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MADRID – I 10 luoghi da NON perdere

Parco del Retiro 1

La capitale spagnola è rinomata per la sua movida, per la vitalità e vivacità della sua gente.

E’ il cuore pulsante di Spagna sotto molti aspetti, ma Madrid ha molto di più da offrire.

Se stai programmando un viaggio in questa splendida metropoli, ti consiglio di leggere questo articolo in qui scoprirai i 10 luoghi che non ti dovrai assolutamente perdere:

  1. Plaza Mayor
  2. Puerta del Sol
  3. Palacio Real
  4. Catedral de la Almudena
  5. Parque del Retiro
  6. Museo del Prado
  7. Museo Reina Sofia
  8. Plaza de Espana
  9. Palacio de Cibeles
  10. Puerta de Alcalà

E non dimenticarti di leggere le mie considerazioni finali, in cui troverai un paio di consigli che non fanno mai male 😉!

Partiamo.

1. Plaza Mayor

Una delle piazze più importanti e più belle di Madrid, nel cuore del quartiere più antico e più affascinante della città, Austrias.

Questa piazza, chiusa da 4 facciate di noti edifici (tra cui la Casa de la Panaderìa e la Casa de la Carniceria, l’ex magazzino generale della carne) e da 9 porte d’ingresso, originariamente era chiamata Plaza del Arrabal ed era la sede del mercato più popolare di Madrid.

Solo dopo l’insediamento della Corte di Filippo II d’Asburgo nel 1561, Plaza Mayor iniziò a prendere le sembianze della piazza che vediamo oggi.

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Luogo di feste popolari, corride, eventi religiosi ed esecuzioni capitali, la piazza subì, tra il 1631 ed il 1790, 3 grossi incendi, uno dei quali distrusse quasi completamente la Casa de la Panaderìa, della quale rimase soltanto il seminterrato ed il piano terra.

Questo edificio, risalente al 1590, fu il primo ad essere costruito ed il suo stile influenzò quello di tutti gli altri edifici della piazza.

Adornata da due torri, decorate, come la facciata, da bellissimi affreschi, la Casa de la Panaderìa ospitava la panetteria principale della città. Oggi, invece, è la sede dell’Ente del Turismo di Madrid.

Photo credits: Wikipedia

Nel centro della piazza si trova la Statua di Filippo III, la cui costruzione risale al 1615 e fu un dono per il re spagnolo da parte del Gran Duca di Toscana. 

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Come detto poc’anzi, ci sono 9 porte (o arcate) che permettono l’accesso alla piazza.

Esse furono costruite a seguito del terzo incendio, avvenuto nel 1790, che fu il più devastante dei tre.

La più famosa di queste porte/arcate è l’Arco de Cuchilleros (nome derivante dalle officine di coltellieri presenti nell’omonima via).

Ciò che differenzia questa arcata dalle altre è la sua scalinata, dalla quale si percepisce il considerevole dislivello che c’è tra Plaza Mayor e la Cava de San Miguel.

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💡Curiosità: in Calle Cuchilleros ci sono alcuni dei ristoranti più vecchi di Madrid tra cui il Sobrinos de Botin, famoso per essere nel Guinness dei primati come ristorante più antico del mondo: è stato fondato nel 1725.

2. Puerta del Sol

In uno dei luoghi più antichi di Madrid sorge una delle piazze più famose della città.

Per i turisti Puerta del Sol è il punto di riferimento (e di partenza) per visitare Madrid.

Per i giovani è il cuore della movida madrilena, grazie alla presenza, nelle vie limitrofe, di varie discoteche, locali notturni e pub. 

Nata nel XV secolo, quando Madrid divenne capitale di Spagna, Puerta del Sol è stata ed è tutt’ora il punto focale della vita cittadina, sia a livello commerciale, culturale e sociale, sia a livello amministrativo.

Essa ha vissuto alcuni degli avvenimenti più importanti della storia della città, come la proclamazione della Seconda Repubblica nel 1931.

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Tra gli edifici presenti nella piazza spiccano la Casa de Correos, edificata nella metà del XVIII secolo e che oggi ospita la Presidenza della Comunidad de Madrid, ed il Palazzo Nobiliare, sul cui terrazzo è presente la grande insegna luminosa di Tio Pepe (un marchio di sherry spagnolo famoso in tutto il mondo). 

Ma è la Casa de Correos ad attirare tutta l’attenzione, soprattutto a Capodanno, quando migliaia di persone si radunano sotto l’Orologio per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. 

E’ qui che si svolge il rito delle 12 campanadas, ossia: poco prima della mezzanotte, un enorme carillon scende nell’orologio del Palazzo delle Poste; vengono scanditi prima i cuartos (4 doppi rintocchi), poi le campanadas (un rintocco ogni 3 secondi) e per ogni rintocco viene mangiato un chicco d’uva.

Alla fine delle campanadas, si accende l’insegna luminosa con la scritta “Feliz Año ……….“. Questa tradizione che viene portata avanti sin dal 1962 (fonte: wikipedia).

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Di fronte al Palazzo delle Poste si trova uno dei simboli più fotografati di Madrid: la placca distintiva del Chilometro 0.

La piazza, infatti, rappresenta il punto di partenza della rete stradale spagnola.

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Un altro simbolo importante presente in Puerta del Sol è la famosa Statua dell’Orso e del Corbezzolo, i cui soggetti sono riprodotti nella bandiera della città. 

Photo credits: Wikipedia

3. Palacio Real

Non molti sanno che il Palacio Real di Madrid, conosciuto anche come Palazzo d’Oriente, con le sue 3418 stanze site su un’area di 135.000 mq, è il palazzo reale più grande d’Europa

La residenza ufficiale della famiglia reale spagnola, progettata nel XVIII secolo, oggi è sede di cerimonie, cene di gala, consegne di premi ed onorificenze e firma di atti.

La sua costruzione risale al 1738, sui resti dell’Alcázar, un’antica fortezza musulmana del IX secolo edificata da Mohamed I e divenuta, poi, per volere di Carlo I e Filippo II, Palazzo Reale dell’Impero Spagnolo; Palazzo che fu completamente distrutto a causa di un incendio nel 1734.

Sui resti di questo antico Palazzo, nel 1738 Filippo V ordinò la costruzione dell’odierna residenza reale.

I lavori finirono nel 1764 ed il primo monarca a risiedervi fu Carlo III, il quale apportò migliorie e decorazioni.

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Il Palazzo d’Oriente è circondato da una grande area verde che comprende il Campo del Moro ed i Giardini di Sabatini.

Il Campo del Moro risale all’epoca di Filippo IV, che fece piantare circa 70 specie diverse di alberi, e fu utilizzato come terreno di caccia fino al regno di Filippo V, che rese questa enorme area verde come la vediamo oggi.

Nel corso dei secoli ebbe diversi utilizzi, da accampamento militare, a parco giochi per i bambini di sangue reale, divenendo poi, nel 1983, parco pubblico.

I Giardini dei Sabatini, invece, sono più recenti: progettati negli anni ’30 e terminati dopo la Guerra Civile, erano sede delle scuderie reali. Ivi sono presenti delle sculture che inizialmente erano destinate alla decorazione del Palazzo.

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La visita al Palazzo Reale ti permetterà di vedere le seguenti attrazioni: 

  • la Escalera Principal, una monumentale doppia scalinata che, con i suoi 70 gradini disegnati da Sabatini, ti permetterà di accedere al primo piano del Palazzo;
  • i saloni ufficiali, tra cui:
    • Salón del Trono;
    • Salón de Alabarderos, la sala da ballo che Carlo III trasformò in Sala delle Guardia;
    • Saleta de Gasparini, che Carlo III usò come sala da pranzo;
    • Sala de Comedor de Gaia, ove si svolgevano i banchetti di corte;
    • Sala de Relojos, dove si può ammirare una collezione di orologi preziosi;
    • la Real Capilla, con splendide colonne in marmo; 
  • gli appartamenti reali
  • la Real Farmacia, dove si trovano armadi per le piante medicinali, recipienti in ceramica e le ricette prescritte alla Famiglia Reale;
  • la Real Armeria, sede di una delle collezioni di armature, armi e scudi più importanti al mondo;
  • La Galleria d’Arte, con alcuni dei dipinti più significativi dei tesori nazionali di artisti come Velázquez, Goya, Federico Madrazo e Sorolla;
  • La Real Cocina, l’esempio meglio conservato di cucine storiche di residenze reali europee. 

