si trova il più grande mercato dei fiori della città, aperto 24/24 e 7/7, nel quale potrai osservare l’antica arte della ghirlanda tradizionale thailandese, chiamata phuang malai; ghirlande che vedrai in tutta la Thailandia, sia nei taxi, che nei templi e nei santuari.

Tengo a precisare una cosa: credo che sia il mercato più autentico che ho visto, non il classico specchietto per le allodole (eravamo gli unici turisti presenti in quel momento).

3. Maeklong Railway Market

A 75 km di distanza da Bangkok si trova uno dei mercati thailandesi più famosi al mondo: il mercato ferroviario.

É uno dei mercati tradizionali più antichi ed autentici della Thailandia, aperto tutti i giorni dalle 7:00 alle 16:00.

Il mercato “ufficiale” è uno dei più importanti mercati di pesce della Provincia, ma si trovano anche frutta e verdura freschi, carne, salse e varie primizie tipiche della zona.

I banchi, invece, che si trovano lungo la ferrovia sono di persone che hanno deciso di non voler pagare le tasse. Prima erano 2-3, adesso si sviluppano lungo circa 800 metri.

Ma qual è la particolarità di questo mercato?

Per 6 volte al giorno, al passaggio del treno, tutte le bancarelle si ritraggono, vengono alzati i tendaggi e poi, pochi secondi dopo, torna tutto normale.

É assurdo, ma tutto reale. E credimi, non è una trappola per turisti; molti local frequentano il mercato perchè è molto più economico rispetto ai prezzi di Bangkok.

Un’esperienza da non perdere.

4. Damnoen Saduak Floating Market

A Bangkok i mercati galleggianti non mancano. Sia in città, sia nella periferia ne troverai diversi tra cui scegliere.

Io ho scelto di andare in quello più famoso, anche se è il più caro ed il meno autentico.

E se ti stai domandando quello che penso, ti rispondo di si, questo è decisamente una trappola per turisti. Se potessi tornare indietro, avrei optato per il mercato galleggiante di Amphawa.

A Damnoen Saduak il commercio avviene lungo il canale sia in barca, che sulla “terraferma”. Cibo e souvenir vanno per la maggiore.

Consigli

-> Se vuoi vedere il mercato ferroviario ed il mercato galleggiante affidandoti ad un tour organizzato e non parli inglese, ti consiglio di fare questo. É quello che ho fatto io.

-> Ogni volta che ti troverai davanti ad un banco, in un negozietto o in un mercato, contratta il prezzo. I thailandesi sono abituati e si divertono anche… tanto che li vedrai sempre con una calcolatrice in mano 😄!

Muoversi a Bangkok

A Bangkok i principali mezzi di trasporto pubblico sono gli autobus, la Metropolitana, lo Skytrain e le barche. Poi ci sono i taxi ed i famosi tuk-tuk (che sparano cifre assurde, non sono per niente economici).

Tutto è facilmente raggiungibile a prezzi bassi. I mezzi che sceglierai dipenderanno, ovviamente, da dove alloggerai. Io, per esempio, stando nella Old Town, a poca distanza dalle principali attrazioni, sono praticamente sempre andata a piedi.

Ho preso la Metropolitana solo due volte, una per raggiungere il Wat Arun e l’altra per China Town, mentre per raggiungere il mercato di Chatuchak ho preso il taxi sia all’andata che al ritorno, più conveniente di qualsiasi altro mezzo (neanche l’autobus mi conveniva, visto che ne dovevo cambiare 2-3).

Mi raccomando, usa Grab e Bolt (spesso molto più economico di Grab) per prenotare il taxi.

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Spero di averti illustrato il meglio di quello che potrai vedere a Bangkok.

Come sempre, se avrai bisogno di qualsiasi altra informazione o per qualsiasi domanda, non esitare a scrivermi nei commenti o per mail a ambra@unagiramondosquattrinata.it

Sono a tua completa disposizione e per me è un piacere aiutarti.

Ah.. non dimenticarti di seguirmi su Instagram 😊..

A presto con.. Ayutthaya!

Ps. Non ti ho scritto dove mangiare perchè in qualsiasi quartiere ti troverai c’è talmente tanta scelta, che consigliarti 2-3 posti mi sembra riduttivo. I prezzi possono variare di qualche euro, ma il mangiare è davvero buono ovunque. Se poi farai come me, dopo ore di camminate l’ultima cosa che volevo era ingrullire per il mangiare, perciò ordinavo cibo su Grab oppure mi prendevo qualcosa di già pronto al 7 Eleven sotto casa 😅!

Thailandia

TOUR della THAILANDIA in 18 GIORNI: Organizzazione ed Itinerario in breve

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Stai programmando un viaggio in Thailandia oppure stai facendo l’itinerario ed hai bisogno di qualche spunto?

