Ed eccoci alla seconda ed ultima parte di questo meraviglioso viaggio alla scoperta del Perù.

Se per caso ti sei perso la prima parte, vai subito a leggerla.. e poi torna qui :)!

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Puno e Lago Titicaca

Di Puno non posso dirti un granchè, in quanto è stata la base (dove ho pernottato), per le escursioni sul Lago Titicaca, il lago navigabile più alto del mondo (quasi 4000 metri sul mare) e che si estende su una superficie di oltre 8.000 km quadrati.

Tutto ti sembrerà tranne che essere su un lago.

Secondo una leggenda, l’impero Inca nacque proprio sul Lago Titicaca, ma già prima della nascita di questo impero, il lago era abitato da altre culture e civiltà antiche. 

È il segno di confine tra il Perù e la Bolivia ed è l’ennesima meraviglia della natura che vedrai in Perù..

Tra le isole del Lago Titicaca più conosciute e visitate ci sono:

– le isole galleggianti degli Uros, Taquile e Amantani, nella parte peruviana, le cui escursioni partono da Puno;

– le Isole del Sole e della Luna, nella parte boliviana, le cui escursioni partono da Copacabana.

Io le ho viste tutte, tranne Amantani..

Uros – Islas Flotantes

Le isole galleggianti.. la prima tappa di ogni tour sul lago Titicaca e quella che sinceramente mi è entrata più nel cuore!

La popolazione è indigena e parlano la lingua aymara. Sono totalmente indipendenti dal governo peruviano: decidono loro chi “comanda” la comunità, hanno le loro regole e le loro tradizioni.

Gli Uros anticamente si spostarono sul Titicaca per sfuggire agli Inca e da lì, come possiamo vedere, non si sono più spostati. 

Ti sembrerà un po’ una trappola per turisti, ma in realtà ci vivono veramente!

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Usando le piante di totora, le canne galleggianti presenti nel lago, questo popolo costruisce le case, le barche e gli oggetti artigianali, dai quali ricavano i soldi necessari per sopravvivere ed usano per il baratto quando approdano sulla terraferma per acquistare beni di necessità (specialmente legumi).

Gli uros ti mostreranno come costruiscono le loro isole.. ed è incredibile.

Pensa, ogni 6-7 mesi devono sostituire uno strato, quello più profondo (perchè marcisce progressivamente), ed incrementare il “pezzo” mancante con altri strati di canne nuove.

Insomma, per un momento ti sembrerà di aver lasciato un mondo ed essere entrato in un’altra dimensione; una dimensione in cui gli Uros ti faranno sentire benvenuto.

Taquile

Questa piccola isola del Lago Titicaca (si estende per circa 6 km) è tra le isole più belle del lago. Il punto più alto tocca i 4100 metri ed il suo aspetto ti farà ricorderà le isolette del Mediterraneo.

Abbiamo visitato solo la parte sud, che partiva con una bella salita stronca-fiato (l’altezza si faceva sentire) ed arrivava fino alla piazza centrale (il punto più alto dell’isola), dove abbiamo pranzato e da cui si gode una vista meravigliosa.

Il ristorante dove abbiamo gustato una bella trucha a la plancha (clicca qui per scoprire i piatti peruviani che non puoi perderti!) è della comunità ed il ricavato viene usato per il loro sostentamento. Noi lo avevamo compreso nel prezzo del tour.

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Ma chi sono gli abitanti di Taquile?

La popolazione che vi abita discende dagli Inca, parlano Quechua e come gli Uros sono totalmente indipendenti dallo stato peruviano: hanno un loro sistema societario, seguono le loro leggi e tradizioni.

La comunità è divisa in 6 gruppi che amministrano l’isola a rotazione; non hanno energia elettrica e nemmeno linee telefoniche e/o di comunicazione.

Ogni membro della comunità ha un compito ben designato: chi raccoglie le patate, chi lavora col telaio, chi si occupa della pesca.. e chi del turismo.

La loro tradizione artigianale è molto affascinante in quanto gli uomini indossano cappelli di lana, che loro stessi lavorano a maglia dall’età di 8 anni.

Per questa comunità i cappelli costituiscono il simbolo di uno status sociale: il cappello rosso è indossato solo dagli uomini sposati, quello bianco e rosso dai celibi, mentre quelli con altri colori indicano la posizione sociale attuale (capo o semplice isolano).