⚠️ Da vedere: tutti i mercoledì (esclusi luglio, agosto, settembre) è possibile assistere al Cambio della Guardia ed il primo mercoledì del mese al “passaggio solenne”.

➡️ Per informazioni generali, costi ed orari di ingresso: clicca qui.

4. Catedral de la Almudena

In Plaza de la Almerìa, di fronte al Palacio Real, si trova l’edificio religioso più importante di Madrid: la Catedral de Santa María la Real de la Almudena

La storia della costruzione di questa Cattedrale è alquanto travagliata.

Dopo 100 anni di lotta tra reali e clero per avere una Cattedrale a Madrid, nel 1883 venne posata la prima pietra da parte di Re Alfonso XII sui terreni dove sorgeva un tempio dedicato alla patrona di Madrid, Almudena.

Il progetto iniziale prevedeva la costruzione di un pantheon dedicato alla Regina Maria de la Mercedes d’Orleans, ma, solo dopo la posa della prima pietra, il progetto fu cambiato, quando Papa Leone XIII emanò la bolla papale in cui sanciva la creazione del vescovado di Madrid-Alcalá.

Questo fu solo l’inizio degli enormi ritardi nel completamento dell’opera.

Infatti, a causa della mancanza di fondi, ai continui passaggi di “direzione dei lavori”, alla Guerra Civile, al cambiamento di stile (in quanto lo stile gotico contrastava con lo stile degli altri edifici), i lavori ripresero soltanto dal 1950 e si conclusero nel 1993.

Il 15 giugno dello stesso anno la Cattedrale fu benedetta da Papa Giovanni II, divenendo la prima Cattedrale consacrata al di fuori di Roma.

All’interno della Cattedrale vi è un museo in cui sono presenti oggetti legati alla storia della Diocesi di Madrid, tra cui mosaici, scudi ed ornamenti,

C’è anche la possibilità di salire sulla Cupola, ma ti consiglio di evitare in quanto la vista non è eccezionale. Non ti perdi niente.

➡️ Per informazioni generali, costi ed orari di ingresso: clicca qui.

5. Parque del Retiro

Costruito tra il 1630 ed il 1640 per volere di re Filippo IV, è uno dei luoghi più amati di Madrid, il parco più importante della città ed il mio posto preferito.

Questo parco nacque per creare uno spazio per gli ozi della nobiltà.

Furono costruiti, a tale scopo, edifici come il Teatro del Buen Retiro, il Salone da Ballo, il Museo dell’Esercito, una grande gabbia nella quale venivano esposti animali feroci, una voliera per gli uccelli esotici ed un grande laghetto artificiale.

Durante l’invasione francese, nel 1808, il parco venne parzialmente distrutto, in quanto fu utilizzato come fortificazione dalle truppe napoleoniche.

Dopo la Guerra d’Indipendenza, quando diventò proprietà comunale, venne completamente ricostruito ed aperto al pubblico.

Da allora è divenuto il luogo di svago principale del popolo.   

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Ogni angolo del Parco del Retiro è da vedere e da vivere.

Specialmente la domenica, il parco diventa la sede di spettacoli di marionette, musicisti, saltimbanchi, chiromanti, giocolieri, ecc. ecc.. 

⚠️ Da vedere:

la Fontana dell’Angelo Caduto (photo credits: Wikipedia)
  • il laghetto artificiale, nei pressi del quale si può noleggiare una barca per fare un giro nel lago;
  • il Monumento ad Alfonso XII, situato sulla sponda del lago, formato da un grande colonnato in marmo e sculture che circondano la statua che ritrae il Re alle prese con il suo destriero;
  • la Fontana dell’Angelo Caduto, realizzata nel 1874, rappresenta Lucifero nel momento della caduta dal Cielo. Essa fu protagonista di numerose polemiche, che, però, non ne impedirono la costruzione tanto che, proprio per la sua particolarità, fu premiata durante l’Esposizione Nazionale del 1978 e, ad oggi, è una delle attrazioni più viste del parco;
  • la Fontana del Carciofo, costruita tra il 1781 ed il 1782, la cui struttura è formata da una colonna centrale che riporta lo scudo della città di Madrid, sostenuta due figure della mitologia greca (un tritone ed una nereide); colonna che a sua volta sostiene una vasca nel cui centro sono raffigurati 4 bambini sotto ad un grande carciofo;
  • il Paseo de la Argentina, il viale delle Statue dedicate ai monarchi spagnoli;
  • il Palazzo di Cristallo, costruito nel 1887 in occasione dell’Esposizione delle Isole Filippine, per ospitare specie botaniche, è la costruzione più bella del parco. Dal 1975 ospita esposizioni di arte contemporanea;
  • la Rosaleda, una passeggiata all’interno del roseto che conta circa 4000 rose;
  • il Bosco degli Scomparsi, luogo commemorativo dedicato alle vittime degli attentati terroristici dell’11 marzo 2004, è composto da 192 alberi, 22 olivi e 170 cipressi che rappresentano ogni persona uccisa.

6. Museo del Prado

Il Museo del Prado, inaugurato nel 1819, è uno dei musei più importanti del mondo ed uno dei più famosi di Madrid. 

Esso ospita una vasta collezione di opere che vanno dal XIII al XIX secolo di artisti come Tiziano, Mantegna, Velàzquez, Goya, Raffaello Sanzio, El Grego, e molti altri.

Esso custodisce la più vasta collezione di dipinti spagnoli e le opere più importanti della pittura fiamminga ed italiana.

Tra i tanti dipinti, cito i più famosi:

  • il Baccanale degli Andrii di Tiziano;
  • le Tre Grazie di Rubens;
  • Las Meninas di Velàzquez;
  • la Maja di Goya;
  • il Cavaliere con la mano sul petto di El Grego;
  • il Giardino delle delizie di Bosch;
  • la Deposizione della Croce di Rogier Van Der Weyden;
  • l’Annunciazione di Beato Angelico;
  • Davide e Golia di Caravaggio.

Oltre alle opere sopra dette, il Museo del Prado ospita meravigliose sculture (900 per l’esattezza) e collezioni di disegni, monete, incisioni e medaglie, oltre ad uno spazio (4 sale) dedicato ad esposizioni temporanee, un auditorio ed il chiostro ristrutturato della Chiesa dei Jerònimos.

➡️ Informazioni generali, costi ed orari di ingresso: per visitare il Prado ti occorrerà almeno una mattinata e ti consiglio di visitarlo in un giorno feriale. Se vuoi, puoi vederlo gratuitamente dal lunedì al sabato dalle 18 alle 20, la domenica ed i festivi dalle 17 alle 19. Per ogni dettaglio, orari e prezzi, clicca qui.

7. Museo Reina Sofia 

Il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía è il secondo museo più importante di Madrid. Un museo di arte moderna e contemporanea dedicato alle opere d’arte che vanno dall’inizio del ‘900 ad oggi.

L’edificio settecentesco che ospita il Museo nacque come Ospedale ed ebbe questo ruolo fino al 1965, anno della chiusura.

La necessità di raccogliere in un unico ambiente le collezioni statali di arte moderna e contemporanea fece sì che, dopo diverse modifiche, ristrutturazioni, ampliamenti, ecc., il Reina Sofia divenne un Museo a tutti gli effetti nel 1992, quando i reali lo inaugurarono.

Al suo interno si trova un’ampia collezione di dipinti di pittori spagnoli come Picasso, Dalì e Mirò, tra cui ti cito i 5 più famosi:

  • Guernica di Picasso, la grande attrazione del museo ed uno dei dipinti più famosi dell’artista, realizzato in memoria del bombardamento aereo, durante la guerra civile spagnole, di Guernica;
  • Donna in Blu di Picasso, opera molto criticata ma che rappresenta l’inizio degli studi sulla ricerca dello stile che lo avrebbe portato ad essere il Picasso che tutti noi conosciamo;
  • Grande Masturbatore di Dalì, una delle opere più famose dell’artista in cui sono presenti tutte le sue ossessioni;
  • Ragazza alla Finestra di Dalì, che raffigura la sorella del pittore intenta a guardare il paesaggio marittimo dalla finestra della casa della famiglia Dalì a Cadaquès;
  • Uomo con pipa di Mirò, realizzata nel periodo in cui l’artista si avvicinò al movimento surrealista;

➡️ Informazioni generali, costi ed orari di ingresso: per visitare il Museo Reina Sofia ti occorreranno un paio di ore e se vuoi, puoi entrare gratuitamente il sabato pomeriggio, la domenica mattina e nel resto dei giorni con ingresso alle 19:00. Per altri dettagli, orari e prezzi, clicca qui.