Hai un budget limitato, ma non vuoi perderti niente?

Allora ti trovi nel posto giusto 😁. 

In questo primo articolo sulla Thailandia troverai l’itinerario che ho fatto e tutte le informazioni sui vari spostamenti, gli alloggi, le escursioni, l’assicurazione e le app utili, oltre a qualche consiglio personale.

Il dettaglio di ogni luogo ed attrazione vista li troverai nei prossimi articoli, mentre tutte le informazioni generali (clima, moneta, documenti, salute, cibo, ecc.) le troverai qui.

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Il mio viaggio si è svolto dal 24 gennaio all’11 febbraio, il periodo migliore secondo me (anche se pensavo ci fossero meno turisti 😅).

Sono stata a Bangkok, Ayutthaya, Kanchanaburi, Chiang Mai, Chiang Rai e Phuket, con varie escursioni nel mezzo.

Insomma, ho fatto il classico itinerario, che per una prima volta in Thailandia direi che è il migliore.

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Sto scrivendo a distanza di più di un mese dal mio rientro e ancora stento a credere a quello che ho visto e ho vissuto.

Di solito mi metto a guardare le foto dopo un po’ di tempo, ma stavolta me le sono già riguardate tutte subito (e non solo per fare questo articolo o per i post di Instagram).

La Thailandia era in cima alla mia Top 5 dei Paesi che desideravo visitare, era un viaggio che sognavo di fare da diversi anni. E questo sogno finalmente si è realizzato.

É difficile da spiegare, ma questo viaggio è stato talmente bello e perfetto che mi sembra di averlo sognato! 

Pensa che appena atterrati in Italia mi sono detta “è incredibile, è filato tutto liscio, senza alcun problema” . Penso che questa sia la dimostrazione che ero nel posto giusto, al momento giusto.

Voli

Il mio volo internazionale è stato con Turkish Airlines da Bologna a Bangkok, con scalo a Istanbul.

Come è mia abitudine, ho consultato Skyscanner mettendo il periodo in cui sarei voluta andare e scegliendo le date più economiche. Per trovare il volo perfetto per le mie esigenze ho controllato quasi ogni giorno per più di un mese 😅!

Ho pagato poco meno di 530,00 €. I posti a sedere non sono inclusi, ma al momento del check-in (da fare entro le 24 ore prima della partenza) vengono assegnati gratuitamente in automatico.

É stata la mia prima volta con la Turkish e devo dire che mi sono trovata molto bene. I voli perfettamente in orario, pasti buoni e personale molto gentile.

Spostamenti interni

Per le lunghe distanze (ovvero per raggiungere Chiang Mai e Phuket) ho preferito prenotare dei voli interni, sia per non perdere troppo tempo, sia per la convenienza economica.

Ho volato 2 volte Thai Smile (Bangkok-Chiang Mai e Phuket-Bangkok), che personalmente ho adorato, ed una volta con AirAsia (Chiang Mai-Phuket), spendendo 135,00 € per tutti e 3 i voli. Anche in questo caso ho consultato Skyscanner per vedere le tariffe più convenienti.

Per le brevi distanze (ovvero per visitare Ayutthaya e Kanchanaburi) ho optato per il treno per Ayutthaya, pagando 30 Bath a testa (0,80 €) per circa 1 h e 30 di viaggio partendo da Bang Sue (la nuova stazione), mentre per Kanchanaburi all’andata avevo prenotato un’escursione che partiva da Bangkok, ed al ritorno ho preso un minivan che ci portasse direttamente all’aeroporto, pagando 2800 Bath (75,00 €). É tanto per gli standard thailandesi, ma con le valige grandi non avevamo altra scelta. I taxi non ci portavano.

Per quanto riguarda i tragitti da e per gli aeroporti, affidati a Grab e Bolt, due applicazioni che ti aiuteranno ad evitare “fregature” da parte dei tassisti.

Alloggi

Gli alloggi sono stati, forse, la cosa più semplice da trovare. Ci sono posti adatti ad ogni esigenza di comfort e di prezzo.

Se è la prima volta che ti trovi in questo blog, devi sapere che se c’è una cosa su cui risparmio è proprio sugli alloggi. Una cosa che per me è fondamentale è avere il bagno in camera, per il resto mi adeguo a tutto.

Infatti, spulciando su vari siti, la mia scelta è ricaduta su strutture diverse.

1

A Bangkok ho alloggiato in un appartamento nella Old Town (a circa 15 min a piedi da Khao San Road e a 10 minuti a piedi dal Wat Saket), prenotato su Airbnb (ecco il link). Ci siamo trovati benissimo, anche se era un po’ vecchiotto. Super sicuro e blindato (non entri da nessuna senza chiave e senza carta con il chip… nemmeno in ascensore).

