Quando ho iniziato ad idealizzare e pianificare il viaggio in Scozia sapevo già che avrei visto dei paesaggi da sogno e tanti bei castelli, ma non avrei mai pensato che tutto in questo Paese mi avrebbe catturato. Anche la sua capitale.

Ammetto che su Edimburgo non avevo aspettative. Ed è stato meglio così perchè appena mi sono ritrovata in mezzo al Royal Mile, nel cuore della Old Town, ho capito che mi sarei innamorata di questa città.. cupa, misteriosa ma super affascinante!

E tutto questo, nonostante la pioggia ed il pericolo di scivolare (avevo le scarpe totalmente sbagliate, con suole lisce su pavimentazione di pietra liscia… un dramma!)..

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Per capire un po’ cosa si cela dietro la città di Edimburgo, vorrei fare qualche passo indietro nel passato sia del paese sia della città stessa.

Cenni storici

  1. La storia scozzese

La Scozia risulta essere popolata fin dall’epoca preistorica: le prime popolazioni erano giunte ivi intorno al 10.000 a.C.. Nelle Isole Shetland ed Orcadi, nonchè ad Argyll, Lewis e Kenmore, possiamo trovare diverse testimonianze di quel periodo storico. 

Nel 43° secolo d.C. iniziò l’occupazione romana in tutta la Bretagna; occupazione che venne ostacolata e fermata dagli allora abitanti della Scozia: i Pitti. Dopo la resa dell’impero romano, intorno al 500 d.C. avanzò un altro gruppo: gli Scoti (gruppo celtico proveniente dall’Irlanda). Gli Scoti fondarono ad Argyll un nuovo regno.

In vista della minaccia di invasione scandinava, i Piti e gli Scoti si coalizzarono, unendosi sotto Re Kenneth MacAlpin.

Il re stabilì a Scone la capitale del suo regno e vi trasportò la Scone of Destiny (la “Pietra del Destino”), sulla quale, da quel momento in poi, furono incoronati tutti i sovrani scozzesi.

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Negli anni successivi la Scozia fu segnata da continui scontri e dissapori con la vicina Inghilterra.

La prima guerra di indipendenza vide come protagonista William Wallace, in risposta alla rappresaglia di Re Edoardo I d’Inghilterra.

Wallace era a capo dei ribelli scozzesi quando gli inglesi furono sconfitti nel 1297 nella battaglia di Stirling Bridge e da allora viene tutt’ora definito eroe nazionale.

Un anno dopo, però, la situazione si invertì: a Falkirk l’esercito inglese sconfisse le forze ribelli scozzesi. Questi ultimi persero molti uomini ed inizialmente Wallace riuscì a fuggire, ma venne catturato nei pressi di Glasgow ed atrocemente giustiziato nell’agosto 1305 a Smithfield (Londra).

L’anno dopo fu quello di Robert the Bruce, che sfidò Edoardo I, uccise il suo rivale John Comyn e si fece incoronare Re di Scozia a Scone. Divenuto Re, nel 1314 sconfisse gli inglesi a Bannockburn.

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Nonostante che, nel 1320, la Scozia firmò la prima Dichiarazione di Indipendenza nei confronti dell’Inghilterra, ratificata poi nel 1328 con il Trattato di Northampton, il paese continuò ad essere lacerato da guerre civili ed un nuovo Re salì al trono: Roberto II.

Da lì iniziò la dinastia degli Stuart, destinata a governare la Scozia (ed in seguito la Gran Bretagna) fino al 1714.

Ed è proprio dalla Dinastia Stuart che nacque una figura che ispirò canti, racconti ed opere d’arte nei secoli: Maria Stuart (o Maria Stuarda).

Figlia di Re Giacomo V, incoronata Regina di Scozia a pochi giorni di vita e consacrata a soli 9 mesi, mandata in Francia alla Corte dei Valois, dove crebbe lontano dalla sua terra di origine, quella di Maria fu una vita tumultuosa.

Re Enrico VIII d’Inghilterra, con l’intento di conquistare la Scozia ed unire sotto la sua corona i due Regni, avanzò molte proposte di matrimonio per la piccola Maria in nome del figlio Edoardo; proposte sempre rifiutate dai reggenti scozzesi.

Questi continui rifiuti fecero infuriare Enrico tanto da inviare un esercito ed Edimburgo, senza riuscire nel suo intento. Questa mossa passò alla storia come “Rough Wooing” (il “brutale corteggiamento”).

