Ambra

Ambra

Senza categoria

Come superare la paura di volare: Consigli e Soluzioni

alev-takil-TuFsbn5gedo-unsplash

La paura di volare, conosciuta anche come aviophobia, è un problema comune che affligge molte persone in tutto il mondo. Questa ansia può variare da lieve a grave e può essere causata da diverse ragioni, tra cui l’incertezza legata al volo, il timore delle altezze o l’ansia da separazione. Tuttavia, è importante ricordare che è possibile superare questa paura e godersi i viaggi in aereo in modo più sereno.

In questo articolo esploreremo alcuni consigli su come affrontare la paura di volare e, alla fine, parleremo dei parcheggi aeroportuali e del servizio di comparazione di parcheggi offerto da Vologio.it per rendere più agevole il tuo prossimo viaggio.

Comprendi le Cause della Tua Paura

La prima cosa da fare per superare la paura di volare è capire le cause sottostanti di questa ansia.

Spesso, la paura è alimentata da una mancanza di conoscenza o controllo sulla situazione. Educarsi sul funzionamento degli aerei, sui protocolli di sicurezza e sui controlli rigorosi a cui sono sottoposti gli aerei può contribuire a ridurre l’ansia.

È importante anche riconoscere se la paura è dovuta ad eventi passati, come turbolenze o esperienze negative di volo, in modo da affrontare queste preoccupazioni specifiche.

Affronta la Paura con la Preparazione

La preparazione gioca un ruolo fondamentale nel superare la paura di volare. Ecco alcuni suggerimenti utili:

  • Informazioni e Comprensione: Prima del volo, cerca di informarti sulla tua rotta, sull’aereo che utilizzerai e sui protocolli di sicurezza. Sapere cosa aspettarsi può aiutare a ridurre l’ansia.
  • Volare Accompagnato: Se possibile, viaggia con un amico o un familiare. La presenza di qualcuno di fidato può farti sentire più a tuo agio.
  • Distrazione: Porta con te un libro, musica o film per distrarti durante il volo. Questo può aiutare a mantenere la mente occupata e distante dalla paura.
  • Respirazione Profonda: Impara tecniche di respirazione profonda per calmare l’ansia durante il volo. La respirazione profonda può rilassare il corpo e la mente.
  • Parla con uno Psicologo: Se la tua paura è estremamente debilitante, considera la possibilità di parlare con uno psicologo o uno psichiatra specializzato nell’ansia da volo. La terapia cognitivo-comportamentale può essere particolarmente utile.

Utilizza le Risorse Online

Oggi, ci sono numerose risorse online che possono aiutarti a superare la paura di volare. Ci sono forum e gruppi di supporto online dove puoi condividere le tue preoccupazioni e ottenere consigli da altre persone che hanno affrontato la stessa ansia. Inoltre, ci sono programmi di terapia online specificamente progettati per affrontare la paura di volare. L’accesso a queste risorse può farti sentire meno solo nella tua lotta contro la paura.

Sfrutta i Servizi dei Parcheggi Aeroportuali

Uno degli aspetti che possono causare ansia prima del volo è la questione del parcheggio all’aeroporto.

Trovare un parcheggio sicuro, conveniente e vicino al terminal può essere un vero incubo, ma è qui che entra in gioco un servizio come Vologio.it.

Vologio.it è un comparatore di parcheggi aeroportuali che rende facile e conveniente trovare e prenotare il parcheggio perfetto per le tue esigenze.

Con Vologio.it, puoi confrontare i prezzi e le recensioni dei posteggi nelle vicinanze, ad esempio come un parcheggio aeroporto Fiumicino, e scegliere la soluzione migliore per te. Questo servizio ti permette di risparmiare tempo prezioso e ridurre lo stress legato alla ricerca del parcheggio, contribuendo così a rendere il tuo viaggio in aereo più piacevole.

✈✈✈

In sintesi, superare la paura di volare richiede comprensione, preparazione e supporto.

Con l’educazione ed il supporto giusti, è possibile affrontare e superare questa ansia, permettendoti di goderti i tuoi viaggi senza timori e preoccupazioni.

E con servizi come Vologio.it, puoi anche semplificare l’aspetto pratico del tuo viaggio, rendendo l’esperienza complessiva più rilassante e piacevole.

Quindi, la prossima volta che pianifichi un viaggio in aereo, ricordati di applicare questi consigli e di sfruttare al massimo le risorse disponibili per rendere il tuo volo un’esperienza positiva.

Articolo in collaborazione con The Travelling Souk

Thailandia

PHI PHI ISLAND: Escursione di 1 giorno da PHUKET

Phi Phi Island 17

Se nel tuo tour della Thailandia includerai anche qualche giorno al mare, un’escursione che non puoi evitare di fare, soprattutto se è il tuo primo viaggio nella Terra del Sorriso, è quella di visitare le Phi Phi Island.

▫ᵒᴼᵒ▫꧁꧂▫ᵒᴼᵒ▫

Noi abbiamo scelto di trascorrere gli ultimi 4 giorni a Phuket, per godersi un po’ di mare e rilassarsi dopo la sfacchinata del tour tra il centro ed il Nord della Thailandia.

Abbiamo soggiornato a Karon Beach, scelta che si è rivelata azzeccatissima.

Karon Beach mi è piaciuta davvero molto e la consiglio a chi non vuole stare nel caos di Patong.

La spiaggia è enorme e lunghissima, il mare bellissimo, c’è un piccolo centro con un mercato serale all’interno di un Tempio, tanti negozietti ed ottimi ristoranti. 

Tra l’altro è stata questa piccola località a farmi godere tramonti mozzafiato. 

Ma torniamo al motivo per cui ti trovi in questo articolo.

▫ᵒᴼᵒ▫꧁꧂▫ᵒᴼᵒ▫

Le Phi Phi Island sono una delle attrazioni più famose di tutta la Thailandia.

Un piccolo paradiso naturale, costituito da 2 isole principali (Koh Phi Phi e Koh Phi Phi Leh) ed altri piccoli isolotti, da grandi scogliere, da un mare color verde smeraldo, con sabbie finissime bianche e tanta fauna marina, di cui non potrai non innamorarti.

La loro grande fama è nata nel 1999, dopo l’uscita del film The Beach con Leonardo Di Caprio, le cui riprese sono state girate proprio qui.

In ogni tour che viene organizzato dalle agenzie locali, vedrai:

1) Koh Phi Phi Don

L’isola principale, in cui è possibile anche soggiornare, che ospita meravigliose spiagge, come Laem Thong Beach, Bakao Beach e la più famosa Long Beach (ottima per fare snorkeling), oltre a strutture alberghiere, ristoranti e piccoli negozi di souvenir. 

2) Koh Phi Phi Leh

Un parco marino nazionale, non abitato e tutelato dal governo thailandese, che ospita 3 delle attrazioni principali delle isole Phi Phi:

  • la bellissima Pi Leh Lagoon, una caletta, creata dall’erosione delle scogliere, ideale per fare immersioni nell’acqua color smeraldo;
  • la Viking Cave, che deve il suo nome ai dipinti trovati sulle pareti, realizzati secondo gli studiosi nella preistoria da pirati e pescatori, che rappresentavano barche ed elefanti, oltre ad antiche navi vichinghe. Questo luogo, inoltre, è la casa di migliaia di rondoni. I loro nidi vengono usati per cucinare una zuppa cinese costosissima e molto conosciuta in Asia. 
  • Maya Bay, la più famosa spiaggia delle Phi Phi è un vero paradiso terrestre. Sabbia bianchissima ed acqua limpidissima (dove è vietato fare il bagno, possiamo metterci solo i piedi), oltre a scogliere e tanto verde.

3) Monkey Beach

Una striscia di spiaggia lunga poco meno di 200 metri, abitata da scimmie, dalle quali è bene tenere le distanze.

Sono abili borseggiatrici, attirate soprattutto da occhiali e cellulari, nonché portatrici di rabbia. Guardale, fotografale, ma non ti avvicinare a loro.

Prima di avvicinarti alla spiaggia, potrai fare snorkeling in queste meravigliose acque.

▫ᵒᴼᵒ▫꧁꧂▫ᵒᴼᵒ▫

In alcuni tour, come quello che ho fatto io, di cui ti darò le indicazioni precise tra poco, viene incluso anche lo snorkeling presso questa bellissima isoletta:

Bamboo Island

Un’isola incontaminata, con una spiaggia di sabbia bianca, acqua cristallina ed una barriera corallina meravigliosa dove vedrai una moltitudine di pesci coloratissimi.

ꕥ Il Tour ꕥ

Girando tra i vari siti web, vedrai che molti organizzano tour alle Phi Phi con vari prezzi.

Gli stessi tour, a prezzi più o meno simili, li troverai anche presso le strutture turistiche ed agenzie di viaggio a Phuket, però io preferisco sempre partire già organizzata e non fare le cose all’ultimo minuto.

Io ho scelto di affidarmi, di nuovo, ad Happy Viaggi Thailandia (con cui avevo fatto il tour di Kanchanaburi e con cui mi ero già trovata benissimo), un’agenzia italiana con sede a Bangkok.

L’organizzazione è stata perfetta, ci hanno prelevato dall’hotel e portato direttamente al punto di partenza dei motoscafi.

Arrivati al porto, consegnano un numero e dei braccialetti colorati per far sì che noi del gruppo ci riconoscessimo.

La guida è stata formidabile, lo abbiamo adorato. Davvero simpaticissimo (purtroppo non ricordo il nome).

Il pranzo a buffet presso un ristorante a Phi Phi Don è incluso nel prezzo del tour.

Inoltre sono incluse anche bevande (acqua e coca-cola), frutta ed una merendina, che venivano date lungo il tragitto.

Il tour ci è costato 62,00 € a persona e secondo me li vale tutti.

Ps. Se vuoi il numero di telefono della collaboratrice dell’agenzia con cui mi sono interfacciata sia prima che durante la mia vacanza, scrivimi per e-mail e sarò lieta di dartelo (è super gentile e disponibile).

▫ᵒᴼᵒ▫꧁꧂▫ᵒᴼᵒ▫

Per qualsiasi altra informazione o consiglio, non esitare a scrivermi nei commenti, oppure, se preferisci, scrivimi a ambra@unagiramondosquattrinata.it. Sono a tua completa disposizione e per me è un piacere aiutarti.

Ah.. non dimenticarti di seguirmi su Instagram 😊 e su Tik Tok..

A presto 😊!

Thailandia

CHIANG RAI in 1 giorno: i 3 TEMPLI DA VEDERE (escursione da Chiang Mai)

Tempio Bianco 3

A circa 3 ore da Chiang Mai si trova la capitale della regione dell’estremo nord.

Questa è decisamente una meta che ti consiglio di fare e, per ottimizzare i tempi, ti consiglio di affidarti ad un tour organizzato (di cui ti parlerò in fondo a questo articolo).

•⊰❉⊱•═•⊰❉⊱•

Chiang Rai è una piccola città, contornata da montagne e valli, conosciuta principalmente per 2 cose: i suoi Templi ed il Triangolo d’Oro, dove si incontrano Thailandia, Laos e Myanmar, tristemente famoso per i traffici illegali di oppio.