8. Plaza de España

Nel quartiere turistico tra Gran Via e la Calle Principesa sorge una delle principali e più frequentate piazze di Madrid.

Ma non solo, con i suoi quasi 37.000 metri quadrati, è una delle piazze più grandi di Spagna.

Plaza de Espana è un luogo veramente affascinante, ideale per rilassarsi dopo lunghe camminate; un luogo caratterizzato da splendidi giardini e dominato da 3 principali punti d’interesse:

  • il monumento a Miguel Cervantes, dedicato allo scrittore Miguel de Cervantes Saavedra, raffigura lo stesso con i personaggi che lo hanno reso famoso: Don Chishotte a cavallo e Sancho Panza su un asino;
  • la Torre de Madrid, costruita tra il 1954 ed il 1957, con i suoi 142 metri d’altezza è stata l’edificio più alto di Madrid fino al 1989 ed uno degli edifici per uffici più alti dell’Europa occidentale;
  • l’Edificio España, costruito nel 1948 in stile neobarocco, è l’edificio che domina la Piazza ed uno dei grattacieli più belli e rappresentativi di Madrid. Esso ha ospitato un albergo di lusso fino al 2006, poi un centro commerciale, uffici e, dal 2012, appartamenti di lusso.

9. Palacio de Cibeles

Costruito tra il 1904 ed il 1907, l’antico Palacio de Comunicaciones (ex sede della Sociedad de Correos y Telégrafos), è senza dubbio uno degli edifici più belli di Madrid.

Sede del Comune dal 2007, la sua bellezza architettonica non è l’unica cosa da vedere; infatti sulla Torre centrale si trova il MIRADOR DE MADRID (o Belvedere di Cibele) che offre un fantastico punto di osservazione della città, una vista panoramica a 360°

Oltre al Mirador, all’interno del Palazzo potrai visitare:

  • CentroCentro, un luogo dedicato alla cultura, dove si svolgono esposizioni e varie attività;
  • Galeria de Cristal, uno spazio usato per eventi pubblici e privati, sito sotto una enorme cupola di vetro;
  • Antica Cappella del Palazzo, anch’essa usata per attività culturali;
  • ex Patio de Operaciones de Correos y Telégrafos, un punto di informazione culturale della città;
  • Auditorio Caja de Músic, costruito sotto la Galeria de Cristal, ospita concerti, conferenze e manifestazioni.

Se vuoi fermarti a mangiare, ivi sono presenti un ristorante ed un cocktail bar (al sesto piano), con una terrazza in vetro che offre una bella vista panoramica, ed una caffetteria (al secondo piano).

➡️ Informazioni generali, costi ed orari di ingresso: visita i siti web https://www.centrocentro.org/centrocentro/tu-visita (per informazioni sul Mirador) e https://palaciodecibeles.com (per ristorante, cocktail bar e caffetteria).

10. Puerta de Alcalá

Inaugurata nel 1778, la Puerta de Alcalà, situata in Plaza de la Independencia, è uno dei monumenti più significativi di Madrid ed una delle 5 porte reali che consentivano l’accesso alla città.

La costruzione, ad opera dell’architetto Sabatini (lo stesso che ha progettato alcuni dei luoghi principali della città, come i giardini del Palacio Real), fu ordinata da Re Carlo III, dopo che lo stesso decise di demolire la vecchia porta (costruita nel 1799 in occasione dell’arrivo di Margherita d’Austria, sposa di Re Felipe II), che si trovava più ad ovest rispetto a questa.

La Puerta de Alcalà è il primo Arco di Trionfo costruito in Spagna dopo la caduta dell’Impero Romano ed è più antico rispetto all’Arco di Trionfo di Parigi ed alla Porta di Brandeburgo di Berlino. 

La porta è costruita in granito, in stile neoclassico, e presenta diverse decorazioni:

  • nella facciata interna sono rappresentate le 4 virtù (prudenza, giustizia, temperanza e fortezza);
  • nella facciata esterna ci sono lo stemma reale e quattro figure di bambini, il tutto con una ricercata ricchezza decorativa.

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CONSIDERAZIONI FINALI
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Come avrai potuto leggere e constatare, Madrid è una città ricca di luoghi interessanti e belli da vedere.

Se sei indeciso su quanto tempo dedicarle, ti consiglio di avere un minimo di 3-4 giorni a disposizione per vederla e per godertela.

E’ dotata di molteplici mezzi di trasporto, tra cui la metro (il migliore ed il più veloce), che raggiungono tutti i punti principali della città. Non avrai difficoltà a spostarti.

A differenza di Barcellona, Madrid è notevolmente più sicura ma ricordati che sei sempre in una metropoli ed occorre avere la massima attenzione, soprattutto nelle zone più affollate (come in Puerta del Sol).

In caso di bisogno o di emergenza, ti rimando alla pagina sulla Spagna ove troverai tutti i numeri utili.

Per qualsiasi altra curiosità, informazione o per chiedermi un consiglio, non esitare a contattarmi via e-mail o tramite contact form, o a lasciarmi un commento qui sotto.

Se sei interessato a scoprire qualche altra città della Spagna, non dimenticarti di leggere i miei due precedenti articoli su Barcellona e Valencia.

A presto 😊..

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VALENCIA – 10 Attrazioni da vedere in 5 GIORNI

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Stai programmando 5 giorni a Valencia ma non sai cosa vedere e in che ordine farlo?

Sei nel posto giusto.. leggi questo articolo ed avrai tutte le idee chiare 😚. Ti do la mia parola 😉!

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La patria della paella e la terza città spagnola più importante dopo Madrid e Barcellona, Valencia ha quel tocco tra il moderno della Città delle Arti e della Scienza e l’antico del Centro Storico che amerai

Questo “piccolo” gioiello baciato dal sole e bagnato dal Mar Mediterraneo per me è stato una piacevole scoperta. Non mi aspettavo che mi piacesse così tanto. 

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Valencia è una delle mete low cost predilette, scelta anche da chi ha pochi giorni a disposizione.

Infatti, se stai programmando un viaggio per 5 giorni in questa città, non ti preoccupare perché ti basteranno, anche se non sei un gran camminatore/camminatrice!

Se segui questa mini-guida, non ti perderai nessuna delle bellezze che la città ha da offrire.

E, quindi, partiamo subito con la mia personale TOP 10 (che ti metto NON in ordine di preferenza, ma in ordine di visita)!

1. La Cattedrale di Valencia

Costruita nel XIII Secolo sul luogo dove sorgeva prima una antica cattedrale visigota, poi la moschea di Balansiya, la Cattedrale è uno splendido simbolo di architettura gotica valenzana, unita ad elementi in stile barocco, romanico rinascimentale e neoclassico.

Per accedere alla Cattedrale ci sono tre bellissime porte di ingresso:

  • la Puerta del Palau, in stile romanico, è la parte più antica della Cattedrale, dove venne posata la prima pietra nel 1262;
  • la Puerta del Los Hierros, la porta principale, in stile barocco, chiamata così per il cancello in ferro che la protegge;
  • e la Puerta de Los Apostoles, in stile gotico, prende il nome dalle statue che si trovano ai lati della porta.

Accanto alla Puerta de Los Hierros si trova il Micalet, la Torre camoanaria nella quale si può accedere e dalla quale, salendo 207 scalini, si può godere una vista panoramica della città.

All’interno la chiesa è formata da tre navate ed a destra e a sinistra ci sono le Cappelle dedicate ai Santi; quella, però, più importante di tutte è la Cappella del Santo Graal, ove si trova la leggendaria coppa che si narra sia stata usata da Gesù Cristo durante l’Ultima Cena.

Ovviamente, non c’è certezza su questo, ma tanti religiosi, compreso Papa Benedetto XVI, e turisti provenienti da ogni parte del mondo rendono omaggio e pregano davanti a questa Coppa, ricoperta di oro e pietre preziose.