L’appartamento è per 6 persone (noi eravamo in 3), ha un cucinotto, un balcone ed un bagno grande. É anche silenzioso. Per 6 notti abbiamo speso 206,00 € (€ 69,00 a testa) per 6 notti.

2

A Kanchanaburi ci siamo innamorati della struttura in cui abbiamo alloggiato per 2 notti, ovvero Pongphen Guesthouse SHA Plus Certified. É una struttura di medie dimensioni, in pieno centro (si trova a circa 1 km dalla stazione ed a 1,2 km dal Ponte sul fiume Kway), con piscina e ristorante, oltre alla magnifica vista che offre sul fiume.

L’ho prenotata su Booking.com, pagando € 72,00 (24,00 € a persona), con un’ottima prima colazione à la carte inclusa.

3

Per quanto riguarda l’alloggio a Chiang Mai è quello che ti consiglio meno.

Il posto in cui si trova è perfetto, nel centro storico, a 10 minuti a piedi dai Templi principali; l’host è sempre presente e super gentile, ma il problema è la camera.

Nel nostro caso avevano una camera tripla si trovava al terzo piano senza ascensore e con le valigie di 20 km è stato un dramma. I letti erano veramente scomodi: il materasso matrimoniale durissimo (una pietra) ed il singolo era palesemente rotto, si cadeva in buca (spero, infatti, che li cambieranno presto). Inoltre le lenzuola erano tanto macchiate.

Anche questa struttura è una Guesthouse e l’ho prenotata su Booking al prezzo di 71,00 € per 5 notti (meno di 24,00 € a persona). Non ci sono servizi, ma c’è un cucinotto dov’è possibile utilizzare il frigo ed i vari elettrodomestici. Inoltre hai anche a disposizione una bottiglia grande di acqua filtrata al giorno.

4

A Phuket abbiamo alloggiato nel posto che più abbiamo amato, tanto che ci tornerei volentieri anche domani se potessi.

Si chiama Woraburi Phuket Resort & S.p.A. SHA Plus +, l’ho prenotata su Agoda (con gli sconti giornalieri che mettono a disposizione conviene!) e l’ho pagata 295,00 € per 4 notti (poco meno di € 100,00 a testa), con un’ottima colazione a buffet compresa.

Una struttura davvero grande, vecchiotta (avrebbe bisogno di un po’ di ristrutturazione), ma molto bella! E poi si trova a 200 metri dalla spiaggia di Karon Beach.. una spiaggia stupenda, enorme, con un mare bellissimo.

Itinerario

Fare l’itinerario non è stato facile. Il Paese è grande, le città sono grandi e ci sono tante cose da vedere e da fare.

Volevo dare il giusto “spazio ad ogni attrazione e ad ogni escursione, prendendomi anche un po’ di tempo libero per “recuperare le forze“. Per questo, la prima cosa che ho fatto è stata una lista delle cose che non volevo perdermi e questo è il PRIMO CONSIGLIO che ti dò.

Una volta fatta la lista, considera il tempo che puoi dedicare a ciascuna attrazione e fai una scrematura. Se vedi che c’è troppo da vedere in poco tempo, elimina qualcosa di superfluo.

Un viaggio in Thailandia non deve essere un tour de force. Non mettere troppa “carne al fuoco“, perchè non ti godresti niente.

Ma arriviamo al sodo. Ecco il mio itinerario:

DATELUOGOATTRAZIONI VISTE
Dal 25 al 31 gennaioBangkokGrand Palace e Wat Phra Kaew, Wat Arun, Wat Pho, Wat Saket, Wat Traimit, Khao San Road, Chinatown, Chatuchak Weekend Market, Flower Market, Damnoen Saduak Floating Market, Maeklong Railway Market + una giornata ad Ayutthaya
Dal 31 gennaio al 2 febbraioKanchanaburiWat Tham Suea, Death Railway, Death Railway Bridge (Ponte sul fiume Kway), Kanchanaburi War Cemetery, Erawan Falls
Dal 2 al 7 febbraioChiang MaiWat Phra Singh, Wat Chedi Luang, Wat Phra That Doi Suthep, Doi Inthanon National Park, Santuario degli Elefanti, Festival dei Fiori, Weekend Streets Market + una giornata a Chiang Rai
Dal 7 all’11 febbraioPhuketKaron Beach + escursione a Phi Phi Island

Escursioni

Ho fatto quasi tutto il viaggio in completa autonomia, ma alcune escursioni organizzate non me le sono volute perdere.

Queste sono quelle che ho fatto, con i relativi prezzi (così per darti un’idea).

