Tristemente conosciuta per gli orrori legati alla Ferrovia della Morte, Kanchanaburi offre luoghi storici e meraviglie naturali da non perdere. 

Si trova a circa 140 km da Bangkok ed è il terzo capoluogo di provincia più grande della Thailandia. 

Kanchanaburi è ben diversa da come me l’ero immaginata.

Pensavo fosse una piccola località, costruita sui ricordi dolorosi del suo passato, invece è una città vivace, ricca di locali e ristoranti. Non troverai templi vistosi come quelli di Bangkok, ma tante altre bellezze che la rendono un posto davvero speciale e, soprattutto, DA VEDERE!

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Oltre ai luoghi dedicati all’orribile pagina di storia della Ferrovia della morte, 1/3 della provincia è costituita da parchi nazionali.

I 2 più famosi sono l’Erawan National Park, con le sue cascate e piscine naturali con acque color turchese (di cui ti parlerò tra poco), ed il Sai Yok National Park, con le sue grotte, cascate e le foreste di teak. All’interno di quest’ultimo si trova anche il sito archeologico Prasat Mueang Sing.

Se hai tempo a disposizione, potrai noleggiare una barca e fare un’escursione lungo il fiume.

  • Come raggiungere Kanchanaburi:

Partendo da Bangkok si può raggiungere in auto, taxi e pullman (circa 3 ore di viaggio), oppure ci si può affidare ad un tour organizzato, sempre con partenza da Bangkok, come ho fatto io.

(Se non hai molto tempo a disposizione, non ti preoccupare perché ci sono anche tour giornalieri).

Per quanto mi riguarda, ho scelto questa opzione per approfondire la storia della Ferrovia della Morte. E non me ne sono pentita.

In questo tour (fatto con “Happy Viaggi Thailandia“, agenzia italiana che organizza tantissimi tour a prezzi ottimi, sono persone eccezionali e super competenti) ho visitato 4 attrazioni in un giorno.

1. Wat Tham Suea

Il Wat Tham Suea è uno dei templi più famosi della Provincia ed uno dei più impressionanti e bei templi che ho visto in Thailandia. 

Costruito nel 1973, si raggiunge tramite una comoda funivia, oppure salendo circa 160 ripidi scalini.

Il Tempio ospita una grande statua di Buddha (alta circa 18 metri), in posizione di meditazione, rivestita in mosaico d’oro, e Stupa in diversi stili.

Lo Stupa più grande è dislocato su 9 piani e sulle pareti interne si trovano numerosi affreschi, tra cui i volti dei Re thailandesi, la storia del Buddha e di Kanchanaburi. 

Questo tempio, oltre ad essere unico nel suo genere, offre anche una splendida vista panoramica sulla campagna circostante.

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Lasciata la parte “alta” del Tempio, scendendo verso il parcheggio, si trova la Grotta della Tigre, da cui il Tempio prende il nome. Qui troverai un monaco a cui potrai chiedere una benedizione.

La visita al Tempio è gratuita.

  • Come vestirsi:

Come per ogni Tempio thailandese, sono consentite le magliette a maniche corte ed i pantaloni, gonne o vestiti che arrivano sotto il ginocchio. Niente shorts, canottiere, scollature ed abiti attillati. 

Se hai una canottiera, puoi indossare un foulard o una sciarpa.

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2. Death Railway

La Ferrovia di Burma, meglio conosciuta con il nome “Ferrovia della Morte” (nome attribuitogli per le numerose vittime, sia civili che militari, che morirono nel corso della sua realizzazione), costruita dall’Impero giapponese fra il 1942 ed il 1943, è la principale attrazione di Kanchanaburi.

  • Pillole di storia:

Durante la seconda guerra mondiale l’esercito giapponese occupò i territori che da Singapore arrivavano alla Birmania.

Per consentire l’invio di truppe, rifornire l’esercito di armi e di beni di necessità (che, fino a quel momento, avveniva via mare), l’Impero decise di costruire questo pezzo di ferrovia che copriva una distanza di 415 km (di cui 304 km in Thailandia e 111 in Birmania), partendo da Nong Pladuk (Thailandia) fino ad arrivare a Thanbyuzayat (Birmania).

Nel 1947 la linea ferroviaria, caduta nelle mani alleate, fu chiusa.