Insomma, che tu sia credente o meno, vale la pena visitarla.

👉Orari e tariffe: per ogni informazione dettagliata, clicca qui.

2. Il Barrio del Carmen,

la Torres de Serrano e la Torres de Quart

Rimanendo sempre nel centro storico, il Barrio del Carmen è uno dei quartieri storici più interessanti della città.

E’ rinomato per essere il fulcro della vita sociale e notturna, in quanto è pieno di bar, ristoranti, locali e negozi.

Nel corso della sua storia questo quartiere ha svolto diverse funzioni: da centro dell’aristocrazia medievale, a rifugio musulmano, caserma, luogo di prostituzione e di bordelli, quartiere operaio, fino a divenire, oggi, un centro culturale, commerciale e di divertimento.

Anticamente era protetto da due Torri che adesso sono una delle attrazioni principali del Barrio: la Torres de Serrans (a sinistra) e la Torres de Quart (a destra).

Esse, costruite intorno al 1460, furono le principali vie d’accesso all’antica muraglia di Valencia. 

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Un’altra attrazione da non perdere nel Barrio è il Convento del Carmen, costruito nel XIII secolo e costituito da una Cappella medievale, da un Chiostro gotico e da un Chiostro rinascimentale. 

Ad oggi l’edificio ospita un museo del XIX secolo.

3. La Lonja de la Seda

La Loggia della Seta o la Loggia dei Mercanti, è il Palazzo storico di Valencia.

Costruito nel 1482 e dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 1996, è il simbolo dell’età d’oro della città, in quanto Valencia era una delle maggiori città mercantili del Mediterraneo.

Il gruppo di edifici da cui è costituita la Loggia erano usati come sede di riunioni tra mercanti di olio e seta, prima, e mercato della seta, dopo.

Ad oggi ospita l’Accademia Culturale di Valencia, in cui ogni anno vengono organizzate esposizioni. 

4. Il Mercato Centrale

Che tu sia appassionato o meno di mercati, una salto qui è assolutamente consigliato.

Situato di fronte alla Lonja, questa struttura d’acciaio, adornata da vetrate e ceramiche colorate dipinte a mano, ospita più di 1200 bancarelle.

E’ il più grande mercato di prodotti freschi d’Europa.

Offre davvero ogni tipo di leccornia, da frutta e verdura provenienti dalle terre agricole a sud di Valencia, a carni e pesci del Mediterraneo.

Ci sono anche negozi di souvenir, bar e piccoli ristoranti.

5. La Piazza del Municipio

Plaza del Ayuntamiento, sita nel cuore della Ciutad Vella, è una delle più importanti e principali attrazioni della città.

Costruita sulle rovine di un antico Convento, demolito nel 1891, la Piazza ha subìto molti cambiamenti, non solo architettonici, sia di denominazione.

Infatti, il nome cambiava in base alle correnti politiche del tempo: durante la Seconda Repubblica (1936-1939) si chiamava Plaza Emilio Castelar, intitolata al quarto presidente della Prima Repubblica spagnola; durante il Franchismo (1939-1975) divenne Plaza del Caudillo, in onore del dittatore Francisco Franco; ed infine, durante la Transizione (1975-1979) e fino al 1987 venne chiamata Plaza del País Valenciano

La bellezza della Piazza è caratterizzata dai meravigliosi edifici in stile neoclassico, in cui predomina il bianco, accostato al verde degli alberi.

Il Palazzo del Comune (la cui costruzione iniziò nel 1904 ed il suo stile architettonico influenzò tutta gli altri edifici), è l’edificio principale di Plaza de Ayuntamiento e si può visitare gratuitamente.

6. La Plaza de Toros

Costruita tra il 1850 ed il 1860 dall’architetto Sebastian Monleon che si ispirò all’architettura romana del Colosseo, Plaza de Toros è una delle principali piazze di Valencia.

Lo scopo della sua costruzione era dare un luogo ai valenciani per assistere alle corride, che, fino a quel momento, si svolgevano in costruzioni improvvisate e provvisorie.

All’epoca della costruzione, l’arena di Plaza de Toros era la più grande della Spagna e contava fino a 17.000 spettatori.

A seguito di danni dovuti da un incendio nel 1946 e da successive ristrutturazioni, l’arena ad oggi ospita 10.500 spettatori.

E’ possibile visitarla in quanto ogni giorno vengono effettuati tour, che comprendono anche il Museo Taurino.

7. I Giardini del Turia

Qual è il luogo perfetto a Valencia per fare una passeggiata, correre, fare un giro in bici o semplicemente godersi una giornata di pace tra palme, pini ed oleandri?

Senza dubbio è questo bellissimo parco.

Il Jàrdin del Turia è il più grande giardino urbano di Spagna.

Realizzato nel 1986 per la necessità di deviare il corso del fiume Turia, che nel tempo è stato causa di numerose inondazioni ed alluvioni, tra cui quella del 1957 che provocò gravissimi danni alla città, uccidendo anche molte persone, questo polmone verde è l’ideale per chi vuole godersi momenti lontani dal caos e per gli amanti dello sport grazie alla presenza di campi di calcetto e basket gratuiti, skatepark e noleggio bici, segway o tandem.

L’attrazione principale del parco è una scultura di Gulliver, lunga 70 metri, sul quale grandi e piccini salgono, camminano, scivolano e si divertono come dei veri “lillipuziani”.

Lungo i suoi 9 chilometri transitabili, attraversa Valencia, passando sotto 18 ponti storici, tra cui: il Mont d’Aragò, il Pont de la Mar, il Pont del Real, il Pont dels Serrans.

Ai suoi margini ed ai suoi confini, è corredato dalle principali attrazioni, musei e monumenti di Valencia, tra cui (da ovest ad est): la Ciudat de les Arts i les Ciences (con l’Oceanogràfic, il Museo de les Ciences ed il Palau de les Arts), il Palau de la Música, il Museu de Belles Arts, l’Istitut Valencià d’Art Modern, il Museu d’Història, il Parque de la Cabecera ed il Bioparc

8. La Città delle Arti e della Scienza

Credo che siamo tutti d’accordo che quando sentiamo parlare di Valencia la prima cosa che ci viene in mente è questa immagine e questo posto 👇

La Ciudad de las Artes y las Cièncias sorge sul letto del fiume Turia ad opera dell’architetto Santiago Calatrava, il quale iniziò i lavori nel 1996.

Questo enorme complesso è composto da diverse strutture, divise in tre aree tematiche (l’arte, la scienza e la natura) e precisamente: 

a) El Palau de les Arts Reina Sofía

Questo bellissimo edificio, unico nel suo genere, è il teatro dell’opera di Valencia. Esso ospita manifestazioni artistiche e culturali dedicate alla musica ed alle arti sceniche.

La sua costruzione ricorda una nave che solca i mari ed al suo interno ci sono 4 sale: la Sala principale, dedicata all’Opera; l’Aula Magistral, dedicata ai concerti di musica da camera; l’Auditorio, per la musica classica; il Teatro de Cámara-Sala de Exposiciones, per spettacoli di danza, teatro e musica.

b) L’Hemisfèric

E’ la prima struttura che è stata aperta al pubblico nel 1998.

Al suo interno ospita un grande planetario ed il cinema IMAX, che, con il suo schermo di 900 m², è il più grande della Spagna. La sua forma ricorda la metà di un occhio umano, che diventa intero grazie al riflesso nello stagno adiacente.

c) L’Umbracle

L’Umbracle (photo credits: Wikipedia)

Il “giardino” della Città delle Arti e della Scienza.

Una passeggiata di 320 metri sotto una serie di archi ed abbellita da 50 diverse specie di piante tipiche della regione di Valencia.

d) Il Museo della Scienza Principe Felipe

Il più grande museo di Spagna ha la struttura che ricorda lo scheletro di un enorme dinosauro. Al suo interno ci sono tre piani completamente dedicati alla scienza ed ospita uno dei più grandi pendoli di Foucault al mondo.

e) L’Oceanogràfic

Questa meravigliosa struttura ospita il più grande parco marino d’Europa. Al suo interno sono rappresentati fedelmente tutti gli habitat marini ed ospita circa 45.000 esemplari di oltre 500 specie.