Secondo la tradizione, la città è nata per mano di Re Mengrai di Non Yang nella seconda metà del XIII secolo.

Il sovrano, si dice, che riuscì a catturare un elefante alle pendici del Doi Tung e questo lo interpretò come buon segno per costruire una nuova città.

•⊰❉⊱•═•⊰❉⊱•

Nella provincia ci sono numerosi villaggi abitati dalle cosiddette “Hill tribes”, ovvero la tribù Karen, Hmong, Akha, ecc, che si possono visitare con gite organizzate. 

Inoltre, è un luogo perfetto da usare come base per poi fare escursioni nella natura.

•⊰❉⊱•═•⊰❉⊱•

Come detto poc’anzi, uno dei motivi principali per cui ti consiglio di andare a Chiang Rai sono i suoi templi ed esattamente 3. Sono davvero unici e non ne vedrai di simili in tutta la Thailandia.

I 3 TEMPLI DA VEDERE:

1) Wat Rong Khun (il Tempio Bianco)

Uno dei templi più stravaganti, particolari e conosciuti della Thailandia. E per me uno dei più belli ed uno della mia Top 3!

L’unicità del Wat Rong Khun non è dovuta solo al suo colore bianco (che rappresenta la purezza), con mosaici fatti con frammenti di vetro che brillano alla luce del sole (che simboleggiano la saggezza), ma soprattutto per la surreale visione dell’architetto Chalermchai Kositpipat (che, tra l’altro, ho conosciuto di persona) degli insegnamenti buddhisti, che lui rappresenta in chiave moderna.

Ogni dettaglio è legato ad un significato simbolico

Per esempio: per raggiungere l’edificio centrale (Ubosot) si attraversa il “Ponte del Ciclo delle Rinascite”, un ponte che sovrasta mani protese verso il cielo di anime che stanno sprofondando negli inferi, che simboleggia che la strada per la felicità sovrasta la tentazione, l’avidità ed il desiderio.

Alla fine del Ponte si trova la “Porta del cielo”, che simboleggia l’arrivo in Paradiso, dal quale si entra nel Tempio principale, dove si possono ammirare affreschi veramente insoliti, dove sono raffigurati Batman, Spiderman, Superman, Neo di Matrix, Michael Jackson, Doraemon, ecc. ecc. Viene, tra l’altro, riportato anche l’attentato alle Torri Gemelle. 

La sua costruzione iniziò nel 1997, nel 2008 fu inaugurato, ma, in realtà, non è ancora stato completato (dovrebbe terminare nel 2070). 

Il 5 Maggio 2014 un violento terremoto danneggiò la struttura e Chalermchai Kositpipat decise pertanto di restaurare ed ampliare il complesso.

Il progetto prevede, complessivamente, la realizzazione di nove edifici, tra cui una Ubosot (Sala dell’Ordinazione), un santuario per la custodia di alcune sacre reliquie, una sala per la meditazione, gli alloggi per la comunità monastica residente – Kuti – ed una galleria di arte moderna dedicata al Buddhismo.

Vicino al Tempio Bianco si trova il “Golden Building”, un edificio dorato che simboleggia il desiderio per i beni materiali. 

Il contrasto, voluto, tra oro e bianco, caratterizza la vita di ogni essere umano.

  • Apertura:

Il Tempo Bianco è aperto tutti i giorni dalle 08:00 alle 17:00.

  • Prezzo:

50 Bath (se ti affidi ad un tour, il biglietto è compreso nel prezzo).

2) Wat Rong Seur Ten (Tempio Blu)

Anche questo Tempio è di recente costruzione.

Iniziato nel 2005 e terminato nel 2016, il Tempio è caratterizzato dal colore blu zaffiro, che simboleggia la saggezza del Buddha, l’infinito e la guarigione.

Il Tempio è stato costruito sulle “ceneri” di un tempio più antico, abbandonato più di 100 anni fa ed il suo nome significa letteralmente “Casa della tigre danzante”, in quanto, si narra, che in passato le tigri passavano per la zona. 

All’ingresso del Tempio si trovano due imponenti statue con la testa di serpente che rappresentano i suoi custodi, mentre al centro del cortile c’è una fontana dov’è poggiata la statua di un monaco, con un fiore di loto rosa sulla sua testa. 

L’interno del Tempio è qualcosa di magnifico: il grande Buddha bianco che contrasta ed assorbe i colori della stanza, gli affreschi che rappresentano le scene di vita del Buddha ed i soffitti intarsiati con blu zaffiro e contornati d’oro. Un vero capolavoro.

  • Apertura:

Il Tempo Blu è aperto tutti i giorni dalle 07:00 alle 20:00.

  • Prezzo:

L’ingresso è gratuito.

3) il Baan Dam Museum (il Tempio Nero)

Viene erroneamente chiamato “Tempio”, ma si tratta della Casa-Museo di Thawan Duchanee, uno dei principali e più conosciuti artisti thailandesi.

Il complesso è costituito da circa 40 edifici di varie dimensioni e forme, addobbati con pelli ed ossa di animali.

Esso è considerato l’esatta e voluta contrapposizione del Tempio Bianco.

Nell’edificio principale si trovano molte delle opere dell’artista, ma ciò che dà nell’occhio sono i grandi tavoli da pranzo con sedie realizzate con corna di cervo e runner di pelle di serpente. 

Una delizia per chi veniva invitato a pranzo e a cena 😂! Io non credo che avrei accettato.. detto sinceramente!

L’intero complesso è davvero inquietante.

A differenza mia, tanti erano affascinati da tutto ciò, dalla sua particolarità e anche dalla sua stravaganza (di certo non si vedono cose del genere tutti i giorni), ma io sarei volentieri tornata a vedere il Tempio Bianco.. stravagante anche quello, ma cento volte più bello!

PS. Ci tengo a precisare che l’artista era un collezionista, non uccideva gli animali.

  • Apertura:

Il Tempo Nero è aperto tutti i giorni dalle 09:00 alle 17:00.

  • Prezzo:

L’ingresso costa 80 Bath (se ti affidi ad un Tour, il biglietto è compreso).

IL TOUR ORGANIZZATO

Il tour dei tre Templi l’ho acquistato su GetYourGuide al costo di € 43,00 a persona e comprende l’ingresso in ogni Tempio ed il trasporto in van. Non comprende il pranzo.

Noi ci siamo trovati benissimo, la guida era in gamba e ci ha lasciato il tempo per vedere tutto con estrema calma, senza starci addosso (cosa che personalmente apprezzo tantissimo).

•⊰❉⊱•═•⊰❉⊱•

Se, invece, preferisci arrivare a Chiang Rai in completa autonomia, da Chiang Mai ci sono tanti autobus giornalieri che in circa 3 ore e mezzo ti portano in città.

Considera una cosa: i 3 Templi sono distanti tra loro e, se hai solo un giorno a disposizione, sarebbe un tour de force non indifferente.

❤ ℂ𝕠𝕟𝕔𝕝𝕦𝕤𝕚𝕠𝕟𝕚 ❤

Se ti stai chiedendo se vale la pena visitare Chiang Rai in un solo giorno, ti rispondo subito di SI! Assolutamente si.. Se hai più tempo, ancora meglio.. ti potresti dedicare a vedere la città, i suoi mercati ed arrivare anche al Triangolo d’Oro.

I Templi di Chiang Rai (specialmente quello Bianco e quello Blu) devono rientrare per forza nel tuo itinerario. Non sono antichi, non hanno la storia di quelli di Bangkok o di Chiang Mai, ma, come ti ho detto in premessa, sono veramente unici e ti lasceranno a bocca aperta.

•⊰❉⊱•═•⊰❉⊱•

Se hai bisogno di qualche informazione in più, non esitare a scrivermi nei commenti, oppure, se preferisci, scrivimi a ambra@unagiramondosquattrinata.it

Sono a tua completa disposizione e per me è un piacere aiutarti.

Ah.. non dimenticarti di seguirmi su Instagram 😊.. e anche su Tik Tok, dove sono “sbarcata” da poco..

A presto con….. Phuket 😊!

Thailandia

DOI INTHANON – 1 giorno nel Parco Nazionale (Escursione da Chiang Mai)

Doi Inthanon 22

Se stai programmando l’escursioni da fare da Chiang Mai, ti consiglio di fare questa. Credimi, non te ne pentirai!

Dopo giorni di caldo e smog, aver passato qualche ora in questo Parco Nazionale è stato veramente rigenerante! 

A febbraio c’erano 10 gradi, ti dico solo questo… 😉

︵‿︵ʚɞ‿︵‿

Il Doi Inthanon National Park deve il suo nome all’omonimo re di Chiang Mai, Re Inthanon, che promosse la preservazione della foresta ed il suo ecosistema.

Dopo la sua morte, le ceneri furono poste in un piccolo santuario che si trova vicino alla targa con la scritta “The Highest Spot in Thailand” (2.565 m. s.l.m.).

︵‿︵ʚɞ‿︵‿

Il Parco è costituito da bellissime cascate (tra cui quella di Mae Klang e la maestosa Wachirathan, imperdibili!), foreste, villaggi tradizionali, fioriture (come quella dei rododendri Rossi e delle orchidee) e tante specie di uccelli e mammiferi.

︵‿︵ʚɞ‿︵‿

Vicino alla vetta più alta della Thailandia sorgono due Chedi gemelli, costruiti dall’Aeronautica Reale thailandese per il sessantaseiesimo compleanno dei reali, immersi in un meraviglioso (e super curato) giardino.

Essi rappresentano l’attrazione principale e si chiamano:

Phra Mahathat Naphamethanidon (La Forza della Terra e dell’Aria“), di color marrone, dedicato al Re;

Phra Mahathat Napapolphumsiri (“La Forza dell’Aria e la Grazia della Terra“), di colore lilla, dedicato alla Regina. 

Inoltre, nel complesso si trova una terrazza panoramica che offre una meravigliosa vista sulla paesaggio naturale circostante e sulle montagne del Myanmar. 

  • Come si raggiunge:

Il Doi Inthanon si trova a 55 km da Chiang Mai.

Si può raggiungere in completa autonomia (auto-moto a noleggio o mezzi pubblici), con un taxi, in songthaew (il tipico camioncino rosso thailandese) oppure con un tour guidato di una giornata.

  • Apertura:

Tutti i giorni dalle 6.00 alle 16.30.

  • Costo d'ingresso:

💰 300 Bath (8,00 €) adulti e 150 (4,00 €) bambini. Se scegli di fare il tour, il biglietto d’ingresso al parco è compreso.

A presto con….. Chiang Rai!

Thailandia

CHIANG MAI in 3 GIORNI: Cosa fare e cosa vedere

Wat Pra Sing 1

Una città a misura d’uomo, immersa nella giungla e vicino alle montagne più alte della Thailandia.

Il suo centro storico è un labirinto di forma quadrata, circondato da antiche mura ed un fossato.

Le stradine strette e ben tenute, i templi dorati che spuntano tra le case basse (in tutta Chiang Mai ci sono 300 templi) il poco traffico e gli streets markets sono le cose che apprezzerai di più.