Le donne, invece, tessono gonne, bluse e fasce, che costituiscono i costumi tradizionali tra i più ricercati di tutto il Perù. Questi vengono venduti nel mercato nella piazza centrale a prezzi diciamo piuttosto alti per lo standard del Perù.

Copacabana e Le Islas del Sol y de la Luna

Copacabana è la città boliviana che sorge sulle sponde del lago Titicaca, da cui partono le imbarcazioni per le Islas del Sol y de la Luna.

Questa piccola città mi è piaciuta un sacco: tutte queste case colorate mettono allegria..

Me la sono goduta il tempo necessario in attesa di prendere la barca che ci portasse a vedere l’isola più grande del Lago Titicaca: la Isla del Sol.

Dell’isola ho visto solo la parte del porto.

Non avevamo, purtroppo, il tempo materiale per fare il giro, di cui, se non ricordo male, ci volevano circa 4 ore (noi ne avevamo solo una a disposizione – il brutto dei mini-tour organizzati).

Tanti, infatti, optano per il pernottamento.. anche perché è una piccola perla!

E devo ammettere che se tornassi indietro una notte qui ce la passerei più che volentieri..

Nel tempo ha disposizione mi sono limitata a salire e scendere la “escalera inca”, con un certo fiatone dovuto all’altezza…

..ed a conoscere la leggenda che aleggia sull’isola, riguardante queste due imponenti statue: Manco Capac e Mama Ocllo.

La storia narra che Capac ed Occllo uscirono dal punto del lago in cui sorge l’isola per fondare la città di Cuzco, da dove poi sarebbe nato l’impero Inca.

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La Isla de la Luna, invece, è una piccola isoletta (un po’ insulsa..) che sorge vicino a l’Isla del Sol.

E’ scarsamente abitata e vi è una sola cosa da vedere: il Palazzo delle Vergini del Sole

>Nota: i due tour che ho fatto sul Lago Titicaca li ho prenotati a Puno e, purtroppo, non ho conservato appunti in merito (come avevo già riferito nel post sull’organizzazione del viaggio).

Arequipa

Arequipa è la mia seconda città preferita del Perù, diciamo che è a mezzo punto in meno rispetto a Cuzco.

La “Ciudad Blanca” deve il suo soprannome al colore della pietra con la quale sono stati costruiti gli edifici principali del suo centro storico, la cui bellezza ha fatto sì che l’Unesco nel 2000 lo dichiarò Patrimonio dell’Umanità.

Ma la bellezza di questa città va oltre la sua architettura.. essendo contornata da tre vulcani, la sua periferia offre un paesaggio veramente meraviglioso.

Arequipa è la città che mi ha sorpreso di più; non mi aspettavo che mi piacesse così tanto!

  • Cosa vedere?

Plaza de Armas (lo so.. lo so.. tutte le piazze principali delle città peruviane si chiamano così!), è il cuore pulsante della città.

Cattedrale di Arequipa è l’edificio religioso principale della città, nonché la chiesa più lunga del Perù. Si affaccia su Plaza de Armas ed ha un passato non proprio bello: è stata costruita, distrutta, ricostruita tantissime volte a causa di incendi e terremoti (l’ultimo del 2001 aveva fatto crollare i due campanili).

Monastero di Santa Catalina è uno dei luoghi più visitati di Arequipa, nonché uno dei più belli; si discosta completamente dal colore bianco degli edifici del centro storico. Il monastero fu edificato a partire dal 1579 ed è considerato il più grande convento al mondo, poiché si sviluppa su una superficie di circa 20.500 mq. E’ costernato di piazzette, cortili e vie colorate principalmente di rosso e celeste.

Chiesa della Compagnia di Gesù, eretta dai padri gesuiti e realizzata con pietra vulcanica, distrutta nel 1584 da un terremoto e ricostruita circa 100 anni dopo.

Mirador de Yanahuara: è il punto panoramico della città in città, raggiungibile facilmente a piedi, in autobus o in pullman tramite tour organizzato.

Mirador de Carmen Alto: per me, amante dei panorami mozzafiato e dei paesaggi, questo è il mio posto preferito ad Arequipa. Regala una vista a 360 gradi su tutta la valle e sui vulcani. Ho i brividi a riguardare le foto..

