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SLOVENIA in camper: 8 POSTI da VEDERE

Bled 1

Se stai pensando o stai organizzando un viaggio in questo meraviglioso Paese, ti trovi nel posto giusto.

In questa guida troverai i luoghi che ti consiglio di vedere e qualche suggerimento/curiosità.

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Ho fatto due viaggi in Slovenia e, anche se non l’ho visitata nella sua interezza, non mi aspettavo che mi potesse piacere così tanto.

Ha veramente molto da offrire (belle città, montagne, laghi e mare), più di quello che ti immagini.. e se ti piace la natura (il verde qui è predominante) ed andare in bici, beh… che aspetti?

Le piste ciclabili in Slovenia sono spettacolari.. attraversano praticamente tutto il Paese ed hanno anche dei “pit-stop” per poter riparare le gomme, gonfiarle oppure ricaricare le bici elettriche.

Se sei in camper o in auto, non lasciare la bici a casa. Te lo dice una che è sempre stata un po’ allergica a questo mezzo 😄!

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Come dico sempre, bando alle ciance e veniamo a noi..

Ecco 9 posti che NON dovrai perderti in un viaggio in Slovenia.

1. KRANJSKA GORA

A pochi chilometri dal confine italiano ed immersa in un paesaggio verdeggiante ed incantevole, si trova questa caratteristica città montana.. 

Kranjska Gora è una vera chicca ed un perfetto punto di partenza per scoprire le bellezze slovene.

Le attività che offre sono molteplici: in inverno si può sciare ed arrampicarsi sul ghiaccio, nelle altre stagioni si possono fare bellissime escursioni a piedi o in bici (ci sono più di 100 km di sentieri ed una pista ciclabile fantastica), alpinismo e arrampicata sportiva.

>4 attrazioni da NON perdere<

1) Il LAGO JASNA = si trova lungo la strada per il passo di Vršič (il più alto della Slovenia). Il lago è formato da due laghi glaciali collegati tra loro e che si trovano vicino alla confluenza dei fiumi Velika Pišnica e Mala Pišnica. Il lago è super frequentato in estate. Si può fare il bagno, andare sul Paddle, fare kayak, pescare o semplicemente fare una passeggiata lungo i sentieri. 

2) La CAPPELLA RUSSA = anch’essa si trova lungo la strada per il passo Vršič ed è piccola chiesetta in legno costruita nel 1917 dai prigionieri di guerra russi in memoria dei soldati deceduti a causa di una valanga durante la costruzione della strada che attraversa Vršič. 

3) Il NORDIC CENTER PLANICA = un moderno e innovativo impianto sportivo che offre la possibilità di fare sci di fondo anche in estate (al chiuso), saltare con gli sci dai trampolini, visitare il Museo Planica, farsi una sauna e “volare” con la zipline.

4) Il PARCO NAZIONALE DEL TRIGLAV = il grande ed unico Parco sloveno si estende su 880 km quadrati e deve il suo nome alla montagna più alta della Slovenia: il Monte Triglav 🏔️(2864 m.). Secondo la tradizione ogni sloveno dovrebbe raggiungere la cima del Triglav almeno una volta nella sua vita per confermare la sua “identità nazionale” e sentirti “un vero sloveno”. Scalare il Triglav, infatti, è l’attività più famosa del Parco, ma se, come me, non hai quest’attitudine 😄, ti puoi comunque godere il suo paesaggio facendo escursioni, a piedi o in bici, che ti permetteranno di vedere laghi alpini (come il Lago Bohinj) e cascate (come quelle di Savica e Peričnik)

  • Dove sostare in camper:

A pochi passi dal centro ed esattamente davanti all’entrata degli impianti di risalita, si trova un parcheggio, senza servizi, al costo di € 12,00/24h.

Se, però, vuoi stare più tranquillo ed avere i servizi, ci sono altre 2 aree sosta:

– la prima è in Italia, vicino ai Laghi di Fusine, a circa 7 km di distanza dal centro città ed esattamente qui. Costa 19,00 € per 24h ed è tutto compreso (anche se alcune piazzole non hanno purtroppo la corrente). Piccolo consiglio: se sosterai qui, non perderti Tarvisio ed i Laghi di Fusine, accessibili sempre tramite la fantastica ciclovia “Alpe-Adria”.

– la seconda si trova al Nordic Center Planica, costa 15,00 €, ma ci sono pochi allacciamenti per la corrente. Anch’essa è super comoda se hai un mezzo con cui spostarti e, soprattutto, se vuoi fare belle escursioni.

2. LAGO DI BLED e VINTGAR GORGE

Se mi chiedi qual è il posto che ho amato di più in Slovenia, ti risponderei: il Lago di Bled.

Questo lago alpino sembra uscito da un libro di fiabe.

Si trova a Nord del Parco Nazionale del Triglav ed è possibile esplorarlo facendo il giro del lago a piedi o in bici lungo il sentiero che lo costeggia, oppure noleggiando una barca o facendo un giro in Pletna, un’imbarcazione in legno che ti porterà anche nell’isoletta che si trova nel centro.

L’isoletta ospita la Chiesa dell’Assunzione di Maria e su di essa aleggiano diverse leggende, tra cui quella che se suonerai ed ascolterai la campana della Chiesa si potranno avverare i tuoi desideri.

Un’altra attrazione che si fa notare dall’alto della collina su cui è situata è il Castello di Bled. Un castello del XII che offre un meraviglioso punto panoramico.

  • Dove sostare in camper:

A pochi passi dal centro si trova una piccola (ma molto cara) aerea di sosta con tutti i servizi. Comoda per visitare la cittadina ed il lago, l’unica nota dolente è il prezzo: in alta stagione (dall’1/07 al 31/08) € 40,00 per 24 h, metà stagione (dall’1/04 al 30/06 e dall’1/09 al 30 /09) € 25,00, bassa stagione (dall’1/10 al 31/03) € 20,00.

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A pochi chilometri dal Lago di Bled si trova la Gola di Vintgar, un Canyon che si è formato nei secoli grazie alla potenza e all’erosione delle acque del fiume Radovna.

Il percorso, lungo 1,6 km, è circolare ed è costituito da ponti e passerelle di legno (nel primo tratto) e da un sentiero sterrato che porta fino alla Cascata Šum e che passa sotto il grande ponte ferroviario in pietra dove passa la Transalpina (nel secondo tratto).

La visita completa dura all’incirca 2 ore ed è il percorso è adatto a tutti.

  • Apertura:

Le Gole sono aperte durante i weekend ed i giorni festivi di aprile e tutti i giorni dall’1 maggio al 10 ottobre. 

  • Prezzi:

intero € 10,00, ridotto (studenti, anziani e persone disabili) € 7,00, bambini (6-15 anni) € 3,00 e bambini sotto i 6 anni € 1,00.

  • Parcheggio:

Si trova a pochi metri all’ingresso delle Gole ed ha un costo di € 5,00. Clicca qui per l’indirizzo.

3. LOGARSKA DOLINA

A pochi chilometri dal confine con l’Austria si trova una delle valli glaciali più belle d’Europa. Sembra uscita da una cartolina.

Nella Valle di Logar si fa una vera full immersion nella natura, godendosi la sua pace ed armonia. E’ un luogo incantato e merita di essere visitato.

Potrai visitarla in bici o a piedi, percorrere i sentieri escursionistici (come il Pot po Logarski, che ti farà scoprire speci vegetali rare e a rischio di estinzione, oppure il percorso che arriva alla cascata Rinka, alta 90 m., la più famosa della valle) e fare equitazione.

⚠️ Se entrerai nella Valle con un mezzo a motore (auto, moto, camper) dovrai pagare un “pedaggio” di 7,00 €.

  • Dove sostare in camper:

Vicino al piccolo paese di Solçava si trova questa area sosta immersa nella natura. Costa 20,00 € tutto compreso, con bagni e doccia (fredda).

4. LJUBIJANA

La capitale della Slovenia è una piccola perla. Una città romantica, giovanile e colorata. Forse una di quelle capitali europee più sottovalutate.

É una città a misura d’uomo e si gira tranquillamente in una giornata.

Il suo centro storico è ricco di monumenti e di attrazioni da vedere, che ti elencherò tra poco, nonchè edifici colorati e stradine strette molto caratteristiche.

Lungo il fiume troverai tanti bei locali e caffè, una piacevole passeggiata che ti offrirà scorci che vale la pena di fotografare.

  • Cosa vedere nel dettaglio:

1. CASTELLO = il Grajska Planota sovrasta la città dall’alto della sua collina. É il castello più antico di Lubiana, le sue prime notizie risalgono al Medioevo, quando era in legno. Fu trasformato in fortezza e fortificato nel 1335 dagli Asburgo, a causa delle continue invasioni turche. Negli anni è stato utilizzato per vari scopi, tra cui magazzino militare, caserma, ospedale militare e prigione. Oggi, invece, è un polo culturale, nel quale si svolgono concerti, mostre e spettacoli.

2. CATTEDRALE DI SAN NICOLA =

Costruita nel XVIII secolo sui resti di un’antica basilica romanica del XIII secolo, la Cattedrale è il più bell’esempio di arte barocca in Slovenia.

I suoi decori in marmo rosa e stucchi bianchi e dorati, gli affreschi che raffigurano la figura del Santo patrono dei pescatori, San Nicola, ed i due portali in bronzo, rendono questa Cattedrale una delle più belle attrazioni di Lubiana.

3. MERCATO CENTRALE =

Ricco di bancarelle dove è possibile trovare qualsiasi cosa (dai prodotti culinari tipici sloveni, a fiori e souvenir), il Centrale Trzinica è un luogo davvero caratteristico e molto popolare.

Esso comprende il mercato all’aperto di Vodnikov trg e quello coperto di Pogačarjev trg e fu progettato dal famoso architetto Jože Plecnik tra il 1940 e il 1944.

4. PONTE DEI DRAGHI =

A pochi metri dal Mercato Centrale si trova questo particolare ponte, sorvegliato da 4 draghi alati, che attraversa il fiume di Lubiana.

Questo è uno dei primi ponti in cemento armato in Europa. Fu costruito nel 1900 per onorare i 40 anni di regno dell’Imperatore asburgico Franz Josef.

I draghi, posti ai quattro angoli, sono stati presi dallo stemmo di Lubiana, città che si narra fu fondata da Giasone, l’eroe greco che uccise il drago che viveva nella palude vicino alla sorgente del fiume Ljubljanica.

5. PONTE TRIPLO =

Il secondo ponte più famoso della città deve la sua fama alle caratteristiche che lo rendono unico.

Costruito nel 1842 come singolo ponte ed ampliato, aggiungendo due ponti pedonali, tra il 1929 ed il 1932 a causa dell’aumento del traffico, il Tromostovje è formato da balaustre in pietra e terrazze alberate laterali che passano sopra il fiume, regalando una bella vista.

Oggi il Ponte è completamente pedonalizzato e vivacizzato da artisti di strada.

6. PIAZZA CIVICA =

Circondata da magnifici edifici in stile cinquecenteschi in stile barocco, come la Cascata Haman, il Palazzo Lichtenberg ed i palazzi Rakovec e Obrez di Matija Persky, Mestni Trg è il cuore del centro storico di Lubiana.

La Piazza è dominata dal Mestna Hisa, il Municipio, con la sua bella Torre dell’Orologio, eretto nel 1484, ampliato poi nel 1717 e ristrutturato nel 1963, oggi è sede del Comune della città.

Davanti al Municipio si trova l’obelisco della fontana dei Fiumi carniolani (1751), uno dei monumenti più famosi della Lubiana d’epoca barocca, ispirata alla Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini, situata a Roma, in Piazza Navona.

  • Dove sostare in camper:

Ci sono 3 aeree sosta intorno a Lubiana:

1) “Area Sosta Camper – “Livada” – Ljubljana“, costo € 10,00/ 24 h senza servizi, gratuita se mangi al ristorante-pizzeria che gestisce il parcheggio, il centro si trova a circa 30 minuti;

2) “Camper Stop Ljubljana“, costo € 25,00/24 h con carico-scarico, elettricità, wc e doccia , a circa 30 minuti di autobus dal centro;

3) “Ljubljana, Parmova ulica 51“, costo € 15,00/24 h, con carico-scarico ed elettricità, a 2,5 km dal centro città.

5. GROTTE DI POSTUMIA

Con i suoi 21 km di caverne e gallerie che toccano una profondità di 115 m, le Grotte di Postumia sono le grotte più visitate d’Europa.

Le potrai visitare salendo su un trenino che da ben 140 anni conduce i visitatori attraverso un mondo sotterraneo incantevole.

Durante il percorso, lungo 5 km (di cui 3,7 in trenino) e della durata di 90 minuti, scoprirai le stalagmiti più antiche, risalenti a circa 500.000 anni fa, vedrai il “Brillante” (simbolo delle Grotte), che deve il suo colore all’acqua  che scivola sopra, depositando un sottile strato di calcine, e conoscerai il proteo, un piccolo vertebrato che vive fino a 100 anni.

  • Curiosità:

il 30 maggio 2016 il pubblico mondiale e biologi da tutto il mondo hanno assistito alla nascita di cuccioli di drago.

  • Apertura:

Le Grotte di Postumia sono aperte tutti i giorni, tutto l’anno. Clicca qui per vedere gli orari.

  • Prezzi:

Il costo dei biglietti è di € 27,90 per gli adulti, € 22,30 per gli studenti (dai 16 ai 25 anni), € 16,70 per i bambini dai 6 ai 15 anni, € 1,00 per i bambini entro i 5 anni. Ti consiglio di acquistare i biglietti online.

  • Dove sostare con il camper:

A 250 metri dall’ingresso delle Grotte si trova un parcheggio per camper aperto da aprile ad ottobre. Il costo è di € 25,00 a notte, con carico e scarico e 4 prese elettriche. Mentre il parcheggio per le auto il costo è di € 6,00.

  • Evento degno di nota:

Nelle giornate tra il 25 e il 30 dicembre, all’interno delle Grotte, viene narrata la storia biblica attraverso 16 scene allestite lungo il percorso turistico ed illuminate da 2100 luci colorate.

Ogni anno oltre 100 figuranti locali e grandi musicisti realizzano questo meraviglioso spettacolo, della durata di 90 minuti, che si svolge più volte al giorno dalle 13:30 in poi . 

In questa occasione, il costo è di 29,70 € (adulti), 24,30 (studenti), € 17,10 (bambini dai 6 ai 12 anni) e 3,15 (bambini fino a 5 anni).

6. CASTELLO DI PREDJAMA

Da 800 anni, su una parete verticale rocciosa alta 123 metri, a pochi chilometri dalle Grotte di Postumia, sorge il Castello di grotta più grande al mondo, nonché uno dei 10 castelli più affascinanti al mondo.

É un luogo talmente unico ed affascinante, che sembra irreale.

Sia gli esterni, sia gli interni conferiscono alla struttura un’atmosfera tipicamente medievale.

La sua edificazione risale intorno al XIII secolo ed è stata costruita in modo da essere inespugnabile. Infatti il Castello è composto da gallerie segrete che il cavaliere Erasmo di Predjama attraversava per eseguire i suoi saccheggi.

Su Erasmo aleggiano ancora oggi numerose leggende, tra cui quella che egli riuscì per più di un anno a resistere all’assedio dell’esercito imperiale grazie alla straordinaria fisionomia e posizione del castello.

Nel Castello potrai vedere una collezione di armi ed armature, trofei di caccia, nonché camere e sale che ti illustreranno com’era la vita di corte nel tardo gotico.

Da maggio a settembre, in determinati orari, è possibile visitare la Grotta sotto il castello, luogo di riparo dei pipistrelli. Ivi sono stati trovati numerosi reperti archeologici che testimoniano la presenza dell’uomo già nell’Era della Pietra.

Questa grotta è la seconda grotta più grande della Slovenia, in termini di lunghezza. Si estende su 4 piani collegati tra loro ed il tratto conosciuto è di 14 km, mentre quello turistico è solo di 700 metri che comprende la Scuderia, la Galleria principale, la Galleria dei nomi, la Sala grande e la Fiženca, dove si trova l’accesso in superficie.