。☆✼★ ♡ ★✼☆。

A Chiang Mai ho pernottato 5 giorni, di cui 3 li ho sfruttati per visitare la città e le attrazioni vicine (il Doi Suthep e l’Elephant Sanctuary) e 2 per fare le escursioni di una giornata (Chiang Rai e Doi Inthanon, di cui ti parlerò nei prossimi articoli).

Qui troverai le attrazioni imperdibili della città… e anche qualche consiglio!

3 TEMPLI DA NON PERDERE

1. Il 𝑾𝒂𝒕 𝑪𝒉𝒆𝒅𝒊 𝑳𝒖𝒂𝒏𝒈

Il “Tempio del Grande Chedi” è uno dei templi più antichi della città, nonché uno dei più importanti.

La sua costruzione iniziò nel 1391 su ordine dell’VIII sovrano della dinastia Mengrai, che voleva seppellire le ceneri di suo padre, e terminò nel 1475, quando il Buddha di Smeraldo fu custodito all’interno del complesso (oggi si trova dentro il Wat Phra Kaew, a Bangkok).

Il suo grande Chedi centrale, ora alto 60 metri, ma originariamente era di 84 metri, è la struttura religiosa più alta di Chian Mai. Fu rovinato prima da un terremoto, poi dall’invasione birmana e restaurato dall’UNESCO e dal governo giapponese negli anni ‘90.

Oltre al Chedi, si trovano altre strutture davvero interessanti tra cui: il Viharn Phan Tao, un padiglione in legno che ospita un Buddha sdraiato, il Viharn Luang, che custodisce una enorme immagine del Buddha risalente al XIV secolo ed un piccolo santuario dove è collocata la campana del Tempio. 

-> Informazioni:
Il Tempio si trova in “103 Prapokkloa Rd, Tambon Si Phum” ed è aperto tutti i giorni dalle 5:00 alle 22:00.
Il costo d’ingresso è di 100 Bath.

2. Il 𝑾𝒂𝒕 𝑷𝒉𝒓𝒂 𝑺𝒊𝒏𝒈𝒉

Il “Monastero del Buddha Leone” è il tempio più venerato di Chiang Mai, uno dei migliori esempi di architettura Lanna. Accoglie al suo interno il Phra Singh, una statua di Buddha che si dice provenga dallo Sri Lanka. 

La sua costruzione risale al XIV secolo, quando Chiang Mai era la capitale del regno Lanna, su volere di Re Pha Yu. La prima struttura creata fu un Chedi per custodire le ceneri di suo padre, poi, negli anni successivi, furono aggiunti un ubosot, un viharn, una biblioteca ed altri edifici.

Durante l’invasione birmana, ovvero dal 1578 al 1774, il monastero fu abbandonato e lasciato andare in rovina fino al 1782, quando fu restaurato ed ampliato.

All’interno del Wat si trova una delle scuole buddhiste più importanti del Paese.

-> Informazioni:
Il Tempio si trova in “103 Road King Prajadhipok Phra Singh” ed è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00.
L’ingresso è gratuito.

3. Il 𝑾𝒂𝒕 𝑷𝒉𝒓𝒂 𝑻𝒉𝒂𝒕 𝑫𝒐𝒊 𝑺𝒖𝒕𝒉𝒆𝒑

A circa 15 km da Chiang Mai ed a 1000 metri d’altezza nell’omonimo parco naturale, si trova il più famoso Tempio di Chiang Mai.

Noto come il “Tempio dell’Elefante Bianco“, fu costruito nel XIV secolo. Oltre al Tempio principale, il Suan Dok, ci sono diversi Chedi contenenti le ceneri dei governatori della città e nello Stupa, uno dei più venerati e fotografati della Thailandia, si trova una reliquia del Buddha che, secondo la leggenda, si sarebbe duplicata e questo duplicato sarebbe stato posto sul forse di un elefante bianco che, arrivato sulla sommità del Doi Suthep e, dopo aver emesso tre barriti, morì nel punto in cui si trova il Wat, eretto nel 1383.

Questa leggenda viene tutt’ora studiata a scuola dai bambini.

Dalla parte opposta rispetto all’ingresso si trova una grande terrazza che ti offrirà, in giornate limpide e senza troppo smog, una bellissima vista su Chiang Mai.

Il complesso, inoltre, ospita una grande comunità monastica ed una scuola di meditazione (Doi Suthep Vipassana Meditation Center), aperta a chiunque sia interessato ad approfondire le tecniche secondo i principi buddhisti.

-> Informazioni:
Il Tempio si trova in “Wat Phra That Doi Suthep Road Srivijaya Suthep” e vi si accede tramite una scalinata di 306 scalini, fiancheggiata da serpenti Raga con mosaici, oppure utilizzando una funicolare. É aperto tutti i giorni dalle 6:00 alle 20:00.
Il costo di ingresso è di 100 Bath.

2 MERCATI DA VEDERE

Un’altra attrazione di Chiang Mai da non perdere sono i suoi mercati e precisamente:

  • il 𝑺𝒂𝒕𝒖𝒓𝒅𝒂𝒚 𝑵𝒊𝒈𝒉𝒕 𝑴𝒂𝒓𝒌𝒆𝒕, che si svolge ogni sabato dalle 17:00 alle 22:30 in Wua Lai Road
  • il 𝑺𝒖𝒏𝒅𝒂𝒚 𝑵𝒊𝒈𝒉𝒕 𝑴𝒂𝒓𝒌𝒆𝒕, che si svolge ogni domenica dalle 17:00 alle 22:00 lungo Ratchadamnoen Road 

2 EVENTI DA SEGNARE

Ogni anno a Chiang Mai si svolgono 2 eventi degni di nota:

  • il 𝑭𝒆𝒔𝒕𝒊𝒗𝒂𝒍 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝑳𝒖𝒄𝒊 (𝑳𝒐𝒚 𝑲𝒓𝒂𝒕𝒉𝒐𝒏𝒈), che si tiene nel giorno di luna piena del mese di novembre ed il ritrovo è lungo il fiume, dove gli abitanti fanno galleggiare piccole zattere di foglie di banana con sopra fiori, incensi e candele. Inoltre, vengono fatte volare nel cielo centinaia di lanterne. 
  • il 𝑭𝒆𝒔𝒕𝒊𝒗𝒂𝒍 𝒅𝒆𝒊 𝑭𝒊𝒐𝒓𝒊, che si svolge nel primo weekend di febbraio con parate di carri fioriti che sfilano lungo le mura e spettacoli musicali presso il giardino pubblico Suan Buak Haad.

1 ESPERIENZA DA FARE

Visitare un Santuario degli Elefanti.

Ce ne sono diversi e puoi scegliere se trascorrere una mezza giornata o una giornata intera in compagnia degli elefanti, vedendoli mangiare, passeggiare e fare il bagno.

La cosa, però, che mi preme di più dirti è di scegliere bene dove andare.

Ci sono Santuari etici ed altri che sono palesemente trappole per turisti.

Il progetto dei Santuari prevede la cura, il benessere ed anche i diritti di questi splendidi animali.

Quindi, mi raccomando.. dai i soldi a chi segue esattamente la missione e non a gente che continua a maltrattarli, usandoli come attrazione!

Non mi sento di consigliarti dove sono andata io per un semplice motivo: non ho visto la libertà per gli elefanti come avrei voluto vedere o come immaginavo.

Non sono un’esperta in materia per questo non sono sicura che sia etico addomesticare un elefante, con tecniche non ben chiare, per farlo stare tutto il giorno con gruppi di persone che continuano a toccarlo.

Dove ho soggiornato

Come già scritto nell’articolo sull’organizzazione del viaggio (se non lo hai letto clicca qui), ho soggiornato presso “The Moon House“, una guesthouse che si trova in pieno centro storico.

Per una camera tripla ho pagato € 71,00 per 5 notti.

Non ci sono servizi, i letti sono scomodissimi, non c’è ascensore (fare 4 piani con valige di 20-25 kg è stata tosta), ma c’è una piccola cucina al piano terreno dov’è possibile utilizzare il frigo ed i vari elettrodomestici.

A parte questo, i punti forti sono sicuramente l’host, super gentile e disponibile, il prezzo e la location.

Dove mangiare

Quando ho lasciato Chiang Mai la cosa che mi è più dispiaciuta è lasciare il ristorantino che avevamo trovato.

Si chiama “Tam Leung Restaurant“, si trova a pochi metri di distanza del Wat Phra Singh e fa piatti buonissimi ed abbondanti a prezzi davvero bassi.

Sappi però 2 cose: se vai in orari di punta dovrai aver pazienza per un tavolo, il locale è piccolo ed è sempre pieno; non devi far caso alla pulizia ed ai pavimenti perché ti prenderebbe un colpo.

Detto questo, vai oltre alla pulizia dei pavimenti e provalo, vale la pena!

°★° Conclusıonı °★°

Chiang Mai è la “Rosa del Nord” una piccola perla, una città più vivibile di Bangkok e per tanti è la città preferita, la più bella della Thailandia.

Ti posso dire che anche io migliore per alcuni motivi (è tutto molto più a portata di mano, è meno caotica e si gira molto bene a piedi) la reputo migliore, ma Bangkok mi aveva conquistata e non sono riuscita a provare le stesse emozioni a Chiang Mai.

。☆✼★ ♡ ★✼☆。

Dedica a Chiang Mai almeno 3 giorni per vivertela nel migliore dei modi e per fare le esperienze sopra citate.

Oltre ad essere una città economica, è davvero un’ottima base per scoprire il Nord della Thailandia.

。☆✼★ ♡ ★✼☆。

Spero di essere stata esaustiva, ma, come dico sempre sempre: se hai bisogno di qualche informazione in più, non esitare a scrivermi nei commenti, oppure, se preferisci, scrivimi a ambra@unagiramondosquattrinata.it. Sono a tua completa disposizione e per me è un piacere aiutarti.

Ah.. non dimenticarti di seguirmi su Instagram 😊..

A presto con….. i bellissimi Templi di Chiang Rai😊!

Thailandia

KANCHANABURI in 2 giorni: 5 cose da vedere

Ponte sul Fiume Kway 1

Tristemente conosciuta per gli orrori legati alla Ferrovia della Morte, Kanchanaburi offre luoghi storici e meraviglie naturali da non perdere. 

Si trova a circa 140 km da Bangkok ed è il terzo capoluogo di provincia più grande della Thailandia. 

Kanchanaburi è ben diversa da come me l’ero immaginata.

Pensavo fosse una piccola località, costruita sui ricordi dolorosi del suo passato, invece è una città vivace, ricca di locali e ristoranti. Non troverai templi vistosi come quelli di Bangkok, ma tante altre bellezze che la rendono un posto davvero speciale e, soprattutto, DA VEDERE!

¨•.¸¸❤¸¸.•¨

Oltre ai luoghi dedicati all’orribile pagina di storia della Ferrovia della morte, 1/3 della provincia è costituita da parchi nazionali.

I 2 più famosi sono l’Erawan National Park, con le sue cascate e piscine naturali con acque color turchese (di cui ti parlerò tra poco), ed il Sai Yok National Park, con le sue grotte, cascate e le foreste di teak. All’interno di quest’ultimo si trova anche il sito archeologico Prasat Mueang Sing.

Se hai tempo a disposizione, potrai noleggiare una barca e fare un’escursione lungo il fiume.