Bangkok: Mercati di Damnoen Saduak e di Mae Klong (galleggiante e ferroviario) tour di 6 ore in lingua italiana, prenotato su Civitatis.com€ 63,00
Kanchanaburi: Ponte Fiume Kwai e Death Railway, tour privato di 10 ore in lingua italiana con giro sul treno, cimitero di guerra, visita al Wat Tham Sua e pranzo a buffet inclusi, prenotato con Happy Viaggi Thailandia€ 84,00
Chiang Mai: Santuario degli Elefanti, tour privato di 4 ore (mattina o pomeriggio a scelta) in inglese con pranzo a buffet incluso, prenotato con Happy Viaggi Thailandia€ 46,00
Chiang Mai: Tour di 14 ore a Chiang Rai, con visita del Tempio Bianco, Tempio Blu e Tempio Nero (senza pranzo), prenotato su GetYourGuide.it€ 46,00
Chiang Mai: Parco Nazionale di Doi Inthanon, tour in inglese di 9 ore, con pranzo, prenotato su GetYourGuide.it€ 38,00
Phuket: Phi Phi Island, Bamboo Island, Monkey Beach e Maya Bay, tour in inglese di 8 ore con pranzo a buffet incluso, prenotato con Happy Viaggi Thailandia€ 62,00

Come puoi vedere, ho usato i due siti di escursioni migliori, GetYourGuide e Civitatis, ma anche un’agenzia di viaggi italiana, che ha sede a Bangkok (Happy Viaggi Thailandia), che offrono diverse escursioni in lingua italiana, sono bravissimi e sempre disponibili. Potrai fare una richiesta nel loro form di contatto e loro ti ricontatteranno e potrete decidere insieme quali escursioni fare.

Se sei un tipo più da “organizzo le escursioni sul momento“, non ti preoccupare: ci sono hotel e tantissime agenzie di viaggi a cui potrai rivolgerti direttamente sul posto. Attenzione, ovviamente, all’alta stagione, dove la possibilità di trovarle a basso prezzo si riduce drasticamente.

Assicurazione

Quando sei fuori dall’Unione Europea, non dimenticarti mai.. ripeto MAI.. di stipulare un’assicurazione sanitaria. Non ti accadrà niente (o almeno si spera), ma purtroppo non si sa mai ed è sempre meglio prevenire che curare.

Nei miei viaggi precedenti (vedi Perù e Stati Uniti), avevo scelto sempre Coverwise, ma stavolta mi sono voluta affidare a HeyMondo.

Non l’ho scelta solo per il prezzo conveniente (70,00 € circa con assicurazione medica, bagaglio, covid e cancellazione del viaggio fino a 3000 euro a pax), ma soprattutto perchè ha un app che ti garantisce l’assistenza in lingua italiana 24/24 e 7/7. Questa cosa mi faceva sentire più sicura.

App da scaricare e siti da consultare

Le prime due App che ti straconsiglio sono GRAB e BOLT: con queste non avrai problemi a trovare un taxi al giusto prezzo, non dovrai impazzire a trattare e soprattutto eviterai fregature. Inoltre Grab è come le nostre Deliveroo, Glovo o Just Eat, quindi potrai usarla anche per ordinare da mangiare.

Un’altra App molto utile è XE Currency, per controllare il cambio.

Per Bangkok ti potrebbe servire Bangkok MRT (dove potrai controllare le tratte e gli orari delle metropolitane) e BTS SkyTrain (per la metro sopraelevata).

Per gli aerei, non dimenticarti di SkyScanner e per qualsiasi altro tipo di trasferimento (treni, minivan, traghetti, pullman, ecc.), ti consiglio di consultare il sito 12GoAsia.

Per quanto riguarda gli gli hotel/appartamenti/guest house i siti/app migliori sono Booking, Agodà e AirBnb.

Sim

Ti consiglio, appena arrivato in aeroporto, di acquistare una Sim locale.

Per i primi 15 giorni ho usato AIS e mi sono trovata bene, è una delle principali e prendeva ovunque. Pagata 599 Bath (16,00 €) con internet illimitato.

Nei ultimi giorni a Phuket ho utilizzato TRUE, altrettanto super valida, pagando 299 Bath (8,00 €) per 5 giorni, sempre con internet illimitato.

CONCLUSIONI

Questa, diciamo, è un’infarinatura generale di come ho organizzato il mio viaggio, quanto ho speso e che cosa ho visto.

Spero che ti potranno essere utili tutte queste informazioni e di essere stata esaustiva, ma se avrai bisogno di qualsiasi altra informazione più dettagliata o per qualsiasi altra domanda, non esitare a scrivermi nei commenti o per mail a ambra@unagiramondosquattrinata.it

Come sempre, sono a tua completa disposizione.

Ah.. non dimenticarti di seguirmi su Instagram dove ho già iniziato a parlare di questo incredibile viaggio 😊..

A presto ❤️..

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