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ALSAZIA in camper: le 6 città da vedere

Colmar 5

Non avevo mai preso in considerazione un viaggio in questa Regione francese, perché in realtà la Francia non mi ha mai ispirato più di tanto.

Da quando condivido la mia passione per il viaggiare su Instagram, ho iniziato a vedere tantissimi post su Colmar in particolare e sull’Alsazia in generale.

Tra l’altro, da diverso tempo, avevo il desiderio di vedere la città che ha ispirato Walt Disney nel film d’animazione “La Bella e La Bestia”.

Tutto questo mi ha portato a passare lo scorso Natale in questa parte di mondo. E mai scelta fu più saggia!

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L’Alsazia è una Regione davvero splendida.

Le sue città ed i suoi villaggi sono uno più bello dell’altro ed ognuno con particolarità diverse.

In questo articolo ti parlerò proprio di queste città e di questi villaggi (tra i più belli della Francia) che non dovrai assolutamente perderti.

Ti indicherò anche i relativi parcheggi/aree sosta dove potrai fermarti e pernottare.

Partiamo subito dal Capoluogo.

STRASBURGO

Sede del Parlamento Europeo, Strasburgo è una città davvero affascinante ed ha tanto da offrire.

Ivi si uniscono la cultura francese e tedesca, sia nell’architettura, sia nel cibo, in quanto fu battagliata tra le due Nazioni fino alla Seconda Guerra Mondiale.

  • COSA VEDERE

1) CATTEDRALE DI NOTRE DAME = la sua costruzione iniziò nel 1015, ma non fu mai terminata. Meraviglioso esempio di architettura gotica, la sua facciata è considerata la più grande Bibbia del Medioevo. Infatti, sopra il portone sono scolpiti episodi della Vità di Gesù. Ciò che colpisce sono le statue, le vetrate colorate e l’Orologio astronomico del 1572, che ogni giorno alle 12.30 avvia la processione degli Apostoli.

2) PETITE FRANCE = il quartiere più famoso e fotografato di Strasburgo. Nel Medioevo ospitava mugnai, conciatori e pescatori. 2 sono i maggiori punti di interesse: i “Ponts Couverts” (“ponti coperti”, dominati da 4 torri), e la Diga Vauban.

3) GRANDE-ÎLE = dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 1988, è la parte centrale e più caratteristica di Strasburgo. Da girare esclusivamente a piedi perchè ogni angolo, ogni stradina ti catturerà.

  • DOVE PARCHEGGIARE e/o PERNOTTARE:

A pochi chilometri dal centro città si trova un parcheggio comodissimo e direi anche economicissimo. Si pagano 6,10 € per 24 ore, compreso il biglietto della tram, che si prende a poche centinaia di metri e ti porta in 10 minuti in centro città. Super consigliato, anche se non ci sono né carico, né scarico! Solo bagni pubblici.

OBERNAI

Non avrà il fascino di Strasburgo (e nemmeno delle altre città di cui sotto), ma vale la pena farci un salto.

Si trova lungo la Strada dei Vini ed è uno dei 100 borghi più belli di Francia.

Il suo centro storico è circondato da mura medievali ancora perfettamente intatte e da un paesaggio collinare magnifico. 

I suoi vicoli, con case colorate a graticcio, ti piaceranno di sicuro! 

  • COSA VEDERE:

1) PIAZZA DEL MERCATO = la piazza centrale che ospita bancarelle ogni giovedì mattina, dominata dalla Torre Campanaria del XIII secolo ed il Municipio.

2) EGLISE SAINTS PIERRE ET PAUL = inaugurata nel 1872, è una delle più grandi Chiese Cattoliche dell’Alsazia ed al suo interno conserva opere classificate come Monumenti Storici: l’altare del Santo Sepolcro, risalente al 1504, e l’organo Merklin, risalente al 1881.

👉🏻Se sei appassionat* di punti panoramici, non perderti il CONVENTO sul MONTE SAINTE ODILE: offre una meravigliosa vista a 360°. 

  • DOVE PARCHEGGIARE e/o PERNOTTARE:

Alle porte della città si trova un grande parcheggio gratuito (coordinate 48.4604, 7.4862), senza servizi, dove è anche possibile pernottare.

RIQUEWIHR

In questo villaggio ti sembrerà davvero di aver lasciato il mondo reale ed essere entrato in una fiaba. 

Ecco il Villaggio di cui ti parlavo nella premessa, quello che ha ispirato Walt Disney.  

La fontana dove Belle si siede per leggere un libro

Beh, dopo averlo visto, ho capito perché 😍!

Ogni angolo, ogni vicolo, ogni casa è un tripudio di colori, di fascino e di originalità.. mi ha davvero rapito.

  • COSA VEDERE:

1) HOTEL DE VILLE = Il Municipio, costruito nel 1809, fa da ingresso alla città vecchia. Appena attraversato l’arco, sulla destra si trova la fontana immortalata ne La Bella e la Bestia, nella scena in cui Belle si ferma a leggere un libro.

2) RUE GÉNÉRAL DE GAULLE = la lunga strada principale dove si possono ammirare gli edifici più antichi della città, tra cui la MAISON DE HANSI, la MAISON IRION (risalente al 1600), la MAISON PREISS ZIMMER, la MAISON LIEBRICH (risalente al 1535 e nel cui cortile si trova un pozzo del 1600) e la MAISON BEHREL (risalente al 1514).

3) TORRE DOLDER = alta 25 metri, all’epoca della sua costruzione serviva come punto di avvistamento dei nemici. Ha due volti: per chi proviene dall’esterno del paese la vede come una classica struttura difensiva, mentre dall’interno ha l’aspetto di un’abitazione con finestre fiorite e decorazioni. La sera poi regala magnifici giochi di luce.

🎄Se sei amante delle decorazioni natalizie non perderti il Féerie de Noël, un negozio interamente dedicato al Natale. Si trova di fronte alla Torre.

  • DOVE PARCHEGGIARE e/o PERNOTTARE:

A 200 metri dal centro cittadino si trova un parcheggio (coordinate 48.1661007.301540) con posti camper ed anche camper service. Non è molto economico (€ 8,00 per 3 ore, € 10,00 per 5 ore oppure € 15,00 per il pernottamento, dalle 18.00 alle 9.00), ma comodo. Ti consiglio di arrivarci presto la mattina o la sera (se decidi di pernottare), perchè rischi di non trovare posto in quanto le auto occupano anche i posti camper.

KAYSERSBERG

Contornata dai vitigni (immagino la bellezza del posto in Primavera ed in Autunno 😍), in cui si possono fare bellissime passeggiate (magari con un tempo migliore di quello che ho trovato io ⛈), e dominata da un antico Castello in rovina, Kaysersberg (in italiano “la collina dell’Imperatore”) nel 2017 fu nominata dai francesi come “villaggio francese più amato”.

  • COSA VEDERE:

1) RUE DI GÉNÉRAL DE GAULLE = La strada principale con i suoi antichi edifici con facciate a graticcio, tetti spioventi e statue. Ti consiglio di fermarti al Verrerie d’Art per vedere la lavorazione del vetro.

2) CHIESA DI SAINT CROIX = Sorge accanto al Municipio e fu costruita tra il XII ed il XV secolo. Al suo interno ti colpiranno l’enorme crocifisso e le vetrate colorate.

3) PONTE FORTIFICATO = costruito in arenaria rosa nel 1514 per proteggere la città dagli invasori tedeschi, oggi funge da ingresso principale al Paese. 

4) CASTELLO = costruito tra il XIII e il XVI secolo per sorvegliare la valle, ad oggi è rimasto solo una parte di cinta muraria ed il Mastio, nel quale si può accedere e salire fino alla cima. Lo si raggiunge in circa 10 minuti a piedi dal centro città e ti regalerà una splendida vista panoramica.

  • DOVE PARCHEGGIARE e/o PERNOTTARE:

Parcheggio (coordinate 48.1362007.261930) a pagamento a pochi metri di distanza dal centro. Si pagano € 10,00 24 h, anche se uno ci vuole stare di meno. E’ presente anche il camper service, solo che quando ci sono stata io era chiuso.

COLMAR 

Su Colmar avevo altissime aspettative… tutte ben ripagate! Anzi… diciamo proprio le cose come stanno: me ne sono innamorata!

É meravigliosa, gioiosa, super colorata.. Insomma.. Un vero gioiello!

Il centro storico si gira tranquillamente a piedi ed il mio consiglio è di lasciarti trasportare e perderti nelle sue strade: è il miglior modo per viverla.

Ovunque ti trovi, in qualsiasi stradina o piazza, ne rimarrai davvero affascinat*.

  • COSA VEDERE:

1) PETITE VENICE = il mio quartiere preferito. Un tripudio di case colorate e canali che richiamano gli scorci veneziani. Ogni strada porta il nome delle attività che venivano svolte ivi: Quai de Poissonerie, il viale dei pescatori, Rue des Tanneurs, la strada dei conciatori e Rue des Vignerons, la strada dei viticoltori. Lo scorcio più fotografato è quello tra Rue de la Poissonerie e Rue Turenne.

👉🏻Da non perdere le proiezioni e giochi di colori che vengono attivati dopo il tramonto! 

2) COLLÉGIALE SAINT-MARTIN = il luogo di culto più importante della città è stato costruito tra il 1237 ed il 1366. La Chiesa è un bellissimo esempio di architettura Gotica ed è stata edificata in pietra arenaria, che le dona quel colore rosso mattone. 

3) KOÏFUS = realizzato nel 1480, è il più antico edificio della città. La Vecchia Dogana era il luogo dove venivano stoccate e tassate le merci importate o esportate. Oggi, invece, ospita il mercato degli artigiani.

4) e 5) MAISON DES TÊTES e MAISON PFISTER = tra la grande varietà di case a graticcio, questo sono tra le più antiche della città (risalgono al Rinascimento). La prima prende il nome dalle 106 teste umane e di animali in pietra che emergono dalla sua facciata; la seconda è il simbolo della città, con le sue balconate ed una torretta ottagonale.

  • CURIOSITÁ:

A Colmar è nato Frédéric-Auguste Bartholdi, lo scultore francese che progettò la Statua della Libertà di New York. All’ingresso della città si trova una piccola riproduzione realizzata nel 2004. 

  • DOVE PARCHEGGIARE e/o PERNOTTARE:

Una bella area sosta a circa 1 km di distanza dal centro. Si pagano 15,00 € per 24 ore ed è compreso il camper service. Ci sono anche i bagni con le docce e la lavanderia.

Consiglio: arriva presto la mattina. Purtroppo non si può prenotare (almeno nel periodo natalizio) e quindi si rischia di non trovare posto. Io sono stata fortunata, seguendo i consigli che ho trovato sul web, sono arrivata presto nell’area sosta ed ho trovato posto subito. Altri, invece, sono dovuti rimanere fuori.

EGUISHEIM

É il borgo più particolare che abbia mai visto e direi anche uno dei più belli 🥰!

Appena entrerai, ti sembrerà di aver fatto un salto nel passato.

Ma qual è la sua particolarità? La sua forma.

La pianta della città è circolare e sembra di essere in un labirinto… tra stupende e coloratissime case alsaziane! 

  • COSA VEDERE:

1) RONDE DE EGUISHEIM = è il percorso ad anello che ti immergerà nella vera essenza del villaggio. Lungo questo “girotondo” troverai cartelli che raccontano la storia e le curiosità di Eguisheim.

2) GRAND RUE = la via principale, ricca di botteghe artigiane, ristoranti e cantine dove poter degustare i vini alsaziani.

3) PLACE DU CHÂTEAU ST-LÉON = la bellissima piazza centrale, dominata dalla Fontaine St-Léon, una delle più grandi fontane dell’Alsazia, e sovrastata dalla Chapelle St-Léon, la chiesa eretta in onore di Papa Leone IX e dallo Château St-Léon, l’antico castello medievale.

  • IL PUNTO PIÚ FOTOGRAFATO

In Rue du Rempart, vicino all’Auberge Rue du Rempart, si trova la casa più fotografata di Eguisheim. 

Ma quant’è carina??? 😍

  • DOVE PARCHEGGIARE e/o PERNOTTARE:

A pochi metri dal centro città si trova un parcheggio (coordinate 48.0415997.309870) con camper service. Si pagano 6,00 € per 3 ore, oppure 13,50 € per 24 ore. Anche in questo caso, cerca di arrivare presto la mattina o nel tardo pomeriggio perchè in alta stagione non è facile trovare posto. Noi abbiamo dovuto aspettare che se ne liberasse uno.

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Come avrai potuto vedere dalle immagini, l’Alsazia ha molto da offrire.

Ti consiglio, ora che sta per arrivare la primavera e tutto prenderò colore, di prenotare un viaggetto lì.. e se non potrai farlo per questa primavera, allora fai come me e vai durante il periodo natalizio! Ti incanterà 🥰…

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Se hai bisogno di qualsiasi informazione in più, dettagli sull’itinerario e quant’altro, non esitare a scrivermi nei commenti o per mail a ambra@unagiramondosquattrinata.it.

Come sempre sarò a tua completa disposizione.

Ah.. non dimenticarti di seguirmi su Instagram dove carico foto settimanalmente 😊..

A presto..

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MADRID – I 10 luoghi da NON perdere

Parco del Retiro 1

La capitale spagnola è rinomata per la sua movida, per la vitalità e vivacità della sua gente.

E’ il cuore pulsante di Spagna sotto molti aspetti, ma Madrid ha molto di più da offrire.

Se stai programmando un viaggio in questa splendida metropoli, ti consiglio di leggere questo articolo in qui scoprirai i 10 luoghi che non ti dovrai assolutamente perdere:

  1. Plaza Mayor
  2. Puerta del Sol
  3. Palacio Real
  4. Catedral de la Almudena
  5. Parque del Retiro
  6. Museo del Prado
  7. Museo Reina Sofia
  8. Plaza de Espana
  9. Palacio de Cibeles
  10. Puerta de Alcalà

E non dimenticarti di leggere le mie considerazioni finali, in cui troverai un paio di consigli che non fanno mai male 😉!

Partiamo.

1. Plaza Mayor

Una delle piazze più importanti e più belle di Madrid, nel cuore del quartiere più antico e più affascinante della città, Austrias.

Questa piazza, chiusa da 4 facciate di noti edifici (tra cui la Casa de la Panaderìa e la Casa de la Carniceria, l’ex magazzino generale della carne) e da 9 porte d’ingresso, originariamente era chiamata Plaza del Arrabal ed era la sede del mercato più popolare di Madrid.

Solo dopo l’insediamento della Corte di Filippo II d’Asburgo nel 1561, Plaza Mayor iniziò a prendere le sembianze della piazza che vediamo oggi.

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Luogo di feste popolari, corride, eventi religiosi ed esecuzioni capitali, la piazza subì, tra il 1631 ed il 1790, 3 grossi incendi, uno dei quali distrusse quasi completamente la Casa de la Panaderìa, della quale rimase soltanto il seminterrato ed il piano terra.

Questo edificio, risalente al 1590, fu il primo ad essere costruito ed il suo stile influenzò quello di tutti gli altri edifici della piazza.

Adornata da due torri, decorate, come la facciata, da bellissimi affreschi, la Casa de la Panaderìa ospitava la panetteria principale della città. Oggi, invece, è la sede dell’Ente del Turismo di Madrid.

Photo credits: Wikipedia

Nel centro della piazza si trova la Statua di Filippo III, la cui costruzione risale al 1615 e fu un dono per il re spagnolo da parte del Gran Duca di Toscana. 

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Come detto poc’anzi, ci sono 9 porte (o arcate) che permettono l’accesso alla piazza.

Esse furono costruite a seguito del terzo incendio, avvenuto nel 1790, che fu il più devastante dei tre.

La più famosa di queste porte/arcate è l’Arco de Cuchilleros (nome derivante dalle officine di coltellieri presenti nell’omonima via).

Ciò che differenzia questa arcata dalle altre è la sua scalinata, dalla quale si percepisce il considerevole dislivello che c’è tra Plaza Mayor e la Cava de San Miguel.

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💡Curiosità: in Calle Cuchilleros ci sono alcuni dei ristoranti più vecchi di Madrid tra cui il Sobrinos de Botin, famoso per essere nel Guinness dei primati come ristorante più antico del mondo: è stato fondato nel 1725.

2. Puerta del Sol

In uno dei luoghi più antichi di Madrid sorge una delle piazze più famose della città.

Per i turisti Puerta del Sol è il punto di riferimento (e di partenza) per visitare Madrid.

Per i giovani è il cuore della movida madrilena, grazie alla presenza, nelle vie limitrofe, di varie discoteche, locali notturni e pub. 

Nata nel XV secolo, quando Madrid divenne capitale di Spagna, Puerta del Sol è stata ed è tutt’ora il punto focale della vita cittadina, sia a livello commerciale, culturale e sociale, sia a livello amministrativo.

Essa ha vissuto alcuni degli avvenimenti più importanti della storia della città, come la proclamazione della Seconda Repubblica nel 1931.

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Tra gli edifici presenti nella piazza spiccano la Casa de Correos, edificata nella metà del XVIII secolo e che oggi ospita la Presidenza della Comunidad de Madrid, ed il Palazzo Nobiliare, sul cui terrazzo è presente la grande insegna luminosa di Tio Pepe (un marchio di sherry spagnolo famoso in tutto il mondo). 

Ma è la Casa de Correos ad attirare tutta l’attenzione, soprattutto a Capodanno, quando migliaia di persone si radunano sotto l’Orologio per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. 

E’ qui che si svolge il rito delle 12 campanadas, ossia: poco prima della mezzanotte, un enorme carillon scende nell’orologio del Palazzo delle Poste; vengono scanditi prima i cuartos (4 doppi rintocchi), poi le campanadas (un rintocco ogni 3 secondi) e per ogni rintocco viene mangiato un chicco d’uva.

Alla fine delle campanadas, si accende l’insegna luminosa con la scritta “Feliz Año ……….“. Questa tradizione che viene portata avanti sin dal 1962 (fonte: wikipedia).

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Di fronte al Palazzo delle Poste si trova uno dei simboli più fotografati di Madrid: la placca distintiva del Chilometro 0.

La piazza, infatti, rappresenta il punto di partenza della rete stradale spagnola.

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Un altro simbolo importante presente in Puerta del Sol è la famosa Statua dell’Orso e del Corbezzolo, i cui soggetti sono riprodotti nella bandiera della città. 

Photo credits: Wikipedia

3. Palacio Real

Non molti sanno che il Palacio Real di Madrid, conosciuto anche come Palazzo d’Oriente, con le sue 3418 stanze site su un’area di 135.000 mq, è il palazzo reale più grande d’Europa

La residenza ufficiale della famiglia reale spagnola, progettata nel XVIII secolo, oggi è sede di cerimonie, cene di gala, consegne di premi ed onorificenze e firma di atti.

La sua costruzione risale al 1738, sui resti dell’Alcázar, un’antica fortezza musulmana del IX secolo edificata da Mohamed I e divenuta, poi, per volere di Carlo I e Filippo II, Palazzo Reale dell’Impero Spagnolo; Palazzo che fu completamente distrutto a causa di un incendio nel 1734.

Sui resti di questo antico Palazzo, nel 1738 Filippo V ordinò la costruzione dell’odierna residenza reale.

I lavori finirono nel 1764 ed il primo monarca a risiedervi fu Carlo III, il quale apportò migliorie e decorazioni.

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Il Palazzo d’Oriente è circondato da una grande area verde che comprende il Campo del Moro ed i Giardini di Sabatini.

Il Campo del Moro risale all’epoca di Filippo IV, che fece piantare circa 70 specie diverse di alberi, e fu utilizzato come terreno di caccia fino al regno di Filippo V, che rese questa enorme area verde come la vediamo oggi.

Nel corso dei secoli ebbe diversi utilizzi, da accampamento militare, a parco giochi per i bambini di sangue reale, divenendo poi, nel 1983, parco pubblico.

I Giardini dei Sabatini, invece, sono più recenti: progettati negli anni ’30 e terminati dopo la Guerra Civile, erano sede delle scuderie reali. Ivi sono presenti delle sculture che inizialmente erano destinate alla decorazione del Palazzo.

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La visita al Palazzo Reale ti permetterà di vedere le seguenti attrazioni: 

  • la Escalera Principal, una monumentale doppia scalinata che, con i suoi 70 gradini disegnati da Sabatini, ti permetterà di accedere al primo piano del Palazzo;
  • i saloni ufficiali, tra cui:
    • Salón del Trono;
    • Salón de Alabarderos, la sala da ballo che Carlo III trasformò in Sala delle Guardia;
    • Saleta de Gasparini, che Carlo III usò come sala da pranzo;
    • Sala de Comedor de Gaia, ove si svolgevano i banchetti di corte;
    • Sala de Relojos, dove si può ammirare una collezione di orologi preziosi;
    • la Real Capilla, con splendide colonne in marmo; 
  • gli appartamenti reali
  • la Real Farmacia, dove si trovano armadi per le piante medicinali, recipienti in ceramica e le ricette prescritte alla Famiglia Reale;
  • la Real Armeria, sede di una delle collezioni di armature, armi e scudi più importanti al mondo;
  • La Galleria d’Arte, con alcuni dei dipinti più significativi dei tesori nazionali di artisti come Velázquez, Goya, Federico Madrazo e Sorolla;
  • La Real Cocina, l’esempio meglio conservato di cucine storiche di residenze reali europee. 