Se sei amante dell’adrenalina e vuoi fare un’esperienza speleologica, potrai effettuare una visita guidata con guide qualificate (che dividono i gruppi per livello di difficoltà) alla Buca del Vento. L’attrezzatura necessaria sarà fornita dalle guide ed è compresa nel prezzo.

  • Apertura:

Il Castello è aperto tutti i giorni, tutto l’anno. Le Grotte sotto il Castello, invece, sono aperte solo da maggio a settembre. Clicca qui per vedere gli orari.

  • Prezzi:

Il costo dei biglietti è di € 16,90 per gli adulti, € 13,50 per gli studenti (dai 16 ai 25 anni), € 10,10 per i bambini dai 6 ai 15 anni, € 1,00 per i bambini entro i 5 anni. Se vorrai visitare in una giornata le Grotte di Postumia ed il Castello di Predjama, potrai fare un biglietto unico (che comprende anche il bus navetta) dal costo di € 40,30 per gli adulti, € 32,30 per gli studenti (dai 16 ai 25 anni), € 24,20 per i bambini dai 6 ai 15 anni, € 2,00 per i bambini entro i 5 anni.

Ti consiglio, in ogni caso, di acquistare i biglietti online.

  • Dove sostare con il camper:

Se vuoi pernottare, ti consiglio di rimanere al parcheggio delle Grotte di Postumia, sfruttando il bus navetta per lo spostamento verso il Castello (usufruibile, però, solo se viene acquistato il biglietto cumulativo), altrimenti puoi parcheggiare a pochi passi dal Castello. Il costo di questo parcheggio è di € 10,00 per l’intera giornata (paghi la stessa cifra anche se ci stai 1 ora).

7. IDRIJA

Questa piccola cittadina, Patrimonio Unesco, incastonata tra le colline, ha un fascino davvero particolare, legato alla sua storia ed alla natura che la circonda. 

Fino alla fine del 1400 Idrija era solo un paesino di pastori e contadini, ma dopo la scoperta del mercurio, la città ebbe una forte espansione sia demografica, sia urbanistica. 

Parallelamente al lavoro in miniera, si sviluppò l’arte del ricamo. 

Mentre gli uomini lavoravano sottoterra, le mogli si dedicavano a lavorare il pizzo a tombolo, un arte che veniva tramandata di madre in figlia e che dava un’entrata economica in più alla famiglia.

>3 cose da fare<

1️⃣ Passeggiare per il centro storico, visitando la Scuola di Merletto ed il Castello, che ospita un museo dedicato alla storia mineraria della città;

2️⃣ Visitare la seconda Miniera di Mercurio più grande del mondo (700 km di gallerie), scoprendo la dura vita dei minatori;

3️⃣ Passeggiare, o pedalare, lungo il Rake, addentrandovi nel Geoparco globale dell’Unesco per scoprire il Divje Jezero, il lago misterioso di cui non si conosce l’esatta profondità (i sommozzatori sono arrivati “solo” fino a 160 metri) e nemmeno le sue origini (si presume che l’acqua arrivi da una fonte sotterranea). 

P.S. Ringrazio Paola del blog Viaggi di Passioni per avermi consigliato di visitare questa splendida cittadina e ti invito a leggere anche il suo articolo.

8. VALLE DELL’ISONZO

Questa valle incantata, conosciuta storicamente per essere stata teatro della più grande battaglia montana della storia, avvenuta durante la Prima Guerra Mondiale, si snoda nel cuore delle Alpi Giulie, al confine tra Friuli e Slovenia. 

Le attività da fare in questa valle sono molteplici: si può esplorare uno dei fiumi più belli d’Europa facendo kayak, rafting e canyoning, oppure ripercorrere la storica battaglia dell’Isonzo facendo un’escursione lungo il sentiero della Pace e visitando il Museo di Caporetto. 

>5 luoghi da NON perdere<

A) Most Na Soci – Santa Lucia d’Isonzo

Questa minuscola cittadina deve il suo fascino al lago color smeraldo formato da una diga artificiale, costruita durante il fascismo, situata lungo l’Isonzo.  

Il miglior modo per ammirare la bellezza naturale di Santa Lucia è prendere il battello “Lucija”.

Navigherai per circa 1 ora e mezzo, ascoltando storie e leggende del fiume ed esplorando una gola tra le montagne che si può vedere solo in battello. (Costo: 10,00 € adulti, 7,00 € ragazzi 10-18 anni, 5,00 € bambini 3-10 anni, gratuito per i minori di 3 anni)

Se poi vorrai ammirare il paesaggio dall’alto, potrai percorrere il sentiero storico culturale, in cui si potranno rivivere i 3000 anni di storia della cittadina.

B) Gole di Tolmin

Siamo esattamente nel punto più basso del Triglav National Park ed a pochi chilometri dal centro di Tolmin.

Le Gole di Tolmin sono una delle principali e più famose attrazioni della Valle dell’Isonzo.

Questo spettacolo naturale si è formato dall’erosione dei torrenti Tolminka e Zadlascica. 

  • IL PERCORSO:

Si snoda lungo passerelle, ponticini di legno e pietre. È circolare, lungo 2 km e ben segnalato (si segue una numerazione). 

In alcuni tratti, specialmente alla fine, è ripido, con parecchi scalini. 

⚠️ Non lo consiglio a chi ha problemi di deambulazione.

  •  PUNTI DI INTERESSE:

1. Sorgente termale: l’acqua che scorre in questo punto ha una temperatura tra i 18,8 ed i 20,8 gradi (purtroppo è inaccessibile, si può solo guardare da lontano);

2. Testa dell’orso: una grande roccia che si trova tra le pareti del Canyon della Zadlascica;

3. Grotta di Dante: si narra che qui il sommo poeta ha preso ispirazione per la stesura di una parte dell’Inferno;

4. Ponte del diavolo: dove potrai godere di una meravigliosa vista sul paesaggio circostante.

  • DOVE PARCHEGGIARE:

P1 = a pagamento (dalla domenica di Pasqua al 30/09) presso l’Ingresso delle Gole;

P2 = gratuito, ad 1,5 km dal centro di Tolmin. Da qui parte un sentiero pedonale di circa 1,2 km che ti porterà alle Gole, oppure potrai prendere un bus navetta gratuito che ti condurrà alle Gole in 15 minuti.

  • PREZZI ed ORARI DI APERTURA:

visitare il sito https://www.soca-valley.com/it/attrazione/le-gole-di-tolmin/.

C) Javorca

Un gioiello storico e commemorativo nelle Alpi Giulie.

Come detto poc’anzi la Valle dell’Isonzo è legata alle vicende della Grande Guerra. É proprio qui che l’esercito italiano e quello Austro-ungarico combatterono 12 battaglie tra il 1915 e il 1917. 

A pochi chilometri dal centro di Tolmino, lungo il Sentiero della Pace, si trova la Cappella commemorativa dello Spirito Santo, costruita in legno dai soldati austro-ungarici in memoria dei loro caduti. 

É un luogo di silenzio e di pace assoluta. 

  • CURIOSITÁ:

– la Chiesa fu autofinanziata dagli stessi soldati e fu costruita in soli 8 mesi nel 1816 (un’impresa incredibile visto il luogo in cui si trova ed i pochi mezzi che i soldati avevano per trasportare i materiali);

– i 2564 nomi dei soldati austroungarici caduti, intagliati in tavole di quercia poste nelle pareti della Chiesa, sono stati scritti con il fuoco. Questo è stato il lavoro più lungo;

– le decorazioni ed i dipinti sono in stile Jugendstil, uno stile architettonico molto in voga nell’Impero;

– la Chiesa non appartiene ad una religione in particolare, ma bensì a tutte, in quanto i soldati commemorati provenivano da ogni angolo dell’Impero austro-ungarico;

– all’esterno si trovano tutti gli stemmi delle 20 nazioni che formavano dell’Impero;

– la Chiesa è sopravvissuta anche alla Seconda, ma è stata restaurata più volte. I primi furono gli italiani nel 1934, poi negli anni ’80 e nel 2005 (dopo il danneggiamento causato da due forti terremoti, avvenuti rispettivamente nel 1976 e nel 1998), ed infine nel 2016, in occasione nel centenario.

  • COME ARRIVARE:

In auto: dal centro di Tolmin si percorre una strada strettissima di 70 km (circa 20 minuti). Arrivati al parcheggio, c’è una ripida salita che porta fino alla Chiesa in 15-20 minuti a piedi.

⚠️Nel periodo dal 25. 6. 2022 al 4. 9. 2022 sulla strada locale per la Chiesa dello Spirito Santo a Javorca (dalla Chiesa di S. Pietro all’alpeggio Polog), c’è una completa chiusura stradale, tutti giorni della settimana. Nel periodo dal 5. 9. 2022 al 2. 10. 2022 la strada è completamente chiusa il sabato, la domenica e i giorni festivi. La limitazione del traffico si applica a tutti i veicoli a motore. Nel periodo dal 25. 6. 2022 al 2. 10. 2022 la restrizione alla circolazione per i camper si applica tutti i giorni della settimana.

In autobus: € 2,00 a tratta, con partenza dalla stazione dei Pullman di Tolmin, ed arrivo al parcheggio delle auto a Javorca. Poi si prosegue a piedi come sopra.

  • GIORNI ED ORARI DI APERTURA

La Chiesa è aperta dal 2 aprile al 6 novembre dalle 10 alle 17 (salvo dal 25/6 al 4/9 che rimane aperta fino alle 19).

  • PREZZO

€ 4,00 per adulti, € 2,00 per bambini dai 6 ai 15 anni, € 3,20 studenti fino ai 26 e pensionati over 65, gratuito per bambini sotto i 5 anni, persone disabili e possessori della tessera “Alpi Giulie: Valle dell’Isonzo”

É possibile acquistare il biglietto combinato Javorca + Gole di Tolmin al costo di € 8,00 (marzo, aprile, ottobre), € 10,00 (maggio, giugno e settembre), € 12,00 (luglio, agosto).

D) Caporetto

La città più famosa della Valle dell’Isonzo per noi italiani è simbolo della più amara e più grande sconfitta dell’esercito italiano, tanto da essere ricordata come “la disfatta di Caporetto”.

Essa fu la dodicesima, ed ultima, battaglia dell’Isonzo, avvenuta tra il 24 ottobre ed il 7 novembre 1917.

A Caporetto persero la vita 11.600 soldati italiani e ben 300.000 furono fatti prigionieri. 

Anche grazie alla sua triste storia, questa città è una meta davvero interessante, sia dal punto di vista storico, sia dal punto di vista paesaggistico.

Ma andiamo nel dettaglio.

  • COSA VEDERE:

1) Museo di Caporetto = questo è il posto ideale per conoscere a fondo gli eventi accaduti sul fronte isontino, attraverso esposizioni fotografiche, oggetti bellici e proiezioni audiovisive. Il museo è aperto tutto l’anno ed il costo è di € 7,00 per gli adulti, € 5,00 per pensionati e studenti ed € 3,00 per i bambini.

2) Sacrario Militare di Sant’Antonio = qui furono tumulati i resti di 7014 militari italiani, noti ed ignoti, caduti durante la Prima Guerra Mondiale. Inaugurato nel 1938 da Benito Mussolini, è l’unico ossario italiano presente in territorio straniero. Il Sacrario si raggiunge attraverso un sentiero che parte dal centro di Caporetto.

3) Ponte di Napoleone = le due sponde dell’Isonzo vengono unite da questo storico ponte, costruito nel 1750 dalle truppe napoleoniche che erano di passaggio. Fu poi distrutto dagli austriaci durante la Grande Guerra e ricostruito poi dai partigiani italiani nella Seconda Guerra Mondiale. Da qui si gode una bellissima vista sull’Isonzo. 

4) La Forra dell’Isonzo e la Cascata Kozjak = a poca distanza dal ponte, seguendo le indicazioni per la Cascata Kozjac, ti ritroverai davanti uno spettacolo naturale che porta al ponte sospeso, lungo 52 metri, che è un po’ il simbolo della Valle. Proseguendo lungo il sentiero, giungerai alla cascata Kozjak, alta 15 metri. L’erosione dell’acqua del torrente Kozjak ha formato una sorta di anfiteatro roccioso, ammirabile dalla passerella in legno che ti porta fino all’interno della grotta.

  • DOVE PARCHEGGIARE CON IL CAMPER:

Purtroppo in città non ci sono aeree sosta. Noi abbiamo parcheggiato in strada.

Per vedere il Ponte di Napoleone, la Forra dell’Isonzo e la Cascata Kozjak c’è un parcheggio grande e sterrato a pagamento qui.

E) Bovec

Un paradiso per gli amanti della natura e dello sport. 

Questa cittadina, ai margini del Parco Nazionale del Triglav, è il posto ideale per chi non ama la sedentarietà e preferisce le attività outdoor, come il trekking, l’arrampicata, il canyoning, il rafting, l’hydrospeed ed il kayak.

Se vuoi fare esperienze adrenaliniche, puoi volare con la zip-line oppure fare paracadutismo e parapendio. Insomma, a Bovec non ci si annoia..

  • 3 POSTI DA NON PERDERE:

1) Slap Virje = una piccola cascata, incastonata in un boschetto che sembra uscito da un libro di fiabe. Per raggiungerla, consiglio di fare il percorso in bici dal centro di Bovec in modo per poter ammirare tutto il paesaggio intorno. Se preferisci la macchina, c’è un parcheggio vicino al sentiero che in 10 minuti ti porterà davanti alla cascata. 

2) Slap Boka = una delle cascate più alte e potenti della Slovenia. É  ammirabile da una terrazza panoramica, raggiungibile dal parcheggio, situato lungo la strada Bovec-Žaga, con una camminata di circa 30 minuti in salita. (Preciso che la foto è stata presa su Wikipedia, in quanto io purtroppo non mi sono potuta fermare a fotografarla, l’ho vista solo da lontano)

3) Forte Kluze = la sua prima costruzione risale al XV secolo, fu fatta in legno ed era destinata ad impedire le incursioni turche in Carinzia. Nel XVIII secolo l’esercito austriaco la ricostruì in pietra per difendersi dall’esercito di Napoleone. La fortezza che vediamo oggi è stata costruita tra il 1881–1882 dall’Impero Asburgico ed ha avuto un importante ruolo difensivo sul fronte isontino. Oggi il forte ospita un centro culturale e una mostra che ripercorre le vicende storiche e belliche della regione. É aperto tutto l’anno e l’ingresso costa 3,00 €.  

➡️ Se ti piacciono i luoghi abbandonati, vicino al Forte Kluze si trova il Forte Hermann, costruito alla fine del XIX secolo come supporto alle difese di Kluže. Della fortezza sono rimasti solo dei ruderi, in quanto non è mai stata ricostruita dopo i violenti bombardamenti della Grande Guerra. Occorre, quindi, prestare attenzione.

  • CURIOSITÀ: 

Bovec è stata scelta come location per alcune scene della saga Le cronache di Narnia.

  • DOVE SOSTARE CON IL CAMPER:

Il “PZA Bovec, Dvor” è una piccola area camper che si trova poco prima dell’ingresso nella cittadina. Costo € 12,00/12 h, € 20,00/24 h ed € 30,00/36 h, con carico-scarico ed elettricità.

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Insomma, come hai potuto vedere la Slovenia è ricca di bei posti da visitare.. ed io ne ho citati solo 8..

É un Paese dalle mille risorse, e se ti piace la natura direi che qui ti troverai benissimo!

Spero di averti dato tutte le informazioni ed i consigli necessari per una bella vacanza, ma se hai bisogno di qualsiasi altra informazione, dettagli sull’itinerario e quant’altro, non esitare a scrivermi nei commenti o per mail a ambra@unagiramondosquattrinata.it

Come sempre sarò a tua completa disposizione.

Ah.. non dimenticarti di seguirmi su Instagram dove carico foto settimanalmente 😊..

A presto con un viaggio fuori Europa..

EuropeItaliaToscana

VAL D’ORCIA: i 6 posti da vedere!