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Maria e Francesco

Maria tornò in Scozia nel 1561, stabilendo la propria corte nel Palazzo di Holyrood. Fu una sovrana molto tollerante e questo non fece che fomentare il potere dei Lord protestanti, che cercarono di rivoltarle contro il paese.

Nel 1558 Maria fu data in sposa al Delfino di Francia e così divenne Regina consorte di Francia. Il matrimonio, però, durò soltanto un anno poiché Francesco II morì.

Nella Scozia lacerata dalla Riforma, per i sostenitori cattolici la Regina rappresentava il fulcro e l’anima del cattolicesimo, nonché il simbolo vivente della Controriforma.

Per cercare di calmare la situazione creatasi tra cattolici e protestanti e garantire a questi ultimi una protezione, Maria sposò Lord Darnley nella cappella reale di Holyrood e diede alla luce un figlio, il futuro Re Giacomo VI di Scozia.

Anche questo matrimonio, però, fu di breve durata: prima Darnley fu coinvolto nell’assassinio del segretario italiano di Maria, nonché suo miglior confidente ed amico, con il sospetto di essere un suo amante.

Dopo poco tempo lo stesso Darnley fu assassinato presumibilmente dal nuovo amante di Maria, il Conte Bothwell. 

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Il clima in cui ella si stava ritrovando si fece ancora più teso; le rivolte divennero sempre più grandi tanto da costringerla ad abdicare nei confronti del figlio, il quale divenne Re di Scozia nel 1567.

Nel 1568 fu costretta a lasciare la Scozia chiedendo asilo ad Elisabetta I D’Inghilterra, che la tenne prigioniera per 19 anni fino a quando, nel 1587, Maria Stuart venne decapitata su ordine di Elisabetta

La sua esecuzione fu un duro colpo per tutta la nazione: per la prima volta nella storia una “Regina consacrata da Dio” fu giudicata e condannata a morte.

Elisabetta I, durante il periodo di prigionia di Maria prese sotto la sua ala il figlio di quest’ultima, Giacomo I Re di Scozia ed egli, dopo la morte di Elisabetta nel 1603, fu incoronato Re d’Inghilterra, unificando sotto il nome di Giacomo VI di Scozia e Giacomo I d’Inghilterra, i due Regni. 

E’ proprio da lui che discende la Regina Elisabetta II.

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L’unione dei due Paesi sotto un unico sovrano non pose fine al conflitto.

La guerra civile ed i conflitti religiosi continuarono a persistere e devastarono la Scozia nel XVII secolo.

Nel 1707, nonostante l’opposizione popolare, fu stipulato l’Act of Union ad Edimburgo, con cui venne riunita la Scozia e l’Inghilterra sotto un unico Parlamento, un solo sovrano ed una sola bandiera.

Ancora una volta però le rivolte non cessarono: episodi di ribellione continuarono a nascere ed uno su tutti segnò per sempre la popolazione scozzese: la battaglia di Culloden.

Da una parte gli inglesi dall’altra i giacobiti, formati per lo più da esponenti dei clan delle highlands e nati per riportare uno Stuart cattolico sul trono britannico, in particolare Carlo Edoardo Stuart, detto Bonnie Prince Charlie.

Inizialmente essi vinsero le prime battaglie, riuscendo anche a conquistare Edimburgo, ma furono sconfitti dopo che l’esercito del Duca di Cumberland li costrinse a ritirarsi nelle Highlands.

Questo fallimento non solo portò alla morte di molti uomini scozzesi, ma segnò anche la fine della cultura scozzese: vennero proibiti i canti popolari, le cornamuse, i kilt e fu persino vietato loro di parlare il gaelico.. 

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Le battaglie continuarono negli anni successivi e tra le Clearances e la Rivoluzione industriale molti scozzesi, impoveriti dall’indigenza della situazione creatasi nel paese, furono costretti ad emigrare. 

Lo spopolamento si aggravò con lo scoppio della prima guerra mondiale.

Durante la seconda guerra mondiale, invece, la Scozia ebbe una crescita economica, grazie ai cantieri navali ed officine meccaniche di cui era dotata.

Tra il 1979 ed il 1997 la Scozia continuava ad essere governata da Londra, ma il volere degli scozzesi (bramavano da secoli l’indipendenza) non si era affatto affievolito, tanto che nel 1997 un referendum popolare sancì la ricostituzione del Parlamento scozzese come organo autonomo del Parlamento di Londra e per la prima volta il 12 maggio 1999 si svolsero le elezioni presso il nuovo Parlamento ad Edimburgo.