  • Come spostarsi in città:

Il centro storico è visitabile a piedi, in quanto tutte le attrazioni sono tutte vicine. Per raggiungere, invece, il Mirador de Carmen Alto ti occorrerà prendere un autobus oppure un taxi. Purtroppo non so darti informazioni precise, dal momento che ero con una gita organizzata.

  • Dove mangiare:

In Plaza de Armas c’è l’imbarazzo della scelta, ma vorrei consigliarti quello in cui ho mangiato io, che era il posto tra i meno dispendiosi (prima di trovarlo mi ero un po’ guardata a giro): Lautrec Cafè.

  • Dove fare shopping:

A differenza delle altre città, ad Arequipa mi sono dedicata meno allo shopping.. avevo gli zaini totalmente pieni che non mi entrava più nulla..

Mi sono limitata solo a guardare i negozi nelle vie vicino al Monastero di Santa Catalina, ove, peraltro, ci sono i principali negoziati di artigianato..

>Nota: Per visitare bene Arequipa ti consiglio di starci un paio di giorni (escludendo, ovviamente, la giornata che dedicherai al Canyon del Colca).

Maca-Colca Canyon-Osservatorio dei Vulcani-Pampa Canahuas

La prima tappa mattiniera del tour che non vedevo l’ora di fare è stata MACA, uno dei piccoli villaggi che si trovano sulla strada per il Canyon.

Questo villaggio è dominato dalla deliziosa Chiesa de Santa Ana ed è un ottimo posto per comprare souvenir (prezzi più bassi che nelle città)!

Ivi ho fatto un altro incontro ravvicinato con i miei amici Alpaca…

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Percorrendo una strada che regala panorami mozzafiato ad ogni passo, arrivai al CANYON DEL COLCA.. il secondo canyon più profondo del mondo.. 

Parto già col dire che questo è il mio secondo posto preferito del Perù (il primo è l’intramontabile Machu Picchu)!

Scesa dal pulmino sono rimasta senza parole: un panorama così bello l’ho visto poche volte in vita mia! 

Descrivere il Canyon del Colca è pressoché impossibile.. credo che le foto parlano da sole.. anzi, purtroppo neanche le foto gli rendono giustizia!

Il punto in cui ci siamo fermati è il Mirador Wayra Punko, dal momento che il Mirador Cruz del Condor era già stracolmo di pullman di turisti e diciamo è stato meglio così. 

In entrambi i punti panoramici potrai vedere librarsi, in mezzo a questo paesaggio, i condor..

Uno spettacolo surreale..

Finito lo spettacolo che ci avevano regalato i condor, ci spostammo verso il punto più panoramico, per ammirare ancora di più la bellezza della natura..

Poi vedemmo la parte più bassa del Canyon..

Sinceramente, se avessi potuto, sarei rimasta ad esplorarlo tutto il giorno..

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Lungo la strada per tornare ad Arequipa, facemmo altre due tappe: l’OSSERVATORIO DEI VULCANI e la riserva naturale di CANAHUAS.

Nella prima, come dice dal nome, si possono vedere diversi vulcani, tutt’ora attivi (tanto che se avrai fortuna potrai vederne anche qualcuno in eruzione… io non ne ho visti neanche uno -.- purtroppo.. dormivano tutti!).

Questa tappa tocca quasi i 5000 metri di altezza e ti metterà a dura prova! Quando scesi dal pulmino, sentii subito la differenza, nonostante provenissi da posti e città già alte.

Sembravo ubriaca.. ma credo che sia per tutti così!

(Se hai paura di soffrire il mal d’altura, non dimenticarti di portare con te qualche foglia di coca, oppure medicine apposite)

La seconda, invece è la riserva naturale di una specie di animale dal quale proviene il tessuto più pregiato di tutto il Perù: la vicugna (animale che l’impero Inca considerava sacro)..

E Non solo.. troveremo bei pascoli di Alpaca e Lama che tagliano la strada.. d’altronde è casa loro!

>Nota: per i due tour, sia quello di Arequipa, sia quello al Canyon del Colca, mi sono rivolta all’agenzia locale “Acquariu’s Travel”, vicino al Museo de la Catedral. Devo dire che offrono tour veramente completi, con guide molto competenti e gentili. Purtroppo il prezzo di entrambi non me lo ricordo e non ce l’ho negli appunti.