Vallata 14

La mia Toscana racchiude in sé posti che sembrano letteralmente usciti da una cartolina… e questo è uno di quelli!

Ci troviamo nella provincia di Siena, tra zone agricole, terme e borghi medievali, in un perfetto connubio di arte e natura.

Per la bellezza del suo paesaggio dal 2004 la Val D’Orcia è Patrimonio Mondiale UNESCO.

Se ti stai chiedendo quali sono le TAPPE da NON PERDERE in un viaggio in questa splendida valle, ti trovi nel posto giusto.

Cosa farai quando sarai in Toscana?

Ecco i 6 posti da vedere:

1. PIENZA

Nata su volere di Papa Pio II, che ordinó prima la distruzione dell’ex borgo medievale in cui era nato e cresciuto e poi la costruzione della città in stile rinascimentale, Pienza è uno dei principali borghi storici della Val d’Orcia.

via del Castello

Il suo centro storico è Patrimonio Unesco e tra i vicolini dai nomi romantici (via dell’Amore, via del Bacio, via della Fortuna), si trovano le 3 attrazioni principali:

1️⃣ PORTA AL MURELLO, l’ingresso principale al borgo;

2️⃣ PIAZZA PIO II, dove si affacciano il DUOMO DI SANTA MARIA ASSUNTA (costruito tra il 1459 ed il 1462, al suo interno si trova il fonte battesimale dove furono battezzati Papa Pio II e suo nipote Papa Pio III), PALAZZO PICCOLOMINI (con il suo giardino pensile), PALAZZO DEL COMUNE ed il POZZO DEI CANI;

3️⃣ VIA DEL CASTELLO, si trova alle spalle di piazza Pio II ed è il “Belvedere” della città. 

Camminare per le strade di Pienza ti farà immergere in un’atmosfera antica ed affascinante, tanto che qui Zeffirelli trovó ispirazione per il film Romeo e Giulietta! 

Ma non solo… la città ti regalerà un panorama stupendo su tutta la valle.

👉🏻 Se sei amante dei formaggi, non dimenticarti di assaggiare il famoso pecorino di Pienza 🧀! 

Tra l’altro, ogni primo weekend di settembre si festeggia la Fiera del Cacio, un modo per assaggiare le varie tipologie di pecorino oltre ad altre specialità locali. Durante la fiera si gioca il Palio del Cacio, nel quale vengono fatte dottorale intere forme di pecorino da ogni contrata!

2. CAPPELLA DELLA MADONNA DI VITALETA

Situata a metà strada tra Pienza e San Quirico d’Orcia, la Cappella è uno dei luoghi più iconici della Valle. 

Si narra che nel luogo in cui sorge la Cappella apparve Maria ad una pastorella, che le suggerì di invitare gli abitanti di San Quirico d’Orcia a recarsi in una bottega di Firenze, dove avrebbero trovato la statua da porre nella Chiesa di Vitaleta. Così fecero, acquistando una statua della Madonna realizzata da Andrea Della Robbia. 

Tra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘600 fu costruita la Cappella per accogliere la Statua ed il luogo divenne meta di pellegrinaggi. 

A causa di una grave siccità prima e di un forte terremoto dopo (che danneggió l’antica Chiesetta), la Statua venne trasferita a San Quirico e la Cappella fu prima abbandonata e poi demolita. 

Al suo posto venne costruita una nuova chiesa, inaugurata nel 1885. Questa costruzione fece rinascere il culto della Madonna di Vitaleta che si sviluppò talmente tanto che fu indetta una festa in suo onore ogni prima domenica di settembre.

  • 𝙲𝚘𝚖𝚎 𝚛𝚊𝚐𝚐𝚒𝚞𝚗𝚐𝚎𝚛𝚎 𝚕𝚊 𝙲𝚊𝚙𝚙𝚎𝚕𝚕𝚊:

Da Pienza segui la SP146 in direzione San Quirico d’Orcia per 5 km. Svolta al primo incrocio che troverai sulla sinistra. Percorri la strada sterrata per circa 2 km e parcheggia gratuitamente nei pressi del cancello. È tutto ben segnalato.

Dal parcheggio raggiungerai la Cappella a piedi in circa 10 minuti.

👉🏻Se vuoi vedere la Statua, la troverai sull’altare maggiore all’interno della Chiesa di San Francesco, chiamata anche Chiesa della Madonna di Vitaleta, nel centro storico di San Quirico d’Orcia.

3. SAN QUIRICO D’ORCIA

Circondato da una cinta muraria medievale ben conservata, questo antico borgo è situato nel cuore della Val d’Orcia, a metà strada tra Pienza e Montalcino, ma non solo… 

San Quirico d’Orcia si trova lungo la 𝒗𝒊𝒂 𝑭𝒓𝒂𝒏𝒄𝒊𝒈𝒆𝒏𝒂: è attraversato dalla Tappa 35 (Ponte d’Arbia-San Quirico) e dalla Tappa 36 (San Quirico-Radicofani), una delle più impegnative, ma anche una delle più belle.

  • 𝙻𝚎 𝚙𝚛𝚒𝚗𝚌𝚒𝚙𝚊𝚕𝚒 𝚊𝚝𝚝𝚛𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚒:

1️⃣ CHIESA DI SAN FRANCESCO = situata nella piazza principale del borgo, sul luogo dove sorgeva un antico convento francescano, è la Chiesa che conserva la Statua della Madonna, creata da Andrea della Robbia, di cui ti ho parlato nel post precedente.

2️⃣ HORTI LEONINI = un bellissimo e curatissimo giardino tardo rinascimentale all’italiana realizzato intorno al 1575 da Diomede Leoni. 

3️⃣ COLLEGIATA DEI SANTI QUIRICO E GIULITTA = costruita nel XI secolo sui resti di un’antica pieve, la Collegiata è una splendida chiesa romanica ed è una delle costruzioni più antiche del borgo. 

4️⃣ CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA = questa antica chiesetta, risalente al XI secolo, è situata lungo la Via Francigena ed è conosciuta anche con il nome di Santa Maria ad Hortos, perché in origine era circondata da orti (che nei secoli dopo sono divenuti gli Horti Leonini). 

5️⃣ SPEDALE DELLA SCALA = Situato di fronte alla Chiesa di Santa Maria Assunta e costruito nel XIII secolo, lo Spedale dava ospizio ai pellegrini che percorrevano la Via Francigena.

  • 𝙳𝚘𝚟𝚎 𝚙𝚊𝚛𝚌𝚑𝚎𝚐𝚐𝚒𝚊𝚛𝚎:

Ti consiglio il parcheggio in via dei Fossi 12-14. Gratuito e a pochi passi dal centro. 

  • 𝙴𝚟𝚎𝚗𝚝𝚘 𝚊𝚗𝚗𝚞𝚊𝚕𝚎:

La Festa dell’olio che si celebra ogni anno nei giorni dell’Immacolata (4-8 dicembre). Degustazioni, intrattenimento e folklore. 

4. BAGNO VIGNONI

Bagno Vignoni è un posto a cui sono particolarmente affezionata..

La prima volta che mi sono immersa in acque termali è stata qui.. la prima di tante altre volte.. era una delle gite domenicali che facevo insieme ai miei genitori quando ero piccola.

Bando ai ricordi e veniamo a noi..

Bagno Vignoni è un piccolissimo borgo della Val D’Orcia che si sviluppa attorno ad una grande vasca termale cinquecentesca, le cui acque calde sono conosciute ed apprezzate sin dai tempi dei romani. 

Personaggi illustri come Papa Pio II, Santa Caterina da Siena e Lorenzo il Magnifico furono assidui frequentatori di questo paradiso termale.

  • 𝙻𝚎 𝚊𝚌𝚚𝚞𝚎:

Ricche di solfato, bicarbonato e minerali, queste acque sgorgano ad una temperatura di circa 52°. Sono raccomandate per la cura di patologie dermatologiche e scheletriche (come artriti ed osteoporosi), per il rilassamento muscolare e sono particolarmente consigliate a noi donne per la ritenzione idrica ed i dolori mestruali.

  • 𝚃𝚎𝚛𝚖𝚎 𝚊 𝙿𝚊𝚐𝚊𝚖𝚎𝚗𝚝𝚘:

Albergo Posta Marcucci (dove andavo io) = giornata intera € 33,00; ingresso mattutino (9:30-13:30) o pomeridiano (14-18) € 25,00. I bambini dai 3 ai 14 anni hanno una riduzione del 50%. 

Albergo Le Terme = giornata intera € 38,00.

Adler SPA Resort Thermae = l’ingresso giornaliero alle terme è vincolato dall’aggiunta di un trattamento SPA a scelta e il prezzo varia in base al trattamento scelto. Si parte da € 147,00 (ingresso grotta salina + massaggio 50 min).

  • 𝚃𝚎𝚛𝚖𝚎 𝙶𝚛𝚊𝚝𝚞𝚒𝚝𝚎:

Antiche Terme Libere Romane = si trovano a sud rispetto al borgo, sotto la collina, ed è un luogo immerso nella natura. L’acqua qui è tiepida, quindi consiglio di farci il bagno solo in estate.

In realtà, la balneazione è vietata dal 2010, ma (credo) che sia tollerata. 

  • 𝙳𝚊 𝚟𝚎𝚍𝚎𝚛𝚎 𝚊𝚗𝚌𝚑𝚎:

Parco dei Mulini = un’area protetta dove si trovano 4 mulini medievali scavano nella roccia. 

5. BAGNI SAN FILIPPO

Un bosco incantato, situato tra la Val d’Orcia ed il Monte Amiata, dove le calde acque termali hanno creato cascate e vasche dove è possibile fare il bagno gratuitamente

L’area è abbastanza estesa e le prime vasche (con acqua tiepida) le incontrerai poco dopo l’imbocco del sentiero.

Proseguendo ti imbatterai nella “Balena Bianca”, un enorme blocco di calcare formato dalle acque ipertermali. Qui le acque sgorgano a 48º.

Continuando a camminare si raggiungono le altre piscine che formano il Fosso Bianco, dove la temperatura dell’acqua varia in base alla posizione ed alla grandezza.

Quando hai trovato la piscinetta adatta a te, non ti rimarrà altro da fare che rilassarti sotto  le cascatelle e farti qualche maschera con il fango che troverai sul fondo della vasca. Questi fanghi sono ideali per levigare la pelle e renderla morbida. 

Devi anche sapere che queste acque hanno proprietà analgesiche ed antinfiammatorie

👉🏻Non dimenticarti accappatoio, asciugamano e soprattutto le scarpette da scoglio! 

  • 𝙳𝚘𝚟𝚎 𝚙𝚊𝚛𝚌𝚑𝚎𝚐𝚐𝚒𝚊𝚛𝚎:

Lungo la strada principale (via del Fosso Bianco). Il parcheggio è a pagamento (€ 1,70 per 1 ora, € 5,00 per 3 ore, € 10,00 per tutta la giornata).

6. MONTALCINO

Circondato da mura medievali e dominato da una splendida fortezza, Montalcino è la patria del Brunello.. ma non solo! E’ uno splendido piccolo borgo che ha mantenuto pressochè intatte le sue origini che risalgono al XVI secolo. 

Palazzo dei Priori

Dall’alto dei suoi 567 m., questa cittadina offre un meraviglioso panorama della Val d’Orcia. 

  • 𝙻𝚎 𝚙𝚛𝚒𝚗𝚌𝚒𝚙𝚊𝚕𝚒 𝚊𝚝𝚝𝚛𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚒:

1️⃣ La ROCCA = eretta nel 1361 quando Montalcino passò sotto il dominio di Siena, è uno dei simboli della città. Camminare lungo i bastioni ti permetterà di vedere il paesaggio circostante. Qui si tiene il famoso Jazz & Wine Festival.

2️⃣ La PIAZZA DEL POPOLO ed il PALAZZO DEI PRIORI = Piazza del Popolo è il cuore di Montalcino. La sua realizzazione, risalente all’anno 1000, non fu semplice: fu livellato il fianco scosceso del monte. Nella Piazza spicca il Palazzo dei Priori, sede del Comune, risalente al XIII secolo, sulla cui facciata si trovano gli stemmi in marmo dei podestà. 

3️⃣ Il DUOMO = costruito tra il 1818 e il 1832 in stile neoclassico, il Duomo è dotato di una torre campanaria, più antica della Cattedrale, ed al suo interno spicca l’Immacolata Concezione con Gesù e Dio Padre di Francesco Vanni, risalente al 1588. 

4️⃣ Il MUSEO CIVICO E DIOCESANO DI ARTE SACRA = ex convento, attualmente ospita  oltre 200 importanti opere d’arte senesi realizzate tra il XII e il XIX secolo. 

  • 𝙸𝚕 𝚟𝚒𝚗𝚘:

Il Brunello di Montalcino è considerato uno dei migliori vini italiani. Nasce nel 1865 da una sperimentazione di Ferruccio Biondi Santi, che per primo usó una varietà di Sangiovese Grosso. Il boom di acquisto di questo vino pregiato si ebbe negli anni ‘90 e ad oggi a Montalcino si contano circa 250 cantine dove è possibile fare un tour enogastronomico.

  • 𝙴𝚟𝚎𝚗𝚝𝚒 𝚊𝚗𝚗𝚞𝚊𝚕𝚒:

Jazz & Wine Festival = dal 19 al 24 luglio con musica dal vivo e buon vino;

Sagra del Tordo = ogni ultimo weekend di ottobre va in scena una competizione di tiro con l’arco tra i quartieri della città. 

  • 𝙲𝙾𝙽𝚂𝙸𝙶𝙻𝙸𝙾:

A circa 10 km da Montalcino si trova l’Abbazia di Sant’Animo. Un luogo di pace. immerso nella natura.

Si narra che fu l’imperatore Carlo Magno, durante il suo ritorno a Roma mentre percorreva la via Francigena, a fondare l’Abbazia, la cui costruzione partí dall’anno 781 e si concluse nel XII secolo.

3 SPOT PER FOTO SUPER ICONICHE:

1️⃣ su Google Maps avvicinati a Bagno Vignoni e cerca Viale dei Cipressi: ti troverai a scattare una delle foto più instagrammabili della Val d’Orcia.. insieme ad altri turisti di sicuro 😄! 

2️⃣ sempre Google Maps cerca Cipressi San Quirico d’Orcia ed ecco che ti appariranno piccoli gruppi ci cipressi e sentieri per portare a casa scatti unici.

3️⃣ Prima di arrivare a San Quirico d’Orcia provenendo da Pienza, su Google Maps cerca “Viale dei Cipressi del film Il Gladiatore” e ti troverai nel luogo in cui sono state girate alcune scene del film. La proprietà è privata, il cancello quindi è chiuso ma puoi fermarti tranquillamente e fare foto dal parcheggio.

♥♥♥

Sei già stat* in Val d’Orcia?

Se SI, quali di queste tappe hai fatto?

Se NO, qual è quella che ti attira di più?

Se ti va, fammelo sapere qui sotto nei commenti 😊.

Se hai qualche domanda, dubbio o suggerimento da chiedermi, fallo pure sempre qui sotto nei commenti oppure una mail a ambra@unagiramondosquattrinata.it. Sarò lieta di aiutarti.

E mi raccomando, non dimenticarti di seguirmi su Instagram e su Facebook. Ci conto!

A presto 🙂

EuropeItalia

VAL D’AOSTA in camper: 5 luoghi da non perdere!

Monte Bianco 22

La più piccola Regione italiana, una perla circondata dalle Alpi, ha tantissimi luoghi (naturali e non) che meritano di essere esplorati.

In questo articolo ti parlo dei 5 posti che ho visitato la scorsa estate, sperando di poterti dare qualche spunto per un viaggio in questa splendida regione.

Cosa farai quando sarai in Valle d'Aosta?

1. COURMAYEUR ed il MONTE BIANCO

Situata a circa 1200 metri di altitudine, ai piedi della Montagna più alta d’Italia, Courmayeur è una meta turistica molto ambita, sia in estate, sia in inverno.

