Barcellona è una città che stupisce, una città moderna ed antica allo stesso tempo. 

La Capitale della Catalogna è conosciuta come una città giovanile, vitale, allegra, frenetica e di divertimento, ma in realtà è molto di più.

Tra le sue strade nasconde tantissime (e bellissime) opere d’arte a cielo aperto: dalla Sagrada Familia, al Park Güell, attraversando il Barrio Gotico e passando per la Rambla ed il Passeig de Gràcia.

E proprio in questo articolo le scoprirai tutte, o quanto meno scoprirai le mie attrazioni preferite, le principali, quelle che non devi assolutamente perderti, che ho diviso in due sezioni e precisamente:

  • Le 8 attrazioni da vedere:
    1. Sagrada Familia;
    2. Rambla;
    3. Park Güell;
    4. Barrio Gotico;
    5. Pedrera (o Casa Milà) e Casa Batllò;
    6. Parc de la Ciutadella;
    7. Barceloneta;
    8. Plaça de Catalunya e Plaça d’Espanya.
  • I 3 luoghi panoramici da vedere:
    1. Montjuoïc;
    2. Tibidabo;
    3. Turò de la Rovira – Bunker del Carmèl.

Le 8 ATTRAZIONI da vedere

1. LA SAGRADA FAMILIA

Sembrerà scontato iniziare da lei, ma d’altronde è il simbolo di Barcellona, il luogo più conosciuto e più visitato della città. 

Per questo non c’è da stupirsi se le code per entrare (Covid a parte) sono chilometriche.. e anche per farle una foto per bene è un’impresa ardua.

La Sagrada Familia è un’opera straordinaria dell’architetto Antoni Gaudì, il quale dedicò 40 anni della sua vita alla progettazione ed alla costruzione di questa meravigliosa Basilica, considerando la stessa la più grande ed importante della sua vita; opera che, purtroppo, non riuscì a portare a termine perchè morì nel 1926 dopo essere stato investito da un tram.

Nonostante che la sua costruzione, iniziata nel 1882, tutt’oggi è ancora incompiuta (si ipotizza che verrà completata nel 2026, in onore del centenario dalla morte di Gaudì), è uno degli edifici religiosi più grandi al mondo.

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La morte di Gaudì non fu l’unica “tragedia” che incombette sulla Sagrada Familia: infatti, durante la Guerra Civile Spagnola del 1936, un gruppo di anticlericali incendiarono la cripta del Tempio, distruggendo gran parte del laboratorio di Gaudí, dove si trovavano i suoi modelli, le mappe ed i progetti.  

Nel 1940, durante la dittatura franchista, l’architetto Francesc Quintana restaurò la cripta, ricostruendo anche i modelli che erano stati in parte distrutti dall’incendio e sui quali, peraltro, oggi si basa l’edificio. 

L’esterno: le facciate e le torri

La Sagrada Familia è costituita da tre facciate ove viene raccontata e rappresentata la storia di Gesù, dalla nascita fino alla morte:

  • la Facciata della Natività, che si concentra sul lato umano e familiare di Gesù, con un riferimento ad elementi popolari tipo strumenti da lavoro ed animali domestici. E’ divisa in tre portali, dedicati alle “virtù teologali”: la  speranza, a sinistra, la fede, a destra, e la carità al centro, con la Porta di Gesù sovrastata dall’Albero della vita.
  • la Facciata della Passione, costruita nel 1954, è dedicata alla Passione di Gesù e riflette la sofferenza di Cristo nella sua crocifissione. E’ la parte più “nuda” ed austera di tutta la Basilica.
  • la Facciata della Gloria è la facciata principale, quella più grande, da cui si accede alla navata centrale. L’opera è dedicata alla gloria celeste di Gesù e rappresenta il cammino verso Dio. I lavori sono iniziati nel 2002, liberamente ispirati alle bozze di Gaudí.

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Gaudì voleva costruire un edificio che si potesse vedere e che fosse riconoscibile da qualsiasi punto di Barcellona.

Per tale motivo progettò un tempio che si elevava in verticale e dotò la Sagrada Famiglia di 18 torri, dedicate ai 12 apostoli, ai 4 evangelisti, a Gesù ed alla Vergine Maria.

