La Scozia non è fatta solo di paesaggi magnifici, laghi, coste frastagliate e cittadine l’una diversa dall’altra, è costellata anche di numerosissimi castelli (ce ne sono oltre 3000): da quelli perfettamente conservati, a quelli in rovina, ne troverete uno ad ogni passo e per ogni gusto.

Per vederli tutti ci vorrebbe tanto tempo (forse 2-3 viaggi in Scozia).

Io mi sono concentrata su quelli principali, dovendo fare una scrematura, non indifferente, in base all’itinerario che avevo programmato (guardalo qui se te lo sei perso, troverai anche tutte le informazioni sul costo dei biglietti e gli orari di apertura dei castelli elencati qui di seguito).

Ti elencherò, quindi, quelli che ho visto (+ un bonus) in ordine di preferenza.

1. Dunnottar Castle

Sarà per l’atmosfera, sarà per il paesaggio e la natura che lo circonda, sarà anche4 che ho avuto fortuna ad averlo visto con il sole.. Ma lui è il mio preferito!

Il rumore delle onde, il “battibeccare” dei gabbiani, il fruscio che provoca il vento sugli immensi campi di grano..

Tutto ti attirerà in questo magico posto.

Cenni storici: Il Castello di Dunnottar, uno dei simboli scozzesi per eccellenza, sorge su un promontorio a picco sul Mare del Nord. E’ stato teatro di molte vicende sanguinose, tra cui quella del 1685 dove il Castello venne usato per rinchiudere, torturare ed uccidere 167 persone, tra uomini e donne, colpevoli di non aver riconosciuto l’autonomia del Re in ambito ecclesiastico. Della fortezza originaria attualmente rimangono solo il mastio e la sala dei ricevimenti. Zeffirelli ambientò ivi l’Amleto nel 1990.

Come raggiungerlo e dove parcheggiare: Provenendo da St. Andrews ho percorso la A90 in direzione Aberdeen e poi ho preso un pezzo di A92, fino al parcheggio gratuito che si trova all’inizio del sentiero che nel giro di 5-10 minuti ti porterà di fronte al Castello. Per entrare nel Castello ci vorranno altri 10 minuti circa: c’è una bella discesa ripida che segue un’altra bella salita altrettanto ripida. Se invece partirai da Stonehaven, potrai percorrere un sentiero che costeggia il mare che ti porterà lì in circa 40 minuti.

2. Urquhart Castle

Cos’ha di speciale questo Castello in rovina? Beh, principalmente il luogo in cui si trova, il paesaggio che lo circonda ed il panorama che regala..

Se ci sono dei castelli di cui potrai saltare la visita (come i Castelli di Dunnottar, di Eilean Donan e di St. Andrews, che si vedono bene anche dall’esterno), in questo non puoi proprio saltarla!

Ripeto: non te lo puoi assolutamente perdere perché credimi.. ti regalerà uno spettacolo per gli occhi ed un’emozione difficile da descrivere.

Ho fotografato, e non sto scherzando, il Loch Ness da ogni piccolo angoletto: la vista da Urquhart sul lago è unica.

Cenni storici: L’edificazione del Castello dovrebbe risalire a prima del XIII secolo, ma tutt’oggi non si conosce la data esatta. Fu fatto esplodere dagli scozzesi nel 1692 per non farlo cadere in mano alle forze governative inglesi ed è rimasto così come lo vediamo oggi. 

Come raggiungerlo e dove parcheggiare: Provenendo da Inverness, c’è un grande parcheggio (gratis, se non erro) vicino all’ingresso al Castello. Se invece parti da Drumnadrochit e sei a piedi, il percorso è un po’ più lunghetto, ti ci vorranno circa 45 minuti, oppure c’è un autobus che ti porta alla fermata del parcheggio. Puoi accedere al castello anche in battello: ci sono dei tour che vengono organizzati che partono dalle varie cittadine intorno al lago, oppure puoi acquistare un tour su GetYourGuide (ne avevo trovati diversi).

3. Eilean Donan Castle

Ok, abbiamo già capito che amo alla follia i paesaggi che circondano i castelli scozzesi e questo è uno di quelli che sembra uscito da una cartolina!

Le colline e la vegetazione che lo circondano, per non parlare dei colori e dei riflessi sull’acqua.. Questo Castello (anche se con la pioggia) mi ha fatto ritrovare in una favola.

Cenni storici: Situato su una piccola isola nel Loch Duich, il Castello è stato costruito nel 1220 da Alessandro II di Scozia per difendersi dalle incursioni vichinghe. Nel XIII secolo divenne dimora del Clan MacKenzie. Fu poi totalmente distrutto da un cannoneggiamento della Royal Navy nel maggio del 1719, dopo la rivolta giacobita. Tra il 1912 ed il 1932 venne completamente ricostruito e restaurato e divenne, da lì in poi, una meta turistica di eccellenza.