Casma e Sechìn

Siccome la mia amica ed i suoi familiari sono nativi di Casma ed alcuni suoi parenti vi abitano ancora, sono stata in questa cittadina per qualche giorno.

CASMA è una piccola città vicino alla costa centrosettentrionale del Perù e, soprattutto, vicino ad uno dei siti archeologici più antichi del paese: Sechìn.

Il complesso di SECHIN rappresenta un’importante testimonianza preincaica ed è quello meglio conservato di questo tratto di costa, anche se negli anni ha subìto diversi danni a causa dei profanatori di tombe e dei cataclismi naturali.

L’origine del popolo che costruì questo complesso (che risulta intorno al secondo millennio a.C.) è avvolta nel mistero. 

Il sito è formato da tre mura esterne al tempio principale, completamente ricoperte da sculture in pietra che raffigurano scene nelle quali sono presenti guerrieri e prigionieri nell’atto di essere sventrati. Per la crudeltà delle scene scolpite, gli studiosi suppongono che la cultura Sechin era caratterizzata da guerre e sacrifici umani.

Prima di entrare nel complesso archeologico, ti consiglio di visitare il museo. 

  • Costo ed orari d’ingresso: l’entrata al complesso costa 6 Soles per adulti, 4 Soles per gli studenti ed 1 Soles (cioè € 1,55 per gli adulti, € 1,00 per gli studenti ed € 0,25 per i bambini) per i bambini. E’ aperto tutti i giorni, tutto l’anno dalle 9.00 alle 17.00.

>Nota: se sei in zona Chimbote, oppure se hai bisogno di una fermata nella strada per andare a Nord, ti consiglio di andare a vedere il complesso. Altrimenti puoi tranquillamente saltarlo e dedicare questo tempo a vedere altre cose.

Trujillo, Huaca Esmeralda, Chan Chan e Huacas del Sol y de la Luna 

Dopo aver passato qualche giorno nel Distretto di Casma, ho trascorso 2 giorni a Trujillo, che è stata la base dell’ultimo mini-tour peruviano.

Questo tour organizzato comprendeva la visita di ben 3 siti archeologici: Huaca Esmeralda, Huacas del Sol y de la Luna e Chan Chan.

Partiamo da TRUJILLO.

Photo credits: https://en.wikipedia.org/wiki/File:Plaza_de_Armas_con_piletas_(Trujillo,_Peru).jpg

La città è considerata la terza più importante del Perù, lo stile è prettamente coloniale e moderno, come si nota dagli edifici coloratissimi che si affacciano su Plaza De Armas.

A poca distanza dal centro storico, si trova la spiaggia di Huanchaco, dove le caballitos de totora (sono le imbarcazioni usate per la pesca e per il surf) le protagoniste.

Se vuoi mangiare pesce, a Huanchaco si trovano tantissimi ristoranti che ti faranno mangiare uno dei migliori piatti di ceviche di tutto il Perù.

Il ristorante in cui ho pranzato è El Sombrero, vicino al Molo di Huanchaco, e te lo straconsiglio. Si mangia benissimo ed i prezzi sono ottimi.

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Trujillo non è famosa solo per la sua spiaggia o per il suo stile architettonico coloniale, è tappa turistica soprattutto gli importanti siti archeologici di civiltà precolombiane (Moche e Chimù) della zona.

Tra questi ci sono:

1) HUACA ESMERALDA è un sito archeologico risalente alla civiltà Chimù e si pensa che questo edificio fosse un santuario. E’ stato scoperto per caso da un proprietario terriero locale nel 1923, poiché le rovine erano sepolte dalla sabbia.

Purtroppo a causa dell’erosione e delle alluvioni, del sito è rimasto ben poco ma grazie alla ristrutturazione è ancora possibile distinguere figure di pesci, uccelli, onde e reti da pesca.

>Attenzione: Huaca Esmeralda si trova in un quartiere poco raccomandabile, perciò ti raccomando e ti consiglio di non andare da solo. Acquista un tour oppure munisciti di una guida locale. 