Devo dire che è più grande di come me la immaginassi (pensando a località montane che in genere solo piccole).

Il suo centro storico si snoda lungo Via Roma ed oltre ai bei negozi, boutiques di lusso, ristoranti ed hotel, si possono ammirare:

– la Chiesa di San Pantaleone, il principale luogo di culto della città, costruita nel 1722;

– la Torre Malluquin, ciò che rimane del Castello trecentesco della famiglia Malloquin;

– la vista panoramica che si ha da piazza Abbè Henry;

– il Museo Alpino Duca degli Abruzzi, istituito nel 1929 su commissione di Luigi Amedeo di Savoia, che ripercorre la storia delle guide alpine attraverso fotografie ed oggetti.

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Senza togliere nulla alla bellezza del centro storico, c’è un’attrazione che interessa più di ogni altra… il Monte Bianco.

Quando si troviamo sotto questo spettacolo ci si può sentire veramente piccoli.

Con i suoi 4.810 m di altitudine, il Monte Bianco è il più alto d’Italia, di Francia ed è considerato anche il più alto d’Europa.

Perennemente innevato, è anche uno dei rilievi che ospita il maggior numero di ghiacciai (65 per l’esattezza) ed è uno dei posti più conosciuti e più ambiti per fare alpinismo. 

Per raggiungerlo c’è un modo…

SKYWAY MONTE BIANCO

E’ la funivia più costosa che abbia preso fino ad ora (55,00 € A&R – biglietto che consiglio di acquistare online), ma senza dubbio è una delle più spettacolari. 

Si parte da Courmayeur e vengono fatte 2 fermate: la prima a PAVILLON (quota 2.173), dove è possibile visitare il giardino botanico Saussereg con le sue 900 specie provenienti da tutto il mondo, e la seconda è PUNTA HELBRONNER (quota 3.466), con la sua terrazza circolare che ti regalerà un panorama a 360°.

L’ascesa del Monte Bianco è un’esperienza davvero unica. L’emozione di arrivare quasi a toccare le montagne, o almeno di vederle da vicino, è indescrivibile.

Va provata, anche se lo so, non è per niente low cost!

Ah quasi dimenticavo: durante l’ascesa la cabina ruota a 360°, permettendo a noi umili spettatori di ammirare nel miglior modo possibile tutto il magnifico paesaggio che ci circonda, per l’esattezza la VAL VENY e la VAL FERRET.

  • DOVE PARCHEGGIARE/DOVE DORMIRE:

A Courmayeur purtroppo non ci sono aree sosta attrezzate. Noi abbiamo sostato (per un giorno ed una notte) in un parcheggio (ad agosto non abbiamo pagato niente, però ho visto che nel periodo invernale hanno chiesto 3,00 €) a circa 10 minuti a piedi dal centro (coordinate 45.7949, 6.9960).

Per raggiungere lo Skyway ti consiglio di parcheggiare nell’ampio piazzale che si trova a pochi metri dalla funivia (credo che si possa sostare anche la notte). Il pagamento è di € 3,00 e vale dalle 8.00 alle 15.00 (dopo è gratuito).

2. COGNE e LILLAZ

Se ami fare escursioni in montagna, la Valle di Cogne è una meta che devi assolutamente tenere in considerazione.. anche se un po’ troppo affollata per i miei gusti!

E’ un luogo che ha molto da offrire. Numerosissimi sentieri di ogni difficoltà (Parco Nazionale del Gran Paradiso), cascate (Lillaz), un giardino botanico (Paradisia) e borghi molto carini, tra cui:

COGNE

Una località, ahimè, conosciuta per un fatto di cronaca nera, ma che cela luoghi degni di nota.

Affacciata sul bellissimo Prati di Sant’Orso (una delle più vaste praterie d’Europa), questa cittadina è un vero gioiellino valdostano.

Nel centro storico meritano una visita:

– la Chiesa di Sant’Orso, costruita nel 1642 in nome di Sant’ Orso, un sacerdote valdostano vissuto tra il VII e l’VIII secolo che, secondo la tradizione, avrebbe bonificato la località, originariamente inospitale.

Les Dentellières, una cooperativa che porta avanti la tradizione artigianale della lavorazione dei pizzi;

la Fontana di Ferro, il simbolo di Cogne, affacciata sul prato di Sant’Orso.

LILLAZ

Questo piccolo e caratteristico borgo si trova ai piedi delle cascate più famose della zona: la Cascate di Lillaz.

3 salti d’acqua per 150 metri di altezza complessivi, incastonati in una natura verdeggiante, raggiungibili attraverso una parte di sentiero pianeggiante ed una parte di ripida salita su sassi.

Non sono certo le cascate più belle che ho visto, ma vale la pena vederle per il panorama che offrono..

  • DOVE PARCHEGGIARE/DOVE DORMIRE:

Le aree sosta qui non mancano:

– a Cogne, ovvero l’area sosta Revettaz, situata a 5 minuti a piedi dalla piazza principale del paese, dispone di 130 posti camper con possibilità di carico/scarico, corrente elettrica e toilettes, gratuita dalle 8.00 alle 18.00, mentre la notte si paga € 13,00 (tassa di soggiorno compresa);

– a Lillaz si trova un’altra area sosta con 32 posti camper tutti dotati di corrente elettrica e con servizio di carico/scarico. Anche qui si paga solo la notte per la modica cifra di € 12,50.

A pochi metri dall’area per camper è disponibile una grande area attrezzata per pic-nic (ad agosto era a pagamento!), con 40 tavoli, servizi igienici, numerosi barbecue e fontanelle.

Se non troverai posto in nessuna delle due aree sosta (come è successo a noi), non ti preoccupare. C’è un parcheggio proprio accanto all’area sosta di Lillaz dove ti permettono di sostare e di dormire.

  • COLLEGAMENTI TRA LE DUE LOCALITÁ:

Cogne e Lilla sono collegate (oltre che dalla SR47) da un comodo sentiero pianeggiante e ciclopedonale di circa 3 km. 

In alta stagione è disponibile anche un servizio di bus navetta gratuito che collega Cogne alle varie località della valle.

3. AOSTA

Il Capoluogo valdostano è una città che mi ha piacevolmente colpito. 

Il centro storico, con le sue stradine strette, le sue case colorate ed i monumenti risalenti all’epoca romana (tanto da essere conosciuta come la “Roma delle Alpi”), è davvero una chicca.

  • COSA VEDERE: 

1️⃣ PIAZZA CHANOUX, dedicata al martire della resistenza Émile Chanoux, ucciso dai nazisti nel 1944 e circondata da palazzi storici e dalle Alpi, questa piazza è il cuore della città e sede del Municipio. 

2️⃣ ARCO DI AUGUSTO, costruito nel 25 a.C. per onorare l’imperatore e per festeggiare la vittoria delle truppe romane contro i galli salassi.

3️⃣ PORTA PRAETORIA, costruita anch’essa nel 25 a.C. e ricoperta di marmo, presenta tre aperture, quella centrale per i carri e le due laterali per i pedoni e consentiva l’accesso alla città romana. 

4️⃣ TEATRO ROMANO, l’imponente struttura, edificata nel 25 a.C., è in grado di accogliere fino a 4000 spettatori, ed oggi ospita eventi culturali.

5️⃣ CRIPTOPORTICO FORENSE, la monumentale costruzione che circondava l’area sacra di Augusta. Si ipotizza che fosse un deambulatorio e che dal III secolo venisse usato come deposito militare. 

6️⃣ CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA, costruita alla fine del IV secolo, è il luogo di culto più importante e più antico di Aosta. All’entrata si trovano affreschi dell’XI secolo, mentre all’interno spiccano il crocifisso del 1397, le vetrate e due mosaici nel pavimento che risalgono al XII e al XIV secolo.

7️⃣ COLLEGIATA e CHIOSTRO DI SANT’ORSO, un’insieme di edifici religiosi risalenti al V secolo. Degni di nota: il Tiglio di Sant’Orso (un albero secolare piantato intorno al 1530), il Chiostro Romanico, la cripta ed un mosaico scoperto nel 1999, protetto da una teca di vetro. 

  • DOVE PARCHEGGIARE/DOVE DORMIRE:

Ci sono due parcheggi dove è possibile sostare gratuitamente, entrambi a 10 minuti a piedi dal centro città: uno si trova in via Chambery 120 (coordinate 45.7335, 7.3063) e l’altro in via Paravera 10-14, vicino la funivia (coordinate 45.7321, 7.3196).

Se preferisci sostare in un’area sosta, si trova in via Caduti del Lavoro 15 (coordinate 45.7361, 7.3305), a circa 800 metri dal centro storico, e si paga 1,00 € all’ora tra le 8.00 e le 20.00.

4. VALLE DI CHAMPORCHER

A poco più di 1.400 m s.l.m. si trova la prima valle che si incontra entrando in Valle d’Aosta. 

Un paradiso naturale nel quale si snodano tantissimi sentieri, gran parte situati nel Parco Naturale del Mont Avic e confinanti con il Parco Nazionale del Gran Paradiso.

In estate è un luogo ideale per passeggiate ed escursioni, in inverno, grazie al comprensorio sciistico, che fa parte del Monterosa Ski, che offre 14 piste di media difficoltà, è un luogo ideale per gli amanti dello scii e dello snowboard. 

CHAMPORCHER

La principale località della valle è un piccolo borgo situato su un promontorio il cui simbolo è la Torre, ciò che resta di un castello di origine altomedievale, situata di fronte alla Chiesa di San Nicola. 

CHARDONNAY

No, non sto parlando di uno spumante 😂.

Chardonnay è una piccola frazione di Champorcher, in cui si trova la funivia che porta fino a Laris, punto di partenza di numerosi sentieri e delle piste da sci.

  • PERCORSO PER I PIÚ ALLENATI: 

Uno dei percorsi escursionistici più conosciuti di questa valle è l’ALTA VIA n. 2. Essa parte da Champorcher ed arriva a Courmayeur, passando per la Valle di Cogne (attraversando il Gran Paradiso), la Valsavarenche, la val di Rhêmes, la Valgrisenche, La Thuile e la val Veny. 

  • DOVE PARCHEGGIARE/DOVE DORMIRE:

A Champorcher, di fronte all’enorme area pic-nic, si trova un’area sosta comunale attualmente – agosto 2021 – non gestita e gratuita (coordinate 45.6216, 7.6105) con circa 35 posti camper e possibilità di carico/scarico acqua. Non c’è l’elettricità.

PS. Non perderti l’assaggio del pane nero, tipico di questa valle. La versione con mele, castagne ed uvetta è il 🔝! 

5. BARD e FORTE DI BARD

Quando ho deciso di passare qualche giorno di agosto in Valle D’Aosta, una delle attrazioni che mi è subito saltata all’occhio è stato il Forte di Yard.

Ho un amore sconfinato per castelli, fortezze, palazzi reali ed è per questo che non potevo esimermi dal vedere questo luogo, che offre una meravigliosa vista sulla vallata ed un delizioso borgo medievale.

In realtà, la Valle D’Aosta è piena di Castelli e Palazzi, ma purtroppo non ho avuto il tempo per visitarli tutti. Recupererò, magari, un giorno.

BARD

Sovrastato dal Forte di Bard, a cui deve il maggior afflusso turistico, Bard è uno dei borghi più belli d’Italia, il paese più piccolo della Valle D’Aosta ed anche una delle principali attrattive della via Francigena.

Il borgo si sviluppa lungo un antico canale realizzato dai romani. 

I suoi edifici risalgono al XV-XVI secolo, alcuni dei quali sono stati restaurati ed oggi ospitano attività commerciali e botteghe artigiane.

Camminare nel borgo è come fare un salto nel passato. Tutto è rimasto com’era. È un vero e proprio gioiellino.

  • EDIFICI DI INTERESSE STORICO:

1️⃣ Casa Challant, situata nella piazzetta centrale del Borgo, che in origine era chiusa da un muro;

2️⃣ Casa Valperga, sulla cui facciata sono presenti gli stemmi di Valperga e dei Savoia; 

3️⃣ Casa Urbano, sede dell’antico mulino; 

4️⃣ Casa della Meridiana, chiamata così per i grandi orologi solari dipinti nelle facciate;

5️⃣ Palazzo Nicole, è stata la residenza degli ultimi conti di Bard e sulla facciata dell’edificio si notano ancora i fori dei proiettili dell’assedio del 1800.

  • EVENTI ANNUALI

15 agosto = Patronale dell’Assunta, con un mercatino di prodotti tipici ed artigianali, accompagnato da musica ed animazioni;

2° weekend di ottobre = Marchè au Fort, un mercato dedicato alle specialità valdostane;

8 dicembre-6 gennaio = Noel au Bourg, una mostra di presepi che illuminato tutto il borgo.

FORTE DI BARD

Questa maestosa fortezza è stata teatro di tanti eventi storici.

  • PILLOLE DI STORIA

1034: Primo insediamento.

1242-1661: i Savoia entrarono in possesso della signoria di Bard, ampliarono il Castello ed instaurarono una guarnigione, smantellando le fortificazioni di Verrès e Montjovet e trasferendo tutta l’artiglieria.

1800: 40.000 uomini dell’Armée de réserve di Napoleone si scontrarono a Bard con le truppe austriache che presidiavano la fortezza. Napoleone riuscì ad ottenere la resa dopo 2 settimane di dure lotte e fece radere al suolo Bard. 

1830: Carlo Felice di Savoia, timoroso di un nuovo attacco francese, riedificó il forte di Bard (divenuto come lo vediamo oggi). 

Fine 1800: Caduto in disuso, il forte fu adibito prima a carcere militare e poi a deposito munizioni fino al 1975.

1990: divenne proprietà della Regione Autonoma della Valle D’Aosta, che si occupó dei numerosi gli interventi di restauro, completati definitivamente nel 2017.

  • INFORMAZIONI PER LA VISITA:

Si accede tramite il percorso pedonale, che parte dal borgo medievale di Bard e si sviluppa lungo i muraglioni, oppure con gli ascensori panoramici.

Il costo del biglietto varia a seconda di ciò che uno vuole vedere. Si parte da 8,00 € per il complesso + uno spazio espositivo (ad esempio, le Prigioni, dove conoscerai, attraverso filmati, stampe e documenti, la storia del Forte e dove potrai vedere le 24 celle in cui venivano rinchiusi i prigionieri di guerra). Visita il sito web per avere maggiori dettagli.

  • CURIOSITÁ:

Nel Forte di Bard (ed in altre zone valdostane) nel 2014 sono state girate le scene di un film molto famoso: Avengers, Age of Ultron.

  • DOVE PARCHEGGIARE/DOVE DORMIRE:

Lungo la SS26 si trova un piccolo parcheggio gratuito (coordinate 45.6151, 7.74.21), senza servizi, ma con tavoli da pic-nic e acqua potabile, comodo per visitare il borgo e il forte, raggiungibili attraverso un percorso pedonale. Ci si può dormire tranquillamente.

L’alternativa è l’area sosta di Hône “Le Raffòr”, un’area attrezzata comunale con 18 posti camper, camper service ed elettricità (€ 1,00 ogni 6 ore di erogazione). Si pagano € 10,00 per le prime 24 h, dopo € 0,50/h. La sosta massima è di 48 ore.

★ Ƈσηѕι∂єяαzισηι Ƒιηαℓι ★

La Valle D’Aosta offre tante attrazioni e posti da visitare, ma direi che per una prima esplorazione sono più che soddisfatta.

Mi auguro di poter tornare presto in questa piccola ma splendida Regione (se ci sei già stat* e hai qualche suggerimento da darmi, scrivimelo nei commenti).

Intanto ti invito a farmi sapere che ne pensi di queste tappe che ho fatto, dimmi se le avevi già viste oppure se ti attirano per un prossimo viaggio.

Come sempre, se hai bisogno di qualche dritta in più, fammelo sapere giù nei commenti o mandami una mail a ambra@unagiramondosquattrinata.it. Sarò lieta di aiutarti.

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À bientôt 😉!

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ULM e RAVENSBURG: La città dei record e la città dei giochi! (in camper)

Schiefes Haus 2

Hai mai sentito parlare di queste due cittadine tedesche?