L’altezza di ognuna delle torri è diversa: varia dai 98 metri (della facciata della natività) ai 172 (la torre di Gesù).

La torri fanno anche da campanili, che contengono un totale di 84 campane. Il campanile più importante è quello dedicato a Gesù Cristo, alto 170 metri e dotato di una grande croce, che di giorno brilla, grazie ai suoi mosaici, e di notte viene illuminata dalla luce proiettata dagli altri campanili. 

L’interno: le navata, due sacrestie e la cripta

La Sagrada Familia possiede 5 navate: la navata centrale è quella che si innalza rispetto alle altre ed è lo spazio in cui i visitatori della Chiesa siedono durante una messa o una rappresentazione. Essa è affiancata dalle altre quattro navate che, tutte insieme, formano una croce latina di enormi dimensioni.

Oltre alle 5 navate, ci sono due sacrestie, le cui lanterne coincidono con i punti cardinali: la lanterna dell’Inverno, a nord, simboleggia la prudenza; la lanterna dell’Autunno, ad ovest, rappresenta la forza; la lanterna dell’Estate, al sud, raffigura la giustizia ed infine la lanterna della Primavera, ad est, che simboleggia la temperanza.

La cripta contiene le cappelle dedicate ai componenti dalla Sacra Famiglia di Gesù. Tra queste la Cappella di San Giuseppe, costruita tra il 1884 e 1885, è la prima opera di Gaudì per la Sagrada Familia. Essa è circondata da un meraviglioso mosaico in cui sono raffigurati i simboli della fertilità: i vigneti ed il grano.

Nel corso degli anni la cripta ha subìto due grossi incendi: il primo, quello detto poc’anzi, nel 1936 durante la Guerra Civile Spagnola; il secondo nel 2011, appiccato da un assistente della parrocchia. 

2. LA RAMBLA

Chi non ha mai sentito parlare della Rambla di Barcellona? 

La Rambla, conosciuta anche come Las Ramblas (in quanto ogni pezzo di via ha un proprio nome), è uno dei luoghi più frequentati di Barcellona, sia di giorno che di notte, ed uno dei più conosciuti. 

Il lungo viale pedonale, che da Plaza de Catalunya porta al Mirador de Colombo, vicino al porto, per molti veri è il cuore artistico di Barcellona, in quanto, in un periodo “normale, è colmo di artisti di strada.  

Il suo fascino è strettamente legato alla vivacità ed originalità, ai colori ed alla gente che lo anima. 

Ma la Rambla ha anche un lato oscuro, proprio per il caos è uno dei posti meno sicuri di Barcellona, specialmente la notte: è pieno di borseggiatori in cerca di “vittime” (e li ho visti con i miei occhi) e, appena cala la sera, diventa un viale a luci rosse. 

Mi raccomando: fai attenzione ed evita di esporti (in fondo a questo articolo troverai i consigli basilari su come comportarti in zone di “pericolo”). 

???? Da non perdere: 

  • la fontana di Canaletes, dove aleggia la leggenda che chiunque beva quest’acqua, ritornerà a Barcellona.;
  • il Mercato della Boqueria, il mercato più antico e più grande di Barcellona;
  • il Mosaico di Mirò, un “regalo” che l’artista catalano ha fatto a questa strada, divenuto simbolo della memoria dopo l’attentato del 17 agosto 2017;
  • il Teatro Liceu è il più importante teatro della Catalogna ed uno dei più famosi al mondo;
  • il Palazzo Güell, una bellissima e stravagante opera di Gaudì, nonché Patrimonio dell’Umanità perchè considerata un’opera unica nel suo genere;
  • la Plaça Reial, con le sue palme e ristoranti, nonché la fontana centrale che è una delle prime opere di Gaudì.
  • la Statua di Colombo, o Mirador di Colombo, nella cui torre si può salire arrivando a 60 metri d’altezza (di cui troverai qualche informazione in più nel sottocapitolo “Barceloneta”).

3. IL PARK GÜELL

In ogni itinerario di Barcellona, questo parco non può certo mancare.

Costruito su commissione del ricco impresario catalano Eusebi Güell, da cui prende il nome, e progettato da Gaudì, il parco venne inaugurato nel 1926.