⚠️ Da vedere: tutti i mercoledì (esclusi luglio, agosto, settembre) è possibile assistere al Cambio della Guardia ed il primo mercoledì del mese al “passaggio solenne”.

➡️ Per informazioni generali, costi ed orari di ingresso: clicca qui.

4. Catedral de la Almudena

In Plaza de la Almerìa, di fronte al Palacio Real, si trova l’edificio religioso più importante di Madrid: la Catedral de Santa María la Real de la Almudena

La storia della costruzione di questa Cattedrale è alquanto travagliata.

Dopo 100 anni di lotta tra reali e clero per avere una Cattedrale a Madrid, nel 1883 venne posata la prima pietra da parte di Re Alfonso XII sui terreni dove sorgeva un tempio dedicato alla patrona di Madrid, Almudena.

Il progetto iniziale prevedeva la costruzione di un pantheon dedicato alla Regina Maria de la Mercedes d’Orleans, ma, solo dopo la posa della prima pietra, il progetto fu cambiato, quando Papa Leone XIII emanò la bolla papale in cui sanciva la creazione del vescovado di Madrid-Alcalá.

Questo fu solo l’inizio degli enormi ritardi nel completamento dell’opera.

Infatti, a causa della mancanza di fondi, ai continui passaggi di “direzione dei lavori”, alla Guerra Civile, al cambiamento di stile (in quanto lo stile gotico contrastava con lo stile degli altri edifici), i lavori ripresero soltanto dal 1950 e si conclusero nel 1993.

Il 15 giugno dello stesso anno la Cattedrale fu benedetta da Papa Giovanni II, divenendo la prima Cattedrale consacrata al di fuori di Roma.

All’interno della Cattedrale vi è un museo in cui sono presenti oggetti legati alla storia della Diocesi di Madrid, tra cui mosaici, scudi ed ornamenti,

C’è anche la possibilità di salire sulla Cupola, ma ti consiglio di evitare in quanto la vista non è eccezionale. Non ti perdi niente.

➡️ Per informazioni generali, costi ed orari di ingresso: clicca qui.

5. Parque del Retiro

Costruito tra il 1630 ed il 1640 per volere di re Filippo IV, è uno dei luoghi più amati di Madrid, il parco più importante della città ed il mio posto preferito.

Questo parco nacque per creare uno spazio per gli ozi della nobiltà.

Furono costruiti, a tale scopo, edifici come il Teatro del Buen Retiro, il Salone da Ballo, il Museo dell’Esercito, una grande gabbia nella quale venivano esposti animali feroci, una voliera per gli uccelli esotici ed un grande laghetto artificiale.

Durante l’invasione francese, nel 1808, il parco venne parzialmente distrutto, in quanto fu utilizzato come fortificazione dalle truppe napoleoniche.

Dopo la Guerra d’Indipendenza, quando diventò proprietà comunale, venne completamente ricostruito ed aperto al pubblico.

Da allora è divenuto il luogo di svago principale del popolo.   

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Ogni angolo del Parco del Retiro è da vedere e da vivere.

Specialmente la domenica, il parco diventa la sede di spettacoli di marionette, musicisti, saltimbanchi, chiromanti, giocolieri, ecc. ecc.. 

⚠️ Da vedere:

la Fontana dell’Angelo Caduto (photo credits: Wikipedia)
  • il laghetto artificiale, nei pressi del quale si può noleggiare una barca per fare un giro nel lago;
  • il Monumento ad Alfonso XII, situato sulla sponda del lago, formato da un grande colonnato in marmo e sculture che circondano la statua che ritrae il Re alle prese con il suo destriero;
  • la Fontana dell’Angelo Caduto, realizzata nel 1874, rappresenta Lucifero nel momento della caduta dal Cielo. Essa fu protagonista di numerose polemiche, che, però, non ne impedirono la costruzione tanto che, proprio per la sua particolarità, fu premiata durante l’Esposizione Nazionale del 1978 e, ad oggi, è una delle attrazioni più viste del parco;
  • la Fontana del Carciofo, costruita tra il 1781 ed il 1782, la cui struttura è formata da una colonna centrale che riporta lo scudo della città di Madrid, sostenuta due figure della mitologia greca (un tritone ed una nereide); colonna che a sua volta sostiene una vasca nel cui centro sono raffigurati 4 bambini sotto ad un grande carciofo;
  • il Paseo de la Argentina, il viale delle Statue dedicate ai monarchi spagnoli;
  • il Palazzo di Cristallo, costruito nel 1887 in occasione dell’Esposizione delle Isole Filippine, per ospitare specie botaniche, è la costruzione più bella del parco. Dal 1975 ospita esposizioni di arte contemporanea;
  • la Rosaleda, una passeggiata all’interno del roseto che conta circa 4000 rose;
  • il Bosco degli Scomparsi, luogo commemorativo dedicato alle vittime degli attentati terroristici dell’11 marzo 2004, è composto da 192 alberi, 22 olivi e 170 cipressi che rappresentano ogni persona uccisa.

6. Museo del Prado

Il Museo del Prado, inaugurato nel 1819, è uno dei musei più importanti del mondo ed uno dei più famosi di Madrid. 

Esso ospita una vasta collezione di opere che vanno dal XIII al XIX secolo di artisti come Tiziano, Mantegna, Velàzquez, Goya, Raffaello Sanzio, El Grego, e molti altri.

Esso custodisce la più vasta collezione di dipinti spagnoli e le opere più importanti della pittura fiamminga ed italiana.

Tra i tanti dipinti, cito i più famosi:

  • il Baccanale degli Andrii di Tiziano;
  • le Tre Grazie di Rubens;
  • Las Meninas di Velàzquez;
  • la Maja di Goya;
  • il Cavaliere con la mano sul petto di El Grego;
  • il Giardino delle delizie di Bosch;
  • la Deposizione della Croce di Rogier Van Der Weyden;
  • l’Annunciazione di Beato Angelico;
  • Davide e Golia di Caravaggio.

Oltre alle opere sopra dette, il Museo del Prado ospita meravigliose sculture (900 per l’esattezza) e collezioni di disegni, monete, incisioni e medaglie, oltre ad uno spazio (4 sale) dedicato ad esposizioni temporanee, un auditorio ed il chiostro ristrutturato della Chiesa dei Jerònimos.

➡️ Informazioni generali, costi ed orari di ingresso: per visitare il Prado ti occorrerà almeno una mattinata e ti consiglio di visitarlo in un giorno feriale. Se vuoi, puoi vederlo gratuitamente dal lunedì al sabato dalle 18 alle 20, la domenica ed i festivi dalle 17 alle 19. Per ogni dettaglio, orari e prezzi, clicca qui.

7. Museo Reina Sofia 

Il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía è il secondo museo più importante di Madrid. Un museo di arte moderna e contemporanea dedicato alle opere d’arte che vanno dall’inizio del ‘900 ad oggi.

L’edificio settecentesco che ospita il Museo nacque come Ospedale ed ebbe questo ruolo fino al 1965, anno della chiusura.

La necessità di raccogliere in un unico ambiente le collezioni statali di arte moderna e contemporanea fece sì che, dopo diverse modifiche, ristrutturazioni, ampliamenti, ecc., il Reina Sofia divenne un Museo a tutti gli effetti nel 1992, quando i reali lo inaugurarono.

Al suo interno si trova un’ampia collezione di dipinti di pittori spagnoli come Picasso, Dalì e Mirò, tra cui ti cito i 5 più famosi:

  • Guernica di Picasso, la grande attrazione del museo ed uno dei dipinti più famosi dell’artista, realizzato in memoria del bombardamento aereo, durante la guerra civile spagnole, di Guernica;
  • Donna in Blu di Picasso, opera molto criticata ma che rappresenta l’inizio degli studi sulla ricerca dello stile che lo avrebbe portato ad essere il Picasso che tutti noi conosciamo;
  • Grande Masturbatore di Dalì, una delle opere più famose dell’artista in cui sono presenti tutte le sue ossessioni;
  • Ragazza alla Finestra di Dalì, che raffigura la sorella del pittore intenta a guardare il paesaggio marittimo dalla finestra della casa della famiglia Dalì a Cadaquès;
  • Uomo con pipa di Mirò, realizzata nel periodo in cui l’artista si avvicinò al movimento surrealista;

➡️ Informazioni generali, costi ed orari di ingresso: per visitare il Museo Reina Sofia ti occorreranno un paio di ore e se vuoi, puoi entrare gratuitamente il sabato pomeriggio, la domenica mattina e nel resto dei giorni con ingresso alle 19:00. Per altri dettagli, orari e prezzi, clicca qui.

8. Plaza de España

Nel quartiere turistico tra Gran Via e la Calle Principesa sorge una delle principali e più frequentate piazze di Madrid.

Ma non solo, con i suoi quasi 37.000 metri quadrati, è una delle piazze più grandi di Spagna.

Plaza de Espana è un luogo veramente affascinante, ideale per rilassarsi dopo lunghe camminate; un luogo caratterizzato da splendidi giardini e dominato da 3 principali punti d’interesse:

  • il monumento a Miguel Cervantes, dedicato allo scrittore Miguel de Cervantes Saavedra, raffigura lo stesso con i personaggi che lo hanno reso famoso: Don Chishotte a cavallo e Sancho Panza su un asino;
  • la Torre de Madrid, costruita tra il 1954 ed il 1957, con i suoi 142 metri d’altezza è stata l’edificio più alto di Madrid fino al 1989 ed uno degli edifici per uffici più alti dell’Europa occidentale;
  • l’Edificio España, costruito nel 1948 in stile neobarocco, è l’edificio che domina la Piazza ed uno dei grattacieli più belli e rappresentativi di Madrid. Esso ha ospitato un albergo di lusso fino al 2006, poi un centro commerciale, uffici e, dal 2012, appartamenti di lusso.

9. Palacio de Cibeles

Costruito tra il 1904 ed il 1907, l’antico Palacio de Comunicaciones (ex sede della Sociedad de Correos y Telégrafos), è senza dubbio uno degli edifici più belli di Madrid.

Sede del Comune dal 2007, la sua bellezza architettonica non è l’unica cosa da vedere; infatti sulla Torre centrale si trova il MIRADOR DE MADRID (o Belvedere di Cibele) che offre un fantastico punto di osservazione della città, una vista panoramica a 360°

Oltre al Mirador, all’interno del Palazzo potrai visitare:

  • CentroCentro, un luogo dedicato alla cultura, dove si svolgono esposizioni e varie attività;
  • Galeria de Cristal, uno spazio usato per eventi pubblici e privati, sito sotto una enorme cupola di vetro;
  • Antica Cappella del Palazzo, anch’essa usata per attività culturali;
  • ex Patio de Operaciones de Correos y Telégrafos, un punto di informazione culturale della città;
  • Auditorio Caja de Músic, costruito sotto la Galeria de Cristal, ospita concerti, conferenze e manifestazioni.

Se vuoi fermarti a mangiare, ivi sono presenti un ristorante ed un cocktail bar (al sesto piano), con una terrazza in vetro che offre una bella vista panoramica, ed una caffetteria (al secondo piano).

➡️ Informazioni generali, costi ed orari di ingresso: visita i siti web https://www.centrocentro.org/centrocentro/tu-visita (per informazioni sul Mirador) e https://palaciodecibeles.com (per ristorante, cocktail bar e caffetteria).

10. Puerta de Alcalá

Inaugurata nel 1778, la Puerta de Alcalà, situata in Plaza de la Independencia, è uno dei monumenti più significativi di Madrid ed una delle 5 porte reali che consentivano l’accesso alla città.

La costruzione, ad opera dell’architetto Sabatini (lo stesso che ha progettato alcuni dei luoghi principali della città, come i giardini del Palacio Real), fu ordinata da Re Carlo III, dopo che lo stesso decise di demolire la vecchia porta (costruita nel 1799 in occasione dell’arrivo di Margherita d’Austria, sposa di Re Felipe II), che si trovava più ad ovest rispetto a questa.

La Puerta de Alcalà è il primo Arco di Trionfo costruito in Spagna dopo la caduta dell’Impero Romano ed è più antico rispetto all’Arco di Trionfo di Parigi ed alla Porta di Brandeburgo di Berlino. 

La porta è costruita in granito, in stile neoclassico, e presenta diverse decorazioni:

  • nella facciata interna sono rappresentate le 4 virtù (prudenza, giustizia, temperanza e fortezza);
  • nella facciata esterna ci sono lo stemma reale e quattro figure di bambini, il tutto con una ricercata ricchezza decorativa.

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CONSIDERAZIONI FINALI
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Come avrai potuto leggere e constatare, Madrid è una città ricca di luoghi interessanti e belli da vedere.

Se sei indeciso su quanto tempo dedicarle, ti consiglio di avere un minimo di 3-4 giorni a disposizione per vederla e per godertela.

E’ dotata di molteplici mezzi di trasporto, tra cui la metro (il migliore ed il più veloce), che raggiungono tutti i punti principali della città. Non avrai difficoltà a spostarti.

A differenza di Barcellona, Madrid è notevolmente più sicura ma ricordati che sei sempre in una metropoli ed occorre avere la massima attenzione, soprattutto nelle zone più affollate (come in Puerta del Sol).

In caso di bisogno o di emergenza, ti rimando alla pagina sulla Spagna ove troverai tutti i numeri utili.

Per qualsiasi altra curiosità, informazione o per chiedermi un consiglio, non esitare a contattarmi via e-mail o tramite contact form, o a lasciarmi un commento qui sotto.

Se sei interessato a scoprire qualche altra città della Spagna, non dimenticarti di leggere i miei due precedenti articoli su Barcellona e Valencia.

A presto 😊..

Capitali europeeEuropeSpagnaValencia

VALENCIA – 10 Attrazioni da vedere in 5 GIORNI

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Stai programmando 5 giorni a Valencia ma non sai cosa vedere e in che ordine farlo?

Sei nel posto giusto.. leggi questo articolo ed avrai tutte le idee chiare 😚. Ti do la mia parola 😉!

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La patria della paella e la terza città spagnola più importante dopo Madrid e Barcellona, Valencia ha quel tocco tra il moderno della Città delle Arti e della Scienza e l’antico del Centro Storico che amerai

Questo “piccolo” gioiello baciato dal sole e bagnato dal Mar Mediterraneo per me è stato una piacevole scoperta. Non mi aspettavo che mi piacesse così tanto. 

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Valencia è una delle mete low cost predilette, scelta anche da chi ha pochi giorni a disposizione.

Infatti, se stai programmando un viaggio per 5 giorni in questa città, non ti preoccupare perché ti basteranno, anche se non sei un gran camminatore/camminatrice!

Se segui questa mini-guida, non ti perderai nessuna delle bellezze che la città ha da offrire.

E, quindi, partiamo subito con la mia personale TOP 10 (che ti metto NON in ordine di preferenza, ma in ordine di visita)!

1. La Cattedrale di Valencia

Costruita nel XIII Secolo sul luogo dove sorgeva prima una antica cattedrale visigota, poi la moschea di Balansiya, la Cattedrale è uno splendido simbolo di architettura gotica valenzana, unita ad elementi in stile barocco, romanico rinascimentale e neoclassico.

Per accedere alla Cattedrale ci sono tre bellissime porte di ingresso:

  • la Puerta del Palau, in stile romanico, è la parte più antica della Cattedrale, dove venne posata la prima pietra nel 1262;
  • la Puerta del Los Hierros, la porta principale, in stile barocco, chiamata così per il cancello in ferro che la protegge;
  • e la Puerta de Los Apostoles, in stile gotico, prende il nome dalle statue che si trovano ai lati della porta.

Accanto alla Puerta de Los Hierros si trova il Micalet, la Torre camoanaria nella quale si può accedere e dalla quale, salendo 207 scalini, si può godere una vista panoramica della città.

All’interno la chiesa è formata da tre navate ed a destra e a sinistra ci sono le Cappelle dedicate ai Santi; quella, però, più importante di tutte è la Cappella del Santo Graal, ove si trova la leggendaria coppa che si narra sia stata usata da Gesù Cristo durante l’Ultima Cena.

Ovviamente, non c’è certezza su questo, ma tanti religiosi, compreso Papa Benedetto XVI, e turisti provenienti da ogni parte del mondo rendono omaggio e pregano davanti a questa Coppa, ricoperta di oro e pietre preziose.

Insomma, che tu sia credente o meno, vale la pena visitarla.

👉Orari e tariffe: per ogni informazione dettagliata, clicca qui.

2. Il Barrio del Carmen,

la Torres de Serrano e la Torres de Quart

Rimanendo sempre nel centro storico, il Barrio del Carmen è uno dei quartieri storici più interessanti della città.

E’ rinomato per essere il fulcro della vita sociale e notturna, in quanto è pieno di bar, ristoranti, locali e negozi.

Nel corso della sua storia questo quartiere ha svolto diverse funzioni: da centro dell’aristocrazia medievale, a rifugio musulmano, caserma, luogo di prostituzione e di bordelli, quartiere operaio, fino a divenire, oggi, un centro culturale, commerciale e di divertimento.

Anticamente era protetto da due Torri che adesso sono una delle attrazioni principali del Barrio: la Torres de Serrans (a sinistra) e la Torres de Quart (a destra).

Esse, costruite intorno al 1460, furono le principali vie d’accesso all’antica muraglia di Valencia. 

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Un’altra attrazione da non perdere nel Barrio è il Convento del Carmen, costruito nel XIII secolo e costituito da una Cappella medievale, da un Chiostro gotico e da un Chiostro rinascimentale. 

Ad oggi l’edificio ospita un museo del XIX secolo.

3. La Lonja de la Seda

La Loggia della Seta o la Loggia dei Mercanti, è il Palazzo storico di Valencia.

Costruito nel 1482 e dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 1996, è il simbolo dell’età d’oro della città, in quanto Valencia era una delle maggiori città mercantili del Mediterraneo.

Il gruppo di edifici da cui è costituita la Loggia erano usati come sede di riunioni tra mercanti di olio e seta, prima, e mercato della seta, dopo.

Ad oggi ospita l’Accademia Culturale di Valencia, in cui ogni anno vengono organizzate esposizioni. 

4. Il Mercato Centrale

Che tu sia appassionato o meno di mercati, una salto qui è assolutamente consigliato.

Situato di fronte alla Lonja, questa struttura d’acciaio, adornata da vetrate e ceramiche colorate dipinte a mano, ospita più di 1200 bancarelle.

E’ il più grande mercato di prodotti freschi d’Europa.

Offre davvero ogni tipo di leccornia, da frutta e verdura provenienti dalle terre agricole a sud di Valencia, a carni e pesci del Mediterraneo.

Ci sono anche negozi di souvenir, bar e piccoli ristoranti.

5. La Piazza del Municipio

Plaza del Ayuntamiento, sita nel cuore della Ciutad Vella, è una delle più importanti e principali attrazioni della città.

Costruita sulle rovine di un antico Convento, demolito nel 1891, la Piazza ha subìto molti cambiamenti, non solo architettonici, sia di denominazione.

Infatti, il nome cambiava in base alle correnti politiche del tempo: durante la Seconda Repubblica (1936-1939) si chiamava Plaza Emilio Castelar, intitolata al quarto presidente della Prima Repubblica spagnola; durante il Franchismo (1939-1975) divenne Plaza del Caudillo, in onore del dittatore Francisco Franco; ed infine, durante la Transizione (1975-1979) e fino al 1987 venne chiamata Plaza del País Valenciano

La bellezza della Piazza è caratterizzata dai meravigliosi edifici in stile neoclassico, in cui predomina il bianco, accostato al verde degli alberi.

Il Palazzo del Comune (la cui costruzione iniziò nel 1904 ed il suo stile architettonico influenzò tutta gli altri edifici), è l’edificio principale di Plaza de Ayuntamiento e si può visitare gratuitamente.

6. La Plaza de Toros

Costruita tra il 1850 ed il 1860 dall’architetto Sebastian Monleon che si ispirò all’architettura romana del Colosseo, Plaza de Toros è una delle principali piazze di Valencia.

Lo scopo della sua costruzione era dare un luogo ai valenciani per assistere alle corride, che, fino a quel momento, si svolgevano in costruzioni improvvisate e provvisorie.

All’epoca della costruzione, l’arena di Plaza de Toros era la più grande della Spagna e contava fino a 17.000 spettatori.

A seguito di danni dovuti da un incendio nel 1946 e da successive ristrutturazioni, l’arena ad oggi ospita 10.500 spettatori.

E’ possibile visitarla in quanto ogni giorno vengono effettuati tour, che comprendono anche il Museo Taurino.

7. I Giardini del Turia

Qual è il luogo perfetto a Valencia per fare una passeggiata, correre, fare un giro in bici o semplicemente godersi una giornata di pace tra palme, pini ed oleandri?

Senza dubbio è questo bellissimo parco.

Il Jàrdin del Turia è il più grande giardino urbano di Spagna.