Come raggiungerlo e dove parcheggiare: Se sei ad Inverness o a Fort William potrai prendere un Citylink che ti porterà direttamente davanti, altrimenti in macchina o in camper è facilmente raggiungibile percorrendo la A87 e potrai parcheggiare nei due grandi parcheggi gratuiti che si trovano a destra ed a sinistra dell’ingresso al Castello. C’è anche un punto panoramico, che purtroppo ho scoperto solo dopo.

4. Edinburgh Castle

Se sei ad Edimburgo non puoi certo saltare la visita al simbolo della città.

Ovunque ti troverai, vedrai la bellezza e l’imponenza di questa fortezza, che ti porterà indietro nel tempo.

La storia e le attrazioni da vedere in questo Castello la troverai nell’articolo su Edimburgo. Se per caso te lo sei perso, lo trovi qui

Come raggiungerlo e dove parcheggiare: l’unico modo è a piedi, se hai l’auto o il camper potrai sostare nel grande parcheggio sotto il castello e, con una camminata in salita di circa 10 minuti, ti troverai all’ingresso. Altrimenti potrai raggiungere in bus il punto più vicino (scarica l’app Lothian, è fatta molto bene e ti indica percorsi ed orari per ogni linea).

5. Dunvegan Castle

Sarò ripetitiva, ma d’altronde ogni castello in Scozia è contornato da paesaggi che lasciano senza fiato.

Questo castello l’ho visto da un punto panoramico e credo che sia il modo migliore per ammirarlo nel contesto in cui si trova.

Se hai visto Highlander, parte delle scene sono state girate qui.

Cenni storici, informazioni e come raggiungerlo: troverai tutto nell’articolo su Skye.

6. St. Andrew’s Castle

Ha una certa somiglianza all’Urquhart Castle, ma la sua provenienza e la sua location è diversa. 

Infatti il St. Andrews Castle è posizionato su un promontorio roccioso, vicino ad una piccola spiaggia chiamata Castle Sands, di fronte al Mare del Nord, nella splendida cittadina di St. Andrews. 

Cenni storici: Il Castello ha avuto negli anni diverse funzioni: fu fondato nel 1220 come residenza fortificata del vescovo dell’epoca, utilizzato come palazzo episcopale; negli anni successivi, invece, divenne una prigione. E’ situato su un promontorio che regala una splendida vista sulla costa e ciò che vediamo oggi risale al XVI secolo.

Come raggiungerlo e dove parcheggiare: Da Falkland ho percorso la A91 che mi ha portato direttamente al parcheggio a pagamento dove ho lasciato la macchina, molto comodo per raggiungere il centro: in 10 minuti sarai davanti al Castello. Ci sono molti altri parcheggi anche più vicini, lungo la costa dove io purtroppo non ho avuto la fortuna di trovare posto.

Io decisi di non visitarlo, ma se vorrai farlo ti lascio il link per le informazioni necessarie (costo di ingresso ed orari di apertura e chiusura) https://www.historicenvironment.scot/visit-a-place/places/st-andrews-castle/.

7. Castle Stalker

Mi sono ritrovata sulla strada di questo Castello per caso, dal momento che ho dovuto rinunciare a percorrere la vallata di Glencoe per la pioggia incessante che c’era. Non si vedeva da qui a lì. Pioggia che fortunatamente mi sono lasciata alle spalle dopo Loch Leven.

Inutile dire che anch’esso sorge in mezzo ad un paesaggio a dir poco scenografico.

Per l’esattezza sorge su un’isoletta del Loch Creran, una piccola insenatura del grande Loch Linnhe, raggiungibile solo in barca.

Cenni storici: Questa casa-torre è stata costruita nel 1320 dal Clan MacDougall, ma negli anni ebbe molti passaggi di proprietà. Infatti nel 1388 divenne degli Stewart, la cui ristrutturazione lo rese come lo vediamo noi oggi; poi passò al Clan Campbell e ad altri due Clan. Fu abbandonato nel 1840 e poi riacquistato nel 1908 da un discendente degli Stewart, il quale eseguì dei lavori di restaurazione per poterlo meglio conservare, finiti completamente nel 1965 per mano di un altro Stewart. 

Attualmente il castello è visitabile solo con visita guidata e su appuntamento. Se sei interessato, per le informazioni sulle visite guidate e sui costi, puoi consultare il sito https://www.castlestalker.com/wp/.