  • Come raggiungere Kanchanaburi:

Partendo da Bangkok si può raggiungere in auto, taxi e pullman (circa 3 ore di viaggio), oppure ci si può affidare ad un tour organizzato, sempre con partenza da Bangkok, come ho fatto io.

(Se non hai molto tempo a disposizione, non ti preoccupare perché ci sono anche tour giornalieri).

Per quanto mi riguarda, ho scelto questa opzione per approfondire la storia della Ferrovia della Morte. E non me ne sono pentita.

In questo tour (fatto con “Happy Viaggi Thailandia“, agenzia italiana che organizza tantissimi tour a prezzi ottimi, sono persone eccezionali e super competenti) ho visitato 4 attrazioni in un giorno.

1. Wat Tham Suea

Il Wat Tham Suea è uno dei templi più famosi della Provincia ed uno dei più impressionanti e bei templi che ho visto in Thailandia. 

Costruito nel 1973, si raggiunge tramite una comoda funivia, oppure salendo circa 160 ripidi scalini.

Il Tempio ospita una grande statua di Buddha (alta circa 18 metri), in posizione di meditazione, rivestita in mosaico d’oro, e Stupa in diversi stili.

Lo Stupa più grande è dislocato su 9 piani e sulle pareti interne si trovano numerosi affreschi, tra cui i volti dei Re thailandesi, la storia del Buddha e di Kanchanaburi. 

Questo tempio, oltre ad essere unico nel suo genere, offre anche una splendida vista panoramica sulla campagna circostante.

¨•.¸¸❤¸¸.•¨

Lasciata la parte “alta” del Tempio, scendendo verso il parcheggio, si trova la Grotta della Tigre, da cui il Tempio prende il nome. Qui troverai un monaco a cui potrai chiedere una benedizione.

La visita al Tempio è gratuita.

  • Come vestirsi:

Come per ogni Tempio thailandese, sono consentite le magliette a maniche corte ed i pantaloni, gonne o vestiti che arrivano sotto il ginocchio. Niente shorts, canottiere, scollature ed abiti attillati. 

Se hai una canottiera, puoi indossare un foulard o una sciarpa.

¨•.¸¸❤¸¸.•¨

2. Death Railway

La Ferrovia di Burma, meglio conosciuta con il nome “Ferrovia della Morte” (nome attribuitogli per le numerose vittime, sia civili che militari, che morirono nel corso della sua realizzazione), costruita dall’Impero giapponese fra il 1942 ed il 1943, è la principale attrazione di Kanchanaburi.

  • Pillole di storia:

Durante la seconda guerra mondiale l’esercito giapponese occupò i territori che da Singapore arrivavano alla Birmania.

Per consentire l’invio di truppe, rifornire l’esercito di armi e di beni di necessità (che, fino a quel momento, avveniva via mare), l’Impero decise di costruire questo pezzo di ferrovia che copriva una distanza di 415 km (di cui 304 km in Thailandia e 111 in Birmania), partendo da Nong Pladuk (Thailandia) fino ad arrivare a Thanbyuzayat (Birmania).

Nel 1947 la linea ferroviaria, caduta nelle mani alleate, fu chiusa.

Il tratto tra Nong Pla Duk-Nam Tok fu ricostruito e riaperto 10 anni dopo per far sì che le ferrovie thailandesi potessero utilizzarlo.

In Thailandia, 130 km della vecchia ferrovia sono in uso ancora oggi, mentre il tratto birmano è stato rimosso ed inghiottito dalla giungla. 

Il governo britannico vendette la ferrovia al governo thailandese alla “modica” cifra di 50 milioni di bath.

  • La costruzione:

La ferrovia fu una straordinaria opera di ingegneria, in quanto la sua realizzazione era basata sul lavoro manuale, con attrezzi rudimentali e senza l’utilizzo di macchinari moderni.

Per la sua realizzazione, furono impiegati 240.000 civili asiatici e 61.000 militari alleati (inglesi, americani, australiani e olandesi).

Più di 100.000 morirono per le condizioni estreme in cui si trovavano: mancanza di cibo, malattie (colera, malaria, dissenteria) causate dalle cattive condizioni igieniche, carenza di attrezzature mediche e trattamento brutale da parte delle guardie dei campi di lavoro, che punivano duramente per ogni piccola infrazione.

Il tratto della ferrovia che comportò maggiori rischi per i lavoratori fu chiamato “Hellfire Pass” (“Passo delle Fiamme dell’Inferno”), a causa del lungo e profondo taglio nella roccia eseguito su un terreno pericoloso. Sul luogo attualmente si trova un monumento in memoria delle vittime.

  • Il percorso

Il tour prevedeva la salita sullo “slow train” che da Thamkra Sae arriva al Death Railway Bridge in circa 2 ore.

Il paesaggio che si vede dal finestrino è tanto magnifico, quanto triste.

Non facevo altro che pensare che per percorrere quel tratto di strada, per farci godere di quel bellissimo paesaggio, tante persone hanno perso la vita.

Tristezza a parte, ti posso dire che è stata una delle esperienze più belle che abbia fatto in Thailandia.

Nell’attesa dell’arrivo del treno, abbiamo camminato sui binari, visitato la grotta (che nel tempo è divenuta un luogo di preghiera) ed ammirato il paesaggio.

Non nego che camminare lungo questo tratto di ferrovia ti lascia un po’ l’amaro in bocca e la tristezza addosso.

-> Attenzione: Se deciderai di raggiungere la Ferrovia della Morte in autonomia, potrai partire da Bangkok in treno dalla stazione di Bangkok Thonburi. In circa 2.30 h arriverai a Kanchanaburi. Raggiungi poi la fermata di partenza vicino al ponte sul fiume Kwai e scendi a Thamkra Sae.

3. Death Railway Bridge

Il Death Railway Bridge, meglio conosciuto con il nome “Ponte sul Fiume Kway” (ribattezzato così per il clamore che ebbe il film del 1957 “The Bridge on the River Kwai”, premiato agli oscar), è il simbolo della ferrovia della morte.

All’inizio del 1943 il ponte fu temporaneamente costruito in legno, poi venne apportato il cemento e l’acciaio e terminato pochi mesi più tardi, divenendo l’unico ponte in acciaio in Thailandia.

Il ponte che vediamo oggi, in realtà, non è quello originario: le arcate furono danneggiate e la parte centrale fu distrutta dai bombardamenti, da parte degli Alleati, durante la Seconda Guerra Mondiale.

  • Precisazione sul film:

Il film non rappresenta fedelmente la storia della Ferrovia della Morte, ma la sua fama portò un vertiginoso aumento del turismo nell’area di Kanchanaburi, creando un po’ di difficoltà alle autorità thailandesi perchè in realtà il fiume chiamato “Kwai”in realtà si chiamava Mae Khlong.

Venne ufficialmente ribattezzato in “Khwae Yai” negli anni ’60.

-> Se vuoi vedere un film sulla storia della Ferrovia della Morte un po’ più veritiero, ti straconsiglio “The Railway Man“, con Colin Firth e Nicole Kidman, che si basa sulla vita dei soldati britannici, prigionieri di guerra.

  • Evento degno di nota:

Ogni anno per dieci sere alla fine di novembre si tiene il “River Kwai Bridge Festival”, con spettacoli di luci e suoni concepiti per celebrare e rivivere il primo bombardamento del ponte, avvenuto nel 1944 da parte degli americani.

4. Kanchanaburi War Cemetery

Il Kanchanaburi War Cemetery è uno dei due cimiteri di guerra della città, nonchè quello più grande.

Qui riposano 6982 soldati di nazionalità britannica, olandese e australiana.

Realizzato da Colin St Clair Oakes nel 1956 e gestito dalla Commonwealth War Graves Commission, il Cimitero si trova sulla Saeng Chuto Road, vicino all’ex campo base dei prigionieri di guerra.

All’interno si trova anche il “Kanchanaburi Memorial“, che riporta i nomi di 11 uomini dell’esercito indiano.

¨•.¸¸❤¸¸.•¨

-> Se hai tempo e vuoi approfondire la storia della Ferrovia della Morte, ti consiglio di visitare il Death Railway Museum (aperto tutti i giorni dalle 9 alle 17, prezzo: 80 baht per adulti e 40 baht per bambini sotto i 14 anni)

¨•.¸¸❤¸¸.•¨

La quinta attrazione, che non fa parte del tour giornaliero della ferrovia della morte, ma che mi sento di consigliarti se rimarrai almeno 2 giorni a Kanchanaburi, è la seguente:

5. Erawan Falls

A circa 1 ora e mezzo di pullman (60 bath) da Kanchanaburi (che potrai prendere alla Bus Station), si trovano queste magnifiche 7 cascate.

Un luogo ideale per fuggire dalla frenesia della città e rifugiarsi per qualche ora nella natura.

Il percorso si sviluppa all’interno della giunga tropicale, è lungo circa 5 km ed è tutto ben segnalato, anche con i metri di distanza che separano i vari livelli.

I primi 3 livelli sono facili e per tutti, mentre gli ultimi 2 sono quelli più complicati, i più ripidi, ma fattibili anche dai non allenati come me. 

-> Se hai problemi di deambulazione, ti consiglio di fermarti al terzo livello.

A differenza di ciò che avevo letto in altri blog, non si può fate il bagno liberamente, o meglio, per farlo è obbligatorio il noleggio di un salvagente (20 bath per 2 ore). Solo nella settimana cascata (quella più bella) non occorreva.

Se poi ti va di farti fare una pedicure gratuita, i pesciolini non aspettano altro che venirti a rosicchiare le pellicine dei piedi! Basta che immergi i piedi nell’acqua e vedrai…. 😙

  • Orari di apertura:

Tutti i giorni dalle 8 alle 17:30. Ti consiglio di andarci presto la mattina. Inoltre, tieni presente che l’ultima corsa dell’autobus è alle 16.

  • Prezzo:

300 Bath per adulti e 150 Bath per bambini dai 3 ai 14 anni.

Dove ho soggiornato

Come già scritto nell’Articolo sull’organizzazione del viaggio (se non lo hai letto clicca qui, potrebbe esserti utile), ho soggiornato presso Pongphen Guesthouse SHA Plus Certified. Si trova in pieno centro (a circa 1 km dalla stazione ed a 1,2 km dal Ponte sul fiume Kway), ha una piscina ed un ristorante, oltre alla magnifica vista che offre sul fiume.

Per una camera tripla, con un’ottima colazione à la carte inclusa, ho pagato € 72,00 per 2 notti.

Qui ho visto uno dei più bei tramonti dei 18 giorni in Thailandia.

°★° Conclusıonı °★°

Kanchanaburi era uno di quei luoghi che non vedevo l’ora di visitare.

La sua storia mi ha profondamente toccato e ritengo che sia una meta da non perdere in un viaggio in Thailandia.

Se hai bisogno di qualche informazione in più, se sei interessat* al tour che ho fatto (ti posso dare il contatto della persona con cui mi sono interfacciata per tutto il viaggio in Thailandia), non esitare a scrivermi nei commenti oppure, se preferisci, scrivimi a ambra@unagiramondosquattrinata.it

Sono a tua completa disposizione e per me è un piacere aiutarti.

Ah.. non dimenticarti di seguirmi su Instagram 😊..