Io le ho scoperte per caso, durante il viaggio di ritorno dall’Alsazia (se non hai letto l’articolo, clicca qui).

Si sa, a volte le belle scoperte nascono proprio così. E’ anche il bello dei viaggi on the road!

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Stavo cercando un posto dove poter trascorrere il Capodanno, in quanto dovevo aspettare il 2 gennaio per raggiungere Livigno.

Scorrendo tra le città lungo la strada che dovevamo percorrere mi sono imbattuta prima in Stoccarda (che ho visto in un pomeriggio e poi sono scappata… troppa gente e non mi ha attirato per niente) e poi in Ulm e Ravensburg.

Cosa mi ha attirato e mi ha fatto scegliere di andare proprio ad Ulm? La curiosità.

Viene chiamata la città dei record ed io volevo assolutamente vedere questi record (ti spiegherò qui sotto quali sono).

A poca distanza da Ulm mi è apparsa un’altra città il cui nome mi ricordava qualcosa, ma lì per lì non riuscivo a collegare: Ravensburg.

Se sei appassionato di giochi da tavolo e, soprattutto, di puzzle capirai il perché questa città mi ricordava qualcosa e se non hai capito, te lo spiego subito: la Ravensburger (azienda tedesca di giocattoli e giochi da tavolo, leader europea nella produzione di puzzle) è nata ed ha sede a Ravensburg.

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Insomma, arriviamo al dunque e conosciamole meglio.

ULM

Situata tra la Baviera e il Baden-Wittenburg ed attraversata dal Danubio, Ulm è famosa principalmente per 2 motivi: è la città natale di Albert Einstein ed è la città dei record mondiali (il campanile più alto del mondo, l’hotel più storto, la scultura zoomorfica più antica ed una delle case più strette). 

Il suo centro storico è piccolo, ma ricco di negozietti e bei palazzi.. ed è qui che si trovano le principali attrazioni:

1️⃣ La ULMER MÜNSTER = la Cattedrale gotica, costruita tra il 1377 ed il 1890, con il campanile più alto del mondo (161,5 m di altezza). All’interno della cattedrale si trova una bellissima vetrata che commemora gli ebrei morti durante l’Olocausto. Se si desidera vedere un bel panorama, salendo 700 ripidi scalini, si raggiunge la terrazza panoramica. 

2️⃣ Il FISCHERVIERTEL = l’antico quartiere dei pescatori (per me) è la zona più bella di Ulm. Vie ciottolate, canali, casette particolari.. insomma questo quartiere è una chicca!

Qui che si trova la Schiefes Haus, l’ “hotel più storto del mondo”

3️⃣ Il RATHAUS = un magnifico palazzo trecentesco che si affaccia su Marktplatz. La sua facciata è davvero spettacolare, con gli affreschi rinascimentali e l’orologio astrologico del 1570. 

  • 3 COSE DA FARE:

1️⃣ Raggiungi il luogo (clicca qui) dove sorgeva la casa di Albert Einstein (distrutta durante i bombardamenti aerei della Seconda Guerra Mondiale) si trova un bizzarro memoriale: una fontana con la testa di Einstein in bronzo nella sua celebre posa, ovvero con la lingua fuori.

2️⃣ Passeggia lungo il Danubio (al tramonto è super suggestivo), costeggiando le antiche mura, ed arriva all’Eisenbahnbrücke, godrai una bellissima vista sulla Cattedrale.

3️⃣ Durante la passeggiata lungo il fiume, ti imbatterai in una costruzione particolare: la Berlinger Turm (clicca qui per vedere il punto esatto in cui si trova): una piattaforma costruita in onore di Albrecht Ludwig Berblinger, passato alla storia come sarto, inventore e pioniere dell’aviazione.

Essa è alta 20 metri ed inclinata di 10 gradi, ti regala una magnifica vista. Quando ci salirai (l’accesso è gratuito) sopra ti darà un senso di instabilità e ti sembrerà quasi di cadere sul Danubio, ma non temere! E’ fattibile e la vista ripaga.

  • DOVE PARCHEGGIARE e/o PERNOTTARE

Ti sto per parlare di una delle migliori aree sosta che potrai trovare a giro. E’ la Wohnmobilstellplatz Ulm e i trova a circa 20 minuti a piedi dal centro. E’ enorme, pulita e fornita di tutto il necessario (service camper + elettricità). Costa 12,00 €/24 h (€ 15,00 per i camper lunghi 15m) e con la sosta puoi usufruire delle docce del centro benessere/piscina che è a pochi passi, oltre ad uno sconto per l’ingresso.

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RAVENSBURG

Scopriamo ora la città dei giochi, dei puzzle.. e delle Torri.

Situata a pochi chilometri di distanza dal Lago di Costanza, Ravensburg è un tripudio di Torri antiche (ce ne sono ben 17, tutte realizzate tra il XIV ed il XV secolo) e casette colorate.

Quando la guardi dall’alto (e qui sotto scoprirai su dove puoi farlo) ti sembra davvero di guardare un gioco. Non so spiegarti la sensazione, ma forse, se ci andrai, la capirai.

Questa piccola città racchiude in sé dei bei gioiellini da vedere.. tra cui:

1️⃣ Marienplatz, la piazza principale, sulla quale si affacciano:

– il Waaghaus, un edificio risalente al 1496, rappresentava l’emblema del commercio cittadino ed ad oggi ospita eventi culturali e sociali;

– la Lederhaus, con la sua facciata rinascimentale, sede (all’epoca) dei conciatori e dei calzolai;

– la Blaserturm, la Torre più alta della città (51 m di altezza).

Nella parte più settentrionale della piazza si trovano anche la Grüner Turm (la Torre Verde) e la Liebfrauenkirche, edificata tra il 1279 ed il 1360.

2️⃣ Melhsack, il simbolo della città è raggiungibile a piedi attraverso una scalinata che parte dal centro cittadino. Dalla Torre si può percorrere un sentiero panoramico che porta al Veitsburg, un castello barocco (oggi sede di un ristorante). La vista sul paesaggio che circonda Ravensburg, specialmente al tramonto, è magnifica!

3️⃣ Museo Ravensburger = situato nella sede principale della Ravensburger, offre un viaggio interattivo nella storia di questa società, dalla realizzazione del primo gioco da tavolo, del primo libro e del primo puzzle fino ad oggi

  • PER GLI APPASSIONATI DI GIOCHI:

Ravensburg Spielt = una manifestazione che si svolge ogni anno a settembre nelle vie e nelle piazze del centro storico. 

  • PER LE FAMIGLIE CON BAMBINI:

Ravensburg Spieleland = un grande parco divertimenti che offre più di 60 attrazioni per grandi e piccini.

  • DOVE PARCHEGGIARE e/o PERNOTTARE

A circa 10 minuti a piedi dal centro cittadino, si trova una piccola area sosta (coordinate: 47.7818, 9.6000) fornita di ogni servizio (camper service + elettricità), al costo di € 8,50/24 h.

✽ 𝙲𝚘𝚗𝚜𝚒𝚍𝚎𝚛𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚒 𝙵𝚒𝚗𝚊𝚕𝚒 ✽

Non sono certo le città tedesche più belle che ho visto, ma hanno la loro particolarità. Se ti trovi in zona, anche solo di passaggio, ti consiglio di fermarti e visitarle.

Ulm, in particolare, merita davvero di essere vista. A Ravensburg sarebbe bello andarci a settembre, durante la Ravensburg Spielt.

Spero di averti dato tutte le informazioni necessarie per visitare al meglio queste due città. Se così non fosse ed hai bisogno di qualche dritta in più, non esitare a scrivermi qui sotto nei commenti o per mail a ambra@unagiramondosquattrinata.it.

E non dimenticarti di seguirmi anche su Instagram.

A presto 😘!

Capitali europeeEuropeFrancia

ALSAZIA in camper: le 6 città da vedere

Colmar 5

Non avevo mai preso in considerazione un viaggio in questa Regione francese, perché in realtà la Francia non mi ha mai ispirato più di tanto.

Da quando condivido la mia passione per il viaggiare su Instagram, ho iniziato a vedere tantissimi post su Colmar in particolare e sull’Alsazia in generale.

Tra l’altro, da diverso tempo, avevo il desiderio di vedere la città che ha ispirato Walt Disney nel film d’animazione “La Bella e La Bestia”.

Tutto questo mi ha portato a passare lo scorso Natale in questa parte di mondo. E mai scelta fu più saggia!

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L’Alsazia è una Regione davvero splendida.

Le sue città ed i suoi villaggi sono uno più bello dell’altro ed ognuno con particolarità diverse.

In questo articolo ti parlerò proprio di queste città e di questi villaggi (tra i più belli della Francia) che non dovrai assolutamente perderti.

Ti indicherò anche i relativi parcheggi/aree sosta dove potrai fermarti e pernottare.

Partiamo subito dal Capoluogo.

STRASBURGO

Sede del Parlamento Europeo, Strasburgo è una città davvero affascinante ed ha tanto da offrire.

Ivi si uniscono la cultura francese e tedesca, sia nell’architettura, sia nel cibo, in quanto fu battagliata tra le due Nazioni fino alla Seconda Guerra Mondiale.

  • COSA VEDERE

1) CATTEDRALE DI NOTRE DAME = la sua costruzione iniziò nel 1015, ma non fu mai terminata. Meraviglioso esempio di architettura gotica, la sua facciata è considerata la più grande Bibbia del Medioevo. Infatti, sopra il portone sono scolpiti episodi della Vità di Gesù. Ciò che colpisce sono le statue, le vetrate colorate e l’Orologio astronomico del 1572, che ogni giorno alle 12.30 avvia la processione degli Apostoli.

2) PETITE FRANCE = il quartiere più famoso e fotografato di Strasburgo. Nel Medioevo ospitava mugnai, conciatori e pescatori. 2 sono i maggiori punti di interesse: i “Ponts Couverts” (“ponti coperti”, dominati da 4 torri), e la Diga Vauban.

3) GRANDE-ÎLE = dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 1988, è la parte centrale e più caratteristica di Strasburgo. Da girare esclusivamente a piedi perchè ogni angolo, ogni stradina ti catturerà.

  • DOVE PARCHEGGIARE e/o PERNOTTARE:

A pochi chilometri dal centro città si trova un parcheggio comodissimo e direi anche economicissimo. Si pagano 6,10 € per 24 ore, compreso il biglietto della tram, che si prende a poche centinaia di metri e ti porta in 10 minuti in centro città. Super consigliato, anche se non ci sono né carico, né scarico! Solo bagni pubblici.

OBERNAI

Non avrà il fascino di Strasburgo (e nemmeno delle altre città di cui sotto), ma vale la pena farci un salto.

Si trova lungo la Strada dei Vini ed è uno dei 100 borghi più belli di Francia.

Il suo centro storico è circondato da mura medievali ancora perfettamente intatte e da un paesaggio collinare magnifico. 

I suoi vicoli, con case colorate a graticcio, ti piaceranno di sicuro! 

  • COSA VEDERE:

1) PIAZZA DEL MERCATO = la piazza centrale che ospita bancarelle ogni giovedì mattina, dominata dalla Torre Campanaria del XIII secolo ed il Municipio.

2) EGLISE SAINTS PIERRE ET PAUL = inaugurata nel 1872, è una delle più grandi Chiese Cattoliche dell’Alsazia ed al suo interno conserva opere classificate come Monumenti Storici: l’altare del Santo Sepolcro, risalente al 1504, e l’organo Merklin, risalente al 1881.

👉🏻Se sei appassionat* di punti panoramici, non perderti il CONVENTO sul MONTE SAINTE ODILE: offre una meravigliosa vista a 360°. 

  • DOVE PARCHEGGIARE e/o PERNOTTARE:

Alle porte della città si trova un grande parcheggio gratuito (coordinate 48.4604, 7.4862), senza servizi, dove è anche possibile pernottare.

RIQUEWIHR

In questo villaggio ti sembrerà davvero di aver lasciato il mondo reale ed essere entrato in una fiaba. 

Ecco il Villaggio di cui ti parlavo nella premessa, quello che ha ispirato Walt Disney.  

La fontana dove Belle si siede per leggere un libro

Beh, dopo averlo visto, ho capito perché 😍!

Ogni angolo, ogni vicolo, ogni casa è un tripudio di colori, di fascino e di originalità.. mi ha davvero rapito.

  • COSA VEDERE:

1) HOTEL DE VILLE = Il Municipio, costruito nel 1809, fa da ingresso alla città vecchia. Appena attraversato l’arco, sulla destra si trova la fontana immortalata ne La Bella e la Bestia, nella scena in cui Belle si ferma a leggere un libro.

2) RUE GÉNÉRAL DE GAULLE = la lunga strada principale dove si possono ammirare gli edifici più antichi della città, tra cui la MAISON DE HANSI, la MAISON IRION (risalente al 1600), la MAISON PREISS ZIMMER, la MAISON LIEBRICH (risalente al 1535 e nel cui cortile si trova un pozzo del 1600) e la MAISON BEHREL (risalente al 1514).

3) TORRE DOLDER = alta 25 metri, all’epoca della sua costruzione serviva come punto di avvistamento dei nemici. Ha due volti: per chi proviene dall’esterno del paese la vede come una classica struttura difensiva, mentre dall’interno ha l’aspetto di un’abitazione con finestre fiorite e decorazioni. La sera poi regala magnifici giochi di luce.

🎄Se sei amante delle decorazioni natalizie non perderti il Féerie de Noël, un negozio interamente dedicato al Natale. Si trova di fronte alla Torre.

  • DOVE PARCHEGGIARE e/o PERNOTTARE:

A 200 metri dal centro cittadino si trova un parcheggio (coordinate 48.1661007.301540) con posti camper ed anche camper service. Non è molto economico (€ 8,00 per 3 ore, € 10,00 per 5 ore oppure € 15,00 per il pernottamento, dalle 18.00 alle 9.00), ma comodo. Ti consiglio di arrivarci presto la mattina o la sera (se decidi di pernottare), perchè rischi di non trovare posto in quanto le auto occupano anche i posti camper.

KAYSERSBERG

Contornata dai vitigni (immagino la bellezza del posto in Primavera ed in Autunno 😍), in cui si possono fare bellissime passeggiate (magari con un tempo migliore di quello che ho trovato io ⛈), e dominata da un antico Castello in rovina, Kaysersberg (in italiano “la collina dell’Imperatore”) nel 2017 fu nominata dai francesi come “villaggio francese più amato”.

  • COSA VEDERE:

1) RUE DI GÉNÉRAL DE GAULLE = La strada principale con i suoi antichi edifici con facciate a graticcio, tetti spioventi e statue. Ti consiglio di fermarti al Verrerie d’Art per vedere la lavorazione del vetro.

2) CHIESA DI SAINT CROIX = Sorge accanto al Municipio e fu costruita tra il XII ed il XV secolo. Al suo interno ti colpiranno l’enorme crocifisso e le vetrate colorate.

3) PONTE FORTIFICATO = costruito in arenaria rosa nel 1514 per proteggere la città dagli invasori tedeschi, oggi funge da ingresso principale al Paese. 

4) CASTELLO = costruito tra il XIII e il XVI secolo per sorvegliare la valle, ad oggi è rimasto solo una parte di cinta muraria ed il Mastio, nel quale si può accedere e salire fino alla cima. Lo si raggiunge in circa 10 minuti a piedi dal centro città e ti regalerà una splendida vista panoramica.

  • DOVE PARCHEGGIARE e/o PERNOTTARE:

Parcheggio (coordinate 48.1362007.261930) a pagamento a pochi metri di distanza dal centro. Si pagano € 10,00 24 h, anche se uno ci vuole stare di meno. E’ presente anche il camper service, solo che quando ci sono stata io era chiuso.

COLMAR 

Su Colmar avevo altissime aspettative… tutte ben ripagate! Anzi… diciamo proprio le cose come stanno: me ne sono innamorata!

É meravigliosa, gioiosa, super colorata.. Insomma.. Un vero gioiello!