Come raggiungerlo e dove parcheggiare: da Fort William prosegui lungo la A828, lo troverai sulla destra. Per vederlo io mi sono fermata in questo parcheggio, dove c’è un negozio di souvenir molto carino ed un bar/ristorante con vista su tutto il lago e sul castello. Da questo parcheggio c’è un sentiero che ti porta più vicino, se non piove troppo (io non ho potuto percorrere per il troppo fango e le pozze che sembravano laghi).

Ci sono anche altri due punti per vederlo: dalla spiaggetta di Portnacroish e dal Jubilee Bridge.

8. Kilchurn Castle

Sempre per caso, il destino ha voluto farmi vedere anche questo castello.  

Ero stanca, volevo sgranchirmi un po’ le gambe e, ricordandomi dei punti che avevo lasciato in riserva nel caso mi sarebbero serviti per fare una pausa, sulla strada verso Falkirk spunta lui.

Un altro di quei castelli che sembrano usciti da una cartolina, in una location molto suggestiva. 

Cenni storici: E’ stato costruito nel 1440 ed era base del Clan Campbell. Dal 1750 è stato abbandonato a seguito di un incendio. Ad oggi, infatti, del castello originario rimane ben poco, è quasi totalmente in rovina.

Come raggiungerlo e dove parcheggiare: Proseguendo nella A85 in direzione Tyndrum, ho sostato nell’enorme parcheggio gratuito da cui parte il sentiero di circa 800 metri e dove, se avrai fortuna, potrai incontrare anche le mie amatissime highlander (le mucche scozzesi), oppure se vorrai vederlo nel massimo del suo splendore, qui c’è un punto super panoramico (che, anche stavolta, ho scoperto troppo tardi).

La visita è gratuita però attenzione: è aperto solo nel periodo primavera-estate, ossia dal 1° aprile al 30 settembre, dalle 9:30 alle 17:30.

9. Doune Castle

Da fan sfegatata di Outlander (nella serie tv è il Castle Leoch), non potevo non fermarmi qui durante il tragitto verso Falkirk, anche solo per una fotografia.

Se non conosci Outlander, senz’altro conosci Game of Thrones: è stato girato in questo Castello l’episodio pilota (ed è per questo che è meta di molti, molti turisti).

Cenni storici: E’ uno dei castelli medievali meglio conservati di tutta la Scozia, rimasto quasi totalmente immutato dalla sua edificazione nel XIV secolo su commissione di Robert Stuart. La famiglia reale lo usava come base di caccia e ci soggiornarono anche Maria Stuart e Bonnie Prince Charlie.

Come raggiungerlo e dove parcheggiare: Se provieni dal Kilchurn Castle, arrivarci è facile, si segue la A85 fino a Lochearnhead e la A84 fino a Doune. Nella cittadina troverai diversi cartelli, è ben segnalato. Si trova in una strada senza fondo. Potrai parcheggiare nel piccolo parcheggio gratuito sulla destra rispetto all’ingresso.

Per prezzi ed orari di apertura, o per qualsiasi altra informazione più dettagliata ti lascio il link.

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Spoiler: Nel mio prossimo viaggio in Scozia tra i castelli che vorrò sicuramente visitare ci saranno questi: Glamis, Balmoral, Blair, Inveraray, Dunrobin, Stirling e Blackness) e quindi, quando riuscirò ad (spero presto!) farò un secondo capitolo oppure un update di questo articolo.

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Castello Bonus: Alnwick Castle

In realtà non avrei dovuto metterlo nell’elenco dei castelli scozzesi perché Alnwick è in Inghilterra, ma lo inserisco come bonus, perché d’altronde anche lui è stato uno dei protagonisti del mio viaggio, in quanto si trova vicino ad Edimburgo (circa 2 orette).

Sei fan di Harry Potter? Sogni da quando sei piccolo di ricevere la lettera per entrare ad Hogwarts? Se le risposte sono SI, non puoi certo farti mancare la visita a questo immenso Castello.

Dico immenso non a caso: è il secondo castello abitato più grande d’Inghilterra (il primo è Windsor).

Davanti al castello ci sono enormi parchi, che rendono tutto l’insieme proprio un bel quadretto.

Ammetto, però, che mi ha un po’ deluso: il costo del biglietto è alto per quanto ha da offrire (essendo abitato non si può visitare tutte le sale), però essere stata lì è stata comunque un’emozione.

Sono cresciuta con i libri ed i film di Harry Potter e tutto lì dentro ti catapulta nel magico mondo Potteriano. Ogni passo che farai ti ricorderà una scena del film.

E non solo.. Alnwick è stato il set anche della famosissima Serie Tv Downton Abbey.