Realizzato nel 1986 per la necessità di deviare il corso del fiume Turia, che nel tempo è stato causa di numerose inondazioni ed alluvioni, tra cui quella del 1957 che provocò gravissimi danni alla città, uccidendo anche molte persone, questo polmone verde è l’ideale per chi vuole godersi momenti lontani dal caos e per gli amanti dello sport grazie alla presenza di campi di calcetto e basket gratuiti, skatepark e noleggio bici, segway o tandem.

L’attrazione principale del parco è una scultura di Gulliver, lunga 70 metri, sul quale grandi e piccini salgono, camminano, scivolano e si divertono come dei veri “lillipuziani”.

Lungo i suoi 9 chilometri transitabili, attraversa Valencia, passando sotto 18 ponti storici, tra cui: il Mont d’Aragò, il Pont de la Mar, il Pont del Real, il Pont dels Serrans.

Ai suoi margini ed ai suoi confini, è corredato dalle principali attrazioni, musei e monumenti di Valencia, tra cui (da ovest ad est): la Ciudat de les Arts i les Ciences (con l’Oceanogràfic, il Museo de les Ciences ed il Palau de les Arts), il Palau de la Música, il Museu de Belles Arts, l’Istitut Valencià d’Art Modern, il Museu d’Història, il Parque de la Cabecera ed il Bioparc

8. La Città delle Arti e della Scienza

Credo che siamo tutti d’accordo che quando sentiamo parlare di Valencia la prima cosa che ci viene in mente è questa immagine e questo posto 👇

La Ciudad de las Artes y las Cièncias sorge sul letto del fiume Turia ad opera dell’architetto Santiago Calatrava, il quale iniziò i lavori nel 1996.

Questo enorme complesso è composto da diverse strutture, divise in tre aree tematiche (l’arte, la scienza e la natura) e precisamente: 

a) El Palau de les Arts Reina Sofía

Questo bellissimo edificio, unico nel suo genere, è il teatro dell’opera di Valencia. Esso ospita manifestazioni artistiche e culturali dedicate alla musica ed alle arti sceniche.

La sua costruzione ricorda una nave che solca i mari ed al suo interno ci sono 4 sale: la Sala principale, dedicata all’Opera; l’Aula Magistral, dedicata ai concerti di musica da camera; l’Auditorio, per la musica classica; il Teatro de Cámara-Sala de Exposiciones, per spettacoli di danza, teatro e musica.

b) L’Hemisfèric

E’ la prima struttura che è stata aperta al pubblico nel 1998.

Al suo interno ospita un grande planetario ed il cinema IMAX, che, con il suo schermo di 900 m², è il più grande della Spagna. La sua forma ricorda la metà di un occhio umano, che diventa intero grazie al riflesso nello stagno adiacente.

c) L’Umbracle

L’Umbracle (photo credits: Wikipedia)

Il “giardino” della Città delle Arti e della Scienza.

Una passeggiata di 320 metri sotto una serie di archi ed abbellita da 50 diverse specie di piante tipiche della regione di Valencia.

d) Il Museo della Scienza Principe Felipe

Il più grande museo di Spagna ha la struttura che ricorda lo scheletro di un enorme dinosauro. Al suo interno ci sono tre piani completamente dedicati alla scienza ed ospita uno dei più grandi pendoli di Foucault al mondo.

e) L’Oceanogràfic

Questa meravigliosa struttura ospita il più grande parco marino d’Europa. Al suo interno sono rappresentati fedelmente tutti gli habitat marini ed ospita circa 45.000 esemplari di oltre 500 specie.

E’ diviso in 4 aree (Mediterraneo, Oceani, Tropici ed Artico) e la parte più suggestiva è senza dubbio il tunnel sottomarino di 70 metri.

Tra gli animali che potrai vedere ci sono: trichechi, foche, belughe, pinguini di Humboltd, razze, e qualche specie di uccelli tra cui fenicotteri ed ibis.

È presente anche un delfinario in cui è possibile assistere a spettacoli (in determinati orari) di tuffi, salti ed altre acrobazie di delfini.

f) L’Ágora

L’ultimo edificio in ordine di realizzazione, è uno spazio polifunzionale al chiuso che ospita manifestazioni sportive e culturali.

Le strutture che fanno parte di questa “città nella città” andrebbero (idealmente) visitate tutte, ma ci vuole del tempo (forse un paio di giorni). Considera che solo per l’Oceanogràfic ti partirà almeno metà giornata.

👉Orari e tariffe: per ogni informazione in merito ad ogni struttura, clicca qui.

9. Il Bioparc

Se c’è uno zoo, che chiamarlo così è già riduttivo di per sé, che ho amato alla follia tra quelli che ho visto è senz’altro questo.

Perché dico che è riduttivo? Beh, semplicemente perchè il Bioparc non è uno zoo tradizionale

L’innovazione presente in questo parco si riassume in questo moderno e funzionale criterio: gli habitat e le condizioni ambientali dell’area di provenienza delle specie di animali presenti al suo interno sono riprodotte fedelmente.

Questo fa in modo di ridurre al minimo le barriere che dividono i visitatori e gli animali, promuovendo il rispetto verso questi ultimi e permettendo ad ogni visitatore di immergersi a 360° nel mondo dell’animale stesso.

Insomma, è un vero e proprio pezzo d’Africa nel cuore di una città spagnola e passerai ore magnifiche guardando più di 4000 animali di 250 specie differenti, tra cui leoni, elefanti, zebre, giraffe, gorilla, ippopotami, rinoceronti, struzzi, lemuri, coccodrilli e molti altri ancora. 

Non appena lo visiterai, credo che converrai con me che ogni zoo dovrebbe prendere esempio dal Bioparc di Valencia.

👉Orari e tariffe: per ogni informazione, clicca qui.

10. Il lungomare per gustarti una bella paella: la Spiaggia di Malvarrosa

La spiaggia di Malvarrosa è la più famosa e più frequentata di Valencia.

Il suo lungomare ospita svariati locali, bar, tapas e ristoranti dove potrai gustarti la famosa paella valenciana ad ottimi prezzi ed ad ogni ora (anche tarda). 

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Considerazioni Finali
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Il mio pensiero, forse, non metterà d’accordo tutti, ma tra le 3 città spagnole che ho visto (Barcellona, Madrid e Valencia), Valencia è la mia preferita.

Il motivo? Non ce n’è uno preciso, perché ognuna ha una sua particolarità e sono tutte città stupende, ma Valencia è quella che mi ha attratto di più.

Rispetto a Barcellona (che è la mia seconda preferita tra le tre), c’è da dire che Valencia me la sono vissuta meglio a livello di clima in quanto il caldo c’era ed il sole pure, ma è molto più tollerabile.

Rispetto a Madrid, preferisco Valencia sia perché è molto più vivibile, con un centro storico che è veramente una chicca, sia perchè è molto più caratteristica.

E tu, quale città spagnola hai visto? Qual è la tua preferita e quale mi consigli di vedere?

Scrivimelo nei commenti, se ti va 😊.

Non esitare a chiedermi informazioni se hai bisogno di sapere qualcosa in più, lasciandomi un commento, oppure via e-mail o attraverso il contact form, cliccando qui.

E non dimenticarti di seguirmi su Instagram, dove carico pressochè ogni giorno foto e contenuti, a volte inediti.

A presto 😊..

BarcellonaCapitali europeeEuropeSpagna

BARCELLONA – 8 Attrazioni e 3 Luoghi Panoramici DA VEDERE

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Barcellona è una città che stupisce, una città moderna ed antica allo stesso tempo. 

La Capitale della Catalogna è conosciuta come una città giovanile, vitale, allegra, frenetica e di divertimento, ma in realtà è molto di più.

Tra le sue strade nasconde tantissime (e bellissime) opere d’arte a cielo aperto: dalla Sagrada Familia, al Park Güell, attraversando il Barrio Gotico e passando per la Rambla ed il Passeig de Gràcia.

E proprio in questo articolo le scoprirai tutte, o quanto meno scoprirai le mie attrazioni preferite, le principali, quelle che non devi assolutamente perderti, che ho diviso in due sezioni e precisamente:

  • Le 8 attrazioni da vedere:
    1. Sagrada Familia;
    2. Rambla;
    3. Park Güell;
    4. Barrio Gotico;
    5. Pedrera (o Casa Milà) e Casa Batllò;
    6. Parc de la Ciutadella;
    7. Barceloneta;
    8. Plaça de Catalunya e Plaça d’Espanya.
  • I 3 luoghi panoramici da vedere:
    1. Montjuoïc;
    2. Tibidabo;
    3. Turò de la Rovira – Bunker del Carmèl.

Le 8 ATTRAZIONI da vedere

1. LA SAGRADA FAMILIA

Sembrerà scontato iniziare da lei, ma d’altronde è il simbolo di Barcellona, il luogo più conosciuto e più visitato della città. 

Per questo non c’è da stupirsi se le code per entrare (Covid a parte) sono chilometriche.. e anche per farle una foto per bene è un’impresa ardua.

La Sagrada Familia è un’opera straordinaria dell’architetto Antoni Gaudì, il quale dedicò 40 anni della sua vita alla progettazione ed alla costruzione di questa meravigliosa Basilica, considerando la stessa la più grande ed importante della sua vita; opera che, purtroppo, non riuscì a portare a termine perchè morì nel 1926 dopo essere stato investito da un tram.

Nonostante che la sua costruzione, iniziata nel 1882, tutt’oggi è ancora incompiuta (si ipotizza che verrà completata nel 2026, in onore del centenario dalla morte di Gaudì), è uno degli edifici religiosi più grandi al mondo.

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La morte di Gaudì non fu l’unica “tragedia” che incombette sulla Sagrada Familia: infatti, durante la Guerra Civile Spagnola del 1936, un gruppo di anticlericali incendiarono la cripta del Tempio, distruggendo gran parte del laboratorio di Gaudí, dove si trovavano i suoi modelli, le mappe ed i progetti.  

Nel 1940, durante la dittatura franchista, l’architetto Francesc Quintana restaurò la cripta, ricostruendo anche i modelli che erano stati in parte distrutti dall’incendio e sui quali, peraltro, oggi si basa l’edificio. 

L’esterno: le facciate e le torri

La Sagrada Familia è costituita da tre facciate ove viene raccontata e rappresentata la storia di Gesù, dalla nascita fino alla morte:

  • la Facciata della Natività, che si concentra sul lato umano e familiare di Gesù, con un riferimento ad elementi popolari tipo strumenti da lavoro ed animali domestici. E’ divisa in tre portali, dedicati alle “virtù teologali”: la  speranza, a sinistra, la fede, a destra, e la carità al centro, con la Porta di Gesù sovrastata dall’Albero della vita.
  • la Facciata della Passione, costruita nel 1954, è dedicata alla Passione di Gesù e riflette la sofferenza di Cristo nella sua crocifissione. E’ la parte più “nuda” ed austera di tutta la Basilica.
  • la Facciata della Gloria è la facciata principale, quella più grande, da cui si accede alla navata centrale. L’opera è dedicata alla gloria celeste di Gesù e rappresenta il cammino verso Dio. I lavori sono iniziati nel 2002, liberamente ispirati alle bozze di Gaudí.

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Gaudì voleva costruire un edificio che si potesse vedere e che fosse riconoscibile da qualsiasi punto di Barcellona.

Per tale motivo progettò un tempio che si elevava in verticale e dotò la Sagrada Famiglia di 18 torri, dedicate ai 12 apostoli, ai 4 evangelisti, a Gesù ed alla Vergine Maria.

L’altezza di ognuna delle torri è diversa: varia dai 98 metri (della facciata della natività) ai 172 (la torre di Gesù).

La torri fanno anche da campanili, che contengono un totale di 84 campane. Il campanile più importante è quello dedicato a Gesù Cristo, alto 170 metri e dotato di una grande croce, che di giorno brilla, grazie ai suoi mosaici, e di notte viene illuminata dalla luce proiettata dagli altri campanili. 

L’interno: le navata, due sacrestie e la cripta

La Sagrada Familia possiede 5 navate: la navata centrale è quella che si innalza rispetto alle altre ed è lo spazio in cui i visitatori della Chiesa siedono durante una messa o una rappresentazione. Essa è affiancata dalle altre quattro navate che, tutte insieme, formano una croce latina di enormi dimensioni.

Oltre alle 5 navate, ci sono due sacrestie, le cui lanterne coincidono con i punti cardinali: la lanterna dell’Inverno, a nord, simboleggia la prudenza; la lanterna dell’Autunno, ad ovest, rappresenta la forza; la lanterna dell’Estate, al sud, raffigura la giustizia ed infine la lanterna della Primavera, ad est, che simboleggia la temperanza.

La cripta contiene le cappelle dedicate ai componenti dalla Sacra Famiglia di Gesù. Tra queste la Cappella di San Giuseppe, costruita tra il 1884 e 1885, è la prima opera di Gaudì per la Sagrada Familia. Essa è circondata da un meraviglioso mosaico in cui sono raffigurati i simboli della fertilità: i vigneti ed il grano.

Nel corso degli anni la cripta ha subìto due grossi incendi: il primo, quello detto poc’anzi, nel 1936 durante la Guerra Civile Spagnola; il secondo nel 2011, appiccato da un assistente della parrocchia. 

2. LA RAMBLA

Chi non ha mai sentito parlare della Rambla di Barcellona? 

La Rambla, conosciuta anche come Las Ramblas (in quanto ogni pezzo di via ha un proprio nome), è uno dei luoghi più frequentati di Barcellona, sia di giorno che di notte, ed uno dei più conosciuti. 

Il lungo viale pedonale, che da Plaza de Catalunya porta al Mirador de Colombo, vicino al porto, per molti veri è il cuore artistico di Barcellona, in quanto, in un periodo “normale, è colmo di artisti di strada.  

Il suo fascino è strettamente legato alla vivacità ed originalità, ai colori ed alla gente che lo anima. 

Ma la Rambla ha anche un lato oscuro, proprio per il caos è uno dei posti meno sicuri di Barcellona, specialmente la notte: è pieno di borseggiatori in cerca di “vittime” (e li ho visti con i miei occhi) e, appena cala la sera, diventa un viale a luci rosse. 

Mi raccomando: fai attenzione ed evita di esporti (in fondo a questo articolo troverai i consigli basilari su come comportarti in zone di “pericolo”). 

📌 Da non perdere: 

  • la fontana di Canaletes, dove aleggia la leggenda che chiunque beva quest’acqua, ritornerà a Barcellona.;
  • il Mercato della Boqueria, il mercato più antico e più grande di Barcellona;
  • il Mosaico di Mirò, un “regalo” che l’artista catalano ha fatto a questa strada, divenuto simbolo della memoria dopo l’attentato del 17 agosto 2017;
  • il Teatro Liceu è il più importante teatro della Catalogna ed uno dei più famosi al mondo;
  • il Palazzo Güell, una bellissima e stravagante opera di Gaudì, nonché Patrimonio dell’Umanità perchè considerata un’opera unica nel suo genere;
  • la Plaça Reial, con le sue palme e ristoranti, nonché la fontana centrale che è una delle prime opere di Gaudì.
  • la Statua di Colombo, o Mirador di Colombo, nella cui torre si può salire arrivando a 60 metri d’altezza (di cui troverai qualche informazione in più nel sottocapitolo “Barceloneta”).

3. IL PARK GÜELL

In ogni itinerario di Barcellona, questo parco non può certo mancare.

Costruito su commissione del ricco impresario catalano Eusebi Güell, da cui prende il nome, e progettato da Gaudì, il parco venne inaugurato nel 1926.

L’idea iniziale era quella di creare un complesso urbanistico che comprendesse 60 abitazioni, con una cappella ed una scuola, contornate da un grande parco, oltre alla magnifica vista su Barcellona.

Il progetto, però, ebbe diverse difficoltà di realizzazione: infatti, delle 60 case previste, ne furono costruite solo 3.

Pochi anni dopo la morte di Güell, nel 1922 gli eredi del ricco impresario cedettero la proprietà al Comune ed il parco divenne pubblico, attirando talmente tanta attenzione e popolarità che divenne, nel 1984, un bene architettonico tutelato dall’UNESCO.

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Il Park Güell è basato su un vero e proprio ecosistema: ha un’estensione di poco più di 17 ettari e, attraverso un sistema studiato da Gaudì nei minimi particolari, unisce l’ambiente costruito con l’ambiente naturale, con un sistema di irrigazione che permette alla vegetazione di proliferare ed alla fauna di sopravvivere.

L’ingresso principale è formato da due padiglioni: il padiglione della Guardia, ove si trova l’alloggio del guardiano, ed il padiglione usato come sala di attesa per i visitatori. 

Davanti ai padiglioni si trova una grande scalinata, nel cui centro si trova la salamandra in ceramica, simbolo del parco. 

Questa bellissima scalinata porta al pezzo forte di tutto il parco: la sala ipostila, che, con le sue 86 colonne, ricorda un classico tempio greco; colonne su cui si posa la meravigliosa terrazza, da cui si gode di una splendida vista.

Plaza de la Naturaleza, così chiamato questo grande terrazzamento, è il cuore di Park Güell.

Con la sua estensione che tocca i 2700 m², la piazza nacque come luogo di incontro, riunioni di comunità, eventi culturali e religiosi. 

La famosissima panchina che domina la piazza, lunga 150 metri, è stata creata da Gaudì con questa forma ondulata per adattarsi al corpo e, quindi, agevolare la socializzazione. 

Per crearla, l’architetto usò cocci di vetro e piastrelle ceramica, i cui colori predominanti sono l’azzurro, il verde e il giallo che per Gaudì rappresentavano Fede, Speranza e Carità (simboli riportati anche nella Sagrada Familia).

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Al di sotto della terrazza ed ai lati della scalinata vi sono circa 3 chilometri di portici che servivano per il passaggio di persone e carrozze e collegano i diversi livelli del parco. 

Oltre a tutto questo, all’interno del parco vi è la possibilità di fare il Cammino del Rosario, chiamato così per la serie di pietre sferiche lungo la strada, e visitare la Casa–Museu di Gaudì, in cui lo stesso visse per venti anni durante la costruzione del parco e dove si possono vedere oggetti progettati dall’architetto.

4. IL BARRIO GOTICO 

Il Barri Gòtic è il centro della città vecchia di Barcellona, ad ovest de la Rambla. 

Quando si entra in questo quartiere, sembra di essere in un’altra dimensione. 

Il nome deriva dai monumenti gotici che lo arricchiscono, i quali, insieme alle tante stradine e piazzette pedonali (che creano un vero e proprio labirinto), lo fanno diventare uno dei luoghi imperdibili e più affascinanti di Barcellona.

Storicamente era il centro politico e religioso della città, infatti è qui che sorgono, tra le altre cose, il Palau de la Generalitat (il Palazzo del Governo autonomo della Catalogna), la Casa della Ciutat (il Municipio), la Cattedrale della Santa Croce e Sant’Eulalia ed il Palazzo del Vescovo. Quest’ultime sono le due più antiche costruzioni di Barcellona.

📌 Da non perdere: 

  • la Cattedrale della Santa Croce e Sant’Eulalia, meglio conosciuta come Cattedrale di Barcellona, costruita tra il XIII ed il XV in stile gotico sui resti della basilica paleocristiana distrutta durante l’occupazione musulmana, e dedicata alla Santa Creu e alla Santa Eulalia, la patrona di Barcellona, è la sede dell’arcidiocesi della città. In questa magnifica Cattedrale è possibile visitare la cripta, dove si trova il sarcofago di Santa Eulalia, ed il Chiostro, con la Fontana dell’Eden e le sue 13 oche che rappresentano gli anni di martirio della Santa;
  • il Museo Picasso, aperto al pubblico dal 1963, accoglie più di 4000 opere del famoso artista spagnolo Pablo Picasso (prevalentemente legati al periodo in cui visse a Barcellona), rendendola una delle più vaste collezioni di opere dello stesso al mondo. 

5. LA CASA MILA’ (LA PEDRERA) E LA CASA BATLLO’

Abbiamo parlato di due delle grandiose opere che Gaudì ha fatto per Barcellona (la Sagrada Familia ed il Park Güell), ma non sono le uniche opere che troverai in giro per la città.

Infatti, tra queste si aggiungono due meravigliosi edifici: la Casa Milà (meglio conosciuta come la Pedrera) e la Casa Battlò.

˗ˏ❤ˎ˗

La Casa Milà fu costruita tra il 1906 ed il 1912 su commissione del ricco imprenditore Pere Milà e di sua moglie Roser Segimon, che volevano manifestare la loro ricchezza attraverso la trasformazione della loro abitazione in un palazzo elegante e lussuoso. 

Il soprannome “La Pedrera” (in italiano “la Cava”) deriva dal fatto che la facciata ricorda una cava in piena lavorazione.

Come già accaduto nelle precedenti opere di Gaudì, anche questa non fu affatto di semplice realizzazione.

I ritardi nelle autorizzazioni da parte del Comune, il quale riteneva che la costruzione non rispettava le normative, ed i moti anticlericali che, nel 1909, imposero a Milà di bloccare Gaudì nella creazione di decorazioni religiose, spinsero l’architetto ad abbandonare la costruzione dell’edificio.