A presto con…. il Nord della Thailandia!

Ps. Se ti sei pers* gli articoli precedenti: clicca qui per scoprire Bangkok e qui per scoprire Ayutthaya, l’antica capitale del Siam.

Thailandia

AYUTTHAYA: Cosa vedere in 1 giorno

Ayutthaya 23

A circa 80 km a nord di Bangkok sorge l’antica Capitale del Siam.

Ayutthaya è una delle principali attrazioni della Thailandia e le sue rovine, che costituiscono il Parco Storico, sono Patrimonio Unesco dal 1991.

Il suo centro storico è un’isola, formata dalla confluenza dei fiumi Chao Phraya, Pa Sak e Lopburi. All’epoca della sua edificazione questi fiumi formavano il fossato difensivo, adesso creano una sorta di separazione tra la parte vecchia e la parte nuova.

‿︵‿︵ʚɞ‿︵‿︵

Ho passato una giornata in questa città storica, girando per le sue strade e le sue rovine. Se avessi avuto più tempo, ci sarei rimasta volentieri 2 giorni, perché purtroppo tante cose non le ho potute vedere.

Ayutthaya è molto più grande di quanto pensassi e vedere tutto in un giorno è una vera impresa!

Se stai programmando una visita ad Ayutthaya in autonomia e potrai passare solo un giorno in questa città, allora leggi questo articolo, ti potrebbe essere utile.

Troverai i Templi più importanti e più belli da vedere e le informazioni utili su come arrivare da Bangkok, sugli orari, sui costi, oltre a qualche consiglio.

Un po’ di STORIA

Ayutthaya fu fondata da Re U-Thong nel 1350 ed il suo regno durò 417 anni. In questi 417 si sono succeduti 33 Re e diverse dinastie.

Era una città cosmopolita con abitanti di origini thai, khmer, mon, cinesi, malesi e indiane e si trovava nella parte centrale del golfo del Siam, una posizione ideale per i traffici commerciali con la Cina ed i Paesi arabi, tanto che divenne il centro più importante della regione.

Con l’arrivo dei primi europei nel XVI secolo, la ricchezza di Ayutthaya crebbe, tanto che divenne una vera e propria metropoli, con 3 palazzi reali, 375 templi, 29 fortezze difensive e 94 porte di ingresso, ma questo portò anche l’inizio dei conflitti tra il Siam e la Birmania.

Le prime guerre furono vinte dal Siam e queste vittorie, insieme alla grande ricchezza ed il periodo d’oro che Ayutthaya stava vivendo, fece abbassare la guardia alla corte. Dall’altra parte i birmani si rafforzarono e, notando questa debolezza, se ne approfittarono.

Infatti, dopo un lungo assedio, il 7 aprile del 1767 Ayutthaya cadde. I Birmani invasero la città, la saccheggiarono e poi la rasero al suolo.

Buona parte della popolazione fu deportata ed Ayutthaya venne abbandonata ed inghiottita dalla vegetazione.

•⊰❉⊱•

Dopo la caduta dell’antica Capitale, il popolo thailandese trovò la forza ed il coraggio di combattere per riconquistare il proprio Paese.

Vinsero la battaglia contro i Birmani e nel 1782, con l’incoronazione del Rama I, nacque l’odierna Thailandia.

Circa 100 anni dopo Rama IV prima e Rama V dopo fecero restaurare l’intero sito storico di Ayutthaya, costruendo anche nuovi Templi per rendere giustizia alla gloriosa Ayutthaya, anche se i segni lasciati dall’invasione sono ancora ben visibili.

I 5 TEMPLI che NON dovrai perderti

Il Parco Storico di Ayutthaya è una zona di 169 ettari che comprende i resti di templi antichi e monumenti  storici in stile Sukhothai, Khmer e Ayutthaya, ed anche gioielli e reperti di grande valore, oggi custoditi nel Museo di Ayutthaya

Qui ti elencherò i Wat principali.

1. WAT MAHATHAT

Il complesso fu costruito nel 1374 durante il regno di Re Borom Rachtathirat I ed era il più importante del Regno.

All’interno si trovano numerose statue di Buddha senza testa (i birmani tagliavano le teste dei Buddha perchè erano la parte più preziosa) ed uno Stupa in stile khmer.

L’attrazione principale del Tempio è senza dubbio la testa del Buddha avvolta nelle radici di un albero secolare.

Sono diverse le leggende che aleggiano su questa testa. Una di queste narra che, nel mentre che i birmani tagliavano le teste alle statue di Buddha, questa venne “salvata” da un contadino, che la nascose vicino all’albero, le cui radici le crebbero intorno. Un’altra narra che dei ladri tentarono di rubarla, ma siccome era troppo pesante, la nascosero sul posto.

In tutto questo, però, c’è da dire una cosa singolare: l’albero (un ficus, pianta sacra per i buddisti) non ha danneggiato la testa, anzi.. l’avvolge come se fosse sotto la sua protezione.

Nessuno saprà mai cosa è successo realmente ed è questo che lo rende affascinante.

  • Orari di apertura:

Tutti i giorni dalle 8 alle 17.

  • Prezzo:

50 Bath (1,35 €).

2. WAT RATCHABURANA

Edificato nel XV secolo su ordine del Re Borommaracha II del Regno di Ayutthaya nel 1424, custodisce uno dei Prang più belli e meglio conservati di Ayutthaya, con incisioni e sculture mitologiche.

Borommaracha II era salito al trono dopo che i fratelli si erano uccisi a vicenda in un duello per stabilire chi dovesse essere il successore del padre Intharacha. I due chedi principali che si trovano di fronte al Wat furono eretti nel punto in cui i due fratelli persero la vita.

All’interno del complesso si trova anche una cripta, che si può visitare. Essa conteneva rare immagini di Buddha ed oggetti di valore. Fu razziata nel 1957, ma per fortuna la refurtiva fu riconsegnata e gli oggetti sono attualmente conservati al Museo Chao Sam Phraya.

  • Orari di apertura:

Tutti i giorni dalle 8 alle 17.

  • Prezzo:

50 Bath (1,35 €).

3. WAT PHRA SIN SANPHET

L’immagine simbolo di Ayutthaya.

Era il Tempio più sacro dell’antica Capitale del Siam.

Esso comprende 3 Stupa perfettamente conservati, che furono presi in esempio per la costruzione degli Stupa del Wat Phra Kaew e del Palazzo Reale di Bangkok.

Ai tempi di Ayutthaya custodiva una statua del Buddha ricoperta di oltre 140 kg d’oro.

Il Wat rappresentava la cappella della famiglia reale e veniva usato esclusivamente per le cerimonie reali.

All’interno del complesso vi erano piccoli chedi in cui erano custodite le ceneri dei membri della famiglia reale e reliquie delle ossa di diversi sovrani del regno.

  • Orari di apertura:

Tutti i giorni dalle 8 alle 17.

  • Prezzo:

50 Bath (1,35 €).

4. WAT LOKAYASUTHARAM

Uno dei complessi più grandi ed antichi di Ayutthaya.

Immagine presa da Wikipedia

Ospita più di 50 statue di Buddha in roccia ed un Buddha sdraiato di circa 42 metri, che rappresenta la principale attrazione del Tempio.

Al centro del complesso si trova un Chedi che custodisce una cripta con dentro alcuni Buddha dorati ed un pozzo nel quale, dopo aver pregato, si getta una monetina, esprimendo un desiderio.

  • Orari di apertura:

Tutti i giorni dalle 8 alle 17.

  • Prezzo:

Ingresso gratuito.

5. WAT PHRA MONGKHON BOPHIT

Situato in prossimità del Wat Phra Sin Sanphet, questo Tempio fu edificato nel 1957 sulle “ceneri” di un vecchio tempio del XI secolo, distrutto dagli invasori birmani.

Esso custodisce un’antica statua di Buddha in bronzo, rivestita in oro, alta 17 metri.

Al suo interno, oltre a questa grande statua, c’è un percorso fotografico dove si può vedere la storia del Tempio.

  • Orari di apertura:

Tutti i giorni dalle 8 alle 16:30.

  • Prezzo:

Ingresso gratuito.

‿︵‿︵ʚɞ‿︵‿︵

Se ti rimane tempo, ti consiglio altri complessi, che però si trovano fuori dall’ “isola”, ovvero sulla sponda opposta di dove si trova il Parco Storico.

1. WAT CHAIWATTHANARAM

Costruito nel 1630 dal Re Prasat Thong in onore di sua madre, è uno dei complessi più belli di Ayutthaya.

Foto presa da Wikipedia

Circondato da 8 torri decorate con 120 statue di Buddha seduti, il Tempio veniva usato per cerimonie buddiste e come residenza reale.

La struttura di questo Wat non è fatta a caso. Simboleggia la visione del mondo per il buddismo; infatti, la torre centrale è la montagna Meru, ovvero l’asse centrale del mondo, e le 4 torri rappresentano i 4 continenti.

Secondo alcune fonti, il complesso venne usato come roccaforte durante l’assedio di Ayutthaya da parte dei birmani, come testimoniano le mura esterne rinforzate ed i resti di cannoni e proiettili ritrovati al suo interno.

Dopo la distruzione di Ayutthaya, il Tempio fu abbandonato, depredato dei suoi tesori e invaso dalla giungla fino a metà del Novecento, quando furono portati alla luce preziosi manufatti che erano stati sfuggiti alle razzie dei birmani.

Dopo i lavori di restauro, il sito fu aperto al pubblico nel 1992.

  • Orari di apertura:

Tutti i giorni dalle 8 alle 17.

  • Prezzo:

50 Bath (1,35 €).

2. WAT YA CHAI MONGKHON

Edificato nel 1592 per celebrare la vittoria di Re Naresuan sui birmani, con i suoi Buddha bianchi e giardini curati, è uno dei Tempi più frequentati dai thailandesi.

Foto presa da Wikipedia

Durante l’invasione i Birmani bruciarono gli edifici del complesso, ma il grande Chedi a forma di campana, grazie alla sua potente struttura, resistette alla distruzione.

Il Tempio principale (ubosot) non è quello originale; è stato ricostruito durante il restauro del Complesso a metà del Novecento.

Dietro l’ubosot si trova il Viharn principale, caratterizzato da una grande statua bianca del Buddha con i suoi discepoli più fedeli, Sariputta e Moggallana.

  • Orari di apertura:

Tutti i giorni dalle 8 alle 17.

  • Prezzo:

20 Bath (0,50 €).

‿︵‿︵ʚɞ‿︵‿︵

  • Come vestirsi per entrare nei Templi:

Come per ogni Tempio thailandese, la regola è quella di avere le spalle e le ginocchia coperte.

Non sono molto rigorosi, quindi basta avere una sciarpa o una stola che ti copra le spalle, principalmente nei momenti in cui passerai vicino ai monaci (per rispetto).

  • Biglietto cumulativo per ingresso ai Templi:

Al costo di 220 Bath potrai acquistare il biglietto cumulativo, che ti permetterà di accedere a 6 Templi del Parco Storico.

  • Come arrivare ad Ayutthaya:

– in treno = dalla nuova stazione ferroviaria di Bang Sue a Bangkok il tragitto dura circa 1 ora e mezzo, al prezzo di 30 Bath. 