Il centro storico si gira tranquillamente a piedi ed il mio consiglio è di lasciarti trasportare e perderti nelle sue strade: è il miglior modo per viverla.

Ovunque ti trovi, in qualsiasi stradina o piazza, ne rimarrai davvero affascinat*.

  • COSA VEDERE:

1) PETITE VENICE = il mio quartiere preferito. Un tripudio di case colorate e canali che richiamano gli scorci veneziani. Ogni strada porta il nome delle attività che venivano svolte ivi: Quai de Poissonerie, il viale dei pescatori, Rue des Tanneurs, la strada dei conciatori e Rue des Vignerons, la strada dei viticoltori. Lo scorcio più fotografato è quello tra Rue de la Poissonerie e Rue Turenne.

👉🏻Da non perdere le proiezioni e giochi di colori che vengono attivati dopo il tramonto! 

2) COLLÉGIALE SAINT-MARTIN = il luogo di culto più importante della città è stato costruito tra il 1237 ed il 1366. La Chiesa è un bellissimo esempio di architettura Gotica ed è stata edificata in pietra arenaria, che le dona quel colore rosso mattone. 

3) KOÏFUS = realizzato nel 1480, è il più antico edificio della città. La Vecchia Dogana era il luogo dove venivano stoccate e tassate le merci importate o esportate. Oggi, invece, ospita il mercato degli artigiani.

4) e 5) MAISON DES TÊTES e MAISON PFISTER = tra la grande varietà di case a graticcio, questo sono tra le più antiche della città (risalgono al Rinascimento). La prima prende il nome dalle 106 teste umane e di animali in pietra che emergono dalla sua facciata; la seconda è il simbolo della città, con le sue balconate ed una torretta ottagonale.

  • CURIOSITÁ:

A Colmar è nato Frédéric-Auguste Bartholdi, lo scultore francese che progettò la Statua della Libertà di New York. All’ingresso della città si trova una piccola riproduzione realizzata nel 2004. 

  • DOVE PARCHEGGIARE e/o PERNOTTARE:

Una bella area sosta a circa 1 km di distanza dal centro. Si pagano 15,00 € per 24 ore ed è compreso il camper service. Ci sono anche i bagni con le docce e la lavanderia.

Consiglio: arriva presto la mattina. Purtroppo non si può prenotare (almeno nel periodo natalizio) e quindi si rischia di non trovare posto. Io sono stata fortunata, seguendo i consigli che ho trovato sul web, sono arrivata presto nell’area sosta ed ho trovato posto subito. Altri, invece, sono dovuti rimanere fuori.

EGUISHEIM

É il borgo più particolare che abbia mai visto e direi anche uno dei più belli 🥰!

Appena entrerai, ti sembrerà di aver fatto un salto nel passato.

Ma qual è la sua particolarità? La sua forma.

La pianta della città è circolare e sembra di essere in un labirinto… tra stupende e coloratissime case alsaziane! 

  • COSA VEDERE:

1) RONDE DE EGUISHEIM = è il percorso ad anello che ti immergerà nella vera essenza del villaggio. Lungo questo “girotondo” troverai cartelli che raccontano la storia e le curiosità di Eguisheim.

2) GRAND RUE = la via principale, ricca di botteghe artigiane, ristoranti e cantine dove poter degustare i vini alsaziani.

3) PLACE DU CHÂTEAU ST-LÉON = la bellissima piazza centrale, dominata dalla Fontaine St-Léon, una delle più grandi fontane dell’Alsazia, e sovrastata dalla Chapelle St-Léon, la chiesa eretta in onore di Papa Leone IX e dallo Château St-Léon, l’antico castello medievale.

  • IL PUNTO PIÚ FOTOGRAFATO

In Rue du Rempart, vicino all’Auberge Rue du Rempart, si trova la casa più fotografata di Eguisheim. 

Ma quant’è carina??? 😍

  • DOVE PARCHEGGIARE e/o PERNOTTARE:

A pochi metri dal centro città si trova un parcheggio (coordinate 48.0415997.309870) con camper service. Si pagano 6,00 € per 3 ore, oppure 13,50 € per 24 ore. Anche in questo caso, cerca di arrivare presto la mattina o nel tardo pomeriggio perchè in alta stagione non è facile trovare posto. Noi abbiamo dovuto aspettare che se ne liberasse uno.

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Come avrai potuto vedere dalle immagini, l’Alsazia ha molto da offrire.

Ti consiglio, ora che sta per arrivare la primavera e tutto prenderò colore, di prenotare un viaggetto lì.. e se non potrai farlo per questa primavera, allora fai come me e vai durante il periodo natalizio! Ti incanterà 🥰…

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Se hai bisogno di qualsiasi informazione in più, dettagli sull’itinerario e quant’altro, non esitare a scrivermi nei commenti o per mail a ambra@unagiramondosquattrinata.it.

Come sempre sarò a tua completa disposizione.

Ah.. non dimenticarti di seguirmi su Instagram dove carico foto settimanalmente 😊..

A presto..

ItaliaPiemonte

VAL FORMAZZA (Piemonte) in camper – 3 POSTI da vedere

Cascata del Toce 11

Girovagando un po’ su Instagram (ti invito a seguirmi perchè ci sono contenuti inediti) alla ricerca di una meta che ci potesse permettere di stare al fresco e nella natura, mi è apparsa la Val Formazza.

Questa valle incontaminata mi aveva attirato subito.

Prima di spostarci, però, come mia consuetudine, cercai aree sosta in zona e ne trovai una ad hoc: nel verde, con tutti i servizi (corrente, carico e scarico), bagni e docce calde, vasca idromassaggio, percorso kneipp, giochi di intrattenimento e piccolo orticello da cui poter prendere qualsiasi cosa.

Tutto questo per la modica cifra di 15,00 €.

L’area sosta si chiama Punta Sabbioni e si trova a 15 minuti a piedi da Formazza e Ponte ed a pochi passi dalla fermata dell’autobus per andare alla famosa Cascata del Toce.

Inoltre, è un ottimo punto di partenza anche per altre escursioni effettuabili nella zona.

Insomma, avevo trovato il posto perfetto.

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Entriamo, quindi, nel dettaglio e scopriamo insieme i 3 luoghi da vedere in Val Formazza:

1. FORMAZZA 

Incastonato in un magnifico paesaggio di conifere, ai piedi delle Alpi, questo piccolo e pittoresco borgo è il comune più settentrionale del Piemonte. 

Esso fu il primo villaggio abitato dai Walser (popolazione di origine germanica che si insediò nella zona tra il XII ed il XIII secolo), di cui si trovano ancora testimonianze nelle abitazioni (con il basamento in pietra ed il tetto in legno), nella lingua e nei piatti locali.

Formazza è la base per tante attività outdoor sia estive (passeggiate a piedi ed in MTB), sia invernali (sci di fondo).

Da vedere:

Se sei interessato/a alla cultura Walser, presso la frazione di Ponte si trova il Museo Casa Forte, un museo etnografico che raccoglie oggetti legati alle attività dei Walser, ospitato in un edificio risalente al XVI secolo, che era sede del capo della comunità.

L’ingresso è gratuito.

2. CASCATA DEL TOCE

Una delle più belle cascate che abbia mai visto è senz’altro questa.

La Cascata del Toce, chiamata anche La Frua, si trova nel Comune di Formazza a 1675 m. s.l.m. e, con i suoi 143 metri di salto, è la seconda cascata più alta d’Europa ed una delle cascate più spettacolari delle Alpi.

Le sue acque sono quelle dell’omonimo fiume Toce, il principale corso d’acqua della Val d’Ossola che dà vita al Lago di Morasco.

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L’inizio dell’avvento turistico si ha dal 1863, quando venne costruito un hotel, aperto tutt’oggi, per accogliere gli alpinisti e gli appassionati di escursionismo.

Nel tempo la Cascata del Toce fu visitata da molti personaggi illustri, tra cui Wagner, D’Annunzio, Carducci, la Regina Margherita ed il Re Vittorio Emanuele III.

Migliori punti di osservazione:

  • dall’alto: si trova una piattaforma di legno dove si può ammirare tutta la vallata;
  • dal basso: il posto più bello per vedere la Cascata del Toce è sicuramente dal ponte di legno sospeso che si trova ai piedi della stessa, raggiungibile attraverso un sentiero che costeggia la Cascata, da cui potrai ammirare tutta la sua maestosità.

Come arrivare:

  • a piedi = da Formazza c’è un sentiero che collega la Cascata in un tempo di circa 1.30/2 h (io l’ho percorso in discesa);
  • in autobus = dall’area sosta camper Punta Sabbioni si arriva alla Cascata in 10 minuti;
  • in auto/camper/moto = si deve percorrere la SS659 in direzione nord e si può parcheggiare qui.

Da sapere:

La Cascata del Toce NON è visibile tutto l’anno, ma solo da giugno a settembre in determinati orari.

Orari di apertura:

Le Cascate vengono aperte dal 6 giugno al 20 settembre e generalmente seguono questi orari:

  • giorni feriali dalle 11.30 alle 13.30;
  • giorni festivi dalle 10.00 alle 16:00.

Per conoscere gli orari nel dettaglio ed i vari aggiornamenti, visita questo sito.

3. LAGO DI MORASCO

Nella parte più alta della Val Formazza, a 1815 m. s.l.m., si trova un bacino artificiale incastonato in un meraviglioso paesaggio naturale dominato da montagne e cascatelle.

La Diga di Morasco è stata costruita negli anni ’30 dalla società Edison per la produzione di energia per tutta la vallata.

La sua costruzione, però, ha sepolto il centro abitato di Morasco, una località di origine Walser abitata fin dal XV secolo, definitivamente abbandonata nel 1938.

Giro del lago:

Le montagne che si riflettono sulle acque cristalline del Lago fanno si che questo luogo sia veramente bello da vedere!

E per goderselo a pieno non puoi esimerti dal fare la passeggiata che costeggia il Lago.

Si tratta in un circuito ad anello che parte dal parcheggio della Diga.

Il percorso è facile e per lo più pianeggiante. Si può fare tranquillamente a piedi o, volendo, in MTB.

Tempo di percorrenza: 1 h circa. 

Da sapere:

Il Lago di Morasco è un ottimo punto di partenza per numerose escursioni alla scoperta di meravigliosi laghi alpini (Lago Castel, Lago del Toggia, Lago Nero, Laghi Boden); escursioni di media ed alta difficoltà che si possono da fare sia a piedi, sia in MTB.

In camper:

Puoi sostare senza limiti di tempo nell’Area Sosta Camper Riale, che si trova sotto la diga, al costo di 10,00 € al giorno (ci sono dei signori che riscuotono vero le 18.00).

✰ ℂ𝕠𝕟𝕤𝕚𝕕𝕖𝕣𝕒𝕫𝕚𝕠𝕟𝕚 𝕗𝕚𝕟𝕒𝕝𝕚 ✰

Come avrai constatato, la Val Formazza è un posto da vedere e da vivere.

La natura fa da padrona e il paesaggio alpino è qualcosa di meraviglioso.

Per un viaggio in camper è un posto ideale, tutti i posti sono facilmente accessibili ed i prezzi non sono eccessivi.

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Conoscevi la Val Formazza, ci sei mai stato/a? 😊 Raccontamelo, se ti va, nei commenti.

Intanto spero di averti dato tutte le informazioni necessarie, se, però, hai bisogno di qualche info in più, scrivimelo nei commenti oppure tramite e-mail a ambra@unagiramondosquattrinata.it.

Come dico sempre, sarò lieta di aiutarti per quanto mi è possibile ☺️.

A presto 😉..

ItaliaTrentino Alto Adige

TRENTINO ALTO ADIGE in Camper: 5 LAGHI da vedere

Lago di Braies 5

Il Trentino Alto Adige è una regione ricca di bellezze naturali, da grandi catene montuose come le Dolomiti, a bellissimi parchi naturali come l’Adamello Brenta, ma ciò che lo contraddistingue maggiormente è la presenza di numerosi laghi, tanto da essere una delle Regioni (se non la Regione) con la più alta concentrazione di laghi e specchi d’acqua d’Italia.

Ce ne sono talmente tani, che c’è l’imbarazzo della scelta.

In questo articolo ti voglio indicare i 5 laghi che, secondo me, non dovresti perderti in una visita in questa splendida Regione.

1. Lago di Braies

Qual è il lago che negli ultimi anni è il più visitato ed il più fotografato (instagram e Facebook sono pieni di foto)? La risposta è facile: il Lago di Braies

Reso famoso dalla serie tv “Un Passo dal Cielo”, questo Lago attrae milioni di turisti l’anno.

Nato da una frana e situato a quasi 1500 m. s.l.m., a nord del parco naturale Fanes-Senes-Braies e circondato dalle Dolomiti, il Lago è un vero e proprio gioiello.

In ’estate o inverno regala giornate di relax e belle passeggiate in una natura incontaminata.

Il lago ghiacciato.. uno spettacolo!

Parlando di passeggiate, da fare è sicuramente il sentiero attorno al Lago: un percorso creato nel 1910, con una parte pianeggiante ed una di saliscendi, fattibile in circa 1 ora e mezzo. 

Se, invece, ti vuoi semplicemente rilassare, prendere il solo o fare un pic-nic, il punto più amato del lago per queste attività è la riva sud, ai piedi del Croda del Becco (2.810 m).

Da vedere:

Sulla sponda destra (guardando l’entrata), si trova un’antica chiesetta dedicata alla Madonna, dove la coppia austriaca erede al trono (Francesco Ferdinando e la moglie Sofia di Hohenberg) pregò poco prima di essere assassinata a Sarajevo e dove, agli inizi di maggio del 1945, vennero liberati i prigionieri più illustri di Hitler, che il Führer teneva nascosti proprio a Braies.  

Curiosità:

Leggenda narra che il lago fu creato da selvaggi che estraevano l’oro e che lo volevano mettere al riparo dai pastori che lo volevano rubare. 

Informazioni per la visita: 

Ci sono 3 parcheggi: P1 direttamente all’ingresso del lago (il più caro), P2 a due minuti di distanza e P3 a circa 5 minuti. 

Ti avverto che i prezzi sono alti per un camper (20 euro circa, se non erro, al P1); prezzi che calano (anche se di poco) man mano che ti allontani dal Lago (il P3 è quello meno caro).

Dal 10 luglio al 10 settembre la strada ad una certa ora viene chiusa al traffico appena i parcheggi sono completi. Ti consiglio di arrivare al parcheggio del Lago o nel tardo pomeriggio/sera oppure la mattina presto.

Se non vuoi parcheggiare oppure non trovi posto, da Monguelfo e Villabassa partono gli autobus numero 439 e 442 che ti portano al lago. Per salire in bus però occorre prenotare online ed il servizio è garantito solo fino ad esaurimento dei posti.

Altra alternativa è andare in bici o a piedi (da Ferrara 1,5 ore, da Monguelfo 2,5 ore, da Villabassa 3 ore circa).

Per altri dettagli e prenotazioni biglietti, clicca qui.

2. Lago di Tovel

Il famoso lago rosso si trova nel cuore della Val di Non ed è stato protagonista di numerosi studi e ricerche per capire il fenomeno che lo rendeva unico.

Fino al 1964 un’alga, conosciuta con il nome Tovellia sanguinea, “arrosava” le acque del Lago di Tovel durante i mesi estivi più caldi.

Gli ultimi leggeri rossori, in realtà, sono stati visti all’inizio degli anni ’80, dopo di che il lago è rimasto semplicemente del colore blu con sfumature verdi su cui si riflette la natura incontaminata che lo circonda.

Curiosità:

La scienza parla dell’alga, la leggenda, invece, parla di una principessa.

Si dice che la principessa Tresenga, figlia dell’ultimo re di Ragoli, venne chiesta in sposa da molti pretendenti ma ella rifiuti tutti quanti. 

Uno di loro, Lavinto re di Tuenno, non voleva rassegnarsi e, dopo essere stato respinto per l’ennesima volta, mandò un esercito contro Ragoli nel tentativo di convincere Tresenga ad accettare la proposta. 