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  1. La storia di Edimburgo

Edimburgo nacque su una collina di origine vulcanica erosa dai ghiacciai: Castle Rock.

Nel XII secolo la città cominciò ad espandersi, dopo che Re Davide I di Scozia scelse il Castello di Edimburgo come sede del suo Regno, fondando poi l’abbazia di Holyrood.

Edimburgo divenne la capitale della Scozia e nel 1215 si riunì il primo parlamento locale.

La città iniziò ad espandersi e venne dotata di una cinta muraria in cui veniva racchiusa la Old Town. Quest’area divenne ben presto sovraffollata e la popolazione, non potendosi espandere verso l’esterno, fu costretta a costruire i palazzi in verticale.

Nel 1530 un grande incendio distrusse numerosi edifici della città e durante la loro ricostruzione, le truppe di Enrico VIII invasero Edimburgo, distruggendo la ricostruzione degli edifici incendiati il decennio prima.

Nel 1600 ulteriori tumulti diedero luogo ad una vera e propria carneficina e, soltanto dopo il 1700, la città vide un momento di pace e crescita, tanto che nel 1967 iniziò la progettazione della New Town, per far spazio alla popolazione che cresceva rapidamente, raggiungendo, nel XIX secolo, i 400.000 abitanti. In questa depressione geografica vennero costruiti la stazione ferroviaria ed i giardini di Princes Street.

La Old Town ha mantenuto il suo stile medievale, che emerge dagli edifici che si affacciano sul Royal Mile; la New Town, invece, è un perfetto simbolo di architettura ed urbanistica dell’epoca georgiana.

Entrambe le parti dal 1995 sono Patrimonio dell’Umanità.

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Edimburgo, però, non ha solo una bellezza strutturale e storica, ma anche culturale.

Nel 1947 si svolsero per la prima volta il Fringe Festival e l’Edinburgh International Festival, considerati, tutt’oggi, i migliori, nonché i più grandi (contano 19 milioni di spettatori ogni anno) festival artistici a livello mondiale.

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BENE, ora che sai un po’ di storia.. vediamo a noi!

Cosa vedere e cosa fare in 2 giorni ad Edimburgo

  • OLD TOWN

La prima cosa che ti consiglio di fare è perderti tra le stradine dell’Old Town, con il sottofondo della musica che i suonatori di cornamuse ti regaleranno, facendoti assaporare un po’ di cultura scozzese.

Essa è la parte più antica di Edimburgo, quella che, a mio parere, racchiude il cuore pulsante della città; un saliscendi continuo di vicoli che nascondono degli angoletti dotati di una vista panoramica.

Fotografa la St. Giles Cathedral, edificata nel 1124 e principale luogo di culto di Edimburgo, poi cammina lungo il Royal Mile, partendo dal Castello di Edimburgo fino al Palazzo di Holyrood (o viceversa).

Non farti scappare Victoria Street, una delle strade più famose di Edimburgo, fonte di ispirazione per J.K. Rowling per la saga di Harry Potter (nel libro/film Victoria Street è Diagon Alley)

Cammina lungo la George IV Bridge per vedere il bar, l’Elephant House Cafè, ove J.K. Rowling ha scritto il primo libro della saga.  (Io l’ho potuto guardare solo da fuori perchè un’onda di turisti mi travolse!)

Prosegui sulla strada e fermati davanti alla statua di Greyfriars Bobby (forse la statua più fotografata di Edimburgo).

  • Ma chi è Greyfriars Bobby? Era uno skye terrier che conquistò il cuore della popolazione nella seconda metà del XIX secolo, tanto che nel 1963 divenne un film Disney. La storia narra di questo canino che rimase a vegliare la tomba del suo padrone dal 1858 al 1872. Amore puro!

Concludi poi la visita nell’Old Town a Grassmarket: fulcro di questo quartiere, sede di un mercato di bestiame dal XV secolo fino all’inizio del XX secolo, ora divenuto il luogo di ritrovo preferito dai giovani, ricco di bar e pub.

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  • CASTELLO DI EDIMBURGO

L’imponente fortezza sorge su un antica roccia vulcanica e le sue origini vengono indicate intorno al 1130 d.C..

I primi a risiedervi furono il Re Malcom Canmore e la Regina Margherita nel XI secolo.

Lo chiamerei il Castello degli assedi: attaccato, conquistato, perso e riconquistato per anni, ma mai crollato! Neanche durante le guerre mondiali. 