E’ diviso in 4 aree (Mediterraneo, Oceani, Tropici ed Artico) e la parte più suggestiva è senza dubbio il tunnel sottomarino di 70 metri.

Tra gli animali che potrai vedere ci sono: trichechi, foche, belughe, pinguini di Humboltd, razze, e qualche specie di uccelli tra cui fenicotteri ed ibis.

È presente anche un delfinario in cui è possibile assistere a spettacoli (in determinati orari) di tuffi, salti ed altre acrobazie di delfini.

f) L’Ágora

L’ultimo edificio in ordine di realizzazione, è uno spazio polifunzionale al chiuso che ospita manifestazioni sportive e culturali.

Le strutture che fanno parte di questa “città nella città” andrebbero (idealmente) visitate tutte, ma ci vuole del tempo (forse un paio di giorni). Considera che solo per l’Oceanogràfic ti partirà almeno metà giornata.

👉Orari e tariffe: per ogni informazione in merito ad ogni struttura, clicca qui.

9. Il Bioparc

Se c’è uno zoo, che chiamarlo così è già riduttivo di per sé, che ho amato alla follia tra quelli che ho visto è senz’altro questo.

Perché dico che è riduttivo? Beh, semplicemente perchè il Bioparc non è uno zoo tradizionale

L’innovazione presente in questo parco si riassume in questo moderno e funzionale criterio: gli habitat e le condizioni ambientali dell’area di provenienza delle specie di animali presenti al suo interno sono riprodotte fedelmente.

Questo fa in modo di ridurre al minimo le barriere che dividono i visitatori e gli animali, promuovendo il rispetto verso questi ultimi e permettendo ad ogni visitatore di immergersi a 360° nel mondo dell’animale stesso.

Insomma, è un vero e proprio pezzo d’Africa nel cuore di una città spagnola e passerai ore magnifiche guardando più di 4000 animali di 250 specie differenti, tra cui leoni, elefanti, zebre, giraffe, gorilla, ippopotami, rinoceronti, struzzi, lemuri, coccodrilli e molti altri ancora. 

Non appena lo visiterai, credo che converrai con me che ogni zoo dovrebbe prendere esempio dal Bioparc di Valencia.

👉Orari e tariffe: per ogni informazione, clicca qui.

10. Il lungomare per gustarti una bella paella: la Spiaggia di Malvarrosa

La spiaggia di Malvarrosa è la più famosa e più frequentata di Valencia.

Il suo lungomare ospita svariati locali, bar, tapas e ristoranti dove potrai gustarti la famosa paella valenciana ad ottimi prezzi ed ad ogni ora (anche tarda). 

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Considerazioni Finali
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Il mio pensiero, forse, non metterà d’accordo tutti, ma tra le 3 città spagnole che ho visto (Barcellona, Madrid e Valencia), Valencia è la mia preferita.

Il motivo? Non ce n’è uno preciso, perché ognuna ha una sua particolarità e sono tutte città stupende, ma Valencia è quella che mi ha attratto di più.

Rispetto a Barcellona (che è la mia seconda preferita tra le tre), c’è da dire che Valencia me la sono vissuta meglio a livello di clima in quanto il caldo c’era ed il sole pure, ma è molto più tollerabile.

Rispetto a Madrid, preferisco Valencia sia perché è molto più vivibile, con un centro storico che è veramente una chicca, sia perchè è molto più caratteristica.

E tu, quale città spagnola hai visto? Qual è la tua preferita e quale mi consigli di vedere?

Scrivimelo nei commenti, se ti va 😊.

Non esitare a chiedermi informazioni se hai bisogno di sapere qualcosa in più, lasciandomi un commento, oppure via e-mail o attraverso il contact form, cliccando qui.

E non dimenticarti di seguirmi su Instagram, dove carico pressochè ogni giorno foto e contenuti, a volte inediti.

A presto 😊..

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BARCELLONA – 8 Attrazioni e 3 Luoghi Panoramici DA VEDERE

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Barcellona è una città che stupisce, una città moderna ed antica allo stesso tempo. 

La Capitale della Catalogna è conosciuta come una città giovanile, vitale, allegra, frenetica e di divertimento, ma in realtà è molto di più.

Tra le sue strade nasconde tantissime (e bellissime) opere d’arte a cielo aperto: dalla Sagrada Familia, al Park Güell, attraversando il Barrio Gotico e passando per la Rambla ed il Passeig de Gràcia.

E proprio in questo articolo le scoprirai tutte, o quanto meno scoprirai le mie attrazioni preferite, le principali, quelle che non devi assolutamente perderti, che ho diviso in due sezioni e precisamente:

  • Le 8 attrazioni da vedere:
    1. Sagrada Familia;
    2. Rambla;
    3. Park Güell;
    4. Barrio Gotico;
    5. Pedrera (o Casa Milà) e Casa Batllò;
    6. Parc de la Ciutadella;
    7. Barceloneta;
    8. Plaça de Catalunya e Plaça d’Espanya.
  • I 3 luoghi panoramici da vedere:
    1. Montjuoïc;
    2. Tibidabo;
    3. Turò de la Rovira – Bunker del Carmèl.

Le 8 ATTRAZIONI da vedere

1. LA SAGRADA FAMILIA

Sembrerà scontato iniziare da lei, ma d’altronde è il simbolo di Barcellona, il luogo più conosciuto e più visitato della città. 

Per questo non c’è da stupirsi se le code per entrare (Covid a parte) sono chilometriche.. e anche per farle una foto per bene è un’impresa ardua.

La Sagrada Familia è un’opera straordinaria dell’architetto Antoni Gaudì, il quale dedicò 40 anni della sua vita alla progettazione ed alla costruzione di questa meravigliosa Basilica, considerando la stessa la più grande ed importante della sua vita; opera che, purtroppo, non riuscì a portare a termine perchè morì nel 1926 dopo essere stato investito da un tram.

Nonostante che la sua costruzione, iniziata nel 1882, tutt’oggi è ancora incompiuta (si ipotizza che verrà completata nel 2026, in onore del centenario dalla morte di Gaudì), è uno degli edifici religiosi più grandi al mondo.

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La morte di Gaudì non fu l’unica “tragedia” che incombette sulla Sagrada Familia: infatti, durante la Guerra Civile Spagnola del 1936, un gruppo di anticlericali incendiarono la cripta del Tempio, distruggendo gran parte del laboratorio di Gaudí, dove si trovavano i suoi modelli, le mappe ed i progetti.  

Nel 1940, durante la dittatura franchista, l’architetto Francesc Quintana restaurò la cripta, ricostruendo anche i modelli che erano stati in parte distrutti dall’incendio e sui quali, peraltro, oggi si basa l’edificio. 

L’esterno: le facciate e le torri

La Sagrada Familia è costituita da tre facciate ove viene raccontata e rappresentata la storia di Gesù, dalla nascita fino alla morte:

  • la Facciata della Natività, che si concentra sul lato umano e familiare di Gesù, con un riferimento ad elementi popolari tipo strumenti da lavoro ed animali domestici. E’ divisa in tre portali, dedicati alle “virtù teologali”: la  speranza, a sinistra, la fede, a destra, e la carità al centro, con la Porta di Gesù sovrastata dall’Albero della vita.
  • la Facciata della Passione, costruita nel 1954, è dedicata alla Passione di Gesù e riflette la sofferenza di Cristo nella sua crocifissione. E’ la parte più “nuda” ed austera di tutta la Basilica.
  • la Facciata della Gloria è la facciata principale, quella più grande, da cui si accede alla navata centrale. L’opera è dedicata alla gloria celeste di Gesù e rappresenta il cammino verso Dio. I lavori sono iniziati nel 2002, liberamente ispirati alle bozze di Gaudí.

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Gaudì voleva costruire un edificio che si potesse vedere e che fosse riconoscibile da qualsiasi punto di Barcellona.

Per tale motivo progettò un tempio che si elevava in verticale e dotò la Sagrada Famiglia di 18 torri, dedicate ai 12 apostoli, ai 4 evangelisti, a Gesù ed alla Vergine Maria.

L’altezza di ognuna delle torri è diversa: varia dai 98 metri (della facciata della natività) ai 172 (la torre di Gesù).