Gaudì affidò ai suoi collaboratori, Jujóo e Clapés, l’incarico di completare l’opera, in quanto, per fortuna, mancavano solo i lavoro di finitura

Per la sua bellezza e particolarità architettonica, la Pedrera è Patrimonio dell’Umanità dal 1984.

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La Casa Batllò fu costruita su commissione della ricca famiglia Battlò, tra il 1904 ed il 1906, ed anch’essa, come la successiva Casa Milà, si trova nel Passeig de Gràcia, nel quartiere Eixample.

Nella ricostruzione di questa palazzina Gaudì mise a frutto tutto il suo stile architettonico.

Photo credits: Wikipedia

Il progetto, che inizialmente doveva essere una semplice ristrutturazione, divenne una vera e propria opera d’arte, in quanto egli ristrutturò la facciata con mosaici e vetrate, che, con la luce naturale, donano bellissimi effetti cromatici, ampliò l’interno aggiungendo due piani e creò un tetto ondulato, a scaglie, per dargli le sembianze di un drago.

Alla sua inaugurazione, la Casa Battlò fu accolta con grande entusiasmo e, con i soldi e la fama guadagnati, Gaudì iniziò a progettare la Sagrada Familia.

Per la sua originalità, l’Unesco nel 2005 la dichiarò Patrimonio dell’Umanità.

6. IL PARC DE LA CIUTADELLA

Il parco della Cittadella è il polmone verde di Barcellona e per molti anni è stato l’unico parco della città.

Sorge sui terreni dell’antica fortezza che, dal 1715, Filippo V usò come cittadella militare per controllare e difendere la città di Barcelona. 

Il parco venne costruito in occasione dell’Esposizione Universale del 1888 e non è solo un luogo dove rilassarsi o fare un a passeggiata fuori dal caos cittadino, ma anche un luogo ricco di opere da vedere, tra cui: 

  • la Cascata Monumentale, progettata da Josep Fontseré con l’aiuto di Gaudì, è l’opera più bella del parco, a mio avviso. 
  • lo Zoo di Barcellona;
  • il Parlamento della Catalunya con la sua Biblioteca;
  • il Castello dei Tre Dragoni, che ospita il museo di scienze naturali;
  • l’Umbracle,una serra dove si trovano varietà di piante subtropicali;
  • una ricostruzione gigante di un Mammuth, accanto ad un laghetto artificiale;
  • la statua della Dama del Paraguas.

7. BARCELONETA

Grazie alla sua chilometrica spiaggia, alle sue casette colorate ed al vecchio porto è uno dei quartieri più interessanti di Barcellona.

Photo credits: Wikipedia

Questo barrio marinaro fucostruito nel XVIII secolo per dare alloggio agli abitanti del quartiere La Ribera che persero le loro case a seguito della loro demolizione, su ordine di Filippo V di Borbone, in vista della costruzione della Ciutadella.

La Barceloneta oggi è uno dei quartieri più frequentati e popolari sia per la sua spiaggia, sia per la ricchezza di negozi, bar e ristoranti. 

📌 Da non perdere:

  • il Monumento a Colombo o  Mirador de Colombo, da cui si ammira tutta la costa di Barcellona, costruito nel 1888 per l’Esposizione Universale in onore al grande navigatore. La statua è posta su una colonna di 60 metri, all’interno della quale c’è un ascensore che porta fino al punto panoramico, ai piedi della Statua;
  • il Port Vell, ovvero il Vecchio Porto, che sorge sotto il Belvedere di Colombo. Se in passato era un luogo di ritrovo dei marinai e mercati di pesce, oggi è uno dei posti di Barcellona dedicati allo svago ed al divertimentio grazie a centri commerciali, bar, ristoranti ed al Cinema IMAX;
  • l’Aquàrium, che si trova al centro del Port Vell, è uno degli acquari più grandi d’Europa; ospita più di 11.000 specie divise in 35 acquari. Al suo interno vi è un tunnel sottomarino di 80 metri circa, dal quale si possono ammirare squali, razze ed altri pesci di grandi dimensioni.

8. LA PLAÇA DE CATALUNYA E LA PLAÇA D’ESPANYA

Sono due delle piazze più conosciute di Barcellona, i due centri nevralgici.

La prima è il punto di incontro tra la città vecchia e la città nuova ed è il punto da cui si diramano le vie principali di Barcellona, tra cui la Rambla ed il Passeig de Gràcia.

Plaça de Catalunya, costruita nel 1927 dall’architetto F. Nebot, è un connubio di monumenti, fontane e statue, nonché nucleo finanziario, commerciale e turistico della città.

Un luogo di ritrovo per cittadini e turisti ed un punto di partenza (grazie anche ai numerosi trasporti che l’attraversano) di ogni itinerario.

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La seconda è la mia piazza preferita ed una delle più significative di Barcellona.

Costruita durante l’Esposizione Universale del 1929 ai piedi del Montjuïc, la Plaza d’Espanya è ricca di simboli: dalla Font màgica, che regala meravigliosi giochi d’acqua con una particolare combinazione di colori, le cui sculture rappresentano il Mar Mediterraneo, l’Oceano Atlantico ed il Mar Cantabrico, alle 3 grandi colonne, che rappresentano la Religione, le Arti e l’Eroismo.

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i 3 LUOGHI PANORAMICI da vedere

1. MONTJUÏC

Il Montjuïc è la montagna più famosa di Barcellona. Il nome deriva dal catalano Mont dels Jueus che significa “monte degli ebrei”, dovuto probabilmente alla presenza di un cimitero ebraico.

Il promontorio, che si trova a 173 metri d’altezza, è senz’altro un luogo da visitare, non solo per godersi la bellezza paesaggistica, ma anche perchè regala uno dei panorami più belli della città.

Ma non solo.

E’ ricco di attrazioni (palazzi, parchi, giardini botanici, palazzetti sportivi, padiglioni, musei, ecc.) costruiti in occasione dell’Esposizione Universale di Barcellona del 1929, tra cui:

  • il Poble Espanyol, un piccolo paesino medievale caratterizzato da negozi di artigiani, ristoranti ed una piazza adibita a concerti dal vivo;
  • il Castello di Montjuïc, costruito nel 1640 nella parte più alta della montagna in modo che da lì si potesse controllare la città, è il punto più alto da cui si può osservare Barcellona ed è accessibile attraverso due funivie che partono dal Porto;
  • il giardino botanico, dove sono presenti più di 600.000 piante;
  • i giardini del Laribal, del Teatro Grec e di Joan Maragall, i più belli, a mio avviso, presenti in loco;
  • la Fondacio Mirò, creata da Mirò stesso nel 1968, ospita 10.000 opere dell’artista, tra dipinti, sculture, tappezzerie, disegni e schizzi;
  • il MNAC, Museu Nacional d’Art de Catalunya, istituito nel 1934 all’interno del Palau National, ospita una delle collezioni di arte romanica più importanti al mondo;
  • il Padiglione di Barcellona, realizzato in occasione della Esposizione universale del 1929 dall’architetto Mies Van der Rohe, per rappresentare la Germania;
  • il Palau Sant Jordi, costruito in occasione delle Olimpiadi del 1992 ed utilizzato per eventi sportivi e concerti;
  • lo Stadio Olimpico Lluis Companys, costruito nel 1927 e riammodernato per le Olimpiadi; del 1992;
  • la Torre de Calatrava, o Torre de telecomunicaciones, realizzata dall’architetto Santiago Calatrava per le Olimpiadi di Barcellona.

👉 Come si raggiunge?

Avendo fatto il viaggio in macchina, l’abbiamo usata per i vari spostamenti (partendo prima dal Castello e raggiungendo poi le altre attrazioni) in quanto il caldo era tremendo e non ce la facevamo a camminare.

Se ne sei sprovvisto, puoi prendere il Bus 150 da Plaça de Espanya, la Funicolare del Montjuïc dal Porto (precisamente dalla  fermata della metro di Paral-lel), la Teleferica del Montjuïc oppure con il Bus Turistico.

2. TIBIDABO

Situato su una collina a 512 metri d’altezza, è il punto più alto di osservazione di Barcellona ed il mio preferito.

Su questa collina si trova uno dei più antichi parchi divertimento d’Europa (il secondo per l’esattezza).

Costruito nel 1899, il parco del Tibidabo è un luogo amato da grandi e piccini, grazie alla sua ruota panoramica, alle giostre ed alle montagne russe.

Ivi è presente anche un’altra bellissima attrazione, che domina la collina: il Templo Expiatorio del Sagrado Corazón, una chiesa dedicata a San Giovanni Bosco, costruita tra il 1902 ed il 1961, la cui visita è gratuita.

All’interno vi è un’ascensore con il quale si può raggiungere la parte superiore della Chiesa, ai piedi della statua di bronzo del Cristo Redentore, da cui si può ammirare Barcellona da 575 metri di altezza. 

👉 Come si raggiunge?

Anche qui ci sono arrivata in macchina, ma se ne sei sprovvisto il miglior modo per raggiungere il parco è prendere il Bus T2A (attivo solo quando il Parco è aperto), che parte da Plaça de Catalunya e ti lascia proprio davanti.

In alternativa puoi prendere la linea L7 o il Bus Turistic da Plaça de Catalunya e scendere alla fermata Avenida Tibidabo; da qui dovrai poi salire per raggiungere la Funicolare del Tibidabo, prendendo il bus 196; oppure puoi prendere un treno FGC della linea S1 e S2, scendere alla stazione Peu del Funicular, prendere la Funicolare di Vallvidrera fino a Vallvidrera Superior e poi il bus 111 che ti porterà fino in cima.

3. TURO’ DE LA ROVIRA – I BUNKER DEL CARMEL

Ultimo, ma non meno importante è il Turó de la Rovira, una collina che domina Barcellona dai suoi 262 metri di altitudine. 

Da qui si può osservare la città a 360°.

Photo credits: Wikipedia

Questo posto deve il suo nome grazie alla presenza di rifugi antiaerei della Guerra Civile Spagnola, che, peraltro, fanno parte del percorso del MUHBA, Museo di Storia di Barcellona.

Dopo la Guerra Civile Spagnola, le strutture furono abbandonate e la zona diventò una sorta di baraccopoli abusiva (con 110 capanne e 600 immigrati che le abitavano) fino alla fine degli anni ‘90, quando il Comune concedette agli immigrati gli alloggi ed i servizi che avevano richiesto. 

La zona fu completamente sgomberata, rimanendo deserta e sconosciuta per diverso tempo.

Solo nel 2011, dopo un’attenta ristrutturazione, la sua bellezza venne portata alla luce; bellezza che unisce il patrimonio archeologico alla vista panoramica.

Da lì è divenuta una delle attrazioni più conosciute, più amate e più frequentate di Barcellona.

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Io non ho visitato questo luogo, in quanto il mio viaggio risale al 2009 e nelle guide non se ne parlava ancora.

Se un giorno tornerò a Barcellona, sarà sicuramente una meta che farò in quanto mi incuriosisce, e non poco.

Leggendo nei vari blog, ci sono due consigli da seguire: visitare questa collina al tramonto e, in ogni caso, portarsi dietro un cappello (è molto esposta al sole e nelle calde giornate estive l’insolazione è dietro l’angolo) !

👉 Come si raggiunge?

Il Turò de la Rovina lo si può raggiungere a piedi, risalendo per il Parco del Guinardò, a pochi chilometri dal Parc Güell, oppure prendere l’autobus V17 (che ferma a 5 minuti di distanza) o la metropolitana linea gialla L4 (meno comoda in quanto occorre camminare in salita per una trentina di minuti).

»» Attention Please ««

Come detto durante la descrizione de la Rambla, prima di concludere, vorrei fare una piccola ma doverosa postilla.

Barcellona ha una brutta reputazione in campo di sicurezza. Il borseggio ed i furti sono un vero problema. 

Per non rischiare di rovinarti la vacanza ti lascio qualche consiglio (che, alla fine, vale per ogni città al mondo) ed i luoghi in cui fare maggiore attenzione: 

  • evita di girare con tanti contanti dietro e, soprattutto, evita di mostrare in luoghi affollati il portafoglio ed il cellulare. La cosa migliore è munirsi di una borsetta o marsupio (tipo quelli che si usano per correre), che puoi nascondere sotto la maglia;
  • non mettere portafoglio e cellulare nelle tasche posteriori dei pantaloni;
  • se sei seduto ad un tavolino in un bar o ristorante, tieniti ben stretta la borsa ed evita di lasciare oggetti incustoditi sopra il tavolo; 
  • non indossare accessori (bracciali, anelli, orologi) di grande valore;
  • esci sempre con le fotocopie dei documenti, non portarti gli originali;
  • la Rambla è il cuore dei borseggiatori, quindi attenzione soprattutto nei weekend, nelle ore affollate e la sera. 
  • nel Mercato della Boqueria e dinanzi alla Sagrada Familia, essendo luogo affollati, chiudi bene la borsa, attenzione anche ai cellulari ed anche alle macchine fotografiche appese al collo;
  • evita il Barrio Raval di notte.

Se hai la macchina, mi raccomando:

  • non lasciare niente di visibile in auto;
  • non fidarti di chi si avvicina per darti una mano se ti vede in difficoltà;
  • assicurati di aver chiuso bene finestrini e porte, anche durante la guida.

Corna facendo, se succede qualcosa e hai bisogno di aiuto, questi sono i numeri di emergenza: 

  • 112 (il numero unico europeo per le emergenze, parlano tutte le lingue);
  • 088 (Policia Catalana);
  • 091 (Polizia Nazionale);
  • 092 (Guardia Municipale);
  • 080 (Vigili del Fuoco);
  • 061 (Urgenze mediche).

┌──── •✧✧• ────┐
Considerazioni Finali
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Barcellona è una città enorme in qui, come avrai capito leggendo questo articolo, ci sono tante cose da vedere e da fare.

Per vivertela al meglio ti consiglio di passarci almeno una settimana e se puoi evita agosto!

Io ci sono stata 8 giorni e mi sono serviti tutti, potendomi anche godere una mezza giornata al mare ed una giornata al Parco Acquatico Water World.

Devo essere sincera, però, per il caldo asfissiante di agosto me la sono vissuta male.

Io soffro il caldo, anche se ci sono abituata vivendo a Firenze, dove a luglio ed agosto ci son 40° all’ombra e sono mesi in cui non respiri.. ma lì è stato peggio, moooolto peggio!

La sera specialmente, l’afa era veramente insopportabile… ti mancava l’aria!

Per questo mi piacerebbe tornarci in un periodo diverso, magari in primavera (il periodo più consigliato) dove poter camminare e godermi a pieno la città senza sudare e patire!

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Insomma, spero di averti dato tutte le informazioni necessarie per intraprendere (quando sarà possibile) un viaggio a Barcellona. 

Se hai bisogno di qualche informazione in più, scrivimi (qui troverai tutti i contatti) o lasciami un commento. 

Sarò felice di aiutarti.

A presto.. 🙂

BerlinoCapitali europeeEuropeGermania

BERLINO – Le 15 Cose (+2) da Vedere

Porta di Brandeburgo

11 anni fa, nel “lontano” 2010, ho visitato una città di cui ero inspiegabilmente attratta ed incuriosita: Berlino. 

Berlino è una città che stupisce, che non ti aspetti. Antica e moderna al tempo stesso, conserva in ogni suo angolo il passato turbolento che ha vissuto.

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Credo per la prima volta di essere in difficoltà a parlare di un luogo, perchè ho la costante paura di dimenticare qualcosa di importante o di non rendergli sufficientemente giustizia.

C’è così tanto da dire e così tanto da vedere.

Spero, però, che in questo articolo riuscirò a racchiudere tutto ciò che non deve mancare in una visita a questa meravigliosa città, e spero altrettanto di essere concisa (per non annoiarti troppo) ed esaustiva.

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Credo che tutti noi conosciamo, a grandi linee, la storia di Berlino, ma per completezza espositiva vorrei fare un riassunto degli avvenimenti che hanno portato questa città dalla completa distruzione e divisione all’essere rinata ed in continuo sviluppo.

Un po’ di storia

La nascita di Berlino risale al XII secolo ed originariamente era divisa in due borghi di origine slava, separati dal fiume Sprea: Berlin, situata ad est del fiume, e Cölln, sull’isola. I due borghi furono uniti nel 1307. 

Nei secoli successivi, Berlino acquistò sempre più importanza:

  • 1451 residenza dei margravi di Brandeburgo;
  • 1701 capitale del Regno di Prussia (fu scelta da Federico I di Prussia, ove vi costruì Charlottenburg);
  • 1871 capitale dell’Impero tedesco di Guglielmo I;
  • 19191933 capitale della Repubblica di Weimar;
  • 19331945 del Terzo Reich.

Nel 1920, in seguito alla legge Groß-Berlin-Geset, nacque la “Grande Berlino”, che inglobava 59 comuni e 7 piccole città limitrofe. 

Berlino, così, non solo ebbe un grande sviluppo economico e culturale, ma divenne la seconda città al mondo per superficie (dopo Los Angeles) e la terza città al mondo per numero di abitanti (dopo Londra e New York). 

Il benessere che stava vivendo fu, però, di breve durata in quanto nel 1929 una grave crisi economica la colpì duramente. 

Da lì a poco si scatenarono una serie di eventi che la portò alla completa distruzione.

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Dopo l’incendio del Reichstag nel 1933 e dopo la conquista del potere da parte di Hitler, Berlino divenne la capitale del nazionalsocialismo. 

Durante la Seconda Guerra Mondiale la città fu l’obiettivo principale dei bombardamenti aerei da parte degli Alleati; bombardamenti che causarono numerosi ed ingenti danni, tanto che al termine della guerra risultarono irrecuperabili il 20% degli edifici, il 50% nei quartieri centrali; 28,5 km² del territorio urbano erano coperti da macerie; non erano più abitabili 600.000 appartamenti; anche le industrie e le infrastrutture subirono gravi danni (fonte).

La grossa sconfitta della Germania portò agli Accordi di Potsdam e con essi alla divisione della Germania (e di Berlino) in quattro aree d’occupazione: tre settori occidentali controllati da americani, francesi e inglesi ed il settore orientale sotto il controllo sovietico. 

I disaccordi tra le parti, però, portarono ad un deterioramento del sistema e ciò dette inizio alla Guerra Fredda.

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Nel 1949 Berlino si spaccò in due: Berlino Est, capitale della Repubblica Democratica Tedesca (DDR), e Berlino Ovest, un’enclave della Repubblica Federale di Germania Ovest.

Negli anni successivi alla divisione migliaia di tedeschi dell’Est, scontenti del regime sovietico, fuggirono verso l’Ovest; questa emigrazione di massa fu bloccata quando, nel 1961, la DDR decise di costruire il Muro di Berlino.

Nei suoi 28 anni di vita, il Muro fu protagonista di circa 5000 tentativi di fuga e di centinaia di morti (che si aggirerano tra i 138 – secondo i dati ufficiali – ed i 245 – secondo l’associazione del Museo del Checkpoint Charlie).

✏️ In merito alle rocambolesche fughe, consiglio di vedere questo bellissimo documentario.

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Il 9 novembre 1989 fu una data che non solo i berlinesi ricorderanno per sempre, ma il mondo intero ricorderà.

In quel giorno il popolo sentì il seguente annuncio:

«Per accontentare i nostri alleati, è stata presa la decisione di aprire i posti di blocco. (…) Se sono stato informato correttamente quest’ordine diventa efficace immediatamente.» 

(parole di Günter Schabowski, un membro del Partito Socialista Unitario della Germania nonché ministro della Propaganda della DDR)

Da lì a poco, tutti si precipitarono dinanzi ai valichi di frontiera, che vennero finalmente aperti. 

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Con la caduta del Muro, si ebbe la riunificazione della Germania, con Berlino rimasta capitale e sede del governo, oltre che città-stato. 

Dopo questi anni tumultuosi, Berlino subì una grave crisi economica, che oggi si è risolta tanto che è divenuta una dei più importanti centri politici, culturali, scientifici, fieristici e mediatici d’Europa.

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COSA VEDERE A BERLINO

1. Porta di Brandeburgo

La Porta di Brandeburgo non solo è il simbolo di Berlino, uno dei più conosciuti e più importanti, ma è il simbolo di libertà e di unità dell’intera Germania. 

Il valore storico di questa Porta è inestimabile

Inaugurata nel 1791, con i suoi 26 metri d’altezza e lo stile classico che ricorda un po’ l’Acropoli di Atene, la Porta di Brandeburgo è stata protagonista di alcuni degli eventi più importanti della storia della Germania:

  • Napoleone passò sotto la Porta per festeggiare la conquista della Prussia; 
  • i nazionalsocialisti festeggiarono ivi l’ascesa di Hitler al potere; 
  • dopo la fine della seconda guerra mondiale, nel 1945, la Porta fu chiusa, segnando così la separazione della città;
  • il 22 dicembre 1989 venne riaperta dopo quasi 30 anni e più di centomila persone si radunarono ivi per festeggiare la riunificazione di Berlino e della Germania. 

Ma non solo.

E’ proprio qui che, il 12 giugno 1987, Reagan (il presidente americano dell’epoca), rivolgendosi al presidente dell’URSS, disse: 

Signor Gorbachov, apra questa porta. Signor Gorbachov, abbatta questo muro”.. 