L’idea iniziale era quella di creare un complesso urbanistico che comprendesse 60 abitazioni, con una cappella ed una scuola, contornate da un grande parco, oltre alla magnifica vista su Barcellona.

Il progetto, però, ebbe diverse difficoltà di realizzazione: infatti, delle 60 case previste, ne furono costruite solo 3.

Pochi anni dopo la morte di Güell, nel 1922 gli eredi del ricco impresario cedettero la proprietà al Comune ed il parco divenne pubblico, attirando talmente tanta attenzione e popolarità che divenne, nel 1984, un bene architettonico tutelato dall’UNESCO.

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Il Park Güell è basato su un vero e proprio ecosistema: ha un’estensione di poco più di 17 ettari e, attraverso un sistema studiato da Gaudì nei minimi particolari, unisce l’ambiente costruito con l’ambiente naturale, con un sistema di irrigazione che permette alla vegetazione di proliferare ed alla fauna di sopravvivere.

L’ingresso principale è formato da due padiglioni: il padiglione della Guardia, ove si trova l’alloggio del guardiano, ed il padiglione usato come sala di attesa per i visitatori. 

Davanti ai padiglioni si trova una grande scalinata, nel cui centro si trova la salamandra in ceramica, simbolo del parco. 

Questa bellissima scalinata porta al pezzo forte di tutto il parco: la sala ipostila, che, con le sue 86 colonne, ricorda un classico tempio greco; colonne su cui si posa la meravigliosa terrazza, da cui si gode di una splendida vista.

Plaza de la Naturaleza, così chiamato questo grande terrazzamento, è il cuore di Park Güell.

Con la sua estensione che tocca i 2700 m², la piazza nacque come luogo di incontro, riunioni di comunità, eventi culturali e religiosi. 

La famosissima panchina che domina la piazza, lunga 150 metri, è stata creata da Gaudì con questa forma ondulata per adattarsi al corpo e, quindi, agevolare la socializzazione. 

Per crearla, l’architetto usò cocci di vetro e piastrelle ceramica, i cui colori predominanti sono l’azzurro, il verde e il giallo che per Gaudì rappresentavano Fede, Speranza e Carità (simboli riportati anche nella Sagrada Familia).

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Al di sotto della terrazza ed ai lati della scalinata vi sono circa 3 chilometri di portici che servivano per il passaggio di persone e carrozze e collegano i diversi livelli del parco. 

Oltre a tutto questo, all’interno del parco vi è la possibilità di fare il Cammino del Rosario, chiamato così per la serie di pietre sferiche lungo la strada, e visitare la Casa–Museu di Gaudì, in cui lo stesso visse per venti anni durante la costruzione del parco e dove si possono vedere oggetti progettati dall’architetto.

4. IL BARRIO GOTICO 

Il Barri Gòtic è il centro della città vecchia di Barcellona, ad ovest de la Rambla. 

Quando si entra in questo quartiere, sembra di essere in un’altra dimensione. 

Il nome deriva dai monumenti gotici che lo arricchiscono, i quali, insieme alle tante stradine e piazzette pedonali (che creano un vero e proprio labirinto), lo fanno diventare uno dei luoghi imperdibili e più affascinanti di Barcellona.

Storicamente era il centro politico e religioso della città, infatti è qui che sorgono, tra le altre cose, il Palau de la Generalitat (il Palazzo del Governo autonomo della Catalogna), la Casa della Ciutat (il Municipio), la Cattedrale della Santa Croce e Sant’Eulalia ed il Palazzo del Vescovo. Quest’ultime sono le due più antiche costruzioni di Barcellona.

???? Da non perdere: 

  • la Cattedrale della Santa Croce e Sant’Eulalia, meglio conosciuta come Cattedrale di Barcellona, costruita tra il XIII ed il XV in stile gotico sui resti della basilica paleocristiana distrutta durante l’occupazione musulmana, e dedicata alla Santa Creu e alla Santa Eulalia, la patrona di Barcellona, è la sede dell’arcidiocesi della città. In questa magnifica Cattedrale è possibile visitare la cripta, dove si trova il sarcofago di Santa Eulalia, ed il Chiostro, con la Fontana dell’Eden e le sue 13 oche che rappresentano gli anni di martirio della Santa;
  • il Museo Picasso, aperto al pubblico dal 1963, accoglie più di 4000 opere del famoso artista spagnolo Pablo Picasso (prevalentemente legati al periodo in cui visse a Barcellona), rendendola una delle più vaste collezioni di opere dello stesso al mondo. 