La torri fanno anche da campanili, che contengono un totale di 84 campane. Il campanile più importante è quello dedicato a Gesù Cristo, alto 170 metri e dotato di una grande croce, che di giorno brilla, grazie ai suoi mosaici, e di notte viene illuminata dalla luce proiettata dagli altri campanili. 

L’interno: le navata, due sacrestie e la cripta

La Sagrada Familia possiede 5 navate: la navata centrale è quella che si innalza rispetto alle altre ed è lo spazio in cui i visitatori della Chiesa siedono durante una messa o una rappresentazione. Essa è affiancata dalle altre quattro navate che, tutte insieme, formano una croce latina di enormi dimensioni.

Oltre alle 5 navate, ci sono due sacrestie, le cui lanterne coincidono con i punti cardinali: la lanterna dell’Inverno, a nord, simboleggia la prudenza; la lanterna dell’Autunno, ad ovest, rappresenta la forza; la lanterna dell’Estate, al sud, raffigura la giustizia ed infine la lanterna della Primavera, ad est, che simboleggia la temperanza.

La cripta contiene le cappelle dedicate ai componenti dalla Sacra Famiglia di Gesù. Tra queste la Cappella di San Giuseppe, costruita tra il 1884 e 1885, è la prima opera di Gaudì per la Sagrada Familia. Essa è circondata da un meraviglioso mosaico in cui sono raffigurati i simboli della fertilità: i vigneti ed il grano.

Nel corso degli anni la cripta ha subìto due grossi incendi: il primo, quello detto poc’anzi, nel 1936 durante la Guerra Civile Spagnola; il secondo nel 2011, appiccato da un assistente della parrocchia. 

2. LA RAMBLA

Chi non ha mai sentito parlare della Rambla di Barcellona? 

La Rambla, conosciuta anche come Las Ramblas (in quanto ogni pezzo di via ha un proprio nome), è uno dei luoghi più frequentati di Barcellona, sia di giorno che di notte, ed uno dei più conosciuti. 

Il lungo viale pedonale, che da Plaza de Catalunya porta al Mirador de Colombo, vicino al porto, per molti veri è il cuore artistico di Barcellona, in quanto, in un periodo “normale, è colmo di artisti di strada.  

Il suo fascino è strettamente legato alla vivacità ed originalità, ai colori ed alla gente che lo anima. 

Ma la Rambla ha anche un lato oscuro, proprio per il caos è uno dei posti meno sicuri di Barcellona, specialmente la notte: è pieno di borseggiatori in cerca di “vittime” (e li ho visti con i miei occhi) e, appena cala la sera, diventa un viale a luci rosse. 

Mi raccomando: fai attenzione ed evita di esporti (in fondo a questo articolo troverai i consigli basilari su come comportarti in zone di “pericolo”). 

📌 Da non perdere: 

  • la fontana di Canaletes, dove aleggia la leggenda che chiunque beva quest’acqua, ritornerà a Barcellona.;
  • il Mercato della Boqueria, il mercato più antico e più grande di Barcellona;
  • il Mosaico di Mirò, un “regalo” che l’artista catalano ha fatto a questa strada, divenuto simbolo della memoria dopo l’attentato del 17 agosto 2017;
  • il Teatro Liceu è il più importante teatro della Catalogna ed uno dei più famosi al mondo;
  • il Palazzo Güell, una bellissima e stravagante opera di Gaudì, nonché Patrimonio dell’Umanità perchè considerata un’opera unica nel suo genere;
  • la Plaça Reial, con le sue palme e ristoranti, nonché la fontana centrale che è una delle prime opere di Gaudì.
  • la Statua di Colombo, o Mirador di Colombo, nella cui torre si può salire arrivando a 60 metri d’altezza (di cui troverai qualche informazione in più nel sottocapitolo “Barceloneta”).

3. IL PARK GÜELL

In ogni itinerario di Barcellona, questo parco non può certo mancare.

Costruito su commissione del ricco impresario catalano Eusebi Güell, da cui prende il nome, e progettato da Gaudì, il parco venne inaugurato nel 1926.

L’idea iniziale era quella di creare un complesso urbanistico che comprendesse 60 abitazioni, con una cappella ed una scuola, contornate da un grande parco, oltre alla magnifica vista su Barcellona.

Il progetto, però, ebbe diverse difficoltà di realizzazione: infatti, delle 60 case previste, ne furono costruite solo 3.

Pochi anni dopo la morte di Güell, nel 1922 gli eredi del ricco impresario cedettero la proprietà al Comune ed il parco divenne pubblico, attirando talmente tanta attenzione e popolarità che divenne, nel 1984, un bene architettonico tutelato dall’UNESCO.

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Il Park Güell è basato su un vero e proprio ecosistema: ha un’estensione di poco più di 17 ettari e, attraverso un sistema studiato da Gaudì nei minimi particolari, unisce l’ambiente costruito con l’ambiente naturale, con un sistema di irrigazione che permette alla vegetazione di proliferare ed alla fauna di sopravvivere.

L’ingresso principale è formato da due padiglioni: il padiglione della Guardia, ove si trova l’alloggio del guardiano, ed il padiglione usato come sala di attesa per i visitatori. 

Davanti ai padiglioni si trova una grande scalinata, nel cui centro si trova la salamandra in ceramica, simbolo del parco. 

Questa bellissima scalinata porta al pezzo forte di tutto il parco: la sala ipostila, che, con le sue 86 colonne, ricorda un classico tempio greco; colonne su cui si posa la meravigliosa terrazza, da cui si gode di una splendida vista.

Plaza de la Naturaleza, così chiamato questo grande terrazzamento, è il cuore di Park Güell.

Con la sua estensione che tocca i 2700 m², la piazza nacque come luogo di incontro, riunioni di comunità, eventi culturali e religiosi. 

La famosissima panchina che domina la piazza, lunga 150 metri, è stata creata da Gaudì con questa forma ondulata per adattarsi al corpo e, quindi, agevolare la socializzazione. 

Per crearla, l’architetto usò cocci di vetro e piastrelle ceramica, i cui colori predominanti sono l’azzurro, il verde e il giallo che per Gaudì rappresentavano Fede, Speranza e Carità (simboli riportati anche nella Sagrada Familia).

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Al di sotto della terrazza ed ai lati della scalinata vi sono circa 3 chilometri di portici che servivano per il passaggio di persone e carrozze e collegano i diversi livelli del parco. 

Oltre a tutto questo, all’interno del parco vi è la possibilità di fare il Cammino del Rosario, chiamato così per la serie di pietre sferiche lungo la strada, e visitare la Casa–Museu di Gaudì, in cui lo stesso visse per venti anni durante la costruzione del parco e dove si possono vedere oggetti progettati dall’architetto.

4. IL BARRIO GOTICO 

Il Barri Gòtic è il centro della città vecchia di Barcellona, ad ovest de la Rambla. 

Quando si entra in questo quartiere, sembra di essere in un’altra dimensione. 

Il nome deriva dai monumenti gotici che lo arricchiscono, i quali, insieme alle tante stradine e piazzette pedonali (che creano un vero e proprio labirinto), lo fanno diventare uno dei luoghi imperdibili e più affascinanti di Barcellona.

Storicamente era il centro politico e religioso della città, infatti è qui che sorgono, tra le altre cose, il Palau de la Generalitat (il Palazzo del Governo autonomo della Catalogna), la Casa della Ciutat (il Municipio), la Cattedrale della Santa Croce e Sant’Eulalia ed il Palazzo del Vescovo. Quest’ultime sono le due più antiche costruzioni di Barcellona.

📌 Da non perdere: 

  • la Cattedrale della Santa Croce e Sant’Eulalia, meglio conosciuta come Cattedrale di Barcellona, costruita tra il XIII ed il XV in stile gotico sui resti della basilica paleocristiana distrutta durante l’occupazione musulmana, e dedicata alla Santa Creu e alla Santa Eulalia, la patrona di Barcellona, è la sede dell’arcidiocesi della città. In questa magnifica Cattedrale è possibile visitare la cripta, dove si trova il sarcofago di Santa Eulalia, ed il Chiostro, con la Fontana dell’Eden e le sue 13 oche che rappresentano gli anni di martirio della Santa;
  • il Museo Picasso, aperto al pubblico dal 1963, accoglie più di 4000 opere del famoso artista spagnolo Pablo Picasso (prevalentemente legati al periodo in cui visse a Barcellona), rendendola una delle più vaste collezioni di opere dello stesso al mondo. 