Né lei, né il suo popolo si sottomisero all’arroganza di re di Tuenno e, nonostante fossero inferiori in forza e numero, risposero all’attacco.

La principessa stessa non si tirò indietro e marciò con la sua gente. La battaglia ebbe luogo sulle rive del lago e vide i paesani di Ragoli soccombere sotto i colpi dei soldati di Tuenno. 

Tresenga morì per mano di Lavinto, che la uccise con un colpo di spada. 

Alla fine della giornata il lago diventò rosso per il sangue dei morti in battaglia e si dice che il Lago si colora per ricordare il coraggio degli abitanti di Ragoli e della loro principessa.

Si dice anche che la notte ella si siede sulle rive del lago a piangere per la sorte della sua gente.

Informazioni per la visita: 

Vale la pena visitare il lago perchè è un oasi di pace, in cui sarai immerso nella natura, dove neanche il cellulare ti distrarrà (non c’è segnale.. almeno per la Vodafone).

Potrai passeggiare lungo il sentiero che costeggia il lago, oppure rilassarli sulla spiaggetta leggendo un libro.

Il parcheggio per i camper è molto grande, ombreggiato, a pochi metri dal lago.

Il mio consiglio, come per il Lago di Braies, è quello di arrivarci nel tardo pomeriggio o la mattina presto, perché anche qui chiudono la strada quando il parcheggio è pieno.

3. Lago di Molveno

Come al Lago di Braies, anche qui sono stata ben due volte, una d’estate ed una d’inverno.

Incorniciato dalla catena centrale del Gruppo Brenta, dal Monte Gazza e dalla Paganella, il Lago di Molveno è il secondo lago più grande del Trentino ed il lago più profondo (124 metri).

Si tratta di un lago alpino di origine naturale formatosi circa 4.000 anni fa a seguito di una frana ed il nome deriva dall’omonimo paesino situato sulle sue sponde. Un vero gioiellino situato su una collina da cui si gode una vista su tutta la vallata e sul lago stesso.

Il Lago di Molveno per anni (dal 2011 al 2018) è stato premiato da Legambiente e dal Touring Club Italiano con “5 vele”, nonché è stato proclamato 2 volte “il lago più bello d’Italia” (nel 2014 e nel 2019) per la qualità dell’acqua, della spiaggia, dei servizi e della sicurezza.

E’ un luogo amato da pescatori, escursionisti, ciclisti, velisti e anche per chi ama rilassarsi, in quanto ivi sono presenti numerose spiagge e baie.

Pare che le acque del lago nascondono una foresta preistorica, con insediamenti risalenti l’età del bronzo.

Cosa potrai fare:

  • Una passeggiata lungo le rive del lago di Molveno, in cui potrai scovare (sulla riva occidentale) diversi Fortini Napoleonici (resti delle fortificazioni erette dal Comando Militare Austriaco nei primi anni dell’’800), nonchéil “Ponte di Napoleone”, una cascata che riversa le acque all’interno del lago.
  • Farti un bagno (è un lago balneabile) e goderti un po’ di relax sulla spiaggia.
  • Girare il lago in bicicletta dal porticciolo fino alla punta in fondo (un’oretta circa di percorso), oppure farlo in barca.
  • Se hai bambini, l’acqua park senz’altro sarò di loro gradimento.
  • Salire fino all’altopiano di Pradel, con la comoda funivia panoramica (aperta da maggio ad ottobre).

Informazioni per la visita: 

A pochi metri dal lago si trova un’area sosta camper attrezzata (non costa poco, circa 25 euro, ma è comoda per visitare tutti i dintorni).

Dall’area camper c’è un sentiero, percorribile a piedi o in bici, che arriva fino ad un posto veramente bello, che la prima volta che l’ho visto ho reputato “fatato”, di cui purtroppo non so il nome.

4. Lago di Tenno

Formatosi da una enorme frana dal monte Misone intorno al 1100, il Lago di Tenno è un altro luogo ideale per rilassarsi immersi nella natura ed è lo specchio d’acqua più pulito d’Italia.

(Immagine presa dal web)

Ciò che caratteristica maggiormente questo lago è la strada che percorri per arrivare dinanzi alle sue sponde: man mano che scendi i 120 gradini che troverai all’ingresso, scoprirai la meravigliosa vegetazione in cui predomina il blu-turchese del lago.

Sul litorale orientale si trova anche una piccola isola, raggiungibile a piedi in quanto d’estate l’acqua scopre il lembo di terra.

Intorno al lago ci sono varie spiaggette in ghiaia, piuttosto affollate nel periodo estivo e prima di scendere le scalette per raggiungere il lago si trovano due ristoranti. Lungo il lago c’è anche un chiosco bar con il servizio di noleggio canoe e pedalò.

Cosa potrai fare:

Canale di Tenno
  • La prima cosa che ti consiglio è visitare Canale di Tenno, un magnifico Borgo, iscritto ai “borghi più belli d’italia” risalente al 1211. Parzialmente abbandonato dopo la prima guerra mondiale e dopo lo sviluppo della zona industriale tra Riva del Garda e Arco, Canale rinacque dopo la seconda guerra mondiale, quando molti artisti rimasero ammaliati da questo antico borgo che conserva tutt’oggi l’impianto urbanistico originario, formato da quattro strade che convergono nella piazzetta, da case in pietra ed da caratteristici avvolti, che collegano le abitazioni l’una all’altra. Oggi Canale conta circa 50 abitanti ed il sostentamento maggiore è il turismo sia estivo (grazie anche a manifestazioni come il “Rustico Medioevo”, che le prime due settimane di agosto porta in scena momenti della vita medievale nel borgo), che invernale (durante i weekend che precedono Natale, le viuzze del Borgo ospitano i Mercatini di Natale).
  • Fare il bagno, visto che si tratta di un lago balneabile, quindi se avrai il coraggio di tuffarti nelle acque gelide del lago potrai farlo tranquillamente.
  • Fare un giro lungo il lago, in quanto c’è una pista ciclo-pedonale ad anello.
  • Vedere la Cascata del Varone ed il Parco Grotta del Varone, un percorso che si snoda tra ponti, scale, sentieri e tunnel scavati nella montagna.

Informazioni per la visita: 

Vicino al Lago si trova un’area di sosta camper (non molto grande, ma comoda) qui.

Canale di Tenno si raggiunge a piedi attraverso un percorso ben segnalato che parte a poca distanza dall’ingresso del Lago.

Se hai necessità di fare la spesa, nel paese Ville del Monte si trova una piccola Coop, raggiungibile a piedi oppure in bus.

5. Lago di Ledro

Quest’utlimo lago per me è stata una scoperta quasi del tutto casuale.

Passavamo per la strada e, affacciandomi al finestrino, vedo questo lago blu che mi attrae come una calamita.

Situato a 655 m s.l.m. ed originario della quarta era glaciale, il Lago di Ledro si trova a poca distanza dal Lago di Garda, ma non ha nulla da invidiare al “fratello maggiore”.

Le sue acque blu limpidissime, in cui possiamo fare il bagno nelle calde giornate estive, contornate dal verde del paesaggio che lo circonda, lo rende senza dubbio uno dei più bei laghi del Trentino.

Curiosità:

Nel 1929 sono state trovate circa 10.000 palafitte risalenti all’età del bronzo presso il paese di Molina.

Tale ritrovamento è stato scoperto in occasione del forte abbassamento delle acque del lago avvenuto per la costruzione della Centrale idroelettrica ed è il motivo per cui questo lago è divenuto famoso.

Le spiagge:

  • Pieve di Ledro, una spiaggia pubblica che offre anche servizi come un campo da beach volley, un campo da minigolf, un parco giochi per bambini, bar e pizzerie;
  • Molina di Ledro, la spiaggia più grande, che si estende su un prato verde ed offre servizi come il noleggio di barche o canoe, un campo da beach volley, campi da tennis, servizi igienici ed un bar;
  • Mezzolago, vicina al paese di Pieve di Ledro, anch’essa costituita da un ampio prato, offre servizi come parco giochi per bambini, noleggio di barche e pedalò e tavoli per pic-nic;
  • Pur, è la spiaggia più tranquilla, la più selvaggia e quella animal friendly. Si trova sulla sponda sud del lago.

Cosa potrai fare:

  • Nuotare, pescare oppure fare un giro in canoa, in barca a vela, provare il windsurf solo le attività principali.
  • Visitare il Museo delle Palafitte, il cui villaggio risale a 4.000 anni fa ed è una delle testimonianze palafitticole più importanti d’Europa (nel 2012 l’area archeologica di Ledro è stata proclamata patrimonio mondiale dell’UNESCO tra i “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino”).
  • Fare il giro del lago (percorso facile di circa 10 km).
  • Percorrere la strada panoramica del Ponale in bici o a piedi: un percorso ciclo-pedonale che arriva a Riva del Garda.
  • Vedere la cascata Gorg d’Abiss.
  • Esplorare la Val Concei, che offre una rete di escursioni a piedi o in bicicletta.
Museo delle Palafitte – Photo Credits: Wikipedia

Informazioni per la visita: 

In piena stagione purtroppo non sarà facile trovare posto per il camper, ma, comunque, ci sono varie opzioni:

ෆ 𝒞𝑜𝓃𝓈𝒾𝒹𝑒𝓇𝒶𝓏𝒾𝑜𝓃𝒾 𝐹𝒾𝓃𝒶𝓁𝒾 ෆ

I laghi a me trasmettono un senso di pace assoluta. Diciamo che è il potere della natura.

Ne ho visti diversi, dai più caotici (come il Lago di Garda) ai più tranquilli e sperduti tra le montagne, ma questi laghi che ti ho elencato entrano di gran lunga nella mia personale lista di preferenze.

Hai visto uno (o più) di questi laghi? Se sì, quale/i?

Quale, invece, non hai visto e ti attrae di più?

Raccontamelo nei commenti, se ti va 😊.

Spero di averti dato tutte le informazioni necessarie, ma se dovessi aver dimenticato qualcosa e mi vuoi chiedere informazioni più dettagliate, scrivimelo nei commenti oppure tramite e-mail a ambra@unagiramondosquattrinata.it.

Come dico sempre, sarò lieta di aiutarti per quanto mi è possibile ☺️.

Ps. Domani partirò per un lungo viaggio (di un mese circa). Spero di ritrovarti quando ti racconterò dove sarò stata e le mie nuove avventure 😙!

A presto 😉..

ItaliaTrentino Alto Adige

TRENTINO ALTO ADIGE in camper: VAL DI FUMO e VAL DI RABBI

Val di Fumo 3

Posso dire di aver visto tanti luoghi del Trentino, sia d’estate che d’inverno (amo questa regione) e se ce ne sono due, tra i tanti, che ti voglio invitare a vedere sono senz’altro questi.

Val di Fumo

La Val di Fumo è il “piccolo Canada” italiano.

Una valle incontaminata di origine glaciale posta nel cuore del Parco Naturale Adamello Brenta ed ai piedi del Carè Alto, al confine tra il Trentino e la Lombardia.

Un posto magico incastonato tra il verde del suo paesaggio e la limpidezza dell’acqua del fiume Chiese, che, in alcuni tratti, crea meravigliose cascate. 

Diciamo le cose come stanno, è il mio posto preferito.

Informazioni per la visita:

La Val di Fumo si raggiunge dal parcheggio del lago Malga Bissina (in cui potrai sostare gratuitamente qui anche la notte), da cui parte un sentiero che costeggia un lato della diga ed arriva fino al Rifugio Val di Fumo, che è un’ottima base per le escursioni nell’Adamello-Brenta.

La passeggiata all’interno di questo paradiso è molto comoda, con poco dislivello (massimo 150 metri). Entrerai dentro il Parco Nazionale dell’Adamello Brenta e per arrivare al Rifugio Val di Fumo percorrerai circa 6 km.

Ti consiglio di starci almeno 2-3 giorni perché, oltre a questo percorso che ti ho appena detto, potrai anche vedere (sempre partendo dal parcheggio) l’altro versante, ovvero la Valle Daone, costernata di piccoli laghetti alpini e di tanti sentieri più o meno facili. 

La Valle Daone è molto gettonata per gli amanti dell’ice clamping, in quanto ivi sono presenti i ghiacciai dell’Adamello.

Val di Rabbi

La Val di Rabbi è un altro fantastico posto. Ideale per rilassarsi, godersi la natura ed il benessere che ti regala.

Si trova nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio e si snoda lungo il torrente Rabbies per 12 chilometri ad una quota che va dagli 800 m. s.l.m ai 1400 m. s.l.m. 

✩。❣。✩

Di cose da fare ce ne sono diverse e ti voglio indicare quali non dovrai perderti:

  • le Cascate del Saent sono la meta più famosa e più visitata. Si trovano presso la località Coler (raggiungibile anche con un bus che parte dal parcheggio “ai forni”), dove parte un bellissimo sentiero pianeggiante che costeggia il torrente Rabbies. Il pezzo più impegnativo è quello finale, dove si trova una scalinata abbastanza ripida che costeggia le due cascate;
  • il Ponte Tibetano, altra attrazione super frequentata (che mi è quasi costata la vita 😅, non scherzo, sono svenuta salendo la scalinata che porta al Ponte e per fortuna, non so come, non sono caduta di sotto nel dirupo) in cui camminerai, dopo aver fatto una bella coda, a 60 metri sospesi sopra la cascata Ragaiolo;
  • il percorso kneipp nella frazione San Bernardo è una vera chicca, soprattutto se fatto dopo una giornata di camminate. L’ingresso costa 3,00 € e si tratta di un’area verde delimitata da uno steccato che offre un susseguirsi di diversi tipi di suolo (cortecce, sassolini, legnetti) che regalano un massaggio naturale, oltre all’acqua gelida che arriva dal ghiacciaio per aiutare la circolazione ed un laghetto per fare i fanghi alle gambe. E’ aperto dal 12 giugno al 26 settembre e ci si arriva comodamente in bus;
  • Antica segheria veneziana, una incredibile opera di ingegneria meccanica che permetteva di tagliare le piante sfruttando la potenza dell’acqua e realizzare meravigliose opere. Durante l’estate la segheria viene messa in funzione dai funzionari del Parco Nazionale dello Stelvio, che ti spiegheranno e faranno vedere tutto il meccanismo.

Per gli amanti delle Terme, a Rabbi Fonti si trova uno stabilimento termale rinominato per la sua acqua ricca di ferro ed anidride carbonica.

Informazioni per la visita:

Tutte queste attività che ti ho appena citato le puoi fare partendo dall’area di sosta camper “Al Plan.

Chiamarla area di sosta è alquanto riduttivo, non solo per la sua grandezza (anche in alta stagione non dovresti avere problemi a trovare posti), ma perchè offre davvero tutto ciò che ti darebbe un campeggio al prezzo però di un’area sosta.

E’ completamente immersa nella natura e dotata di ogni comfort (prese elettriche ad ogni piazzola, docce calde, bagni, lavandini esterni, parco giochi per bambini, un bar con possibilità di acquistare pane fresco ogni mattina ed un servizio di spesa e pizza a domicilio).

✿ Cᴏɴsɪᴅᴇʀᴀᴢɪᴏɴɪ Fɪɴᴀʟɪ ✿

Credo che, più che dalle mie parole, dalle immagini avrai capito quanto sono belli questi posti.

Se fossi in te, se ancora non hai deciso cosa fare quest’estate, li prenderei seriamente in considerazione 😉! A tal proposito, se hai bisogno di qualche informazione in più, consigli o per qualsiasi altra cosa, commenta qui sotto oppure scrivimi via e-mail a ambra@unagiramondosquattrinata.it.

Se, invece, ci sei già stato, raccontami la tua esperienza (se ti va) in queste magiche valli trentine 🥰.

A presto 😉!