Al suo interno potrai visitare:

1) il Royal Palace: eretto tra il XV ed il XVI secolo, al suo interno troverai una stanza super blindata ove sono custoditi i Gioielli della Corona (la spada cerimoniale, la corona, lo scettro e la “Scone of Destiny”);

2) il Museo Nazionale della Guerra: museo che illustra la storia militare scozzese;

3) lo Scottish National War Memorial: il monumento nazionale scozzese ai caduti;

4) le prigioni;

5) la St. Margaret’s Chapel: l’edificio più antico di Edimburgo, eretto probabilmente intorno al 1130 dai figli della Regina Margherita Re Alessandro I e Davide I in memoria della stessa;

6) i Royal Apartments, ove è presente la camera da letto in cui Maria Stuart diede alla luce il figlio Giacomo;

7) il Mons Meg: un enorme cannone che prende il nome dalla città (Mons) dove venne costruito nel 1449.

Se alle 13.00 sentirai uno sparo che rimbomba per tutto il Castello e per tutta la città, non ti spaventare! E’ il “one o’clock gun”, il colpo di cannone che tutti i giorni (tranne la domenica, il giorno di Natale ed il venerdì Santo) dal 1846, viene sparato alle 13.00 per segnalare l’orario alle navi che attraccano al porto.

CONSIGLIO: Ogni anno ad agosto all’interno delle mura del Castello, si svolge uno spettacolo molto suggestivo: la Edinburgh Military Tattoo. Un mix di musica, balli, marce, folklore con centinaia di bande militari provenienti da tutto il mondo. Lo spettacolo si conclude con magnifici fuochi d’artificio. Se hai la possibilità, quella che purtroppo io non ho avuto, secondo me vale la pena di andarlo a vedere.

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  • PALAZZO DI HOLYROO

Fondato da Davide I nel 1128, è stato adibito a residenza dei Sovrani di Scozia dal XVI secolo.

E’ la residenza ufficiale della famiglia reale in Scozia, usata principalmente una settimana l’anno per impegni di Stato.

Il palazzo è famoso soprattutto per essere stato la dimora principale della Regina Maria Stuart nel XVI secolo.

Al suo interno potrai vedere la camera da letto di Maria, ove Lord Darnley la fece rinchiudere mentre era incinta ed ove venne brutalmente ucciso il suo fedele segretario ed amico Rizzio (nella camera troverai una targhetta affissa al muro nella parte dove è avvenuto l’omicidio e non solo: guarda sul pavimento.. troverai una macchia rossa che potrebbe essere proprio il sangue di Rizzio).

Un secolo dopo Carlo II lo trasformò in uno dei palazzi più apprezzati e suntuosi della Scozia.

La visita comprende gli appartamenti reali, la sala del trono, la stanza da letto del Re (oggi ancora in uso) la Torre, dove si trovano gli appartamenti di Maria Stuart, e culminerà nella Great Gallery, una delle sale più grandi del palazzo, che contiene i ritratti di 96 membri della dinastia reale, che la Regina Elisabetta utilizza per le visite ufficiali.

Sull’esterno invece è imperdibile la visita alla Holyrood Abbey, ove gran parte delle rovine risale al XII e XIII secolo.

(le informazioni, i prezzi e gli orari del Castello di Edimburgo e del Palazzo di Holyroodhouse li troverai qui)

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  • NEW TOWN

Anche la parte nuova della città ha molto da offrire, soprattutto se sei amante dello shopping come me!

La via principale è Princes Street, che taglia di netto la Old Town e la New Town, che non è solo una delle vie dello shopping: ogni passo che farai, da qualsiasi lato guarderai, questa via ti regalerà un panorama speciale.

Lungo Princes Street sorgono i Giardini di Princes Street, lo Scott Monument e la Scottish National Gallery.

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  • CALTON HILL

E’ senza dubbio il mio posto preferito ed Edimburgo. Sarà perché amo i punti panoramici, ma d’altronde dove potresti vedere meglio una città se non dall’alto?

Questa collina la troverai nella parte più orientale di Princes Street e la potrai raggiungere a piedi dalla Old Town.

Viene nominata l’Atene del Nord, perché diversi monumenti ricordano la città greca. Tra questi ci sono:

– il Monumento Nazionale di Scozia (progettato per rendere onore ai caduti delle Guerre Napoleoniche) 

– l’Osservatorio (la cui funzione originale era di fornire ai naviganti l’ora astronomica esatta)

– il Monumento a Nelson (realizzato per commemorare la vittoria dell’ammiraglio Nelson a Trafalgar nel 1805)

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  • DEAN VILLAGE

Questo piccolo quartiere mi ha fatto dimenticare per un po’ di essere all’interno di una grande città e catapultare in un’altra dimensione, in un’altra epoca.