– in autobus = dalla Bus Station di Mo Chit ci sono bus che partono ogni ora al costo di circa 50 bath. 

– con il Taxi = l’alternativa più costosa. Per necessità ho dovuto prendere il taxi al ritorno, prenotandolo tramite Grab, pagandolo circa 700 bath (18 €).

– con tour organizzati = se preferisci avere una guida che ti porti in giro per Ayutthaya, partendo sempre da Bangkok ti potrei consigliare questo tour privato in italiano. I prezzi sono: € 239,50 per 2 partecipanti, € 425,60 fino a 4 partecipanti ed € 574,20 fino a 6 partecipanti.

•⊰❉⊱•

Se opterai per il treno o l’autobus, ti consiglio di noleggiare una bici.

Ayutthaya è dispersiva, le distanze tra un sito e l’altro sono lunghe e la bicicletta ti permetterà di spostarti facilmente, evitando anche il traffico (c’è una pista ciclabile che collega tutto). Il noleggio per una giornata l’ho pagato 70 bath (poco meno di 2 €).

Oppure, se viaggi in coppia ed hai la patente internazionale, potresti optare per noleggiare un motorino. Sicuramente il mezzo più comodo.

Altrimenti, l’alternativa (più cara, ma comoda se sei in gruppo e fa molto caldo) è quella di accordarsi con un tuk tuk che ti prende, ti lascia e ti riprende in ogni sito, dandoti 5 ore a disposizione. Se tratti bene, potresti spendere sui 700-800 Bath. 

‿︵‿︵ʚɞ‿︵‿︵

⭒𝗖𝗢𝗡𝗖𝗟𝗨𝗦𝗜𝗢𝗡𝗜⭒

Ammetto che all’inizio pensavo che fosse più comodo prenotare un tour organizzato per visitare Ayutthaya, anche per avere una guida che spiegasse la storia del posto.

Spinta dal mio spirito di avventura ho deciso di fare io da guida e programmare tutto per visitare la città in completa autonomia.

E devo dire che, a parte qualche piccolo imprevisto, non me ne sono pentita.

Spero di averti dato tutte le informazioni necessarie per visitare Ayutthaya, ma se hai bisogno di qualche delucidazione, sono, come sempre, a tua completa disposizione.

Scrivimi qui sotto nei commenti oppure, se preferisci, per mail a ambra@unagiramondosquattrinata.it. Sarà un piacere aiutarti.

Non dimenticarti di seguirmi su Instagram 😊..

A presto con….. Kanchanaburi!

PS. Se ti sei pers* l’articolo precedente sulle bellezze di Bangkok, corri a leggerlo e fammi sapere che pensi di questa città..

Thailandia

BANGKOK: I 5 POSTI da non perdere ed i 4 MERCATI da vedere

Panorama Wat Saket 15

Bangkok è una grande città, con tantissime cose da vedere.

Per aiutarti, scrivo questa mini guida, ove ti indicherò i posti che non dovrai perderti.

«───── ⋅ʚ♡ɞ⋅ ─────»

Premessa

Se hai letto l’articolo precedente (questo), sai già che ho trascorso 5 giorni a Bangkok (togliendo 1 giorno che ho sfruttato per vedere Ayutthaya).

Ammetto che ero partita non avendo alte aspettative. I commenti che ho sempre letto a giro erano totalmente discordanti, tutti improntati sul “o la ami o la odi”.

In effetti è vero, credo che non ci può essere una via di mezzo per un semplice motivo: è una città dalle mille sfaccettature.

Bangkok è una città che va compresa e vissuta senza pregiudizio. Ha un’anima tutta sua, che può piacere oppure no.

É vero, è una città caotica, piena di traffico, con tanto smog e tanta povertà (che, qui, purtroppo vedrai molto a giro)… ma non c’è solo questo!

Per quanto mi riguarda, ne sono rimasta piacevolmente colpita (oltre alla bellezza dei posti è una città estremamente pulita e curata, incredibile è!) e mi ha anche emozionato.

«───── ⋅ʚ♡ɞ⋅ ─────»

Bangkok è un’unione di storia, cultura e tradizione che si incontra e scontra con la modernità e l’innovazione delle sue infrastrutture. 

C’è la Old Town, ricca di bellissimi templi, uno più splendente e curato dell’altro, in cui sorge una strada caotica e piena di vita, lontana dall’ambiente rilassato dei templi: Khao San Road

Poi c’è China Town, tra bancarelle di street food e negozi di oro, dove potrai vedere il vero caos cittadino. 

Dall’altro lato, invece, c’è la “città nuova”, quella piena di grattacieli, giganteschi centri commerciali, ristoranti lussuosi, che poco hanno a che fare con il vero spirito thailandese dei mercatini all’aperto e dello street-food. Parte che, per mia scelta, non ho visto.

«───── « ⋅ʚ♡ɞ⋅ » ─────»

Come dico sempre, bando alle ciance e veniamo al sodo. Ecco 5 dei tesori di Bangkok:

1) Wat Arun

Uno dei Templi più suggestivi ed iconici di Bangkok, nonché il mio preferito.

É stato il primo Tempio, la prima attrazione che avevo in lista che ho visto.

Ti racconto brevemente questa cosa che mi ha colto talmente tanto alla sprovvista che voglio che rimanga impressa nella memoria anche del mio blog: ero lungo la strada, prima dell’ingresso. Stavo guardando Google Maps per vedere se la strada era giusta, poi alzo gli occhi e lo vedo. Ero a circa 400-500 metri di distanza e mi sono venuti i brividi.. avevo la pelle d’oca!

Negli anni ho imparato che se mi succede questo e, soprattutto, quando succede è perchè mi rendo conto che sono nel posto giusto.

Stavo realizzando un sogno che avevo da anni, ma non avevo neanche lontanamente immaginato la bellezza che avrei visto con i miei occhi.

༺❀༻

Il Wat Arun è qualcosa di straordinario, unico.

Le decorazioni dei Prang (le Torri) sono magnifiche: tutti mosaici floreali realizzati con pezzi colorati di porcellana cinese. Immaginalo nel momento in cui i raggi del sole si riflettono sugli edifici.. pura magia!

  • Pillole di Storia:

Dopo la caduta di Ayutthaya, l’antica capitale del Siam, Re Taskin decise di costruire un Palazzo Reale ed un Tempio dove ospitare il Buddha di Smeraldo (che attualmente si trova al Wat Phra Kaew).

Il Tempio venne battezzato con il nome del dio indiano dell’Alba (Aruna), in onore della nuova Ayutthaya, come simbolo di “rinascita”.

Dopo la proclamazione di Bangkok come capitale, venne costruito in stile skmer il Prang (la Torre principale) alto quasi 82 metri. La sua costruzione ebbe inizio durante la prima metà del XIX secolo per volontà di Rama II e fu portata a termine da Rama III.

༺❀༻

Il complesso è costituito da diversi edifici, tra cui:

  1. il Prang Maggiore: la torre alta 81,85 cm, contornata da ripide scale e due terrazze, decorate con  scimmie, sculture che rappresentano divinità e scene quotidiane del Buddha, a cui possono accedere i visitatori per godere di una bellissima vista;
  2. i 4 Prang Minori: decorati con conchiglie e cocci di porcellana, furono costruiti dopo il Prang maggiore.
  3. la Sala dell’Ordinazione: fatta costruire all’inizio del XIX secolo da Rama II, al suo interno si trova una statua del Buddha, che si dice sia stata eseguita proprio dallo stesso Re, ai cui piedi sono seppellite le ceneri del monarca. Sulle pareti vi sono affreschi della vita di Buddha e delle sue precedenti incarnazioni. All’entrata principale ci sono due gigantesche statue raffiguranti i mitologici spiriti protettori Yak, decorate con ceramiche e stucchi dipinti con chine di diversi colori.
  4. i 2 templi minori: il Bot noi, era la sala dell’ordinazione ed al suo interno è ancora conservato il letto sul quale giaceva Re Taksin quando si ritirava nel tempio a meditare ed il Vihan Noi, costruito nel periodo di Ayutthaya
  5. Tempio principale: è qui che venne custodito il Buddha di Smeraldo durante il regno di Taksin, ovvero fino al 1784.
  6. Nel padiglione davanti alla Sala dell’Ordinazione è situato in un bellissimo giardino, pieno di statue sacre, dedicato alla memoria di due monaci che morirono dandosi fuoco nel tentativo di raggiungere il nirvana.
  • Come vestirsi: 

Sono consentite le magliette a maniche corte ed i pantaloni, gonne o vestiti che arrivano sotto il ginocchio. Niente shorts, canottiere, scollature ed abiti attillati. 

Per entrare dentro i Templi occorre anche togliersi le scarpe, gli occhiali da sole ed i cappelli in segno di rispetto.

  • Orari di apertura:

Ogni giorno dalle 8:00 alle 18:00. Il mio consiglio è di visitarlo o presto la mattina (per evitare le orde di turisti) o al tramonto.

  • Prezzo:

100 baht (poco meno di 3 € e ti regalano anche una bottiglietta d’acqua).

2) Grand Palace e Wat Phra Kaew

Ti stai per caso chiedendo se ho avuto la pelle d’oca anche qui! Beh si, assolutamente si. Anche questo posto mi ha emozionato. D’altronde è di una bellezza inaudita.

Il Grand Palace è un enorme complesso di 94,5 ettari, costruito tra il 1782 ed il 1784 ed inaugurato nel 1785 in concomitanza con l’incoronazione di Rama I, è formato da oltre 100 edifici, che raccontano due secoli di storia reale.

Tra gli edifici presenti il più importante è senza ombra di dubbio il Wat Phra Kaew, il più sacro tempio buddhista della Thailandia.

Questo Tempio è una meraviglia architettonica, con pilastri ricoperti di mosaici e basamenti in marmo. Al suo interno è custodita la statua del Buddha di Smeraldo (che, come detto poc’anzi, prima si trovava nel complesso del Wat Arun), di circa 75 cm, posizionata sopra un altare ricco di decorazioni dorate.

(Mi scuso per la foto ma, purtroppo, è vietato fotografare e riprendere all’interno del Tempio, sono riuscita di siamo a farne una davanti alla finestra.)

Nei muri del Tempio sono raffigurate la cosmologia buddhista e scene della vita di Buddha.

  • Cerimonia degna di nota:

Ad ogni cambio di stagione ed esattamente a marzo, luglio e novembre (in Thailandia le stagioni sono 3) si può assistere alla cerimonia del cambio delle vesti del Buddha di Smeraldo; cerimonia eseguita dal Monarca in persona. All’inizio dell’estate il Re cinge la divinità con una corona d’oro tempestata da pietre preziose e con vesti dorate e ingioiellate che adornano la statua dalle spalle alle caviglie. Quando inizia l’inverno, invece, viene fatta indossare una lunga tonica in scaglie d’oro che copre anche le spalle. Durante la stagione delle piogge, che di solito comincia a luglio, il Buddha di Smeraldo indossa un copricapo d’oro con la sommità a punta e veste una tonaca d’oro che lascia una spalla scoperta e gli arriva fino alle caviglie.