5. LA CASA MILA’ (LA PEDRERA) E LA CASA BATLLO’

Abbiamo parlato di due delle grandiose opere che Gaudì ha fatto per Barcellona (la Sagrada Familia ed il Park Güell), ma non sono le uniche opere che troverai in giro per la città.

Infatti, tra queste si aggiungono due meravigliosi edifici: la Casa Milà (meglio conosciuta come la Pedrera) e la Casa Battlò.

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La Casa Milà fu costruita tra il 1906 ed il 1912 su commissione del ricco imprenditore Pere Milà e di sua moglie Roser Segimon, che volevano manifestare la loro ricchezza attraverso la trasformazione della loro abitazione in un palazzo elegante e lussuoso. 

Il soprannome “La Pedrera” (in italiano “la Cava”) deriva dal fatto che la facciata ricorda una cava in piena lavorazione.

Come già accaduto nelle precedenti opere di Gaudì, anche questa non fu affatto di semplice realizzazione.

I ritardi nelle autorizzazioni da parte del Comune, il quale riteneva che la costruzione non rispettava le normative, ed i moti anticlericali che, nel 1909, imposero a Milà di bloccare Gaudì nella creazione di decorazioni religiose, spinsero l’architetto ad abbandonare la costruzione dell’edificio.

Gaudì affidò ai suoi collaboratori, Jujóo e Clapés, l’incarico di completare l’opera, in quanto, per fortuna, mancavano solo i lavoro di finitura

Per la sua bellezza e particolarità architettonica, la Pedrera è Patrimonio dell’Umanità dal 1984.

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La Casa Batllò fu costruita su commissione della ricca famiglia Battlò, tra il 1904 ed il 1906, ed anch’essa, come la successiva Casa Milà, si trova nel Passeig de Gràcia, nel quartiere Eixample.

Nella ricostruzione di questa palazzina Gaudì mise a frutto tutto il suo stile architettonico.

Photo credits: Wikipedia

Il progetto, che inizialmente doveva essere una semplice ristrutturazione, divenne una vera e propria opera d’arte, in quanto egli ristrutturò la facciata con mosaici e vetrate, che, con la luce naturale, donano bellissimi effetti cromatici, ampliò l’interno aggiungendo due piani e creò un tetto ondulato, a scaglie, per dargli le sembianze di un drago.

Alla sua inaugurazione, la Casa Battlò fu accolta con grande entusiasmo e, con i soldi e la fama guadagnati, Gaudì iniziò a progettare la Sagrada Familia.

Per la sua originalità, l’Unesco nel 2005 la dichiarò Patrimonio dell’Umanità.

6. IL PARC DE LA CIUTADELLA

Il parco della Cittadella è il polmone verde di Barcellona e per molti anni è stato l’unico parco della città.

Sorge sui terreni dell’antica fortezza che, dal 1715, Filippo V usò come cittadella militare per controllare e difendere la città di Barcelona. 

Il parco venne costruito in occasione dell’Esposizione Universale del 1888 e non è solo un luogo dove rilassarsi o fare un a passeggiata fuori dal caos cittadino, ma anche un luogo ricco di opere da vedere, tra cui: 

  • la Cascata Monumentale, progettata da Josep Fontseré con l’aiuto di Gaudì, è l’opera più bella del parco, a mio avviso. 
  • lo Zoo di Barcellona;
  • il Parlamento della Catalunya con la sua Biblioteca;
  • il Castello dei Tre Dragoni, che ospita il museo di scienze naturali;
  • l’Umbracle,una serra dove si trovano varietà di piante subtropicali;
  • una ricostruzione gigante di un Mammuth, accanto ad un laghetto artificiale;
  • la statua della Dama del Paraguas.

7. BARCELONETA

Grazie alla sua chilometrica spiaggia, alle sue casette colorate ed al vecchio porto è uno dei quartieri più interessanti di Barcellona.

Photo credits: Wikipedia

Questo barrio marinaro fucostruito nel XVIII secolo per dare alloggio agli abitanti del quartiere La Ribera che persero le loro case a seguito della loro demolizione, su ordine di Filippo V di Borbone, in vista della costruzione della Ciutadella.

La Barceloneta oggi è uno dei quartieri più frequentati e popolari sia per la sua spiaggia, sia per la ricchezza di negozi, bar e ristoranti. 

📌 Da non perdere:

  • il Monumento a Colombo o  Mirador de Colombo, da cui si ammira tutta la costa di Barcellona, costruito nel 1888 per l’Esposizione Universale in onore al grande navigatore. La statua è posta su una colonna di 60 metri, all’interno della quale c’è un ascensore che porta fino al punto panoramico, ai piedi della Statua;
  • il Port Vell, ovvero il Vecchio Porto, che sorge sotto il Belvedere di Colombo. Se in passato era un luogo di ritrovo dei marinai e mercati di pesce, oggi è uno dei posti di Barcellona dedicati allo svago ed al divertimentio grazie a centri commerciali, bar, ristoranti ed al Cinema IMAX;
  • l’Aquàrium, che si trova al centro del Port Vell, è uno degli acquari più grandi d’Europa; ospita più di 11.000 specie divise in 35 acquari. Al suo interno vi è un tunnel sottomarino di 80 metri circa, dal quale si possono ammirare squali, razze ed altri pesci di grandi dimensioni.

8. LA PLAÇA DE CATALUNYA E LA PLAÇA D’ESPANYA

Sono due delle piazze più conosciute di Barcellona, i due centri nevralgici.

La prima è il punto di incontro tra la città vecchia e la città nuova ed è il punto da cui si diramano le vie principali di Barcellona, tra cui la Rambla ed il Passeig de Gràcia.

Plaça de Catalunya, costruita nel 1927 dall’architetto F. Nebot, è un connubio di monumenti, fontane e statue, nonché nucleo finanziario, commerciale e turistico della città.

Un luogo di ritrovo per cittadini e turisti ed un punto di partenza (grazie anche ai numerosi trasporti che l’attraversano) di ogni itinerario.

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La seconda è la mia piazza preferita ed una delle più significative di Barcellona.

Costruita durante l’Esposizione Universale del 1929 ai piedi del Montjuïc, la Plaza d’Espanya è ricca di simboli: dalla Font màgica, che regala meravigliosi giochi d’acqua con una particolare combinazione di colori, le cui sculture rappresentano il Mar Mediterraneo, l’Oceano Atlantico ed il Mar Cantabrico, alle 3 grandi colonne, che rappresentano la Religione, le Arti e l’Eroismo.

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i 3 LUOGHI PANORAMICI da vedere

1. MONTJUÏC

Il Montjuïc è la montagna più famosa di Barcellona. Il nome deriva dal catalano Mont dels Jueus che significa “monte degli ebrei”, dovuto probabilmente alla presenza di un cimitero ebraico.

Il promontorio, che si trova a 173 metri d’altezza, è senz’altro un luogo da visitare, non solo per godersi la bellezza paesaggistica, ma anche perchè regala uno dei panorami più belli della città.

Ma non solo.

E’ ricco di attrazioni (palazzi, parchi, giardini botanici, palazzetti sportivi, padiglioni, musei, ecc.) costruiti in occasione dell’Esposizione Universale di Barcellona del 1929, tra cui:

  • il Poble Espanyol, un piccolo paesino medievale caratterizzato da negozi di artigiani, ristoranti ed una piazza adibita a concerti dal vivo;
  • il Castello di Montjuïc, costruito nel 1640 nella parte più alta della montagna in modo che da lì si potesse controllare la città, è il punto più alto da cui si può osservare Barcellona ed è accessibile attraverso due funivie che partono dal Porto;
  • il giardino botanico, dove sono presenti più di 600.000 piante;
  • i giardini del Laribal, del Teatro Grec e di Joan Maragall, i più belli, a mio avviso, presenti in loco;
  • la Fondacio Mirò, creata da Mirò stesso nel 1968, ospita 10.000 opere dell’artista, tra dipinti, sculture, tappezzerie, disegni e schizzi;
  • il MNAC, Museu Nacional d’Art de Catalunya, istituito nel 1934 all’interno del Palau National, ospita una delle collezioni di arte romanica più importanti al mondo;
  • il Padiglione di Barcellona, realizzato in occasione della Esposizione universale del 1929 dall’architetto Mies Van der Rohe, per rappresentare la Germania;
  • il Palau Sant Jordi, costruito in occasione delle Olimpiadi del 1992 ed utilizzato per eventi sportivi e concerti;
  • lo Stadio Olimpico Lluis Companys, costruito nel 1927 e riammodernato per le Olimpiadi; del 1992;
  • la Torre de Calatrava, o Torre de telecomunicaciones, realizzata dall’architetto Santiago Calatrava per le Olimpiadi di Barcellona.