💡Curiosità: Come vedrai, la porta di Brandeburgo ha 5 ingressi e l’ingresso centrale è più grande degli altri quattro. Sai perchè? Nella parte centrale passavano soltanto i membri della famiglia reale, mentre nei due ingressi adiacenti l’aristocrazia ed nei due esterni il popolo.

2. Palazzo del Reichstag

Il Palazzo del Reichstag è uno dei più belli esempi di architettura e di innovazione in Europa ed un must per chi visita Berlino.

Il Reichstag, costruito nel XIX secolo, venne danneggiato prima (nel 1933) per un grosso un incendio doloso (evento accaduto dopo la nomina di Hitler a Cancelliere, che sfruttó il momento per abolire la maggior parte dei diritti civili della Costituzione), poi per un bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale, che lo ridusse in macerie.

Solo tra il 1993 ed il 1999, quando divenne sede ufficiale del Parlamento tedesco, fu completamente ristrutturato.

Al suo interno vi sono gli uffici amministrativi del Parlamento e l’aula parlamentare, che si trova sotto la grande cupola di vetro.

📌 Informazioni: Il Palazzo si può visitare gratuitamente ed offre un percorso fotografico che riassume la storia del luogo, oltre alla meravigliosa vista a 360 gradi su Berlino; vista che cade su Tiergarten, Potsdamer Platz, Porta di Brandeburgo e sul centro città. Per dettagli ed orari d’ingresso: clicca qui.

3. Museuminsel, l’Isola dei Musei

Cinque musei di importanza internazionale, costruiti tra il 1824 ed il 1930 e risalenti all’epoca prussiana, formano una grande area museale.

Per la sua importanza culturale ed artistica, questa area è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. 

I 5 musei che ne fanno parte sono i seguenti:

a) l’ALTES MUSEUM, il museo più antico, ospita sculture, armi, gioielli ed argenti appartenenti alla storia greca, oltre a collezioni di arte etrusca e romana;

b) il NEUES MUSEUM, distrutto durante la seconda guerra mondiale e ricostruito solo negli ultimi decenni, ospita opere d’arte egizie (tra cui il famoso Busto di Nefertiti ed una grande collezione di Papiri), collezioni di storia antica e preistorica e collezioni di antichità classiche; 

c) PERGAMONMUSEUM, il museo più visitato di Berlino, ospita ricostruzioni architettoniche e collezioni di sculture di epoca greca e romana, il Museo dell’Asia anteriore e il museo di Arte Islamica. Le opere più famose presenti in loco sono l’Altare di Priamo (chiuso per restauro dal fino al 2025), la Porta del Mercato di Mileto, la Porta babilonese di Ishtar con la via delle processioni e la facciata di Mschatta;

d) l’ALTE NATIONALGALERIE, ospita la più grande raccolta di opere d’arte (sculture e pitture) dell’Ottocento tedesco, oltre a dipinti e sculture del classicismo, del romanticismo, dell’impressionismo francese e dell’età moderna.

e) il BODE MUSEUM, costruito per ospitare le collezioni che non entravano negli altri 4 musei, ad oggi, ospita una collezione unica di sculture con opere dal Medioevo al XIX secolo il Museo di arte bizantina ed una Collezione di numismatica, che comprende 500.000 pezzi ed è ritenuta la più importante d’Europa.

Nel 2019 è stato aggiunto un nuovo spazio espositivo, la James-Simon-Galerie.

💡Curiosità: è in fase di costruzione un collegamento sotterraneo chiamato “la passeggiata archeologica” che collegherà quattro dei cinque musei.

📌Informazioni: qui troverai tutti i dettagli (date, orari e prezzi) sui musei.

4. Berliner Dom

Nei pressi delI’isola dei Musei, nel quartiere Mitte, si trova l’edificio religioso più importante della città, il Duomo di Berlino.

Il Duomo, costruito tra 1894 ed il 1905 sopra i resti di una Cappella di Corte risalente al 1747, fu gravemente danneggiato, come la maggior parte degli edifici di Berlino, a causa di una bomba lanciata sulla cupola durante la seconda guerra mondiale. 

Al suo interno, e più precisamente nei sotterranei, si trova la cripta degli Hohenzollern; cripta che ospita più di 90 tombe dei membri della famiglia reale prussiana, tra cui la tomba di Federico I e della moglie Sophie Charlotte.

👉🏻 Da fare: Se ti piacciono i panorami, salendo 270 gradini potrai godere la vista sul centro di Berlino dalla Cupola.

📌 Informazioni: qui troverai tutti i dettagli (date, orari e prezzi) per visitare il Duomo.

5. Nikolaiviertel

Il quartiere di San Nicola con i suoi palazzi medievali (quasi totalmente distrutti durante la Seconda guerra mondiale, ricostruiti poi negli anni ‘80), è una delle zone di Berlino più visitate e più autentiche, a mio avviso. 

Tra edifici storici e locande tipiche, spicca la Nikolaikirche, la chiesa più antica della città (ora sconsacrata e diventata museo), la cui costruzione risale al 1300. 

Come tutto il quartiere, anch’essa fu distrutta dai bombardamenti del 1944 ed i lavori di ricostruzione cominciarono nel 1987, in occasione del 750esimo anniversario della fondazione di Berlino. 

6. Torre della Televisione

E’ considerato il punto di riferimento della città, visibile ovunque.

Costruita negli anni ’60 per rendere Berlino Est autonoma a livello televisivo, dopo la riunificazione e ad oggi la Torre è una delle attrazioni più popolari della città.

Grazie ai suoi 368 metri d’altezza, offre una vista panoramica unica.

💡Curiosità: è il quarto edificio più alto d’Europa ed il primo tra quelli aperti al pubblico. In una giornata limpida, si può godere del panorama fino a 42 km di distanza. 

📌 Informazioni: Per ammirare il panorama dall’Antenna occorre acquistare il ticket, il cui prezzo varia a seconda all’orario scelto e dell’attività (area visite generale o il ristorante).

Si può raggiungere la sfera in alto sia a piedi (salendo 986 gradini), sia in ascensore, che in 40 secondi raggiunge l’altezza di 200 m in 40 secondi.

All’interno della sfera si trovano lo spazio per i visitatori con la piattaforma panoramica ed il ristorante, che, ruotando attorno all’asse centrale della torre ogni ora, offre una vista a 360 gradi.

Se hai bisogno, clicca qui per le informazioni più dettagliate (date, orari e acquisto del ticket online).

7. Checkpoint Charlie

Istituito nel 1961 dopo la costruzione del muro di Berlino, era, ed è tutt’oggi, il più noto punto di frontiera, il posto di blocco tra Berlino Est (zona sovietica) e Berlino Ovest (zona statunitense).

Simbolo della Guerra fredda, era l’unico punto in tutta Berlino in cui potevano transitare il personale militare, i diplomatici ed i visitatori stranieri. 

💡Curiosità: quella che vediamo noi oggi è una replica, creata ad arte per far capire alle persone che la visitano come fosse quella zona in passato. Il vero checkpoint venne rimosso dopo la riunificazione. 

👉🏻Da vedere: vicino al Checkpoint Charlie si trova il Mauermuseum Checkpoint Charlie, ossia un museo che racconta, attraverso fotografie ed oggetti, la storia del posto ed i modi in cui i berlinesi tentavano di scappare (auto riadattate per la fuga, un mini sottomarino, mongolfiere ed aquiloni a motore).

📌 Informazioni sul museo: clicca qui per tutti i dettagli (date, orari e prezzi).

8. East Side Gallery

Con i suoi 1,3 km di lunghezza, la East Gallery è la galleria open-air più lunga del mondo

I 106 graffiti rappresentano un inno alla libertà e sono stati fatti da artisti provenienti da ogni parte del mondo ed il primo fu realizzato nel dicembre 1989, poco dopo la caduta del muro. 

Riporto, giusto per non farteli scappare, 5 dei murales più famosi: 

1) “My god, help me survive this mortal love”, il più famoso, il più fotografato di tutti. Rappresenta il bacio tra Breznev (Segretario Generale dell’URSS) e Honecker (Presidente della DDR);

2) “Test the Best”, rappresenta una Trabant (la tipica auto prodotta dall’URSS negli anni della Guerra Fredda, usata dai cittadini dell’Est per spostarsi verso Ovest), che sfonda il Muro di Berlino;

3) “Der Mauerspringer”, creato per omaggiare le centinaia di persone che tentarono la fuga; 

4) “Hommage an die junge generation”, una delle prime opere dipinte sul Muro, le cui teste negli anni sono diventate delle icone, tanto da essere rappresentato in cartoline, calamite, gadget, ecc.;

5)”Worlds People, wir sind ein Volk” o semplicemente “Frieden”, uno dei graffiti più lunghi ed il mio preferito. Questa opera è un tripudio di colori e di forme, che simboleggiano la fratellanza, la pace e l’unione.

⚠️ Attenzione ⚠️: Alcune foto le ho prese dal web per chiarezza espositiva. Se ho violato, involontariamente, il copyright di qualcuno, prego la persona in questione di contattarmi via e-mail e, se richiesto, provvederò subito alla cancellazione della suddetta immagine.

9. Topografia del Terrore

Il museo “Topographie des Terrors” documenta tutta la storia della Gestapo, delle SS e della Sicurezza del Reich attraverso una mostra a cielo aperto.

La mostra si sviluppa lungo il perimetro degli scavi che, alla fine degli anni ‘80, riportarono alla luce le celle sotterranee della Gestapo.

Il tratto di muro é protetto dalla salvaguardia dei monumenti storici. 

📌 Informazioni: l’ingresso è gratuito. Clicca qui per i dettagli.

10. Memoriale del Muro di Berlino

Il Gedenkstätte Berliner Mauer è il luogo che commemora la divisione della Germania e le morti che conseguirono.

Il memoriale si sviluppa sulla ex striscia di confine, in Bernauer Straße, ove si trovano:

  • la “Cappella della riconciliazione”, aperta nel 2000 e costruita sulla vecchia chiesa fatta saltare in aria nel 1985;
  • il Centro visitatori;
  • il Centro di documentazione (che mostra tutta la storia dalla costruzione avvenuta nel 1961), con la Torre di Avvistamento;
  • la “Finestra della Memoria”, un monumento che, attraverso dei ritratti, commemora le 136 vittime del Muro di Berlino. 

Un luogo (come il Museo “Topografia del Terrore”) che ti catapulta nella realtà che fino a poco più di 30 anni fa i berlinesi erano costretti a vivere,

Un luogo che ti fa pensare a quante famiglie, amici o semplicemente vicini di casa o colleghi di lavoro vennero divisi da un giorno all’altro, non sapendo quando e se si sarebbero potuti ricongiungere.

👉🏻 Da non perdere: il Mauerpark con il suo mercatino delle pulci domenicale. Facci un salto!

📌 Informazioni: clicca qui per info dettagliate sul Memoriale.

11. Memoriale dell’Olocausto (o Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa)

Non lontano dalla Porta di Brandeburgo, si trova un grande labirinto formato da blocchi di cemento costruito per ricordare le vittime dell’olocausto.

Il Memoriale poggia su un terreno inclinato, un saliscendi creato ad hoc in modo da disorientare il visitatore e per ricreare la sensazione di spaesamento che vissero gli ebrei durante il periodo del genocidio.

💡Curiosità: il memoriale si trova (indicativamente) sopra il bunker in cui Hitler si suicidó.

12. Museo Ebraico

Il Jüdisches Museum è il museo ebraico più grande d’Europa.

La sua forma, visibile dall’alto, è una stella di David decomposta, che simboleggia la tragedia che hanno vissuto milioni di ebrei durante la Shoah e crea una sorta di percorso a zig-zag.

Il museo è pieno di simboli che ritroviamo lungo i tre percorsi interni:

  • la strada dell’Esclusione, che conduce alla Torre dell’Olocausto, totalmente vuota e priva di finestre;
  • la strada dell’esilio, che conduce al Giardino dell’Esilio, nel quale si trovano dei pilastri che rispecchiano l’isolamento e il disorientamento della vita in esilio;
  • i Void, ossia stanze, spazi completamente vuoti dipinti di nero che simboleggiano la mancanza di visibilità della storia ebraica.

👉🏻 Da non perdere: Shalechet (foglie cadute), un’installazione formata da 10.000 volti in acciaio distribuiti sul pavimento che rappresentano non solo le vittime della Shoah, ma anche le vittime di guerra e violenza.

📌 Informazioni: clicca qui per dettagli (date, orari, prezzi).

13. Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche

Un luogo dove antico e moderno si uniscono in ricordo degli orrori vissuti nella seconda guerra mondiale.

Simbolo di commemorazione, di pace e di riconciliazione, la Gedächtniskirche fu gravemente danneggiata dalle bombe durante la Seconda Guerra Mondiale.

Per anni ci furono dibattiti per decidere se ricostruirla o demolirla, ma i cittadini si opposero a tutto ciò, chiedendo di renderla un monumento commemorativo.

Venne accolta la loro richiesta.

Non essendo, però, più utilizzabile, accanto alla Gedächtniskirche vennero costruiti una nuova chiesa  (interamente di cemento, acciaio e vetro) ed un nuovo campanile.

14. Castello di Charlottenburg

Il Castello è il più grande palazzo storico ed uno dei pochi edifici rimasti che ti riportano alla Berlino prussiana e ti mostrano la grandezza della dinastia degli Hohenzollern.

Il Castello fu costruito in stile barocco italiano e, insieme al giardino, fu inaugurato nel 1669 come residenza estiva della Regina Sophie Charlotte, moglie del principe Federico III di Brandeburgo.

Il giardino del Castello originariamente fu costruito seguendo lo stile dei giardini alla francese, poi trasformato in un giardino all’inglese.

Ivi si trovano: il Belvedere (la sala da tè) costruito nel 1788-89 per il re Federico Guglielmo II; il Neuer Pavillon, costruito nel 1824-25 ispirato ad una villa napoletana; il Mausoleum, costruito per la regina Luise, moglie di Federico Guglielmo III, nel quale si trovano i sarcofagi dei due coniugi.

La seconda guerra mondiale non ha risparmiato nemmeno il Castello, gravemente danneggiato a seguito dei bombardamenti degli Alleati; poi ricostruito e ritornato al suo splendore dal 1950.

📌 Informazioni: clicca qui per dettagli (date, orari, prezzi).

15. Potsdamer Platz

È una delle piazze principali della città ed il simbolo del rinnovamento urbano degli anni ’90 e della nuova Berlino.

La piazza ha avuto un passato turbolento: nel XIX secolo era il cuore commerciale e culturale di Berlino; i bombardamenti della seconda guerra mondiale la rasero al suolo; durante la Guerra fredda rimase solo un terreno desolato ed il Muro di Berlino la divideva a metà. 

Oggi è conosciuta come la zona dei grattacieli ed ha un po’ l’anima e la vivacità persa durante la seconda guerra mondiale.

💡Curiosità: solo un edificio della piazza, l’Haus Huth, riuscì a sopravvivere alla seconda Guerra Mondiale, grazie alla sua struttura d’acciaio.

👉🏻 Da vedere: il Sony Center, ossia il complesso di edifici che caratterizzano la piazza, costituito da uffici, camere di albergo, un cinema multisala (che ospita ogni anno il festival del cinema di Berlino), un centro di intrattenimento, negozi e ristoranti. 

EXTRA

16. Potsdam, Palazzo di Sanssouci

A circa 40 chilometri da Berlino, sorge Potsdam, la capitale dello stato di Brandeburgo (uno dei sedici stati federati della Germania). 

Chiamata la Versailles tedesca per i numerosi palazzi e giardini usati come residenze dai re prussiani, la città è divisa, a grandi linee, in due aree: il nord ed il centro sono costituiti principalmente da edifici storici, mentre il sud è dominato da edifici recenti.

L’insieme dei suoi siti culturali (il più grande in Germania) è Patrimonio dell’Umanità dal 1990.

Tra i suoi palazzi, imperdibile è la visita al Palazzo di Sanssouci, eretto tra il 1745 ed il 1747 per volere del Re Federico II di Prussia.

Il nome del palazzo (in italiano “senza preoccupazioni”), rappresenta la volontà del Re di Prussia nel voler sfuggire al caos di Berlino per rifugiarsi in un posto che lo unisse alla natura.

Il Palazzo è costituito da una decina di stanze imperiali ed è in stile rococò ed è stato costruito su una collina coltivata a vigneto per riflettere esattamente il volere del Re.

Il Parco del palazzo ospita numerosi edifici ed opere d’arte, tra cui: la Grotta di Nettuno, la Bildergalerie (pinacoteca), la Fontana Grande, il Tempio dell’Amicizia, il Tempio dell’Antichità, la Casa cinese, il Palazzo di Charlottenhof, il Neues Palais, le Terme Romane, ecc. .

📌 Informazioni: clicca qui per i dettagli (date, orari, prezzi).

17. Campo di concentramento di Sachsenhausen

Sachsenhausen fu costruito nel 1936 da prigionieri di altri campi di concentramento ed affidato alle SS ed è uno dei più grandi campi di concentramento in Germania.

Questo campo, per la sua vicinanza alla capitale tedesca, fu utilizzato come “modello” sia per la sua organizzazione, sia per l’addestramento dei comandanti e del personale che veniva poi mandato in altri campi, seguendo l’esempio del campo di concentramento di Dachau. 

A Sachsenhausen, tra il 1936 ed il 1945, furono deportate circa 200.000 persone e di queste 100.000 morirono per malattia, per i lavori forzati, per la fame, o come vittime dello sterminio di massa eseguito dalle SS.

Quando il campo venne liberato dalle truppe sovietiche e polacche, il 22-23 aprile 1945, all’interno vi erano ancora circa 3.000 persone in fin di vita (fra malati e medici). 

Il campo, dopo la guerra, fu utilizzato prima come ospedale provvisorio, poi come campo di detenzione dei prigionieri di guerra tedeschi, controllato dai sovietici fino a divenire nel 1961, un luogo di commemorazione.

💡Curiosità: a Sachsenhausen fu realizzata la più importante opera di contraffazione di banconote della storia, l’Operazione Bernhard: si stima che siano stati prodotti circa 133 milioni di sterline ed una quantità enorme di dollari, oltre a francobolli e documenti falsi.

📌 Informazioni: la visita è gratuita, ma è possibile prenotare una visita guidata (a pagamento). Per i dettagli su date, orari, ecc. clicca qui.

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Ebbene spero vivamente di aver racchiuso tutte le attrazioni e le informazioni più importanti di ognuna, così che tu possa vedere Berlino nel miglior modo possibile, senza saltare niente.

Sia chiaro, è una città che non va assolutamente vista di corsa e ti consiglio, per godertela al meglio, di dedicarle almeno una settimana (ma almeno è)!

Sperando di poter tornare a viaggiare quanto prima, sarei curiosa di sapere cosa ti spingerebbe a vedere Berlino, cosa ti incuriosisce di più.

Se invece ci sei già stato e ti trovi a leggere questo articolo per pura curiosità, vorrei sapere cosa ne pensi di questa città: ti è piaciuta?

Raccontami un po’ la tua esperienza, sarò felice di leggerla.

E mi raccomando, se hai qualsiasi domanda da farmi, curiosità o semplicemente per uno scambio di opinioni, contattami.

A presto 💖 !

Ps. Non dimenticarti di seguirmi sui social, specialmente su Instagram dove carico contenuti pressoché quotidianamente 🤗.

Capitali europeeLondraRegno Unito

LONDRA: cosa fare e cosa vedere

Trafalgar Square

Londra, la capitale inglese ed una delle città più belle e cosmopolite d’Europa e del mondo. 

Ogni angolo, monumento, palazzo e museo racconta un pezzo di storia della città e del Paese.

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Londra è senza dubbio uno di quei posti di cui non ti stanchi mai. E’ una di quelle città che ti entrano nel cuore, grazie anche al suo fascino moderno ed antico allo stesso tempo.

E’ una grande metropoli, ricca di attrazioni, per lo più gratuite, ed è proprio per questo che siamo costretti a dover scegliere cosa visitare e dove andare, soprattutto se abbiamo poco tempo a disposizione.

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In questo articolo ti indicherò le cose che non ti devi assolutamente perdere per goderti al meglio le bellezze di Londra, anche se faccio questa piccola premessa: non importa quante volte la visiterai, scoprirai sempre qualcosa in più che non avevi visto prima.

Per una migliore lettura, ho suddiviso l’articolo in 3 “maxi capitoli”, di cui al seguente elenco:

  • LE 10 ATTRAZIONI DA NON PERDERE
    1. Westminster Palace o House of Parliament, Big Ben e Westminster Abbey
    2. Tower Bridge
    3. Tower of London
    4. London Eye
    5. Buckingham Palace
    6. Hyde Park
    7. Kensington Palace
    8. Piccadilly Circus
    9. Millennium Bridge
    10. Cattedrale di St. Paul
  • I 5 MUSEI DA VEDERE
    1. British Museum
    2. National Gallery
    3. Natural History Museum
  • I 5 QUARTIERI DA VIVERE
    1. Covent Garden
    2. Notting Hill
    3. City of London
    4. Camden Town
    5. Soho

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le 10 ATTRAZIONI da NON PERDERE

1. Westminster Palace-House of Parliament, Big Ben e Westminster Abbey

Partiamo con uno dei simboli indiscussi della città: il Palazzo di Westminster con la sua Clock Tower, più conosciuta, impropriamente, con il nome di Big Ben (anche se in realtà il Big Ben è il soprannome della campana più grande della Torre dell’Orologio, che pesa la bellezza di quasi 14 tonnellate) e la vicina Abbazia di Westminster, ossia il secondo luogo di culto più importante dopo la St. Paul’s Cathedral, di cui parleremo tra poco.