5. LA CASA MILA’ (LA PEDRERA) E LA CASA BATLLO’

Abbiamo parlato di due delle grandiose opere che Gaudì ha fatto per Barcellona (la Sagrada Familia ed il Park Güell), ma non sono le uniche opere che troverai in giro per la città.

Infatti, tra queste si aggiungono due meravigliosi edifici: la Casa Milà (meglio conosciuta come la Pedrera) e la Casa Battlò.

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La Casa Milà fu costruita tra il 1906 ed il 1912 su commissione del ricco imprenditore Pere Milà e di sua moglie Roser Segimon, che volevano manifestare la loro ricchezza attraverso la trasformazione della loro abitazione in un palazzo elegante e lussuoso. 

Il soprannome “La Pedrera” (in italiano “la Cava”) deriva dal fatto che la facciata ricorda una cava in piena lavorazione.

Come già accaduto nelle precedenti opere di Gaudì, anche questa non fu affatto di semplice realizzazione.

I ritardi nelle autorizzazioni da parte del Comune, il quale riteneva che la costruzione non rispettava le normative, ed i moti anticlericali che, nel 1909, imposero a Milà di bloccare Gaudì nella creazione di decorazioni religiose, spinsero l’architetto ad abbandonare la costruzione dell’edificio.

Gaudì affidò ai suoi collaboratori, Jujóo e Clapés, l’incarico di completare l’opera, in quanto, per fortuna, mancavano solo i lavoro di finitura

Per la sua bellezza e particolarità architettonica, la Pedrera è Patrimonio dell’Umanità dal 1984.

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La Casa Batllò fu costruita su commissione della ricca famiglia Battlò, tra il 1904 ed il 1906, ed anch’essa, come la successiva Casa Milà, si trova nel Passeig de Gràcia, nel quartiere Eixample.

Nella ricostruzione di questa palazzina Gaudì mise a frutto tutto il suo stile architettonico.

Photo credits: Wikipedia

Il progetto, che inizialmente doveva essere una semplice ristrutturazione, divenne una vera e propria opera d’arte, in quanto egli ristrutturò la facciata con mosaici e vetrate, che, con la luce naturale, donano bellissimi effetti cromatici, ampliò l’interno aggiungendo due piani e creò un tetto ondulato, a scaglie, per dargli le sembianze di un drago.

Alla sua inaugurazione, la Casa Battlò fu accolta con grande entusiasmo e, con i soldi e la fama guadagnati, Gaudì iniziò a progettare la Sagrada Familia.

Per la sua originalità, l’Unesco nel 2005 la dichiarò Patrimonio dell’Umanità.

6. IL PARC DE LA CIUTADELLA

Il parco della Cittadella è il polmone verde di Barcellona e per molti anni è stato l’unico parco della città.

Sorge sui terreni dell’antica fortezza che, dal 1715, Filippo V usò come cittadella militare per controllare e difendere la città di Barcelona. 

Il parco venne costruito in occasione dell’Esposizione Universale del 1888 e non è solo un luogo dove rilassarsi o fare un a passeggiata fuori dal caos cittadino, ma anche un luogo ricco di opere da vedere, tra cui: 

  • la Cascata Monumentale, progettata da Josep Fontseré con l’aiuto di Gaudì, è l’opera più bella del parco, a mio avviso. 
  • lo Zoo di Barcellona;
  • il Parlamento della Catalunya con la sua Biblioteca;
  • il Castello dei Tre Dragoni, che ospita il museo di scienze naturali;
  • l’Umbracle,una serra dove si trovano varietà di piante subtropicali;
  • una ricostruzione gigante di un Mammuth, accanto ad un laghetto artificiale;
  • la statua della Dama del Paraguas.

7. BARCELONETA

Grazie alla sua chilometrica spiaggia, alle sue casette colorate ed al vecchio porto è uno dei quartieri più interessanti di Barcellona.