Il tratto tra Nong Pla Duk-Nam Tok fu ricostruito e riaperto 10 anni dopo per far sì che le ferrovie thailandesi potessero utilizzarlo.

In Thailandia, 130 km della vecchia ferrovia sono in uso ancora oggi, mentre il tratto birmano è stato rimosso ed inghiottito dalla giungla. 

Il governo britannico vendette la ferrovia al governo thailandese alla “modica” cifra di 50 milioni di bath.

  • La costruzione:

La ferrovia fu una straordinaria opera di ingegneria, in quanto la sua realizzazione era basata sul lavoro manuale, con attrezzi rudimentali e senza l’utilizzo di macchinari moderni.

Per la sua realizzazione, furono impiegati 240.000 civili asiatici e 61.000 militari alleati (inglesi, americani, australiani e olandesi).

Più di 100.000 morirono per le condizioni estreme in cui si trovavano: mancanza di cibo, malattie (colera, malaria, dissenteria) causate dalle cattive condizioni igieniche, carenza di attrezzature mediche e trattamento brutale da parte delle guardie dei campi di lavoro, che punivano duramente per ogni piccola infrazione.

Il tratto della ferrovia che comportò maggiori rischi per i lavoratori fu chiamato “Hellfire Pass” (“Passo delle Fiamme dell’Inferno”), a causa del lungo e profondo taglio nella roccia eseguito su un terreno pericoloso. Sul luogo attualmente si trova un monumento in memoria delle vittime.

  • Il percorso

Il tour prevedeva la salita sullo “slow train” che da Thamkra Sae arriva al Death Railway Bridge in circa 2 ore.

Il paesaggio che si vede dal finestrino è tanto magnifico, quanto triste.

Non facevo altro che pensare che per percorrere quel tratto di strada, per farci godere di quel bellissimo paesaggio, tante persone hanno perso la vita.

Tristezza a parte, ti posso dire che è stata una delle esperienze più belle che abbia fatto in Thailandia.

Nell’attesa dell’arrivo del treno, abbiamo camminato sui binari, visitato la grotta (che nel tempo è divenuta un luogo di preghiera) ed ammirato il paesaggio.

Non nego che camminare lungo questo tratto di ferrovia ti lascia un po’ l’amaro in bocca e la tristezza addosso.

-> Attenzione: Se deciderai di raggiungere la Ferrovia della Morte in autonomia, potrai partire da Bangkok in treno dalla stazione di Bangkok Thonburi. In circa 2.30 h arriverai a Kanchanaburi. Raggiungi poi la fermata di partenza vicino al ponte sul fiume Kwai e scendi a Thamkra Sae.

3. Death Railway Bridge

Il Death Railway Bridge, meglio conosciuto con il nome “Ponte sul Fiume Kway” (ribattezzato così per il clamore che ebbe il film del 1957 “The Bridge on the River Kwai”, premiato agli oscar), è il simbolo della ferrovia della morte.

All’inizio del 1943 il ponte fu temporaneamente costruito in legno, poi venne apportato il cemento e l’acciaio e terminato pochi mesi più tardi, divenendo l’unico ponte in acciaio in Thailandia.

Il ponte che vediamo oggi, in realtà, non è quello originario: le arcate furono danneggiate e la parte centrale fu distrutta dai bombardamenti, da parte degli Alleati, durante la Seconda Guerra Mondiale.

  • Precisazione sul film:

Il film non rappresenta fedelmente la storia della Ferrovia della Morte, ma la sua fama portò un vertiginoso aumento del turismo nell’area di Kanchanaburi, creando un po’ di difficoltà alle autorità thailandesi perchè in realtà il fiume chiamato “Kwai”in realtà si chiamava Mae Khlong.

Venne ufficialmente ribattezzato in “Khwae Yai” negli anni ’60.

-> Se vuoi vedere un film sulla storia della Ferrovia della Morte un po’ più veritiero, ti straconsiglio “The Railway Man“, con Colin Firth e Nicole Kidman, che si basa sulla vita dei soldati britannici, prigionieri di guerra.

  • Evento degno di nota:

Ogni anno per dieci sere alla fine di novembre si tiene il “River Kwai Bridge Festival”, con spettacoli di luci e suoni concepiti per celebrare e rivivere il primo bombardamento del ponte, avvenuto nel 1944 da parte degli americani.