E’ un piccolo angolo di mondo, molto romantico e caratteristico che ti consiglio assolutamente di vedere.. 

E’ un po’ distaccato dal centro città, da Calton Hill, camminando lungo Princes Street, ci impiegherai circa una mezz’oretta, ma ne vale la pena!

Come muoversi in città

Il miglior modo per vedere la città è a piedi: le attrazioni sono tutte ben “raggruppate” ed anche se sei un po’ sfaticat*, credimi che non ti accorgerai dei chilometri che stai facendo.

Io macinavo circa 13-14 km al giorno.

Per le distanze un po’ più lunghe (soprattutto se alloggi lontano dal centro), ti consiglio di spostarti in autobus: la rete trasporti di Edimburgo è molto efficiente e copre tutto il territorio, anche se non ha una sua metropolitana. 

Il costo è di circa 1,70 £ a tratta, mentre se fai il giornaliero è di 4,00 £ (preparati le monete! Ti serviranno..)

Scarica l’app Lothian (disponibile sia per iOS che per Android) è ben fatta e ti indica tutti i percorsi e gli orari di ogni linea. 

Per lo spostamento invece da e per l’aeroporto, se non hai la macchina, ci sono varie opzioni (ovviamente devi valutare tu quella che ti conviene di più, soprattutto in base a dove alloggerai):

– bus Skylink e bus-navetta AirLink (entrambi £ 4.50 a tratta e £ 7.50 A&R);

– taxi: a mio avviso sono meno cari dei taxi italiani e ti converrà prenderlo soprattutto se siete in 3-4 persone (io ho fatto il tragitto, circa 6 km – 20 minuti, tra aeroporto ed appartamento dove alloggiavo con 15 £ – tariffa notturna dall’aeroporto)

– Tram (£ 6,00 a tratta e £ 8.50 A&R).

Dove fare shopping

Considerando che dovevo mantenermi nei 10 kg di bagaglio a mano imposti dalla Ryanair, non ho fatto molto shopping. O meglio, ho cercato di salvare lo spazio per i souvenir che avrei comprato.

Ci sono migliaia di negozietti che vendono ogni cosa possibile immaginabile in tartan (sciarpe, calzini, kilt, vestiti, maglioni, ecc.), oltre al Whisky. Non mi sento di consigliartene uno in particolare perché la città ne è piena, ma ti voglio consigliare di fare un salto (anche solo per guardare) al negozio più famoso di tutta Edimburgo: il “Tartan Weaving Mill and Exhibition” sul Royal Mile, vicino all’entrata del castello. E’ enorme, ci puoi trovare di tutto ed i prezzi sono piuttosto onesti.

Se sei amante di Harry Potter, non perderti questi due magici negozietti in Victoria Street: The Boy WizardDiagon House.

Per quanto riguarda lo shopping “normale”, in Princes Street troverai tutte le catene dei marchi più conosciuti nel mondo (Primark, H&M, Zara, ecc.).

Per lo shopping più lussuoso dovrai andare a Multrees Walk.

Generalmente i negozi in città aprono intorno alle 9.00 e chiudono tra le 18.00 e le 19.00.

Dove mangiare

Edimburgo è piena di cafè, pub e ristoranti, nonché di fast food. In tutte le zone c’è l’imbarazzo della scelta, anche se, se vai in pieno Fringe Festival, troverai molte code fuori.

Conclusioni

Edimburgo è davvero una città ricca di attrazioni e luoghi da esplorare. Credo che sia una di quelle città che accontentino un po’ tutti i gusti.

E’ moderna ed antica allo stesso tempo. E questo penso sia il suo punto forte, o almeno è ciò che è piaciuto a me.

2 giorni sono sufficienti? Si e no. Se hai tempo ti consiglierei di starci almeno 3-4 giorni, per poterla vedere con più calma e più a fondo.

Io, infatti, come hai potuto vedere sopra, ho dovuto selezionare determinate cose da vedere (le principali) perché tutte non ci sarebbero rientrate. E’ stato un tour de force già così.

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Spero di averti dato tutte le informazioni e le curiosità necessarie per un bel soggiorno ad Edimburgo. Se, però, hai qualche dubbio o qualche altra domanda, scrivimi sotto nei commenti oppure mandami una e-maiol, sarò contenta di aiutarti :-).

A presto con il prossimo articolo ….. Non te lo perdere! Parlerò dell’Isola di Skye 🙂

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