Il Palazzo di Westminster è la sede del Parlamento del Regno Unito, ove si trovano le due Camere: la Camera dei Lord e la Camera dei Comuni, oltre a più di 1000 stanze ed a lunghi corridoi.

Fu costruito tra il 1016 ed il 1097 con l’idea di renderlo una residenza reale, ma nessun monarca ci ha mai vissuto. 

A seguito di un grosso incendio, gran parte dell’edificio venne distrutto e ricostruito poi tra il 1840 ed il 1876.

Il suo stile neogotico e la sua posizione lungo il Tamigi ne rendono uno dei posti più fotografati di Londra.. ed uno dei più belli (a mio avviso) !

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La Westminster Abbey è sede delle incoronazioni dei sovrani d’Inghilterra, nonché di sepoltura dei personaggi anglicani più importanti.

Costruita tra il 1045 ed il 1050 da Edoardo il Confessore in stile romantico e ristrutturata, poi, in stile gotico nel 1242, è una delle 4 attrazioni di Londra divenute Patrimonio dell’Umanità.

Ivi furono celebrati i funerali di Lady Diana nel 1997 ed i funerali della Regina Madre nel 2002.

>Informazioni per la visita: il Big Ben attualmente è in ristrutturazione, ma in ogni caso è visitabile solo dai cittadini britannici, mentre il costo d’ingresso per l’House of Parliament e l’Abbazia di Westminster è di 18,00 £ cadauno per gli adulti e rispettivamente di 15,50 £ e 7,00 £ per i ragazzi (i ticket sono acquistabili anche online). Per date, orari d’ingresso ed altre informazioni più dettagliate, visitate i siti: https://www.parliament.uk/about/living-heritage/building/palace/ e https://www.westminster-abbey.org/it.

2. Tower Bridge

Costruito nel 1886, è uno dei ponti elevatoi più famosi al mondo e la mia attrazione londinese preferita.

Prende il nome dalla Torre di Londra e collega i borghi di Tower Hamlets, ove sorge, appunto, la Tower of London, e di Southwark.

Camminare lungo la passerella di vetro che collega le due Torri e salire i 300 scalini fino al punto più alto della Torre, sono due cose che dovrai fare per goderti al meglio il Ponte e la vista che lo stesso offre.

3. Tower of London

Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 1988 e luogo storico millenario (la sua costruzione iniziale risale al 1066), è senz’altro una delle imperdibili attrazioni londinesi.

Tra queste mura fortificate è stata scritta gran parte della storia di Londra.

Inizialmente servì come residenza reale, ma a partire dal 1100 il Castello fu utilizzato come prigione.

Nel corso degli anni ha subìto molti assedi ed ha avuto innumerevoli ruoli; infatti, oltre a fungere da prigione, è stata utilizzata come arsenale, tesoreria, menagerie e sede dei gioielli della Corona Inglese.

Davanti alle entrate della Fortezza noterete delle guardie vestite con costumi cinquecenteschi, i “Beefeaters”, ossia le “Guardie del Palazzo Reale di Sua Maestà e della Fortezza della Torre di Londra”, che regalano ogni sera, da oltre 700 anni, un piccolo “spettacolo” chiamato “cerimonia delle chiavi”, la più antica funzione pubblica in essere.

Oltre alle Guardie, non è una cosa strana notare corvi che volano liberamente sulle nostre teste, difatti si racconta che Re Carlo II era convinto che, se i corvi volavano via dalla Torre di Londra, la monarchia sarebbe andata in rovina.

>Informazioni per la visita: il costo del biglietto è di 25,00 £ per gli adulti ed di 12,50 £ per i ragazzi. Per date, orari ed altro, visita il sito https://www.hrp.org.uk/tower-of-london/#gs.rytc1c.

4. London Eye

La ruota panoramica più alta d’Europa, costruita tra il 1998 ed il 2000 sulla riva sud del Tamigi, il London Eye, chiamato anche Millennium Wheel, con i suoi 135 metri d’altezza, è uno dei punti di osservazione più alti della città.

Ogni notte viene illuminata da 650 lampadine Led, le quali, specialmente in occasioni speciali o di festa, regalano meravigliosi spettacoli di luce.

La ruota conta 32 cabine che contengono 25 persone.

La struttura gira costantemente ad una bassa velocità per consentire alle persone di godersi al meglio il giro panoramico dalla durata di 30 minuti circa.

>Informazioni per la visita: Il costo del biglietto è di 24,50 £ per gli adulti, se lo acquisterai online, altrimenti è di 31,00 £. Acquistalo online, sia per risparmiare soldi, sia per evitare ore di coda.  Per date, orari ed altro, visita il sito https://www.londoneye.com

5. Buckingham Palace

La residenza ufficiale della famiglia reale del Regno Unito, o precisamente della Regina inglese dal 1762, quando Re Giorgio III lo acquistò dal Duca di Buckingham.

Costruito a partire dal 1703, il Palazzo è sede delle principali cerimonie pubbliche ed incontri di Stato. 

Con le sue 775 stanze ed il suo grandissimo e curatissimo parco di 20 ettari, Buckingham Palace è senz’altro un luogo da vedere.

Gli appartamenti reali si possono vedere solo in estate (generalmente da luglio a fine settembre), quando la famiglia reale si trasferisce nella residenza estiva (il Palazzo di Windsor) e, comunque solo se i monarchi si trovano fuori sede.

👉🏻Da vedere: la Cerimonia del Cambio della Guardia, che si tiene ogni giorno dalle 11.30 circa di fronte al Palazzo.

>Informazioni per la visita: Il costo del biglietto è di 26,50 £ per gli adulti e di 14,50 £ per gli under 17. Per date, orari ed altro, visita il sito https://www.rct.uk/visit/the-state-rooms-buckingham-palace

6. Hyde Park

Con i suoi 140 ettari è il più grande parco del centro di Londra, nonché il più antico.

Diviso a metà dal Serpentine Lake, nome dovuto alla particolare forma di questo laghetto artificiale, utilizzato nel 2012 per i giochi olimpici, e con i suoi numerosi scoiattoli, offre a turisti e cittadini un riparo dal caos.

👉🏻Da vedere: la Grand Entrance, risalente al 1824, il Marble Arch, l’Hyde Park Rose Garden e la Princess of Wales Memorial Fountain, costruita nel 2003 in memoria di Lady D.

7. Kensington Palace

Costruito a partire dal 1689, per molto tempo è stato la residenza reale inglese. Ivi nacque la Regina Vittoria nel 1819, ultima sovrana a risiedervi prima del trasferimento a Buckingham Palace.

Nel 1981 si trasferirono al Kensington Palace Carlo e Diana, che rimase come loro dimora ufficiale fino alla morte di quest’ultima nel 1997.

Attualmente il Palazzo ospita gli uffici e le dependance private di alcuni membri della famiglia reale. Al suo interno è possibile visitare gli appartamenti della Regina Vittoria, gli abiti cerimoniali della Regina Elisabetta II e quelli di Lady D.

>Informazioni per la visita: il costo d’ingresso è di 17,00 £ per gli adulti e 8,50 £ per gli under 15. Per date, orari, acquisto biglietti online ed altro, visita il sito https://www.hrp.org.uk/kensington-palace/visit/tickets-and-prices/#gs.ryxi70.

8. Piccadilly Circus

Il luogo di ritrovo per eccellenza, un incrocio nel quale passano migliaia di persone al giorno, Piccadilly Circus è senza ombra di dubbio una delle piazze più famose e frequentate di tutta Londra. Le sue insegne pubblicitarie luminose sono l’attrazione principale, nonché il di questo posto. 

La sua posizione e la sua vicinanza alle principali vie dello shopping (Oxford Street, Coventry Street, Haymarket) ed agli importanti luoghi di interesse, come i teatri di Shaftesbury Avenue, ne fanno uno dei principali punti di snodo del traffico e del caos cittadino, sia diurno, che notturno.

Oltre alle insegne pubblicitarie, la piazza è dominata dalla Statua in alluminio di Antaros, fratello di Eros (il dio dell’amore). Costruita nel 1893 in omaggio a Lord Shaftesbury, filantropo e paladino dell’abolizione del lavoro minorile, la statua rappresenta l’Angelo della Carità Cristiana.

9. Millennium Bridge

Costruito tra il 1999 ed il 2000, è il ponte sospeso pedonale di acciaio che collega la zona di Bankside con la City.

Photo credits: https://it.wikipedia.org/wiki/Millennium_Bridge#/media/File:Mill.bridge.from.tate.modern.arp.jpg

Il bello di camminare su questo ponte è strettamente legato alla vista che regala sulle attrazioni che si trovano sia a nord, sia a sud, cioè: nell’estremità sud del ponte si trova il Globe Theatre, il più famoso teatro del periodo elisabettiano, la Galleria di Bankside e la Tate Gallery, mentre nell’estremità nord si trova la Cattedrale di St. Paul.

10. Cattedrale di St. Paul

La St. Paul’s Cathedral è l’edificio religioso più grande della Gran Bretagna, ed il secondo più grande del mondo (il primo è la Basilica di San Pietro in Vaticano).

Costruita a partire dal 1675 e consacrata nel 1697, la Cattedrale è stata, ed è tutt’ora, sede di molti eventi famosi tra cui:

  • i funerali dell’ammiraglio Nelson, del duca di Wellington, di Winston Churchill e di Margaret Thatcher;
  • le celebrazioni giubilari della regina Vittoria;
  • i festeggiamenti per la fine delle due guerre mondiali;
  • il matrimonio tra il principe Carlo e la principessa Diana;
  • i festeggiamenti per i giubilei della regina Elisabetta II.

>Informazioni per la visita: il costo d’ingresso è di 17,00 £ per gli adulti e 7,20£ per gli under 17. Per date, orari, acquisto biglietti online ed altro, visita il sito http://www.stpauls.co.uk.

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i 3 MUSEI da VEDERE

1. British Museum

Creato nel 1743, è uno dei più antichi musei al mondo, nonché uno dei più grandi ed importanti musei della storia del mondo.

Ospita al suo interno circa 8 milioni di oggetti provenienti da importanti periodi storici: dall’era preistorica, al Medioevo, dall’antico Egitto (ha la più grande collezione di reperti, seconda sola a quella del Museo del Cairo, tra cui la “pietra di Rosetta”), ai Greci (ha la più antica collezioni di vasi greci) ed ai Romani.

Al suo interno vi è anche una grande ed importante biblioteca ed una delle zone più belle ed interessanti è il Grande Atrio.

>Informazioni per la visita: l’entrata al museo è gratuita. Per date, orari ed altro, visita il sito https://www.britishmuseum.org.

2. National Gallery

Situato nella bellissima Trafalgar Square, piazza dedicata alla battaglia di Trafalgar del 1805, è il museo d’arte più importante di Londra.

La National Gallery ospita più di 2300 dipinti realizzati tra il 1250 ed il 1900. Ci sono opere di numerosi ed illustri artisti italiani (tra cui Botticelli, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, Tiziano) ed internazionali (tra cui Rembrandt, Velazquez, Monet, Van Gogh, Cèzanne).

>Informazioni per la visita: l’entrata al museo è gratuita. Per date, orari ed altro, visita il sito https://www.nationalgallery.org.uk.

3. Natural History Museum

Un museo che, specialmente se hai bambini, ti consiglio di vedere, specialmente se hai almeno una mezza giornata di tempo libero o il tempo è brutto e devi “riempire” qualche vuoto nel tuo itinerario.

Costruito nel 1881, il Natural History Museum ospita 70 milioni di reperti ed è diviso principalmente in due parti: le Life Galleries e le Earth Galleries.

Nelle prime si trovano le collezioni principali di botanica, paleontologia e zoologia; nelle seconde si trova la storia della Terra e reperti di geologia e mineralogia.

>Informazioni per la visita: l’entrata al museo è gratuita. Per date, orari ed altro, visita il sito https://www.nhm.ac.uk.

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i 5 QUARTIERI da VIVERE

1. Covent Garden

Ex convento nato alla fine del XII secolo e rimasto fino al XIII secolo, Covent Garden divenne un luogo di mercato nel 1540 su ordine di Enrico VIII.

Da allora questo quartiere londinese è divenuto uno dei principali centri cittadini ed uno dei più frequentati, da turisti e non.

Il suo enorme mercato al coperto, i bar, i ristoranti ed i negozi, ma soprattutto i numerosi spettacoli offerti dagli artisti di strada, ne fanno un vero e proprio gioiello.

2. Notting Hill 

Resa famosa anche grazie al noto film con Hugh Grant e Julia Roberts, Notting Hill è uno dei quartieri più conosciuti e più amati di Londra. 

Vedere il mercato di Portobello Road (che si tiene quotidianamente) e camminare per le stradine con le casette colorate, è sicuramente una cosa che amerai.

E’ incredibile pensare che era uno dei quartieri più poveri della capitale britannica, in quanto adesso è uno dei quartieri residenziali più gettonati ed ultra-milionari.

3. City of London

La City è l’area più moderna di Londra, ma anche la più antica in quanto mantiene ancora le mura del II secolo della città romana, chiamata Londinium.

Questo quartiere è noto anche come Square Mile, dal momento che occupa un’area ben definita, ossia un miglio quadrato.

La City è il cuore finanziario ed è sede dei principali grattaceli visibili da diversi punti della città, tra cui: il palazzo della Lloyd’s, la Tower 42 e la Broadgate Tower.

Tra le attrazioni presenti vi è il monumento al grande incendio di Londra ( il The Monument), la St. Paul’s Cathedral, il Guildhall, il Royal Exchange, la Mansion House e la sinagoga Benis Marks.

4. Camden Town 

È un altro quartiere popolare, conosciuto principalmente per il Camden Market, uno dei più grandi e più famosi mercati della città. 

Questa area è un posto alquanto particolare ed unico, ed il suo fascino sta proprio in questo.

Un luogo alternativo, un mix di negozi che vengono per lo più abbigliamento gotico e negozi di tatuaggi e piercing e gente “stravagante” che lo frequenta. 

5. Soho 

Azzarderei col dire che Soho è il quartiere più cosmopolita, trendy e vario di Londra.

Affollato specialmente di notte, per i suoi numerosi locali, ristoranti, pub e discoteche, e racchiuso tra Piccadilly Circus, Leicester Square, Charing Cross Road, Oxford street e Regent Street, Soho è senza dubbio un luogo da vedere ma, soprattutto, da vivere.

All’interno del quartiere vi è anche China Town, una piccola Cina in miniatura, caratterizzata da negozi, ristoranti ed un’atmosfera orientale unica.

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Spero di averti dato dei buoni spunti e delle informazioni che magari non conoscevi per affrontare al meglio il tuo prossimo viaggio a Londra, sperando che questo benedetto Covid-19 sparisca e che possiamo tornare a viaggiare quanto prima.

Se hai qualche curiosità, domanda o semplicemente dirmi che ne pensi di Londra, se ci sei mai stato e se hai la curiosità di andarci, lasciami un commento oppure scrivimi via e-mail, o tramite il contact form. Sarò felice di risponderti e confrontarci in merito a quanto detto.

Ah.. non dimenticarti di seguirmi sui Social, specialmente su Instagram, dove pubblico foto ogni giorno.

A presto 🙂 !

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BUDAPEST in 2 giorni – Mercatini di Natale

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Una delle città più belle del Danubio e d’Europa, la seconda città più importante dell’Impero Asburgico, la capitale e maggiore città dell’Ungheria, durante il periodo delle festività natalizie diventa ancora più magica.

UN PO’ DI STORIA

Budapest nacque ufficialmente nel 1873, quando le due città storiche di Buda (“la città alta“) e Obuda (“l’antica Buda”), situate nel lato ovest del Danubio, si unificarono con Pest (“la città bassa“), situato sulla riva opposta del fiume.

Capitali europeeEuropeItinerario

AMSTERDAM in 5 giorni – le 10 cose (+ 1) da vedere e da fare

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Normalmente Amsterdam viene associata allo sballo ed al divertimento: dai coffee shop, dove puoi fumare la marijuana, al quartiere a luci rosse, dove ci sono le prostitute in vetrina.. ma in realtà questa città ha molto di più da offrire!

Avevo già accennato nel mio articolo precedente (clicca qui se te lo sei perso) l’amore che ho per la capitale olandese.. Le sue casette (oddio quanto amo le case olandesi!), le sue vie, i suoi canali, la natura che la circonda, i colori.. è davvero meravigliosa!

Senz’altro è una città sopra le righe, soprattutto se la visiterai nel periodo del Pride, ossia il festival che viene celebrato ogni anno dal 1996, tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, in nome dell’uguaglianza e delle pari opportunità per le comunità LGBT.

La sensazione che trasmette Amsterdam è la libertà.. la libertà di essere se stessi, senza essere giudicati; la libertà di vestirsi come vogliamo, senza essere guardati male; la libertà di ballare, senza distinzione di età, in mezzo ad una piazza senza aver cura di chi guarda (è così che Amsterdam mi accolse appena misi il piede fuori dal Tram)..

Questa città racchiude in sé talmente tante cose, che per capire ciò che dico va vista e vissuta in prima persona.

Ok.. ho già fatto una bella sviolinata nel post precedente e non voglio allungare il brodo… d’altronde penso che si sia già capito bene il mio pensiero su Amsterdam, perciò arriviamo al motivo per cui ti trovi in questo articolo.

Cosa vedere e cosa fare ad Amsterdam (e dintorni) in 5 giorni.

1. I Canali

Forse è banale iniziare da qui, ma d’altronde la bellezza di Amsterdam è strettamente legata ai corsi d’acqua che l’attraversano..

Gli oltre 165 canali, che vanno a coprire un’area di circa 100 km in lunghezza, sormontati da circa 1500 ponti, fanno sì che la città venga soprannominata la “Venezia del Nord”.

I tre canali principali, HerengrachtKeizersgrachtPrinsengracht, formano una cintura chiamata Grachtengordel. L’area compresa nella cintura di canali, ove sorgono oltre 1500 edifici storici, nel 2010 è stata inserita nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.

La “Curva d’Oro”
  • I canali nel dettaglio:

Herengracht: il “Canale dei Signori” è il primo dei tre canali principali nel centro di Amsterdam. Realizzato tra il 1585 ed il 1660, è divenuto nel tempo il canale più importante in quanto ivi abitavano le persone più ricche ed il borgomastro della città.

Keizersgracht: il “Canale dell’Imperatore” è il secondo e più ampio canale tra i tre principali del centro città. Realizzato a partire dal 1612, deve il suo nome all’Imperatore austriaco Massimiliano I d’Asburgo.

Prinsengracht: il “Canale del Principe” è il quarto e più lungo canale tra i principali e prende il nome da Guglielmo I d’Orange. E’ quello più recente, scavato nella seconda metà del XVII secolo. La maggior parte delle case che si affacciano sul canale sono state costruite durante l’Età d’Oro olandese ed i ponti si connettono con le vie del quartiere Jordaan.

Singel: è il canale più antico della città, costruito tra il 1450 ed il 1450, ed è circondato dalla parte medievale di Amsterdam. Tra il 1480 ed il 1585 venne usato come fossato.

Zwanenburgwal: prende il nome dalla strada in cui hanno vissuto il pittore Rembrandt ed il filosofo Spinoza, anche se originariamente si chiamava Verversgracht (“Canale dei Tintori“), in quanto l’industria tessile dominava questa parte della città ed i tessuti tinti venivano appesi, per essere asciugati, lungo questo canale.

Brouwersgracht: questo canale è famoso per la presenza delle case galleggianti. Anticamente ivi si trovavano molti magazzini e depositi per le navi, in quanto passavano in questo canale le navi provenienti dall’Asia con spezie e sete. Oggi i magazzini sono appartamenti, alcuni tra i più costosi di Amsterdam.

  • Consiglio: oltre a vederli a piedi o in bici, il giro in battello o in crociera tra i canali (specialmente al tramonto) è un’esperienza da fare! Online c’è molta scelta, il cui costo varia a seconda dei servizi offerti. Io prenotai questa crociera (guidata con audioguida) su GetYourGuide. Mi sono trovata bene ed il prezzo è molto buono.

2. Il museo di Van Gogh

Tappa fondamentale in un viaggio ad Amsterdam, il museo possiede la più grande collezione di opere del famoso pittore. 

E’ piuttosto grande, sono 3 piani, e ci vorranno un paio di orette per vederlo.