Photo credits: Wikipedia

Questo barrio marinaro fucostruito nel XVIII secolo per dare alloggio agli abitanti del quartiere La Ribera che persero le loro case a seguito della loro demolizione, su ordine di Filippo V di Borbone, in vista della costruzione della Ciutadella.

La Barceloneta oggi è uno dei quartieri più frequentati e popolari sia per la sua spiaggia, sia per la ricchezza di negozi, bar e ristoranti. 

???? Da non perdere:

  • il Monumento a Colombo o  Mirador de Colombo, da cui si ammira tutta la costa di Barcellona, costruito nel 1888 per l’Esposizione Universale in onore al grande navigatore. La statua è posta su una colonna di 60 metri, all’interno della quale c’è un ascensore che porta fino al punto panoramico, ai piedi della Statua;
  • il Port Vell, ovvero il Vecchio Porto, che sorge sotto il Belvedere di Colombo. Se in passato era un luogo di ritrovo dei marinai e mercati di pesce, oggi è uno dei posti di Barcellona dedicati allo svago ed al divertimentio grazie a centri commerciali, bar, ristoranti ed al Cinema IMAX;
  • l’Aquàrium, che si trova al centro del Port Vell, è uno degli acquari più grandi d’Europa; ospita più di 11.000 specie divise in 35 acquari. Al suo interno vi è un tunnel sottomarino di 80 metri circa, dal quale si possono ammirare squali, razze ed altri pesci di grandi dimensioni.

8. LA PLAÇA DE CATALUNYA E LA PLAÇA D’ESPANYA

Sono due delle piazze più conosciute di Barcellona, i due centri nevralgici.

La prima è il punto di incontro tra la città vecchia e la città nuova ed è il punto da cui si diramano le vie principali di Barcellona, tra cui la Rambla ed il Passeig de Gràcia.

Plaça de Catalunya, costruita nel 1927 dall’architetto F. Nebot, è un connubio di monumenti, fontane e statue, nonché nucleo finanziario, commerciale e turistico della città.

Un luogo di ritrovo per cittadini e turisti ed un punto di partenza (grazie anche ai numerosi trasporti che l’attraversano) di ogni itinerario.

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La seconda è la mia piazza preferita ed una delle più significative di Barcellona.

Costruita durante l’Esposizione Universale del 1929 ai piedi del Montjuïc, la Plaza d’Espanya è ricca di simboli: dalla Font màgica, che regala meravigliosi giochi d’acqua con una particolare combinazione di colori, le cui sculture rappresentano il Mar Mediterraneo, l’Oceano Atlantico ed il Mar Cantabrico, alle 3 grandi colonne, che rappresentano la Religione, le Arti e l’Eroismo.

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i 3 LUOGHI PANORAMICI da vedere

1. MONTJUÏC

Il Montjuïc è la montagna più famosa di Barcellona. Il nome deriva dal catalano Mont dels Jueus che significa “monte degli ebrei”, dovuto probabilmente alla presenza di un cimitero ebraico.

Il promontorio, che si trova a 173 metri d’altezza, è senz’altro un luogo da visitare, non solo per godersi la bellezza paesaggistica, ma anche perchè regala uno dei panorami più belli della città.

Ma non solo.

E’ ricco di attrazioni (palazzi, parchi, giardini botanici, palazzetti sportivi, padiglioni, musei, ecc.) costruiti in occasione dell’Esposizione Universale di Barcellona del 1929, tra cui:

  • il Poble Espanyol, un piccolo paesino medievale caratterizzato da negozi di artigiani, ristoranti ed una piazza adibita a concerti dal vivo;
  • il Castello di Montjuïc, costruito nel 1640 nella parte più alta della montagna in modo che da lì si potesse controllare la città, è il punto più alto da cui si può osservare Barcellona ed è accessibile attraverso due funivie che partono dal Porto;
  • il giardino botanico, dove sono presenti più di 600.000 piante;
  • i giardini del Laribal, del Teatro Grec e di Joan Maragall, i più belli, a mio avviso, presenti in loco;
  • la Fondacio Mirò, creata da Mirò stesso nel 1968, ospita 10.000 opere dell’artista, tra dipinti, sculture, tappezzerie, disegni e schizzi;
  • il MNAC, Museu Nacional d’Art de Catalunya, istituito nel 1934 all’interno del Palau National, ospita una delle collezioni di arte romanica più importanti al mondo;
  • il Padiglione di Barcellona, realizzato in occasione della Esposizione universale del 1929 dall’architetto Mies Van der Rohe, per rappresentare la Germania;
  • il Palau Sant Jordi, costruito in occasione delle Olimpiadi del 1992 ed utilizzato per eventi sportivi e concerti;
  • lo Stadio Olimpico Lluis Companys, costruito nel 1927 e riammodernato per le Olimpiadi; del 1992;
  • la Torre de Calatrava, o Torre de telecomunicaciones, realizzata dall’architetto Santiago Calatrava per le Olimpiadi di Barcellona.