༺❀༻

Attorno al tempio principale si trovano dodici padiglioni, tre pagode (il Pantheon, dove si trovano le statue dei primi 7 Re, il Phra Mondop ed il Phra Si Ratana Chedi, dove si trovano delle ceneri di Buddha) ed un modello in scala ridotta di Angkor Wat (il famosissimo complesso cambogiano).

Per quanto riguarda il Palazzo Reale, prima era la residenza ufficiale dei Re thailandesi, oggi, invece, è utilizzato solo in occasione di cerimonie ufficiali, rituali, matrimoni, banchetti e funerali. Gran parte degli edifici amministrativi sono chiusi al pubblico.

  • Come vestirsi: 

La regola che ho scritto per il Wat Arun diciamo che è la stessa, ma più severa. Qui non vengono accettati abiti a 3/4, ma solo pantaloni, gonne e vestiti lunghi. Sono banditi anche i jeans ed i fuseau (non sono consentiti vestiti attillati) e qualsiasi pantalone che abbia qualche strappo. Rimane invariato il fatto che si può indossare una maglietta a maniche corte (purchè non sia troppo scollata). 

  • Orari di apertura:

Ogni giorno dalle 8:30 alle 15:30. Consiglio di arrivare all’orario di apertura e di acquistare i biglietti online per evitare la coda.

  • Prezzo:

500 baht (circa 13,00 €). Il biglietto comprende anche la visita all’Arts of the Kingdom Museum e la partecipazione allo spettacolo Khon (danze thailandesi), presso la Sala Chalermkrung del Royal Theatre (da lunedì a venerdì alle 10:30, 13:00, 14:30, 16:00 e 17:30); spettacolo che non ti devi assolutamente perdere.. fidati!

3) Wat Pho

Ed eccoci al mio terzo posto preferito di Bangkok. 

Il complesso vanta 2 primati: il Buddha sdraiato più grande (lungo 46 m e alto 15 m, rivestito d’oro con occhi e piedi decorati con madreperla) e la più grande collezione di statue di Buddha della Thailandia; inoltre è qui che è nata la prima scuola di massaggio e di medicina tradizionale thailandese (istituita nel 1955).

Il Wat Pho è uno dei più antichi (la sua costruzione risale al 1700) e più grandi Templi di Bangkok.

Si divide in due zone, quella sacra dove si trovano i Templi e la scuola di massaggi e quella residenziale, dove si trova un monastero che ospita i monaci ed una scuola.

  • Cosa vedere nel dettaglio:
  1. il Tempio del Buddha sdraiato, che si trova all’estremità nord del complesso, vicino all’ingresso;
  2. il Phra Ubosot, il tempio principale, sede dell’ordinamento monastico e delle assemblee. Ivi si trova il Buddha in posizione di meditazione ed ai suoi piedi sono conservate alcune ceneri di Rama I;
  3. Kampaengkaew, la doppia parete che circonda il tempio principale, con opere in marmo che raffigurano montagne, alberi ed animali.
  4. 4 pagode di marmo bianco costruite in stile khmer, con statue in rame rivestite d’oro che raffigurano divinità protrettrici;
  5. il Phra Rabieng, un doppio chiostro che circonda il cortile del Tempio principale, dove al suo interno sono dislocate 150 statue di Buddha, mentre sul lato esterno ce ne sono 244. Tutte rivestite d’oro e protette da schermi in vetro.
  6. il Phra Maha Chedi, altre 4 pagode dedicate ai primi quattro sovrani Rama. In particolare quella dedicata a Rama I contiene delle reliquie di Buddha.
  7. La scuola di massaggi e di medicina tradizionale thailandese, dove è possibile, oltre a farsi fare un massaggio, fare corsi di farmacia, di pratica medica, di massaggio e di ostetricia thai.
  • Come vestirsi:

Vale la stessa regola del Wat Arun. 

  • Orari di apertura:

Ogni giorno dalle 8:00 alle 18:30.

  • Prezzo:

100 baht (poco meno di 3,00 €). 

4) China Town ed il Wat Traimit

La comunità cinese è una parte consistente della popolazione di Bangkok e la sua presenza risale a quando la città era un semplice villaggio di pescatori.

Chinatown si sviluppa su due vie parallele (Charoenkrung Rd e Yaowarat) ed è un tripudio di bancarelle, street food, grandi insegne colorate, orificerie, ristoranti, hotel e tanti, tanti odori forti che ti faranno andare un po’ via di cervello! Insomma, incarna ciò che c’è di più frenetico, rumoroso ed inquinato di Bangkok.

Devi, inoltre, sapere che si tratta della Chinatown più grande al mondo.

L’attrazione principale del quartiere è il Wat Traimit, un Tempio che (a mio parere) è ben lontano dalla bellezza del Wat Arun, del Wat Pho e degli altri Templi presenti in città, ma al suo interno custodisce un’attrazione che non si può perdere: il Buddha d’oro.

Si tratta della più grande statua in oro massiccio al mondo ed uno dei tesori più preziosi della Thailandia e del buddhismo.

La Statua è alta 3 metri e pesa circa 5,5 tonnellate. Il corpo è costituito al 40% da oro puro, la fronte è oro puro all’80% e la testa è oro puro al 99%. 

Io mi sono fatta due conti sul valore di questo Buddha… evito di scrivere qui il risultato ottenuto 😅!

  • Pillole di Storia:

All’epoca della sua costruzione (si parla del periodo di Sukhothai, ovvero 1238-1438), la statua si trovava in un Wat di Ayutthaya.

Quando i birmani assediarono la città nel 1765, la Statua venne coperta interamente di stucco per mascherare il suo valore.

Fu portata a Bangkok, ma il Wat Traimit di allora non riusciva a contenerla, tanto che rimase 20 anni sotto una tettoia di lamiera nel cortile del vecchio Tempio. Solo nel 1955 fu costruito un nuovo edificio e il Buddha d’oro trovò casa.

  • Come vestirsi:

Vale la stessa regola del Wat Arun e del Wat Pho. 

  • Orari di apertura:

Ogni giorno dalle 8:00 alle 17:00.

  • Prezzo:

100 baht (poco meno di 3,00 €). 

  • Evento degno di nota:

Tra la seconda metà di gennaio e la prima metà di febbraio, a seconda del calendario lunare, si festeggia il Capodanno Cinese ed il quartiere ospita sfilate e concerti.

5) Wat Saket

Da amante dei punti panoramici, questo Tempio certo non me lo potevo perdere… e poi visto al tramonto è qualcosa di sensazionale! 

Che cosa c’è di più bello di godersi i colori caldi, le sfumature che i tramonti regalano, con il suono delle preghiere e delle campane buddhiste? Credimi…. è pura magia, spiritualità e pace!

Il Tempio della Montagna Dorata si trova a circa 100 metri di altezza, su una collina artificiale, e raggiunge salendo poco meno di 350 scalini (che pensavo fossero faticosi, ma non lo sono stati).

La sua storia è alquanto travagliata, la sua prima costruzione risale ai tempi di Rama III, ma crollò perchè il terreno non riuscì a reggere il peso del Wat. Fu Rama IV a costruire un nuovo Chedi su una collina. Per renderlo ancora più resistente, nella ristrutturazione avvenuta nel XX fu ricoperto in marmo di Carrara. 

  • L'ascesa:

Salendo i primi scalini sarai circondato dalla natura, da piccole cascate e statue, poi piano piano inizi a vedere il panorama, il colore del cielo inizia a cambiare, con mille sfumature rosse, in sottofondo il vento che fa suonare le campanelline appese lungo i muri e dall’altoparlante la voce del monaco echeggia.. ho i brividi a rivivermi la scena!

(Qui ho pubblicato un video per far rivivere, in piccolo, l’emozione dell’ascesa verso il Tempio)

Arrivati allo Stupa, si gode di una vista a 360 gradi su Bangkok e credimi: vale ogni scalino fatto (bando ai rooftop dei grattacieli, vai qui!).

E non dimenticarti, nel tragitto, di suonare le campane che troverai lungo la scalinata: porta fortuna!

  • Come vestirsi: 

Vale la stessa regola degli altri Templi. 

  • Orari di apertura:

Ogni giorno dalle 7:00 alle 19:00.

  • Prezzo:

100 baht (poco meno di 3,00 €). 

«───── ⋅ʚ♡ɞ⋅ ─────»

I MERCATI

Se c’è una cosa, oltre ai Templi, che non puoi dimenticare di vedere a Bangkok sono i suoi mercati.

Te ne citerò 4, ma la lista sarebbe molto, molto più lunga!

1. Chatuchak Weekend Market

Il “mercato del weekend” è il mercato più grande della Thailandia ed uno dei più grandi di tutto il sud-est asiatico.

Si svolge nelle giornate di sabato e domenica (durante la settimana è aperto, ma solo a settori) dalle 9:00 alle 18:00.

Ci sono oltre 15.000 negozi/banchi che vendono la qualunque (abbigliamento, artigianato, scarpe e borse, gioielli, casalinghi, piante, souvenir, ecc.).

Insomma, qui troverai di tutto e di più a prezzi molto più convenienti rispetto ad altri negozi/mercati cittadini.

2. Pak Klong Talaad

Vicino al Grand Palace si trova il più grande mercato dei fiori della città, aperto 24/24 e 7/7, nel quale potrai osservare l’antica arte della ghirlanda tradizionale thailandese, chiamata phuang malai; ghirlande che vedrai in tutta la Thailandia, sia nei taxi, che nei templi e nei santuari.

Tengo a precisare una cosa: credo che sia il mercato più autentico che ho visto, non il classico specchietto per le allodole (eravamo gli unici turisti presenti in quel momento).

3. Maeklong Railway Market

A 75 km di distanza da Bangkok si trova uno dei mercati thailandesi più famosi al mondo: il mercato ferroviario.

É uno dei mercati tradizionali più antichi ed autentici della Thailandia, aperto tutti i giorni dalle 7:00 alle 16:00.

Il mercato “ufficiale” è uno dei più importanti mercati di pesce della Provincia, ma si trovano anche frutta e verdura freschi, carne, salse e varie primizie tipiche della zona.

I banchi, invece, che si trovano lungo la ferrovia sono di persone che hanno deciso di non voler pagare le tasse. Prima erano 2-3, adesso si sviluppano lungo circa 800 metri.

Ma qual è la particolarità di questo mercato?

Per 6 volte al giorno, al passaggio del treno, tutte le bancarelle si ritraggono, vengono alzati i tendaggi e poi, pochi secondi dopo, torna tutto normale.

É assurdo, ma tutto reale. E credimi, non è una trappola per turisti; molti local frequentano il mercato perchè è molto più economico rispetto ai prezzi di Bangkok.

Un’esperienza da non perdere.

4. Damnoen Saduak Floating Market

A Bangkok i mercati galleggianti non mancano. Sia in città, sia nella periferia ne troverai diversi tra cui scegliere.

Io ho scelto di andare in quello più famoso, anche se è il più caro ed il meno autentico.

E se ti stai domandando quello che penso, ti rispondo di si, questo è decisamente una trappola per turisti. Se potessi tornare indietro, avrei optato per il mercato galleggiante di Amphawa.

A Damnoen Saduak il commercio avviene lungo il canale sia in barca, che sulla “terraferma”. Cibo e souvenir vanno per la maggiore.