  • Nota importante: i biglietti si acquistano solo online in questo sito.
  • Costi ed orari

– il costo del biglietto è di € 20,00 (€ 23,50 se vorrai fare il tour multimediale) per gli adulti e gratuito i minori di 18 anni (prezzi aggiornati al 2023);

– gli orari di apertura e chiusura sono i seguenti: dal 25 febbraio al 5 novembre ogni giorno dalle 9:00 alle 18:00 (chiuso il 2 giugno ed il 4 giugno per eventi privati), dal 6 novembre al 15 dicembre da lunedì a venerdì dalle 9:00 alle 17:00 ed il sabato e la domenica dalle 10:00 alle 18:00, dal 16 al 31 dicembre dalle 9 alle 18:00.

  • Come arrivarci:

tram nn. 2, 5, 12 (fermata Van Baerlestraat); autobus nn. 347, 357, 397, N47, N88, N97 (fermata Rijsksmuseum)

3. La Casa di Anna Frank

La casa è un pezzo di storia ed è obbligatorio visitarla (secondo me). Nelle sue stanze la giovane ebrea Anna Frank e la sua famiglia rimasero nascosti nel periodo dell’occupazione nazista nei Paesi Bassi, dal 1942 al 1944 (anno in cui vennero scoperti dai nazisti e deportati nei campi di concentramento).

L’edificio si trova lungo il canale Prinsengracht e venne adibito a museo nel 1960.

Il percorso all’interno della casa prevede l’entrata, attraverso un passaggio segreto, nascosto da una libreria, nelle due stanze dove Anna scrisse il suo diario.

La visita comprende l’audioguida e credimi è un’esperienza davvero molto toccante.

  • Attenzione: come per il Museo di Van Gogh, anche il biglietto per la casa di Anna Frank si può acquistare solo online su questo sito.
  • Costi ed orari:

– il costo del biglietto (prezzi aggiornati al 2023) è di € 16,00 per gli adulti, € 7,00 per i ragazzi dai 10 ai 17 anni, ed € 1,00 per i bambini da o a 9 anni;

– è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 22:00.

  • Come arrivarci:

tram nn. 13 e 17, autobus nn. N82, N83, N84, N47, N97 (fermata per entrambi i mezzi Westermarkt).

4. Il Bloememarkt ed il Albert Cuypmarkt

Amante dei mercati? Questi due posti sono da non perdere.. (in realtà sono belli da vedere, soprattutto il primo, anche se i mercati non li sopporti!)

Il Bloememarkt è il mercato galleggiante dei fiori che sorge sul canale Singel ed è il primo mercato galleggiante d’Europa.

Ivi si trovano in vendita i bulbi di tulipano, nonché fiori freschi ed ogni tipo di souvenir olandese.

Fu inaugurato nel 1862, quando i coltivatori di fiori portavano la loro merce in città percorrendo il fiume Amstel sulle chiatte; oggi queste chiatte vengono usate per adibire le serre ed i negozi del mercato.

  • Orari: è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:30 e la domenica dalle 11:30 alle 17:30.
  • Come arrivarci: Tram nn. 2, 11 e 12 (fermata Koningsplein) oppure nn. 4, 9, 14 (fermata Muntplein).

In quanto all’Albert Cuypmarkt, il più popolare mercato rionale di Amsterdam, nonché il più grande d’Europa, è il ritrovo degli appassionati dei mercatini, ove si possono trovare prodotti di ogni genere nelle 250 bancarelle presenti.

  • Consiglio: mentre passeggi e guardi le bancarelle, non puoi farti scappare l’assaggio al famoso stroopwafel (i tipici biscotti olandesi), il cui profumo inebria tutta la via.
  • Orari: il mercato è aperto tutti i giorni, tranne la domenica, dalle 9.00 alle 17.00.
  • Come arrivarci: Tram linee 4 e 25 (fermata Stadhouserskade), linee 16 e 24 (fermata Albert Cuypstraat), linee 3 e 12 (fermata Ceintuurbaan) oppure Metro n. 52 (fermata De Pijp)

5. Piazza Dam

Piazza Dam è la piazza principale, nonché il cuore pulsante di Amsterdam.

Il Palazzo Reale

Nel 1270 nacque come piazza-mercato e ad oggi sorgono alcune delle attrazioni principali della città: il Palazzo Reale (costruito nel XVII secolo in funzione di Municipio, trasformato poi da Luigi Bonaparte, fratello di Napoleone, nel 1808 in Palazzo Reale, rimasto così anche quando Guglielmo I tornò sul trono dopo l’occupazione francese, e ritrasformato nel 1936 in Municipio, anno in cui divenne ufficialmente proprietà del Regno dei Paesi Bassi), il Nieuwe Kerk (la chiesa ove si tengono le incoronazioni, nonché sede di mostre e concerti d’organo), il Nationaal Monument (costruito nel 1956 in memoria delle vittime della seconda guerra mondiale) ed il Museo delle Cere Madame Tussauds (il più famoso museo di cere a livello mondiale).

Da piazza Dam si diramano le vie principali dello shopping (KalverstraatNieuwedijk Damrak).

  • Come arrivarci: Tram nn. nn. 2, 11, 12 13, 17 (fermata Dam) oppure l’autobus nn. N85, N87, N89, N91, N93). Se ti trovi alla Stazione Centrale, ti consiglio di raggiungere la piazza a piedi, camminando lungo la Damrak.
  • Se vorrai visitare il Palazzo Reale, cosa che io non ho fatto, il costo del biglietto, acquistabile online, è di € 10,00 per adulti e gratis per i minori di 18 anni e comprende l’audioguida. E’ aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00.

6. Il Quartiere a Luci Rosse

Amsterdam non è Amsterdam senza il quartiere più famoso della città: il Red Light District, il simbolo per eccellenza della trasgressione e della vita notturna, dove troverai strip club, sexy shop, coffee shop, musei del sesso e le famose vetrine con le donne seminude. 

Ma non solo, ivi sorge la Oude Kerk, una delle chiese più antiche di Amsterdam, che la sera si tinge di rosso.

Chiariamo una cosa: anche se (come me) non sei interessato a prostitute o coffee shop, è un luogo che non puoi perderti durante il tuo soggiorno ad Amsterdam. 

Personalmente l’ho visto sia di giorno che di notte, ma ovviamente è di notte che lo vedrai al massimo dello “splendore“.

  • Curiosità: ci sono circa 290 stanze affittate a prostitute, provenienti da ogni parte del mondo, che fatturano circa 650 milioni di euro all’anno (secondo i dati ufficiali). 
  • Attenzione n. 1: non fotografare le vetrine, è vietato! Rischi che il buttafuori di qualche club, o il pappone di qualche prostituta butti il tuo cellulare, la tua fotocamera o la tua videocamera nel canale!
  • Attenzione n. 2: Essendo un luogo molto affollato, soprattutto la notte, occorre prestare attenzione (soprattutto alle borse). Nonostante, però, che sia un quartiere diciamo “particolare“, è piuttosto sicuro in quanto tutta l’area è sorvegliata costantemente da poliziotti.
  • Come arrivarci: Tram nn. 2, 4, 11, 12, 14 (fermata Dam); autobus nn. N85 ed N87 (fermata Dam), Metro nn. 51, 53, 54 (fermata Nieuwmarkt). Ti consiglio, però, di partire dalla Centraal Station, proseguire fino alla Oude Kerk e da lì cominciare il tuo giro tra le stradine.

7. Jordaan e The 9 Streets

Jordaan è il quartiere più pittoresco e più caratteristico di Amsterdam, nato nel XVII per ospitare i migranti olandesi e stranieri durante Secolo d’Oro, divenuto poi il quartiere degli artisti. Per visitarlo ti consiglio di partire dalla Casa di Anna Frank.

Il The 9 Streets invece è il piccolo quartiere dello shopping: comprende le 3 strade che attraversano i canali di Herengracht e di Keizersgracht dando vita così a 9 tratti di strada, in cui si trovano piccole boutique di articoli di lusso, negozi di antiquariato, gioiellerie, librerie, bar e ristoranti.

8. Il Vondelpark

Un’oasi di tranquillità e natura, è il polmone verde ed il parco più grande della città. 

Durante le giornate primaverili ed estive il parco viene utilizzato come “teatro a cielo aperto”, ospitando concerti, spettacoli, rappresentazioni teatrali e cinematografiche.

Ottimo per un picnic o semplicemente per riposarsi dopo le lunghe camminate in città, è anch’esso un luogo imperdibile.

  • Come arrivarci: Tram linee 2 o 3, oppure 1 o 11 (ci sono diverse fermate, il parco si estende per circa 2 km).

9. Il Rijkmuseum

Premetto che questo museo non l’ho visto, per dare priorità ad altre cose, ma voglio darti qualche informazione se tu vorrai farlo.

E’ il museo più grande d’Olanda ed offre una grande collezione di opere d’arte olandese (tra cui il famoso dipinto “La Ronda di notte” di Rembrandt) dal medioevo al XX secolo, nonché una collezione di arte asiatica.

Fondato nel 1809 da Luigi Napoleone, oggi accoglie oltre 1 milione di visitatori l’anno.

  • Da vedere: vicino al museo vi è un piccolo giardinetto molto carino in cui ti consiglio di fermarti se vorrai riprendere le energie, o se vorrai fare una partita a scacchi!
  • Costo ed orari: il prezzo del biglietto è di € 20,00 (€ 19,00 se acquistato online) per gli adulti e gratuito per i minori di 18 anni ed è aperto tutti i giorni, tutto l’anno, dalle 9.00 alle 17.00.
  • Come arrivarci: si trova a Museumplein, tram linee 2, 5 e 12 (fermata Rijksmusuem), autobus nn. 347, 357, 397, N47, N88, N97).

10. Il Nemo Science Museum

Ti consiglio questo posto non tanto per il museo in sé (che oltretutto è il più grande centro scientifico d’Olanda), attrazione che (se hai figli) farebbe molto felice i bambini, ma per il panorama che offre.

Si può salire (gratuitamente) sopra questa particolare struttura a forma di nave (struttura peraltro realizzata da Renzo Piano), mettersi a sedere parte della città da un’altra prospettiva.

Credimi che vale la pena farci un salto. Si trova vicino alla Centraal Station ed è nella parte più moderna di Amsterdam.

  • Come arrivarci 1: Dalla Stazione si cammina lungo l’Oosterdokskade e si attraversar il Mr. J. J. Van Der Veldebrug.
  • Come arrivarci 2: se ti trovi in zona Waterlooplein, ti consiglio prima di tutto di attraversare il ponte Blauwbrug, dove avrai la vista sul Magere Brug (il ponte elevatoio) e passarci sopra, poi proseguire lungo il Nieuwe Herengracht, affiancando l’Hortus Botanicus, fino all’imbocco dell’IJ Tunnel.

Bonus: Zaanse Schans

Ho dovuto metterlo come bonus perché Zaanse Schans non si trova ad Amsterdam, ma per chi si trova qui, non può perdersi la possibilità di fare una piccola (bellissima) gita fuori porta!

Zaanse Schans è un villaggio di mulini che ti riporta indietro nel tempo. 

Ivi troverai una sorta di riproduzione dell’Olanda del Seicento-Settecento. E’ proprio a Zaan che nel XVIII secolo erano in funzione quasi 700 mulini che venivano usati in svariate maniere: dal macinare spezie e farina, al rompere le pietre che venivano utilizzate poi per costruire le case nelle città circostanti.

E’ un posto molto turistico è vero, e per alcuni sembrerà poco autentico.. ma in realtà ci vivono davvero! Non è solo un museo a cielo aperto.

L’ingresso è gratuito, ma all’interno vi sono dei piccoli musei a pagamento (per le informazioni più dettagliate ti lascio il link).

  • Nota: Se sei interessato ai musei, ti consiglio la Zaanse Schans Card che con € 15,00 (adulti) e € 10,00 (bambini dai 4 ai 7 anni), ti permetterà di vedere gratuitamente musei (Zaans Museum, Wevershuis, Kuiperij, Museum Zaanse Tijd) e botteghe, nonchè avere sconti nei negozi souvenir, nei punti di ristoro e per le escursioni in barca.
  • Consiglio: non perderti il laboratorio degli zoccoli e la fabbrica di formaggio, ove peraltro c’è una piccola fattoria, dove fanno il Gouda (il formaggio olandese per eccellenza).
  • Consiglio n. 2: non avere fretta, ti consiglio di prenderti una mezza giornata per visitarlo tutto con calma.. considerando ovviamente anche il tempo che ci potrai mettere per raggiungerlo.
  • Nota: Volendo puoi noleggiare una bici, oppure fare un giro in battello, ma prima di tutto fai un bel giro a piedi e goditi la magia di questo luogo.. 

Per le informazioni su come raggiungerlo ti rimando al mio articolo.

Se preferisci andare con un tour organizzato, ti consiglio di dare un’occhiata a questo tour organizzato da Civitatis, in cui scoprirai le bellezze di Zaanse Schans, ma anche di Volendam e Marken, i villaggi dei pescatori più famosi della zona.

É davvero completo e, soprattutto, è in lingua italiana e con cancellazione gratuita (il covid ci ha insegnato che è meglio “proteggerci” da eventuali problemi che ci costringono a rimandare o annullare i viaggi).

Considerazioni finali

In questo articolo ho racchiuso tutte le attrazioni che per me sono imperdibili per un perfetto viaggio ad Amsterdam.

C’è ben altro da vedere e da fare, è una città davvero piena di attrazioni, ma questo va in base ai gusti personali ed alle intenzioni che uno ha quando visita un determinato luogo..

In 5 giorni potrai viverla a 360 gradi, ovviamente però dovrai camminare!

Se avrai bisogno di qualsiasi consiglio o qualche altra informazione su una o più tappe, lasciami un commento o scrivimi via e-mail, sarò lieta di esserti di aiuto per vivere al meglio questo viaggio nella meravigliosa capitale olandese.

A presto..

Capitali europeeEuropeOlanda

AMSTERDAM in 5 giorni: Organizzazione ed Informazioni utili

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Amsterdam è una delle poche città che ho visitato in cui mi sono sentita a casa nonostante non ci fossi mai stata prima.

Immaginavo che mi sarebbe piaciuta… ma non così tanto da innamorarmene!

Amsterdam ha quell’incontro stupendo tra natura e metropoli che la rendono magica ai miei occhi!

Diciamo la verità: avevo sempre sentito parlare di questa città, ma non l’avevo presa molto in considerazione.. ho sempre dato priorità ad altri posti..

A giugno 2018, però, mi son trovata a dover scegliere una città europea economica, che avrei potuto vedere in una manciata di giorni e la scelta ricadde sulla capitale olandese..

Non essendo una città enorme (è “a misura d’uomo“), 5 giorni li ho trovati più che sufficienti per vederla e viverla in ogni sua parte!

In questo articolo, quindi, ti parlerò dell’organizzazione e ti darò qualche informazione e consiglio.

Organizzazione

Come per ogni viaggio, l’organizzazione è sempre la parte diciamo più “impegnativa”, ma anche quella che amo fare di più.

Documentandomi un po’ sul web, sapevo che ci volevano più o meno dai 3 ai 5 giorni per vedere la città.. questo ovviamente a seconda di cosa uno vuole vedere..

Per scegliere quanti giorni rimanere, io mi sono basata principalmente sul budget a disposizione e sul tempo da dedicare ai musei ed alla gita fuori città che volevo fare.. e scelsi 5 giorni!

  • Consiglio: se la tua intenzione è vedere solo Amsterdam, senza andare nei dintorni e senza vedere tutti i musei, 3 giorni in effetti sono più che sufficienti!

Volo

Prenotando il volo poco meno di 2 mesi prima dalla partenza, quello più economico che trovai fu Pisa-Eindhoven con Ryanair (la mia fedele compagna degli ultimi viaggi europei).

Presi il volo la mattina all’alba, arrivando ad Eindhoven alle 9:30. Ce n’era uno anche nel tardo pomeriggio, ma, per poter sfruttare la giornata e fare un primo giro in città, scelsi di alzarmi alle 3:30 di notte!

Spostamenti da e per l’aeroporto

Dall’Aeroporto ad Amsterdam centro ci sono circa 130 km, non proprio dietro l’angolo ma d’altronde sono una viaggiatrice low budget e questa era la scelta meno costosa.

Per arrivare ad Amsterdam, da Eindhoven ci sono 2 opzioni:

1) bus navetta + treno: ci sono due linee di bus che hanno il numero 401 ed il numero 145 (il primo passa ogni 10 minuti, mentre il secondo ha due partenze ogni ora dal lunedì al venerdì ed una partenza ogni ora il fine settimana) che ti porteranno alla Stazione (costo 3,00 € a tratta); dalla Stazione dovrai poi prendere il treno che ti porterà alla Centraal Station di Amsterdam in circa un’ora e mezzo (costo € 19,20 a tratta);

2) AirExpressBus: questo è un pullman che dall’aeroporto va diretto ad Amsterdam, facendo una sola fermata ad Utrecht (costo € 38,50 A&R). I biglietti ti consiglio di acquistarli su internet (su https://www.airexpressbus.com), così eviterai code o perdite di tempo.

Per comodità e costo (anche se c’è pochissima differenza tra le due) io ho scelto la seconda opzione.

Dove ho dormito

La scelta del pernottamento non è stata per niente facile: su Booking.com i prezzi erano alti, su AirBnB idem… ero alquanto disperata!

Girando sul web mi sono imbattuta su un sito tedesco che non conoscevo, HRS, dove trovai un Hotel 4 stelle che costava abbastanza poco e meno rispetto a qualsiasi alloggio (ostelli, B&B, stanze in case private, ecc.) che avevo visto prima.. L’Hotel Artemis (che oltretutto era – ed è – presente anche su Booking, ma il prezzo era molto più alto).

Essendoci un po’ di discrepanza dei prezzi tra un sito ed un altro ed oltre al fatto che appunto non conoscevo questo sito, prima di prenotare mi misi a leggere recensioni su recensioni e solo dopo poi mi buttai nella prenotazione!

Per ulteriore tranquillità, ma questa è una cosa che ti consiglio di fare a prescindere dal sito web più o meno conosciuto, mandai subito una mail all’Hotel stesso per avere conferma della prenotazione..

Ho pagato 295,00 € (eravamo in 2) per una bellissima camera matrimoniale, con enormi letti singoli, in un quartiere super tranquillo a circa 30 minuti di autobus dal centro.

Informazioni generali e consigli

Come spostarsi in città

Amsterdam, come ho scritto in premessa, è una città a misura d’uomo e non c’è miglior modo per vederla se non a piedi.. o in bici!

Se, però, come me alloggerai un po’ lontano dal centro, ti occorrerà senza subbio sapere quali mezzi potrai prendere… e ce n’è una bella varietà!

1) Tram: era quello che prendevo tutti i giorni. Il più veloce ed il più comodo. Ci sono 15 linee che coprono una vasta area e le vie principali della città. Il servizio è gestito dal GVB, di cui ti potrà far comodo avere l’app (disponibile per Android ed iOS). Il biglietto si può acquistare a bordo, pagando con contanti o con carta di credito. Mi raccomando: ricordati di timbrare l’ingresso e l’uscita ogni volta che salirai o scenderai dal Tram.

2) Autobus: sono più numerosi dei Tram e coprono un’area più ampia, anche se sono meno veloci. La rete urbana è gestita dal GVB, la stessa dei Tram, mentre l’extraurbana è gestita da Connexxion (è quella che collega l’aeroporto di Schiphol al centro città con il bus n. 397, e quella che collega Zaandam e Zaanse Schans con il bus n. 391) e da EBS (che collega Amsterdam con Volendam, Edam e l’isola di Marken, Monnichendam – linee 312, 314, 315, 316);

3) Metro: è composta da 5 linee, di cui 3 partono dalla Centraal Station (nn. 51, 53, 54) e collegano i quartieri periferici di Amsterdam. Anch’essa è gestita dal GVB.

(Fonte: https://www.viviamsterdam.it/trasporti/come-muoversi-trasporti.html)

4) Bicicletta: non crederai mai a quante biciclette ci sono ad Amsterdam finché non sei lì (tanto che ci sono più bici che persone.. sul serio..). Ci sono numerosissime compagnie di noleggi (ad esempio Yellow Bike Amsterdam, MacBike Amsterdam, Discount Bike Rental Amsterdam) ed il costo si aggira tra i 10,00 ed i 15,00 € al giorno, quindi avrai l’imbarazzo della scelta. La pista ciclabile è infinita (circa 400 km) e ben delineata sia in centro, sia in periferia;

5) Battelli, Crociere e Traghetti: per quanto riguarda i primi sono gestiti dal GVB e, se non erro, ci sono 3 linee che partono da dietro la Centraal Station (il costo è quello dei biglietti di tram ed autobus). Le crociere, invece, sono gestite da diverse compagnie e le puoi prenotare, come ho fatto io, su GetYourGuide ad un ottimo prezzo. I traghetti, invece, sono gratuiti ed il più famoso è Buiksloterweg Ferry che parte da dietro la Stazione ed attraversa il fiume, portandoti all’EYE Amsterdam ed all’A’dam lookout.

6) Taxi: è sicuramente il mezzo meno economico di tutti, ma utile soprattutto di notte quando gli autobus sono meno frequenti. 