???? Come si raggiunge?

Avendo fatto il viaggio in macchina, l’abbiamo usata per i vari spostamenti (partendo prima dal Castello e raggiungendo poi le altre attrazioni) in quanto il caldo era tremendo e non ce la facevamo a camminare.

Se ne sei sprovvisto, puoi prendere il Bus 150 da Plaça de Espanya, la Funicolare del Montjuïc dal Porto (precisamente dalla  fermata della metro di Paral-lel), la Teleferica del Montjuïc oppure con il Bus Turistico.

2. TIBIDABO

Situato su una collina a 512 metri d’altezza, è il punto più alto di osservazione di Barcellona ed il mio preferito.

Su questa collina si trova uno dei più antichi parchi divertimento d’Europa (il secondo per l’esattezza).

Costruito nel 1899, il parco del Tibidabo è un luogo amato da grandi e piccini, grazie alla sua ruota panoramica, alle giostre ed alle montagne russe.

Ivi è presente anche un’altra bellissima attrazione, che domina la collina: il Templo Expiatorio del Sagrado Corazón, una chiesa dedicata a San Giovanni Bosco, costruita tra il 1902 ed il 1961, la cui visita è gratuita.

All’interno vi è un’ascensore con il quale si può raggiungere la parte superiore della Chiesa, ai piedi della statua di bronzo del Cristo Redentore, da cui si può ammirare Barcellona da 575 metri di altezza. 

???? Come si raggiunge?

Anche qui ci sono arrivata in macchina, ma se ne sei sprovvisto il miglior modo per raggiungere il parco è prendere il Bus T2A (attivo solo quando il Parco è aperto), che parte da Plaça de Catalunya e ti lascia proprio davanti.

In alternativa puoi prendere la linea L7 o il Bus Turistic da Plaça de Catalunya e scendere alla fermata Avenida Tibidabo; da qui dovrai poi salire per raggiungere la Funicolare del Tibidabo, prendendo il bus 196; oppure puoi prendere un treno FGC della linea S1 e S2, scendere alla stazione Peu del Funicular, prendere la Funicolare di Vallvidrera fino a Vallvidrera Superior e poi il bus 111 che ti porterà fino in cima.

3. TURO’ DE LA ROVIRA – I BUNKER DEL CARMEL

Ultimo, ma non meno importante è il Turó de la Rovira, una collina che domina Barcellona dai suoi 262 metri di altitudine. 

Da qui si può osservare la città a 360°.

Photo credits: Wikipedia

Questo posto deve il suo nome grazie alla presenza di rifugi antiaerei della Guerra Civile Spagnola, che, peraltro, fanno parte del percorso del MUHBA, Museo di Storia di Barcellona.

Dopo la Guerra Civile Spagnola, le strutture furono abbandonate e la zona diventò una sorta di baraccopoli abusiva (con 110 capanne e 600 immigrati che le abitavano) fino alla fine degli anni ‘90, quando il Comune concedette agli immigrati gli alloggi ed i servizi che avevano richiesto. 

La zona fu completamente sgomberata, rimanendo deserta e sconosciuta per diverso tempo.

Solo nel 2011, dopo un’attenta ristrutturazione, la sua bellezza venne portata alla luce; bellezza che unisce il patrimonio archeologico alla vista panoramica.

Da lì è divenuta una delle attrazioni più conosciute, più amate e più frequentate di Barcellona.

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Io non ho visitato questo luogo, in quanto il mio viaggio risale al 2009 e nelle guide non se ne parlava ancora.