4. Kanchanaburi War Cemetery

Il Kanchanaburi War Cemetery è uno dei due cimiteri di guerra della città, nonchè quello più grande.

Qui riposano 6982 soldati di nazionalità britannica, olandese e australiana.

Realizzato da Colin St Clair Oakes nel 1956 e gestito dalla Commonwealth War Graves Commission, il Cimitero si trova sulla Saeng Chuto Road, vicino all’ex campo base dei prigionieri di guerra.

All’interno si trova anche il “Kanchanaburi Memorial“, che riporta i nomi di 11 uomini dell’esercito indiano.

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-> Se hai tempo e vuoi approfondire la storia della Ferrovia della Morte, ti consiglio di visitare il Death Railway Museum (aperto tutti i giorni dalle 9 alle 17, prezzo: 80 baht per adulti e 40 baht per bambini sotto i 14 anni)

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La quinta attrazione, che non fa parte del tour giornaliero della ferrovia della morte, ma che mi sento di consigliarti se rimarrai almeno 2 giorni a Kanchanaburi, è la seguente:

5. Erawan Falls

A circa 1 ora e mezzo di pullman (60 bath) da Kanchanaburi (che potrai prendere alla Bus Station), si trovano queste magnifiche 7 cascate.

Un luogo ideale per fuggire dalla frenesia della città e rifugiarsi per qualche ora nella natura.

Il percorso si sviluppa all’interno della giunga tropicale, è lungo circa 5 km ed è tutto ben segnalato, anche con i metri di distanza che separano i vari livelli.

I primi 3 livelli sono facili e per tutti, mentre gli ultimi 2 sono quelli più complicati, i più ripidi, ma fattibili anche dai non allenati come me. 

-> Se hai problemi di deambulazione, ti consiglio di fermarti al terzo livello.

A differenza di ciò che avevo letto in altri blog, non si può fate il bagno liberamente, o meglio, per farlo è obbligatorio il noleggio di un salvagente (20 bath per 2 ore). Solo nella settimana cascata (quella più bella) non occorreva.

Se poi ti va di farti fare una pedicure gratuita, i pesciolini non aspettano altro che venirti a rosicchiare le pellicine dei piedi! Basta che immergi i piedi nell’acqua e vedrai…. ????

  • Orari di apertura:

Tutti i giorni dalle 8 alle 17:30. Ti consiglio di andarci presto la mattina. Inoltre, tieni presente che l’ultima corsa dell’autobus è alle 16.

  • Prezzo:

300 Bath per adulti e 150 Bath per bambini dai 3 ai 14 anni.

Dove ho soggiornato

Come già scritto nell’Articolo sull’organizzazione del viaggio (se non lo hai letto clicca qui, potrebbe esserti utile), ho soggiornato presso Pongphen Guesthouse SHA Plus Certified. Si trova in pieno centro (a circa 1 km dalla stazione ed a 1,2 km dal Ponte sul fiume Kway), ha una piscina ed un ristorante, oltre alla magnifica vista che offre sul fiume.

Per una camera tripla, con un’ottima colazione à la carte inclusa, ho pagato € 72,00 per 2 notti.

Qui ho visto uno dei più bei tramonti dei 18 giorni in Thailandia.

°★° Conclusıonı °★°

Kanchanaburi era uno di quei luoghi che non vedevo l’ora di visitare.

La sua storia mi ha profondamente toccato e ritengo che sia una meta da non perdere in un viaggio in Thailandia.

Se hai bisogno di qualche informazione in più, se sei interessat* al tour che ho fatto (ti posso dare il contatto della persona con cui mi sono interfacciata per tutto il viaggio in Thailandia), non esitare a scrivermi nei commenti oppure, se preferisci, scrivimi a ambra@unagiramondosquattrinata.it

Sono a tua completa disposizione e per me è un piacere aiutarti.

Ah.. non dimenticarti di seguirmi su Instagram..

A presto con…. il Nord della Thailandia!

Ps. Se ti sei pers* gli articoli precedenti: clicca qui per scoprire Bangkok e qui per scoprire Ayutthaya, l’antica capitale del Siam.

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2 Comments

    1. Dipende quello che vuoi fare. Io ti consiglio almeno 2 notti, sia per poter vedere tutta la parte legata alla Ferrovia della Morte e sia per poter vedere la parte “naturale” (ovvero l’Erawan National Park e, se hai tempo, anche il Say Yok National Park).

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