  • Costi ed orari di ingresso: il biglietto costa 11 Soles per gli adulti, 5,50 Soles per gli studenti e 1 Soles per i bambini (l’equivalente di € 2,85 per gli adulti, € 1,40 per gli studenti e 0,25 €. per i bambini), ed è incluso nel biglietto per Chan Chan. Il sito è aperto tutti i giorni, tutto l’anno dalle 9.00 alle 16.30.

2) CHAN CHAN è la città precolombiana più grande delle Americhe e la più grande del mondo costruita in adobe (impasto di argilla, sabbia e paglia essiccata al sole). Risale al 1300 a.C. ed è estesa su una superficie di 20 kmq. 

Fondata dal regno dei Chimù, fu la capitale dell’impero fino alla conquista dell’impero Inca nel 15° secolo. Si stima che vi abitarono circa 60.000 abitanti e si pensa che questa civiltà fosse ricca di oro, argento e ceramiche.

Chan Chan era costituita da 10 cittadelle cinte da mura ed in ciascuna di queste si trovava un monumento funerario in cui il sovrano veniva sepolto insieme ad una grande quantità di offerte, tra cui una decina di corpi di giovani donne sacrificate, ceramiche, tessuti e gioielli.

Per la sua bellezza strutturale, anche se il tempo (piogge ed alluvioni sono frequenti in questa zona) ha corroso gran parte del sito archeologico, l’Unesco nel 1986 lo proclamò Patrimonio dell’Umanità.

Ad oggi possiamo vedere il complesso Tschudi, l’unica parte della cittadella ad essere stata restaurata. 

>Consiglio: come per Huaca Esmeralda, per capire meglio la storia e la cultura Chimù ti consiglio di prendere una guida locale (il costo si aggira intorno a 30-40 Soles).

  • Costo ed orari d’ingresso: come detto sopra, il biglietto per Chan Chan è incluso nel biglietto per Huaca Esmeralda). E’ aperto tutti i giorni, tutto l’anno dalle 9.00 alle 16.30. Considera che per vederlo tutto ci vorrà un’oretta.

3) HUACAS DEL SOL Y DE LA LUNA sono due Templi della civiltà Moche che precedono di 700 anni la creazione di Chan Chan, risalenti al 450 a.C..

Il Tempio del Sole è la struttura precolombiana più grande del Perù, tanto che gli archeologi stimano che per costruirlo furono usati 140 milioni di mattoni di adobe.

La struttura visibile oggi è circa 1/3 di com’era nell’antichità, l’erosione meteorologica degli ultimi 1500 anni ed il saccheggiamento e la distruzione causata dai conquistatores nel XVII secolo hanno causato danni irreparabili. 

Per gli indizi ritrovati si pensa che il tempio veniva usato per riti cerimoniali e come residenza reale.

A poca distanza dal Tempio del Sole sorge il Tempio della Luna, che a mio parere è di gran lunga più bello anche se meno imponente.

Anch’esso è stata costruito dalla civiltà Moche in adobe e gli archeologi pensano che veniva usata come luogo militare ed amministrativo. 

A differenza del primo, il Tempio della Luna fu risparmiato dai conquistadores e ad oggi si possono ammirare i meravigliosi murales che sono “sopravvissuti” alle intemperie…

  • Costo ed orari d’ingresso: il costo del biglietto include entrambi i Templi ed è di 10 Soles per gli adulti, 5 Soles per gli studenti ed 1 Soles per i bambini (cioè 2,60 € per gli adulti, 1,30 € per gli studenti e 0,25 € per i bambini). E’ aperto tutti i giorni, tutto l’anno dalle 9.00 alle 16.00. Per vederli entrambi ci vorranno un paio di orette.

Considerazioni finali

Come hai potuto leggere in questi due articoli, il Perù nasconde tesori meravigliosi..

E’ un paese da vedere e da vivere.. non ti resta che prenotare e partire!

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Sperando di averti dato tutti gli spunti necessari, di averti incuriosito e perchè no di averti fatto un po’ sognare, visto che siamo in un momento storico in cui i viaggi (per ora) sono limitati.. ti lascio chiedendoti questo: quale luogo citato ti incuriosisce di più? scrivimelo nei commenti, se ti va ;-)!

Se hai bisogno di qualche informazione in più, non esitare a contattarmi via e-mail ad ambra@unagiramondosquattrinata.it.

A presto :-)..

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