Se un giorno tornerò a Barcellona, sarà sicuramente una meta che farò in quanto mi incuriosisce, e non poco.

Leggendo nei vari blog, ci sono due consigli da seguire: visitare questa collina al tramonto e, in ogni caso, portarsi dietro un cappello (è molto esposta al sole e nelle calde giornate estive l’insolazione è dietro l’angolo) !

???? Come si raggiunge?

Il Turò de la Rovina lo si può raggiungere a piedi, risalendo per il Parco del Guinardò, a pochi chilometri dal Parc Güell, oppure prendere l’autobus V17 (che ferma a 5 minuti di distanza) o la metropolitana linea gialla L4 (meno comoda in quanto occorre camminare in salita per una trentina di minuti).

»» Attention Please ««

Come detto durante la descrizione de la Rambla, prima di concludere, vorrei fare una piccola ma doverosa postilla.

Barcellona ha una brutta reputazione in campo di sicurezza. Il borseggio ed i furti sono un vero problema. 

Per non rischiare di rovinarti la vacanza ti lascio qualche consiglio (che, alla fine, vale per ogni città al mondo) ed i luoghi in cui fare maggiore attenzione: 

  • evita di girare con tanti contanti dietro e, soprattutto, evita di mostrare in luoghi affollati il portafoglio ed il cellulare. La cosa migliore è munirsi di una borsetta o marsupio (tipo quelli che si usano per correre), che puoi nascondere sotto la maglia;
  • non mettere portafoglio e cellulare nelle tasche posteriori dei pantaloni;
  • se sei seduto ad un tavolino in un bar o ristorante, tieniti ben stretta la borsa ed evita di lasciare oggetti incustoditi sopra il tavolo; 
  • non indossare accessori (bracciali, anelli, orologi) di grande valore;
  • esci sempre con le fotocopie dei documenti, non portarti gli originali;
  • la Rambla è il cuore dei borseggiatori, quindi attenzione soprattutto nei weekend, nelle ore affollate e la sera. 
  • nel Mercato della Boqueria e dinanzi alla Sagrada Familia, essendo luogo affollati, chiudi bene la borsa, attenzione anche ai cellulari ed anche alle macchine fotografiche appese al collo;
  • evita il Barrio Raval di notte.

Se hai la macchina, mi raccomando:

  • non lasciare niente di visibile in auto;
  • non fidarti di chi si avvicina per darti una mano se ti vede in difficoltà;
  • assicurati di aver chiuso bene finestrini e porte, anche durante la guida.

Corna facendo, se succede qualcosa e hai bisogno di aiuto, questi sono i numeri di emergenza: 

  • 112 (il numero unico europeo per le emergenze, parlano tutte le lingue);
  • 088 (Policia Catalana);
  • 091 (Polizia Nazionale);
  • 092 (Guardia Municipale);
  • 080 (Vigili del Fuoco);
  • 061 (Urgenze mediche).

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Considerazioni Finali
└──── •✧✧• ────┘

Barcellona è una città enorme in qui, come avrai capito leggendo questo articolo, ci sono tante cose da vedere e da fare.

Per vivertela al meglio ti consiglio di passarci almeno una settimana e se puoi evita agosto!

Io ci sono stata 8 giorni e mi sono serviti tutti, potendomi anche godere una mezza giornata al mare ed una giornata al Parco Acquatico Water World.

Devo essere sincera, però, per il caldo asfissiante di agosto me la sono vissuta male.

Io soffro il caldo, anche se ci sono abituata vivendo a Firenze, dove a luglio ed agosto ci son 40° all’ombra e sono mesi in cui non respiri.. ma lì è stato peggio, moooolto peggio!

La sera specialmente, l’afa era veramente insopportabile… ti mancava l’aria!

Per questo mi piacerebbe tornarci in un periodo diverso, magari in primavera (il periodo più consigliato) dove poter camminare e godermi a pieno la città senza sudare e patire!

˗ˏ❤ˎ˗

Insomma, spero di averti dato tutte le informazioni necessarie per intraprendere (quando sarà possibile) un viaggio a Barcellona. 

Se hai bisogno di qualche informazione in più, scrivimi (qui troverai tutti i contatti) o lasciami un commento. 

Sarò felice di aiutarti.

A presto.. 🙂

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