Cenni storici: Fu edificato sotto commissione del Barone di Alnwick nel XI secolo e restaurato poi nei primi anni del 300. Successivamente il Castello divenne proprietà di Edoardo IV d’Inghilterra. Poi passò di mano in mano fino alla seconda guerra mondiale, dove parti del castello furono adibite ad accogliere strutture scolastiche.

Come raggiungerlo e dove parcheggiare: Da Edimburgo è tutta autostrada fino a South Charlton, dove dovrai prendere la B6341 fino ad Alnwick. Io ho parcheggiato gratuitamente proprio lungo la B6341, poco dopo aver passato il The Lion Bridge, vicino ad uno degli ingressi. Se non hai un mezzo proprio, lo si può raggiungere anche in pullman, ci sono anche dei tour guidati.

Attenzione: essendo la residenza ufficiale dei Northumberlan, il Castello si può visitare solo nel periodo primavera-estate, ovvero dal 27 marzo al 25 ottobre (per le informazioni ti riporto il mio articolo).

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Siccome i castelli sopra menzionati, tranne alcuni (Castello di Edimburgo, di St. Andrews e di Alnwick), sono stati di proprietà di Clan scozzesi, colgo l’occasione per approfondire, giusto un pochino, l’argomento. 

La storia dei Clan

Il Clan rappresentava la struttura sociale delle Highlands ed era un gruppo di persone che aveva, alla base, un legame di parentela, anche se questo cambiò nel corso del tempo, quando i clan cominciarono ad espandersi oltre le loro terre e, quindi, questi iniziarono ad essere formati anche da persone non imparentate tra di loro e con cognome diverso.

Il capoclan, cui spettava il titolo di Lord, aveva il possesso di tutte le terre sulle quali vivevano i membri del suo clan e questi ultimi, legati da un patto di fedeltà verso il Lord, erano tenuti a seguirlo nelle battaglie, in cambio del diritto di coltivare le terre a loro assegnate.

Tutto questo sistema era riconosciuto dalla legge scozzese con determinati dettami.

Ogni clan aveva un’area geografica specifica (come sopra individuata) ed era contraddistinto da uno schema di colori, chiamato tartan, che veniva riportato sui kilt, sulle sciarpe, sui plaid, sulle gravatte e su altri capi ed accessori di abbigliamento.

Tra clan era solito scontrarsi per conquistare terreni o bestiame, ma fra tutti gli scontri, quello più conosciuto è avvenuto nel 1692 a Glencoe, passato alla storia come il “Massacro di Glencoe”.

38 uomini appartenenti al Clan dei MacDonald furono uccisi dai loro ospiti, i Campbell; incendiarono anche ogni villaggio presente nella valle, facendo morire altre 40 persone, tra donne e bambini, di stenti e per mancanza di riparo. Questo episodio sconvolse l’opinione pubblica di allora.

Qualche anno dopo, nel 1746, un evento segnò per sempre il destino dei Clan delle Highlands: la Battaglia di Culloden

Molti giacobiti erano membri dei principali Clan e conoscevano, purtroppo, una sola tattica in battaglia, usata per lo più negli scontri tra di loro per il possesso delle terre e del bestiame: la carica selvaggia che finiva in scontri di petto.

Non erano affatto pronti, anche a livello di armi (usavano armi belliche, ormai superate, contro le baionette dell’esercito inglese), ad affrontare una simile guerra contro i soldati inglesi, ben più preparati di loro. 

Questa loro impreparazione lì portò al totale fallimento: oltre 1200 giacobiti morirono sul campo di battaglia ed altri furono catturati, imprigionati ed uccisi in seguito. 

La sconfitta non segnò solo una brutale repressione, ma segnò anche la fine dei Clan, riconosciuti dalle Autorità inglesi come dei gruppi di banditi pronti alla rivoluzione per non pagare le tasse, tanto da togliere definitivamente i diritti di comandare che i capiclan avevano sui loro clan, facendoli diventare semplicemente dei possidenti terrieri.

A tutto ciò, si aggiunse un insieme di misure, che poneva delle grosse restrizioni e dei grossi obblighi, volti a distruggere usi e costumi degli scozzesi, chiamato “Act of Proscription”.

Con l’Act of Proscription a tutti gli scozzesi fu proibito di: indossare il kilt, suonare la cornamusa, recitare opere letterarie e parlare gaelico.

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Spero di averti dato le dritte giuste su quali castelli vedere e spero di averti fatto scoprire qualcosa che potrà esserti utile nel tuo prossimo viaggio in Scozia.

Se hai bisogno di altre informazioni o consigli, lasciami un commento o scrivimi una e-mail :-)!

E mi raccomando non perderti i vecchi (se non li hai già letti) ed i prossimi articoli sulla Scozia..

A presto!! 😉

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