👉 Come si raggiunge?

Avendo fatto il viaggio in macchina, l’abbiamo usata per i vari spostamenti (partendo prima dal Castello e raggiungendo poi le altre attrazioni) in quanto il caldo era tremendo e non ce la facevamo a camminare.

Se ne sei sprovvisto, puoi prendere il Bus 150 da Plaça de Espanya, la Funicolare del Montjuïc dal Porto (precisamente dalla  fermata della metro di Paral-lel), la Teleferica del Montjuïc oppure con il Bus Turistico.

2. TIBIDABO

Situato su una collina a 512 metri d’altezza, è il punto più alto di osservazione di Barcellona ed il mio preferito.

Su questa collina si trova uno dei più antichi parchi divertimento d’Europa (il secondo per l’esattezza).

Costruito nel 1899, il parco del Tibidabo è un luogo amato da grandi e piccini, grazie alla sua ruota panoramica, alle giostre ed alle montagne russe.

Ivi è presente anche un’altra bellissima attrazione, che domina la collina: il Templo Expiatorio del Sagrado Corazón, una chiesa dedicata a San Giovanni Bosco, costruita tra il 1902 ed il 1961, la cui visita è gratuita.

All’interno vi è un’ascensore con il quale si può raggiungere la parte superiore della Chiesa, ai piedi della statua di bronzo del Cristo Redentore, da cui si può ammirare Barcellona da 575 metri di altezza. 

👉 Come si raggiunge?

Anche qui ci sono arrivata in macchina, ma se ne sei sprovvisto il miglior modo per raggiungere il parco è prendere il Bus T2A (attivo solo quando il Parco è aperto), che parte da Plaça de Catalunya e ti lascia proprio davanti.

In alternativa puoi prendere la linea L7 o il Bus Turistic da Plaça de Catalunya e scendere alla fermata Avenida Tibidabo; da qui dovrai poi salire per raggiungere la Funicolare del Tibidabo, prendendo il bus 196; oppure puoi prendere un treno FGC della linea S1 e S2, scendere alla stazione Peu del Funicular, prendere la Funicolare di Vallvidrera fino a Vallvidrera Superior e poi il bus 111 che ti porterà fino in cima.

3. TURO’ DE LA ROVIRA – I BUNKER DEL CARMEL

Ultimo, ma non meno importante è il Turó de la Rovira, una collina che domina Barcellona dai suoi 262 metri di altitudine. 

Da qui si può osservare la città a 360°.

Photo credits: Wikipedia

Questo posto deve il suo nome grazie alla presenza di rifugi antiaerei della Guerra Civile Spagnola, che, peraltro, fanno parte del percorso del MUHBA, Museo di Storia di Barcellona.

Dopo la Guerra Civile Spagnola, le strutture furono abbandonate e la zona diventò una sorta di baraccopoli abusiva (con 110 capanne e 600 immigrati che le abitavano) fino alla fine degli anni ‘90, quando il Comune concedette agli immigrati gli alloggi ed i servizi che avevano richiesto. 

La zona fu completamente sgomberata, rimanendo deserta e sconosciuta per diverso tempo.

Solo nel 2011, dopo un’attenta ristrutturazione, la sua bellezza venne portata alla luce; bellezza che unisce il patrimonio archeologico alla vista panoramica.

Da lì è divenuta una delle attrazioni più conosciute, più amate e più frequentate di Barcellona.

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Io non ho visitato questo luogo, in quanto il mio viaggio risale al 2009 e nelle guide non se ne parlava ancora.

Se un giorno tornerò a Barcellona, sarà sicuramente una meta che farò in quanto mi incuriosisce, e non poco.

Leggendo nei vari blog, ci sono due consigli da seguire: visitare questa collina al tramonto e, in ogni caso, portarsi dietro un cappello (è molto esposta al sole e nelle calde giornate estive l’insolazione è dietro l’angolo) !

👉 Come si raggiunge?

Il Turò de la Rovina lo si può raggiungere a piedi, risalendo per il Parco del Guinardò, a pochi chilometri dal Parc Güell, oppure prendere l’autobus V17 (che ferma a 5 minuti di distanza) o la metropolitana linea gialla L4 (meno comoda in quanto occorre camminare in salita per una trentina di minuti).

»» Attention Please ««

Come detto durante la descrizione de la Rambla, prima di concludere, vorrei fare una piccola ma doverosa postilla.

Barcellona ha una brutta reputazione in campo di sicurezza. Il borseggio ed i furti sono un vero problema. 

Per non rischiare di rovinarti la vacanza ti lascio qualche consiglio (che, alla fine, vale per ogni città al mondo) ed i luoghi in cui fare maggiore attenzione: 

  • evita di girare con tanti contanti dietro e, soprattutto, evita di mostrare in luoghi affollati il portafoglio ed il cellulare. La cosa migliore è munirsi di una borsetta o marsupio (tipo quelli che si usano per correre), che puoi nascondere sotto la maglia;
  • non mettere portafoglio e cellulare nelle tasche posteriori dei pantaloni;
  • se sei seduto ad un tavolino in un bar o ristorante, tieniti ben stretta la borsa ed evita di lasciare oggetti incustoditi sopra il tavolo; 
  • non indossare accessori (bracciali, anelli, orologi) di grande valore;
  • esci sempre con le fotocopie dei documenti, non portarti gli originali;
  • la Rambla è il cuore dei borseggiatori, quindi attenzione soprattutto nei weekend, nelle ore affollate e la sera. 
  • nel Mercato della Boqueria e dinanzi alla Sagrada Familia, essendo luogo affollati, chiudi bene la borsa, attenzione anche ai cellulari ed anche alle macchine fotografiche appese al collo;
  • evita il Barrio Raval di notte.

Se hai la macchina, mi raccomando:

  • non lasciare niente di visibile in auto;
  • non fidarti di chi si avvicina per darti una mano se ti vede in difficoltà;
  • assicurati di aver chiuso bene finestrini e porte, anche durante la guida.

Corna facendo, se succede qualcosa e hai bisogno di aiuto, questi sono i numeri di emergenza: 

  • 112 (il numero unico europeo per le emergenze, parlano tutte le lingue);
  • 088 (Policia Catalana);
  • 091 (Polizia Nazionale);
  • 092 (Guardia Municipale);
  • 080 (Vigili del Fuoco);
  • 061 (Urgenze mediche).

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Considerazioni Finali
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Barcellona è una città enorme in qui, come avrai capito leggendo questo articolo, ci sono tante cose da vedere e da fare.

Per vivertela al meglio ti consiglio di passarci almeno una settimana e se puoi evita agosto!

Io ci sono stata 8 giorni e mi sono serviti tutti, potendomi anche godere una mezza giornata al mare ed una giornata al Parco Acquatico Water World.

Devo essere sincera, però, per il caldo asfissiante di agosto me la sono vissuta male.

Io soffro il caldo, anche se ci sono abituata vivendo a Firenze, dove a luglio ed agosto ci son 40° all’ombra e sono mesi in cui non respiri.. ma lì è stato peggio, moooolto peggio!

La sera specialmente, l’afa era veramente insopportabile… ti mancava l’aria!

Per questo mi piacerebbe tornarci in un periodo diverso, magari in primavera (il periodo più consigliato) dove poter camminare e godermi a pieno la città senza sudare e patire!

˗ˏ❤ˎ˗

Insomma, spero di averti dato tutte le informazioni necessarie per intraprendere (quando sarà possibile) un viaggio a Barcellona. 

Se hai bisogno di qualche informazione in più, scrivimi (qui troverai tutti i contatti) o lasciami un commento. 

Sarò felice di aiutarti.

A presto.. 🙂

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Scrivimi e seguimi :-)