  • Costo biglietti Tram, Autobus, Metro1h = € 3,20 (tariffa diurna) ed € 4,70 (tariffa notturna); 24h = € 8,00; 48h = € 13,50; 72h = € 19,00; 96h = € 24,50; 120h = € 29,50

Bonus: Collegamenti Amsterdam/Zaanse Schans:

Zaanse Schans è sicuramente una di quelle mete che non puoi perderti! E’ molto turistica, è vero.. però è una chicca!

Per arrivarci, puoi scegliere tra queste 3 opzioni:

a) Autobus: Linea Connexxion n. 391 dalla Stazione Centrale di Amsterdam ti porta fino all’ingresso del Villaggio in circa 40 minuti (costo, se non erro, € 5,00 A&R)

b) Treno: parte dalla Stazione Centrale ed in circa 17 minuti si arriva alla fermata Zaandijk – Zaanse Schans. Dalla stazione di Zaandijk all’ingresso del villaggio occorre fare una camminata di circa una ventina di minuti (costo € 6,40 A&R)

c) Bici: dovrebbe essere un percorso di circa 20 km (dico dovrebbe perché non l’ho fatto personalmente) e la pista ciclabile attraversa tutta la campagna olandese.

Io scelsi di prendere il treno essendo il mezzo più veloce. Se dovessi tornarci credo che sceglierò la bici.. allenandomi un po’ prima o magari facendo solo o l’andata o il ritorno ;-)!

Dove fare shopping

Fare shopping ad Amsterdam è uno spasso.. c’è davvero di tutto! Ed il portafoglio piangerà… 

Imperdibili sono i due mercati più famosi della città: Albert CuypMarket (aperto tutti i giorni, tranne la domenica, dalle 9:00 alle 17:00), il mercato a cielo aperto più grande d’Europa, ed il Bloemenmarkt (aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:30 e la domenica dalle 11:30 alle 17:30) il famoso mercato di fiori galleggiante, dove troverai in vendita i bulbi di tulipani per poter portare un po’ di Olanda a casa, ma son solo.. troverai anche un’infinità di souvenir.

Albert CuypMarket 

Se sei un amante del Natale come la sottoscritta, accanto al mercato galleggiante c’è un negozietto in cui è natale 365 giorni l’anno e si chiama: Christmas Palace (indirizzo: Singel 508-510, 1017 AX Amsterdam, Paesi Bassi).

Ovviamente poi troverai negozi di souvenir sparsi per tutto il centro ed i prezzi sono davvero ottimi… Per questo son tornata a casa con centinaia di souvenir: ho tulipani finti e mulini a vento ovunque… persino nella presa della luce!

Per quanto riguarda, invece, lo shopping “generico” (catene, grandi magazzini, ecc.) le vie principali sono KalverstraatNieuwedijk (dove troverai anche il centro commerciale Magna Plaza) e Damrak: la prima parte da Piazza Dam e finisce a Muntplein, la seconda e la terza partono sempre da Piazza Dam e finiscono alla Centraal Station..

Magna Plaza

Se ti piace l’antiquariato ed il vintage ti consiglio il quartiere De Jordaan ed il Waterlooplein, il mercato delle pulci (aperto tutti i giorni, tranne la domenica, dalle 9:00 alle 17:00).

Dove mangiare

Mangiare nei ristoranti è piuttosto caro, ma è possibile trovare valide alternative a basso costo, per tutti i gusti.

Mi sento di consigliarti principalmente una zona ricca di bar, pub, fast food ecc.. Leidseplein (anche la fermata del Tram si chiama così).

Ci sono veramente un’infinità di locali (divisi principalmente nelle vie parallele Korte Leidsedwarsstraat e Lange Leidsedwarsstraat) ed avrai l’imbarazzo della scelta.

L’ultima sera mangiai in questo locale: “Satellite Sports Café”, una steackhouse veramente buona ed a basso costo.. Se sei amante della carne, con € 9,95 il giorno ed € 11,95 la sera mangerai delle costine di maiale (illimitate.. potrai riprenderle quante volte vorrai) con patatine fritte buonissime !

Iamsterdam City Card

Premetto che io non ne ho usufruito, in quanto i musei che volevo vedere erano due e la Card non mi conveniva, ma è giusto che tu sappia cos’è e quanto costa per fare le tue valutazioni.

  • Cos’è ? 

E’ un pass turistico che ti permette di accedere gratuitamente ad oltre 70 musei ed attrazioni, sconti su ristoranti, eventi e noleggi bici, e viaggi gratis ed illimitati su tram ed autobus della compagnia di trasporti GVB (per tutte le informazioni dettagliate e per acquistarlo vai su https://www.iamsterdam.com/it/i-am/i-amsterdam-city-card).

  • Cosa è escluso?

– i trasporti non gestiti da GVB (esempio viaggi da e per l’Aeroporto di Schipol, viaggi sulla rete ferroviaria, ecc.);

– il museo di Anna Frank.

  • Quanto costa?

Il prezzo varia a seconda della durata della validità: 1 giorno (24h) = € 65,00 adulti e bambini; 2 giorni (48h) = € 85,00 adulti e bambini; 3 giorni (72h) = € 105,00 adulti e bambini; 4 giorni (96h) = € 120,00 adulti e bambini; 5 giorni (120h) = € 130,00 adulti e bambini;

Considerazioni finali: Quanto ho speso?

Il mio budget per questi 5 giorni era 500,00 € e ci sono perfettamente rientrata..

Il costo totale tra volo, hotel, musei, treno per Zaanse Schans ed il pullman Eindhoven-Amsterdam è stato di € 360,00 circa. Il resto dei soldi sono stati spesi in tanti souvenir e nel mangiare (considerando che ho pranzato solo un giorno in un locale tipico, per il resto, come per tutti i viaggi che faccio, mi sono arrangiata).

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Spero di averti dato tutte le informazioni necessarie per organizzare il tuo viaggio in questa meravigliosa città! Nel caso mancasse qualcosa, lasciami un commento oppure scrivimi una e-mail.. 🙂

A presto 🙂

Capitali europeeEuropeIrlandaItinerario

The Emerald Isle – Dublino in 1 giorno: cosa vedere?

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Dublino è stata il punto di partenza del mio mini-viaggio alla scoperta delle bellezze irlandesi (clicca qui se vuoi vedere l’itinerario completo).

Inizialmente avevo programmato di vederla in un paio di giorni, in realtà un giorno per me è stato più che sufficiente.

La parola d’ordine è camminare! Si, perché il centro di Dublino è abbastanza piccolo ed il miglior modo per vederlo e viverlo è a piedi..  

La città è divisa in due parti dal fiume Liffey: la parte Nord (quella più moderna, dominata da O’ Connel Street) e la parte Sud (quella che racchiude le attrazioni principali).

Io sono partita dalla parte Sud, precisamente dalla Christ Church Cathedral, proseguendo poi verso Nord, facendo fatto una sorta di percorso ad anello con ultima tappa alla St. Patrick Cathedral.

Qui di seguito ti elencherò i posti che ho visto, seguendo l’itinerario che ho fatto, e ti darò le informazioni necessarie per aiutarti a programmare meglio la tua giornata in questa vivace città.

1. Christ Church Cathedral e Dublinia

Non sono proprio una grande appassionata di Chiese, ma questa è veramente bella.

L’attuale struttura risale al 1870, poiché la prima, costruita interamente in legno nel 1038, fu distrutta da un grande incendio. E’ stata poi ricostruita tra il 1173 ed il 1240 dai Normanni, ma caduta in rovina fino al XIX secolo, quando venne restaurata.

Nell’ala centrale della Cattedrale vi è Dublinia, un museo di storia vichinga e medievale.

  • Informazioni per la visita: 

1) per la Cattedrale il costo è di € 6,00 per gli adulti ed € 4,00 per i bambini e gli orari di apertura (che possono variare in base alle funzioni religiose) sono i seguenti:

– Aprile, Maggio, Settembre ed Ottobre da lunedì a sabato dalle 9.30 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.15); da Giugno ad Agosto, da lunedì a sabato dalle 9.30 alle 19.00 (ultimo ingresso alle 18.15); da Novembre a Marzo, da lunedì a sabato dalle 9.30 alle 17.00 (ultimo ingresso alle 16.15);

– la Domenica, invece, da Giugno ad Agosto dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 16.30 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.30); da Settembre a Maggio dalle 12.30 alle 14.30;

2) per Dublinia il costo è di € 9,50 per gli adulti ed € 6,50 per i bambini, è aperta tutto l’anno, tutti i giorni (esclusi il 24, 25, 26 dicembre) gli orari d’ingresso sono:

da Marzo a Settembre dalle 10.00 alle 18.30 (ultimo ingresso alle 17.30);

– da Ottobre a Febbraio dalle 10.00 alle 17.30 (ultimo ingresso alle 16.30).

  • Nota: Io sono entrata nella Cattedrale senza pagare il biglietto, quindi credo che questo serva solo per una visita “particolare” (purtroppo non mi sono informata in merito).

2. Trinity College: The Old Library & The Book of Kells

Passando per Dame Street, una delle vie principali di Dublino, si raggiunse la seconda tappa della giornata (anche se nel frattempo mi avevano già catturato alcuni negozi di souvenir ed avevo già iniziato a spendere soldi.. ops!).

Il Trinity College è senza dubbio la tappa principale di ogni persona che visita Dublino.

E’ una delle università più antiche d’Irlanda, nonché una delle più prestigiose al mondo, fondata su ordine di Elisabetta I nel 1592. Inizialmente fu un college riservato a soli uomini protestanti; nel 1793 furono accettati anche i cattolici ed infine dal 1904 le donne.

Tra gli ex studenti “famosi” ci fu anche Oscar Wilde.

Si estende su un’area di 220.000 mq ed al suo interno è presente la Old Library (imperdibile anche se sei un fan di Harry Potter!), un biblioteca che comprende circa cinque milioni di testi ed un’importante collezione di antichi manoscritti, tra cui il The Book of Kells.

Il “Libro di Kells”, conosciuto anche come Grande Evangeliario di San Columba, è un manoscritto realizzato da monaci irlandesi intorno all’800. Per la tecnica della sua realizzazione e per la sua bellezza, è considerato una delle più importanti opere d’arte dell’epoca. Contiene il testo in latino dei 4 vangeli, accompagnato da note introduttive ed esplicative, con numerose illustrazioni colorate.

  • Informazioni per la visita:

– il costo del biglietto per l’ingresso alla “Old Library e The Book of Kells” è di € 14,00 per gli adulti ed € 11,00 per i bambini;

– gli orari di apertura sono i seguenti:

1) da Maggio a Settembre = da lunedì a sabato dalle 8.30 alle 17.00; domenica dalle 9.30 alle 17.00;

2) da Ottobre ad Aprile = da lunedì a sabato dalle 9.30 alle 17.00; domenica dalle 12.00 alle 16.30.

  • Consiglio: acquista il biglietto su internet (cliccando sul sito sopra inserito), non risparmierai nulla ma almeno non rischi di fare ore di coda. E’ un’inutile perdita di tempo!

3. Statua di Molly Malone

Vicino al Trinity College, è immancabile una fotografia alla Statua più famosa di Dublino: la Molly Malone Statue.

“In Dublin’s fair city where the girls are so pretty. I first set my eyes on sweet Molly Malone. As she wheeled her wheelbarrow through the streets broad and narrow. Crying “cockles and mussels, alive, alive, oh”

The Dubliners – Molly Malone

Nella cultura irlandese Molly Malone è un autentico simbolo. Non si sa se la ragazza è realmente esistita, ma leggenda vuole che ella era una ragazza dalla doppia vita: di giorno faceva la fruttivendola e di notte la prostituta. Morì a causa di tifo presumibilmente il 13 giugno 1699, giorno in cui tutt’ora viene commemorata.

4. Temple Bar

Da College Green, proseguendo per Dame Street e girando a destra per Eustace Street oppure per Temple Ln S, ci addentrammo nel cuore pulsante e vibrante della città, nonché il punto di ritrovo di centinaia di persone..

Temple Bar non è solo il nome del più famoso pub di Dublino, ma anche del quartiere in cui si trovano la più alta concentrazioni di pub e ristoranti della città.

Questo colorato ed affollato quartiere è caratterizzato da diverse stradine pedonali che si intersecano tra di loro e che passo dopo passo ti immergono nella vera essenza della città. Artisti di strada e gente un po’ sopra le righe ne fanno da padroni!

5. O’ Connell Street

Passando sul ponte più caratteristico della città, l’ Ha’ Penny Bridge, risalente al 1816, ed attraversando il Liffey, passammo nella parte Nord, che già a primo impatto si differenzia dalla parte Sud.

Percorremmo la Bachelors Walk, che costeggia il Liffey, arrivando poi ad O’ Connell Street.

Una delle strade più grandi d’Europa, nonché la via principale di Dublino (soprattutto per i collegamenti autobus, pullman, ecc), ricca di negozi, bar e ristoranti per ogni gusto, O’ Connell Street è stata spesso al centro di eventi storici (l’Insurrezione di Pasqua del 1916 e la Guerra civile irlandese del 1922) e di manifestazioni, tra cui l’annuale parata per il St. Patrick’s Day.

5. Dublin Castle

City Hall

Da O’ Connell Street ripercorremmo il quartiere Temple Bar, per salutarlo definitivamente ed arrivammo di fronte al City Hall (il Municipio), per raggiungere la quinta tappa: il Castello di Dublino.

Il Castello fu il centro del potere, nonché il simbolo dell’occupazione inglese in Irlanda.

Costruito nel 1204 dal Re Giovanni d’Inghilterra, originariamente era formato da 4 torri, un fossato ed un ponte levatoio, ma la maggior parte di esso fu distrutto da un incendio nel 1684 ed oggi è rimasta soltanto una delle quattro torri originali, la Record Tower.

Fu sede di rappresentanza prima della luogotenenza britannica e poi, nel 1922, del Governo irlandese.

Il Castello non l’ho visitato, mi sono solo soffermata nel giardino (il Dubh Linn Garden) a fotografarlo.. Giardino che mi sarei voluta godere di più (è molto bello), ma la pioggia non lo ha permesso (mi sono dovuta rinchiudere per più di mezz’ora nella Cheaster Beatty Library).

Nel caso, però, che tu voglia visitarlo, il costo del biglietto è di € 8,00 (€ 12,00 per la visita guidata) per adulti ed € 4,00 (€ 6,00 per la visita guidata) per bambini. Non si può acquistare su internet, ma per qualsiasi informazione ti lascio il link.

Gli orari di apertura e chiusura sono i seguenti: tutti i giorni dalle 9.45 alle 17.45, con ultimo ingresso alle 17.15.

6. St. Patrick Cathedral

Dopo tanti chilometri per le strade del centro e dopo che la pioggia aveva fatto spazio ad un bel solicino, arrivammo all’ultima tappa della giornata dublinese.

La Cattedrale di San Patrizio è il simbolo dell’Irlanda protestante, edificata nel 1191 nel luogo dove si narra che San Patrizio, patrono dell’isola a cui è dedicato il St. Patrick’s Day (17 marzo di ogni anno), battezzò i pagani, convertendoli, in un pozzo del 450 d.C..

Non sono entrata all’interno, però anche solo andare per vederla da fuori ne vale la pena, soprattutto perché è circondata da uno splendido giardino super fiorito e curato.. a cui ho fatto un bel po’ di foto!

  • Informazioni sulla visita:

il costo d’ingresso è di € 8,00 e gli orari di apertura e chiusura sono i seguenti:

1) da Marzo ad Ottobre = da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 17.00, sabato dalle 9.00 alle 18.00, domenica dalle 9.00 – 10.30, dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 16.30 – 18.00;

2) da Novembre a Febbraio = da lunedì a sabato dalle 9.30 alle 17.00, domenica dalle 9.00 – 10.30, dalle 12.30 alle 14.30.

Ti lascio il link del sito web della Cattedrale per ulteriori informazioni.

Come muoversi in città

Come ho scritto all’inizio di questo articolo, il centro città si gira benissimo a piedi, ma per raggiungerlo, se come me alloggerai lontano dal centro, gli autobus sono la scelta migliore.. 

Il servizio di autobus (Dublin Bus) di Dublino è diviso in 13 zone ed il costo varia a seconda del numero di fermate, andando da 1,95 € a 3,60 €).

Il biglietto si compra a bordo.. Mi raccomando: riempiti di monete! Ti serviranno. Gli autisti non sono molto cortesi (diciamo che danno per scontato che tu sappia le “regole“) e se non hai monete non ti fanno salire!

  • Consiglio: se nel tuo soggiorno prenderai molti autobus, la Leap Visitor Card potrebbe fare al caso tuo. E’ una carta prepagata che consente l’accesso a tutti i mezzi pubblici (autobus, tram e treni Dart e Commuter Rail), ha una validità di 1, 3 o 7 giorni (10,00 €; 19,50 € o 40,00 €) e si attiva al primo utilizzo. Si può acquistare sia in aeroporto (presso l’Ufficio Informazioni Turistiche, lo Spar e WHSmith) oppure in centro città (presso l’Ufficio Dublinbus, il Discover Ireland Centre o il Visit Dublin Centre).

Per quanto riguarda invece i Taxi, incredibile ma vero: Dublino ha più taxi di New York. Spostarsi in taxi, ovviamente, è l’alternativa più costosa, ma a volte è anche quella più necessaria, soprattutto quando hai Tour che partono all’alba e gli autobus non arrivano al punto di ritrovo in tempo (parlo ovviamente per esperienza personale)..

Per prenotare i Taxi ti consiglio un App: Free Now (disponibile sia per iOS sia per Android). Se non la conosci, è un app dedicata appunto alla prenotazione di taxi ove, volendo, possiamo anche pagarlo anticipatamente tramite carta di credito. E’ comoda in quanto tu puoi prenotare il taxi anche il giorno prima e ti fa vedere il percorso del tassista ed il range di costo che andrai a pagare. 

Il costo è simile a quello di altre grandi città: io, per esempio, per 30 minuti di tragitto (dalla periferia di Dublino ad una parallela di O’Connell Street) spesi circa 20,00 €.

Per il collegamento all’aeroporto, oltre agli autobus (che però ci impiegano circa un’ora dall’Aeroporto al Centro), ed i taxi (che hanno un costo più o meno di 25,00-30,00 €) ci sono gli Shuttle Bus:

Airlink, che ha due numeri il 747 che si dirige in centro e verso la zona nord, (l’unico che passa da O’Connel Street) ed il 757 che porta in centro e nella zona sud.

AirCoach, l’unica che effettua il servizio Aeroporto-Centro 24 ore su 24. Il numero è 700 ed impiega circa 30 minuti dall’aeroporto al centro città. 

I biglietti di entrambe le compagnie hanno un costo di € 7,00 a tratta e si possono acquistare online oppure in aeroporto, ma io consiglio di comprarlo online (si trova anche su GetYourGuide).

In ogni caso, la scelta del mezzo di trasporto è personale ed, ovviamente, dipende anche dal luogo in cui uno pernotta. 

Dove fare shopping

Per i souvenir credimi non avrai problemi, ci sono centinaia di negozi super carini e super forniti.. c’è davvero l’imbarazzo della scelta. In particolare, ti segnalo una catena di negozi di souvenir che si chiama Carrolls.

Per lo shopping “generale”, invece, ti consiglio O’Connel Street e Grafton Street (la via dello shopping per eccellenza).

Se sei appassionato di vintage, in Temple Bar si trovano diversi negozietti che vendono oggetti di antiquariato, libri e vinili.

Dove mangiare

La vera cucina irlandese si assapora nei pub, ma non mancano ristoranti di ogni tipo che sono sparsi un po’ per il centro città (dall’italiano, al messicano, dal giapponese all’indiano, e così via).

Dublino è una città abbastanza cara e sinceramente non ho né pranzato, né cenato in un pub tipico, quindi non posso consigliarti niente nel particolare.

(Se sei un viaggiatore low budget come me, sai già che la scelta migliore ricade sempre su tramezzini o panini già pronti.. purtroppo!)

PS. La mia guida del secondo Tour organizzato acquistato su GetYourGuide, di cui ti ho parlato qui, ci sconsigliò vivamente il Temple Bar (il locale intendo!).. i prezzi sono assurdi e lo definì “trappola per turisti” e, quindi, giro questo consiglio anche a te.

Considerazioni finali

Dublino.. Dublino..

Se sei un fan di questa città, mi dispiace che leggerai il mio pensiero che non è proprio positivo; pensiero che spero non ti scoraggi dal vederla, perché, comunque, si tratta di un’opinione del tutto soggettiva e personale, che tu magari non condividerai.. 

Dublino mi ha deluso.. mi aspettavo qualcosa di più da questa città, l’ho trovata un po’ banale, nel senso che, oltre al quartiere Temple Bar, non ha niente di caratteristico dal farmi dire “oh wow.. che bello.. spero di tornarci un giorno”.

Tutt’altro..

Credo, ma ribadisco che questo è solo il mio pensiero, che sia una di quelle città che ami o che odi..

E tu che ne pensi? Cosa ti aspetti da Dublino? E se l’hai già vista, ti è piaciuta?

Scrivimelo in un commento, sono curiosa.

A presto… 🙂

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Scrivimi e seguimi :-)