ItaliaTrentino Alto Adige

TRENTINO ALTO ADIGE in camper: SANTUARIO DI SAN ROMEDIO e SENTIERO NELLA ROCCIA

San Romedio 3

Nella Val di Non sorge un antichissimo eremo costituito da 5 chiesette sovrapposte, costruite tra il 1000 (la chiesa originaria che venne costruita sulla tomba del Santo) ed il 1918 (costruita in segno di ringraziamento a Maria Addolorata per la quiete ritrovata la Prima guerra mondiale), su uno sperone di roccia ed unite tra loro tramite una lunga (e ripida) scalinata.

✧ ѕтσяια є Ɩєggєηɗα ✧

Il nome deriva dall’eremita Romedio di Thaur, i cui fedeli alla sua morte scavarono la sua tomba nella roccia e sul quale aleggiano diverse leggende, ma la più conosciuta è quella che riguarda un orso.

Si narra che Romedio, ormai anziano, voleva recarsi a Trento per incontrare il vescovo in groppa al suo cavallo. Per far ciò chiese ad un suo discepolo di sellargli il cavallo, questi però tornò indietro terrorizzato raccontando che un orso aveva sbranato il cavallo. 

Il vecchio eremita non si scompose e gli disse: “Allora metti le briglie all’orso” ed il discepolo, con titubanza, seguì l’ordine, sellando l’orso che portò Romedio a destinazione.

Quest’episodio è ricordato da una statua posta accanto all’arco trionfale all’ingresso del Santuario.

✞ cσѕα тяσνєяαι αƖƖ’ιηтєяησ ✞

Il Santuario di San Romedio è una nota meta di pellegrinaggio ed è un bellissimo esempio di arte cristiana medievale. 

Al suo interno sono custodite molte opere artistiche del XV, XVI e XVII secolo, tra cui:

  • la Madonna con Bambino, l’Ultima Cena ed una serie di angeli e santi si trovano nella prima chiesa di San Romedio;
  • i Dottori della Chiesa ed i simboli dei 4 evangelisti si trovano nella Chiesa di San Giorgio;
  • una pala del XVI secolo che raffigura l’Arcangelo Michele che caccia Lucifero all’inferno, si trova nella chiesa di san Michele, sopra l’altare;
  • a pala dell’altare raffigura l’antico eremita con l’orso al guinzaglio, mentre gli affreschi delle pareti raffigurano i dodici apostoli, l’Annunciazione e l’Assunzione della Madonna si trovano nella chiesa maggiore di San Romedio.

✰ єνєηтι ✰

Durante l’estate (covid permettendo), nel Santuario si svolge “l’Estate Romediana” che comprende una serie di manifestazioni culturali e musicali.

Il 15 gennaio di ogni anno, invece, in occasione della festività del Santo, si celebra una messa e si può mangiare anche un tipico piatto del pellegrino.

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Visitare il Santuario, però, è solo la destinazione finale. Come ogni viaggio, la bellezza non si trova nella sua destinazione, ma nel percorso che ci porta a tale destinazione. 

Ed è di quel percorso che ti voglio parlare.

Per arrivare al Santuario ci sono 3 modi: in auto fino al parcheggio ai piedi di San Romedio, in navetta da Sanzeno (attiva solo da metà luglio fino a metà settembre) ed attraverso il suggestivo Sentiero nella Roccia.

✦ ιƖ ѕєηтιєяσ ηєƖƖα яσccια ✦

Il Sentiero nella Roccia è un percorso scavato nella roccia (appunto) che cade a strapiombo sulla valle del rio di San Romedio. 

La partenza è di fronte al Museo Retico di San Zeno, dove peraltro potrai parcheggiare (a pagamento) il camper. Da qui il percorso parte su una passerella di legno, attraversa un tratto di bosco ed arriva alla parte più suggestiva di tutte.

Il paesaggio che potrai ammirare intorno è te è qualcosa di sensazionale. Mi raccomando però a non distrarti troppo, in alcuni tratti la roccia è bassa e rischi di battere la testa!

Il percorso è facile (adatto a tutti), sicuro, ben segnalato e quasi tutto in pianura (solo nell’ultimo pezzo c’è una salita). Sono circa 2,7 km e in poco meno di 1 ora ti porterà ai piedi del Santuario, dove ti attenderà la parte più faticosa da fare: salire i 131 gradini che ti porteranno in cima.

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👉🏻Informazioni per la visita👈🏻:

Il Santuario di San Romedio è aperto ogni giorni dalle 9:00 alle 17:30 (da ottobre ad aprile), dalle 9:00 alle 18:00 (maggio, giugno e settembre) e dalle 8:30 alle 19:00 (luglio ed agosto).

Le messe, si svolgono dal lunedì al venerdì da settembre a giugno alle ore 16:00 ed a luglio ed agosto alle ore 17:00. Ogni domenica, invece, ci sono due messe, una alle 9:00 ed una alle 11:00.

L’ingresso è gratuito.

Se vuoi percorrere il Sentiero nella Roccia, puoi parcheggiare il camper qui, altrimenti c’è il parcheggio ai piedi del Santuario, di cui, però, non posso garantirti se ci puoi arrivare in camper oppure no (è un parcheggio per auto).

ItaliaTrentino Alto AdigeVeneto

STRADA DELLE 52 GALLERIE, Monte Pasubio

52 Gallerie 4

A cavallo tra il Veneto ed il Trentino si trova un percorso escursionistico di grande interesse storico e paesaggistico: la Strada delle 52 Gallerie.

La Storia

La mulattiera fu costruita tra febbraio e dicembre del 1917 dalla 33° Compagnia Minatori del 5° Reggimento dell’Arma del Genio dell’Esercito Italiano, con l’aiuto di 6 centurie di lavoratori, su idea del Capitano Leopoldo Motti, al fine di servire il fronte del Pasubio durante la Prima Guerra Mondiale e permettere la comunicazione ed il transito di uomini e rifornimenti al riparo dalla vista e dal fuoco del nemico.

Essa è un vero e proprio capolavoro di ingegneria militare, considerate le condizioni dell’epoca ed il tempo impiegato (solo 10 mesi).

La Strada

La Strada delle 52 Galleria è lunga 6.555 metri (2.335 dei quali sono suddivisi nelle 52 gallerie scavate nella roccia, la cui larghezza media è di 2,50 metri), ha una pendenza che raggiunge il 22% e si snoda fra Bocchetta Campiglia (1.216 m) e le Porte del Pasubio (1.934 m), attraversando il versante meridionale del monte, caratterizzato da guglie, gole profonde e pareti rocciose.

Le Gallerie

Ogni galleria è numerata ed ha una propria denominazione:

  • 1ª Cap. Zappa (Giuseppe Zappa, comandante 33a Compagnia Minatori dal 17 Gennaio a 22 Aprile 1917)  lunga 17 metri;
  • 2ª Gen. D’Havet (Giuseppe D’Havet, comandante del Genio del 5° Corpo d’Armata) lunga 65 metri;
  • 3ª Rovereto 14 metri;
  • 4ª Ten. Battisti (Cesare Battisti, irredentista trentino, volontario del Corpo degli Alpini del Regio Esercito, catturato dalla Milizia imperiale austriaca, processato e giustiziato per alto tradimento) lunga 31 metri;
  • 5ª Oberdan (Guglielmo Oberdan, irredentista triestino, organizzatore dell’attentato all’Imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria, fu condannato a morte per impiccagione dalla giustizia austriaca per alto tradimento, diserzione in tempo di pace, resistenza violenta all’arresto e cospirazione) lunga 10 metri;
  • 6ª Trieste lunga 17 metri;
  • 7ª Gen. Cascino (Antonino Cascino, medaglia d’oro al valore militare, Comandante dell’VIIIª Divisione Fanteria, caduto sul Monte Santo il 29 settembre 1917) lunga 35 metri;
  • 8ª Gen. Cantore (Antonio Cantore, medaglia d’oro al valore militare, Alpino Comandante della IIª Divisione Fanteria, caduto sulle Tofane il 20 luglio del 1915), lunga 23 metri;
  • 9ª Gen. Zoppi (Gaetano Zoppi, Comandante del V° Corpo d’Armata fino a giugno 1916, dal quale dipendeva il settore del Pasubio) lunga 78 metri;
  • 10ª Sauro (Nazario Sauro, irredentista istriano, Tenente di Vascello della Regia Marina Italiana, catturato dagli austriaci a causa di un’avaria del suo sommergibile, processato e condannato a morte per fucilazione nel 1916) lunga 12 metri;
  • 11ª Randaccio (Giovanni Randaccio, medaglia d’oro al valore militare, facente parte della Brigata Toscana, caduto sul Carso il 28 maggio 1917), lunga 28 metri;
  • 12ª Cap. Motti (Leopoldo Motti, ideatore della Strada, caduto il 29 settembre 1917 a causa dell’esplosione della prima mina austriaca al Dente Italiano) lunga 95 metri;
  • 13ª Filzi (Fabio Filzi, irredentista istriato, catturato sul Corno di Vallarsa insieme a Battisti e condannato a morte per alto tradimento a Trento il 12 luglio 1916) lunga 27 metri;
  • 14ª Cap. Melchiori (Oscar Melchiori, Comandante la 26ª Compagnia Minatori, caduto a causa dell’esplosione della prima mina austriaca al Dente Italiano il 29 settembre 1917) lunga 61 metri; 
  • 15ª Tortona lunga 45 metri;
  • 16ª Reggio Calabria lunga 74 metri;
  • 17ª Bergamo lunga 52 metri;
  • 18ª Parma lunga 46 metri;
  • 19ª Re (Vittorio Emanuele III, Re d’Italia) lunga 318 metri;
  • 20ª Cadorna (Luigi Cadorna, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, sostituito dal Generale A. Diaz nel novembre 1917 dopo la disfatta di Caporetto) lunga 86 metri;
  • 21ª Porro (Carlo Porro, Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, sostituito nel novembre 1917, come Cadorna, dopo la disfatta di Caporetto) lunga 20 metri;
  • 22ª Breganze lunga 8 metri;
  • 23ª Gen. Capello (Luigi Capello, Comandante del V° Corpo d’Armata dal quale dipendeva il settore del Pasubio) lunga 18 metri;
  • 24ª Bologna lunga 16 metri;
  • 25ª L’Aquila lunga 11 metri;
  • 26ª Napoli lunga 24 metri;
  • 27ª Picone (Corrado Picone, sostituto del Ten. Zappa al comando della 33ª Compagnia Minatori rimanendovi fino alla fine del conflitto) lunga 98 metri;
  • 28ª Genova lunga 14 metri;
  • 29ª La Spezia lunga 31 metri;
  • 30ª Miss lunga 10 metri;
  • 31ª Gen. Papa (Achille Papa, Medaglia d’oro al valore militare, Comandante della Brigata Liguria sul Pasubio, caduto sulla Bainsizza nell’ottobre del 1917, al quale è intitolato anche il rifugio alle Porte del Pasubio) lunga 72 metri;
  • 32ª Palazzolo lunga 48 metri;
  • 33ª minatori (33ª Compagnia Minatori del V° Genio che realizzò la Strada delle Gallerie) lunga 57 metri;
  • 34ª Gen. Giustetti (Umberto Giustetti, Comandante del Genio della Iª Armata dal 15 maggio 1917 al 20 marzo 1919) lunga 132 metri;
  • 35a Trani lunga 10 metri;
  • 36a Garibaldi (Peppino Garibaldi, nipote di Giuseppe Garibaldi, Comandante della Brigata fanteria Alpi) lunga 12 metri;
  • 37ª Balilla (Giovanni Battista Perasso, detto Balilla, patriota genovese che diede inizio alla rivolta popolare contro gli occupanti dell’impero asburgico, durante la guerra di secessione austriaca bel 1746) lunga 26 metri;
  • 38ª Torino lunga 29 metri;
  • 39ª Mantova lunga 53 metri;
  • 40ª Trento lunga 10 metri;
  • 41ª 26ª Minatori (la 26ª Compagnia Minatori che svolse il pericolosissimo compito di eseguire i lavori di perforazione dei cunicoli ed il caricamento delle camere di mina durante la guerra di mine sul Pasubio) lunga 24 metri;
  • 42ª Macerata lunga 19 metri;
  • 43ª Polesine lunga 55 metri;
  • 44ª Zappatori Liguria (unità militare di fanteria del Regio Esercito che contribuì alla realizzazione della Strada) lunga 22 metri;
  • 45ª Plotone 25ª minatori (il Plotone Autonomo della 25ª Compagnia Minatori che terminò i lavori sulla Strada delle Gallerie nel periodo settembre-dicembre 1917) lunga 83 metri;
  • 46aª Piceno (la Brigata Piceno, 235° e 236° fanteria, che operò nel Pasubio dall’ottobre 1917 al marzo 1918) lunga 65 metri;
  • 47ª Pallanza (il 249° Reggimento fanteria che operò nel settore Posina fino al 9 ottobre 1918 e nel Pasubio) lunga 22 metri;
  • 48ª Cesena lungo 14 metri;
  • 49ª Soldato italiano 19 metri;
  • 50ª Cavalieri di Vittorio Veneto (dedicata ai reduci della Grande Guerra ai quali, nel 1968, in occasione del cinquantenario, fu riconosciuto il titolo di Cavaliere di Vittorio Veneto) lunga 27 metri;
  • 51ª Plotone minatori sardo (esecutore dei lavori di mina sul Dente Italiano e partecipante alla realizzazione del pezzo finale della Strada nel tratto tra Passo Fontana d’Oro e Porte del Pasubio) lunga 66 metri
  • 52ª Sardegna lunga 86 metri.

Le Gallerie più caratteristiche sono: la 19ª che, oltre a essere la più lunga (320 m), ha un tracciato elicoidale a 4 tornanti e si trova all’interno di un gigantesco torrione di roccia; la 20ª, avvitata su sé stessa come un cavatappi; la 43ª, che corre sotto il passo Fontana d’Oro (1.875 m) e la 47ª in quanto, alla sua uscita, si raggiunge il punto più alto della strada (2.000 m), dal quale si può godere di un panorama unico.

Il Percorso

La strada delle 52 gallerie è un percorso praticabile esclusivamente a piedi (l’uso della bicicletta è vietato a causa dei numerosi incidenti mortali avvenuti negli anni) e solo nel periodo estivo.

La partenza è dal parcheggio di Bocchetta Campiglia e l’arrivo è al Rifugio Papa. Il sentiero è identificato dal segnavia 366 ed ha un dislivello totale di circa 750 metri.

Il percorso è fattibile in circa 3 ore (a seconda del passo).

L’escursione è alquanto impegnativa (direi di media difficoltà) e non è adatta a tutti, non solo per il dislivello, ma anche perchè alcuni tratti del percorso sono veramente pericolosi e scoscesi.

Di fondamentale importanza, oltre ad avere scarpe da trekking ed una borraccia, è avere con sé una torcia (la torcia del cellulare è troppo debole, non ti aiuterebbe), in quanto alcune gallerie sono lunghe, completamente buie ed il percorso al loro interno può essere scivoloso.

Una volta che sarai giunto al Rifugio Papa, ti consiglio di fermarti a gustare il gulasch con patate e polenta fritta.. una delizia!

Per tornare al parcheggio è sconsigliato fare le Gallerie, perciò si scende per la Strada degli Scarubbi, anch’essa costruita durante la Prima Guerra Mondiale, più lunga ma di facile percorrenza.

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Se sei amante della storia e ti piace fare trekking, questa è un’escursione che ti straconsiglio di fare.

La strada che percorrerai è molto suggestiva (per la sua storia) ed il paesaggio che le fa da contorno è qualcosa di spettacolare e non potrai fare a meno di fermarti ad ammirarlo e fotografarlo.

Come detto poc’anzi, il percorso è impegnativo, ma se l’ho fatto io, che non sono una grande escursionista e non sono allenata, sono sicura che ci riuscirai anche te.

Considera anche che io l’ho fatto in una giornata di pioggia (cosa che ti sconsiglio di fare), con la nebbia che ci ha accompagnato per un bel pezzo del percorso.

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Se hai bisogno di qualche informazione in più, consigli o qualsiasi altra cosa, non esitare a scrivermi nei commenti o via e-mail a ambra@unagiramondosquattrinata.it.

Come sempre, sarò lieta di aiutarti 🙂.

A presto 😉

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