Consigli

-> Se vuoi vedere il mercato ferroviario ed il mercato galleggiante affidandoti ad un tour organizzato e non parli inglese, ti consiglio di fare questo. É quello che ho fatto io.

-> Ogni volta che ti troverai davanti ad un banco, in un negozietto o in un mercato, contratta il prezzo. I thailandesi sono abituati e si divertono anche… tanto che li vedrai sempre con una calcolatrice in mano 😄!

Muoversi a Bangkok

A Bangkok i principali mezzi di trasporto pubblico sono gli autobus, la Metropolitana, lo Skytrain e le barche. Poi ci sono i taxi ed i famosi tuk-tuk (che sparano cifre assurde, non sono per niente economici).

Tutto è facilmente raggiungibile a prezzi bassi. I mezzi che sceglierai dipenderanno, ovviamente, da dove alloggerai. Io, per esempio, stando nella Old Town, a poca distanza dalle principali attrazioni, sono praticamente sempre andata a piedi.

Ho preso la Metropolitana solo due volte, una per raggiungere il Wat Arun e l’altra per China Town, mentre per raggiungere il mercato di Chatuchak ho preso il taxi sia all’andata che al ritorno, più conveniente di qualsiasi altro mezzo (neanche l’autobus mi conveniva, visto che ne dovevo cambiare 2-3).

Mi raccomando, usa Grab e Bolt (spesso molto più economico di Grab) per prenotare il taxi.

✿ ℂ𝕆ℕℂ𝕃𝕌𝕊𝕀𝕆ℕ𝕀 ✿

Spero di averti illustrato il meglio di quello che potrai vedere a Bangkok.

Come sempre, se avrai bisogno di qualsiasi altra informazione o per qualsiasi domanda, non esitare a scrivermi nei commenti o per mail a ambra@unagiramondosquattrinata.it

Sono a tua completa disposizione e per me è un piacere aiutarti.

Ah.. non dimenticarti di seguirmi su Instagram 😊..

A presto con.. Ayutthaya!

Ps. Non ti ho scritto dove mangiare perchè in qualsiasi quartiere ti troverai c’è talmente tanta scelta, che consigliarti 2-3 posti mi sembra riduttivo. I prezzi possono variare di qualche euro, ma il mangiare è davvero buono ovunque. Se poi farai come me, dopo ore di camminate l’ultima cosa che volevo era ingrullire per il mangiare, perciò ordinavo cibo su Grab oppure mi prendevo qualcosa di già pronto al 7 Eleven sotto casa 😅!

Thailandia

TOUR della THAILANDIA in 18 GIORNI: Organizzazione ed Itinerario in breve

IMG_2432

Stai programmando un viaggio in Thailandia oppure stai facendo l’itinerario ed hai bisogno di qualche spunto?

Hai un budget limitato, ma non vuoi perderti niente?

Allora ti trovi nel posto giusto 😁. 

In questo primo articolo sulla Thailandia troverai l’itinerario che ho fatto e tutte le informazioni sui vari spostamenti, gli alloggi, le escursioni, l’assicurazione e le app utili, oltre a qualche consiglio personale.

Il dettaglio di ogni luogo ed attrazione vista li troverai nei prossimi articoli, mentre tutte le informazioni generali (clima, moneta, documenti, salute, cibo, ecc.) le troverai qui.

‿︵‿︵ʚ˚̣̣̣͙ɞ・🇹🇭・ ʚ˚̣̣̣͙ɞ‿︵‿︵

Il mio viaggio si è svolto dal 24 gennaio all’11 febbraio, il periodo migliore secondo me (anche se pensavo ci fossero meno turisti 😅).

Sono stata a Bangkok, Ayutthaya, Kanchanaburi, Chiang Mai, Chiang Rai e Phuket, con varie escursioni nel mezzo.

Insomma, ho fatto il classico itinerario, che per una prima volta in Thailandia direi che è il migliore.

‿︵‿︵ʚ˚̣̣̣͙ɞ・🇹🇭・ ʚ˚̣̣̣͙ɞ‿︵‿︵

Sto scrivendo a distanza di più di un mese dal mio rientro e ancora stento a credere a quello che ho visto e ho vissuto.

Di solito mi metto a guardare le foto dopo un po’ di tempo, ma stavolta me le sono già riguardate tutte subito (e non solo per fare questo articolo o per i post di Instagram).

La Thailandia era in cima alla mia Top 5 dei Paesi che desideravo visitare, era un viaggio che sognavo di fare da diversi anni. E questo sogno finalmente si è realizzato.

É difficile da spiegare, ma questo viaggio è stato talmente bello e perfetto che mi sembra di averlo sognato! 

Pensa che appena atterrati in Italia mi sono detta “è incredibile, è filato tutto liscio, senza alcun problema” . Penso che questa sia la dimostrazione che ero nel posto giusto, al momento giusto.

Voli

Il mio volo internazionale è stato con Turkish Airlines da Bologna a Bangkok, con scalo a Istanbul.

Come è mia abitudine, ho consultato Skyscanner mettendo il periodo in cui sarei voluta andare e scegliendo le date più economiche. Per trovare il volo perfetto per le mie esigenze ho controllato quasi ogni giorno per più di un mese 😅!

Ho pagato poco meno di 530,00 €. I posti a sedere non sono inclusi, ma al momento del check-in (da fare entro le 24 ore prima della partenza) vengono assegnati gratuitamente in automatico.

É stata la mia prima volta con la Turkish e devo dire che mi sono trovata molto bene. I voli perfettamente in orario, pasti buoni e personale molto gentile.

Spostamenti interni

Per le lunghe distanze (ovvero per raggiungere Chiang Mai e Phuket) ho preferito prenotare dei voli interni, sia per non perdere troppo tempo, sia per la convenienza economica.

Ho volato 2 volte Thai Smile (Bangkok-Chiang Mai e Phuket-Bangkok), che personalmente ho adorato, ed una volta con AirAsia (Chiang Mai-Phuket), spendendo 135,00 € per tutti e 3 i voli. Anche in questo caso ho consultato Skyscanner per vedere le tariffe più convenienti.

Per le brevi distanze (ovvero per visitare Ayutthaya e Kanchanaburi) ho optato per il treno per Ayutthaya, pagando 30 Bath a testa (0,80 €) per circa 1 h e 30 di viaggio partendo da Bang Sue (la nuova stazione), mentre per Kanchanaburi all’andata avevo prenotato un’escursione che partiva da Bangkok, ed al ritorno ho preso un minivan che ci portasse direttamente all’aeroporto, pagando 2800 Bath (75,00 €). É tanto per gli standard thailandesi, ma con le valige grandi non avevamo altra scelta. I taxi non ci portavano.

Per quanto riguarda i tragitti da e per gli aeroporti, affidati a Grab e Bolt, due applicazioni che ti aiuteranno ad evitare “fregature” da parte dei tassisti.

Alloggi

Gli alloggi sono stati, forse, la cosa più semplice da trovare. Ci sono posti adatti ad ogni esigenza di comfort e di prezzo.

Se è la prima volta che ti trovi in questo blog, devi sapere che se c’è una cosa su cui risparmio è proprio sugli alloggi. Una cosa che per me è fondamentale è avere il bagno in camera, per il resto mi adeguo a tutto.

Infatti, spulciando su vari siti, la mia scelta è ricaduta su strutture diverse.

1

A Bangkok ho alloggiato in un appartamento nella Old Town (a circa 15 min a piedi da Khao San Road e a 10 minuti a piedi dal Wat Saket), prenotato su Airbnb (ecco il link). Ci siamo trovati benissimo, anche se era un po’ vecchiotto. Super sicuro e blindato (non entri da nessuna senza chiave e senza carta con il chip… nemmeno in ascensore).

L’appartamento è per 6 persone (noi eravamo in 3), ha un cucinotto, un balcone ed un bagno grande. É anche silenzioso. Per 6 notti abbiamo speso 206,00 € (€ 69,00 a testa) per 6 notti.

2

A Kanchanaburi ci siamo innamorati della struttura in cui abbiamo alloggiato per 2 notti, ovvero Pongphen Guesthouse SHA Plus Certified. É una struttura di medie dimensioni, in pieno centro (si trova a circa 1 km dalla stazione ed a 1,2 km dal Ponte sul fiume Kway), con piscina e ristorante, oltre alla magnifica vista che offre sul fiume.

L’ho prenotata su Booking.com, pagando € 72,00 (24,00 € a persona), con un’ottima prima colazione à la carte inclusa.

3

Per quanto riguarda l’alloggio a Chiang Mai è quello che ti consiglio meno.

Il posto in cui si trova è perfetto, nel centro storico, a 10 minuti a piedi dai Templi principali; l’host è sempre presente e super gentile, ma il problema è la camera.

Nel nostro caso avevano una camera tripla si trovava al terzo piano senza ascensore e con le valigie di 20 km è stato un dramma. I letti erano veramente scomodi: il materasso matrimoniale durissimo (una pietra) ed il singolo era palesemente rotto, si cadeva in buca (spero, infatti, che li cambieranno presto). Inoltre le lenzuola erano tanto macchiate.

Anche questa struttura è una Guesthouse e l’ho prenotata su Booking al prezzo di 71,00 € per 5 notti (meno di 24,00 € a persona). Non ci sono servizi, ma c’è un cucinotto dov’è possibile utilizzare il frigo ed i vari elettrodomestici. Inoltre hai anche a disposizione una bottiglia grande di acqua filtrata al giorno.

4

A Phuket abbiamo alloggiato nel posto che più abbiamo amato, tanto che ci tornerei volentieri anche domani se potessi.

Si chiama Woraburi Phuket Resort & S.p.A. SHA Plus +, l’ho prenotata su Agoda (con gli sconti giornalieri che mettono a disposizione conviene!) e l’ho pagata 295,00 € per 4 notti (poco meno di € 100,00 a testa), con un’ottima colazione a buffet compresa.

Una struttura davvero grande, vecchiotta (avrebbe bisogno di un po’ di ristrutturazione), ma molto bella! E poi si trova a 200 metri dalla spiaggia di Karon Beach.. una spiaggia stupenda, enorme, con un mare bellissimo.

Itinerario

Fare l’itinerario non è stato facile. Il Paese è grande, le città sono grandi e ci sono tante cose da vedere e da fare.

Volevo dare il giusto “spazio ad ogni attrazione e ad ogni escursione, prendendomi anche un po’ di tempo libero per “recuperare le forze“. Per questo, la prima cosa che ho fatto è stata una lista delle cose che non volevo perdermi e questo è il PRIMO CONSIGLIO che ti dò.

Una volta fatta la lista, considera il tempo che puoi dedicare a ciascuna attrazione e fai una scrematura. Se vedi che c’è troppo da vedere in poco tempo, elimina qualcosa di superfluo.

Un viaggio in Thailandia non deve essere un tour de force. Non mettere troppa “carne al fuoco“, perchè non ti godresti niente.

Ma arriviamo al sodo. Ecco il mio itinerario:

DATELUOGOATTRAZIONI VISTE
Dal 25 al 31 gennaioBangkokGrand Palace e Wat Phra Kaew, Wat Arun, Wat Pho, Wat Saket, Wat Traimit, Khao San Road, Chinatown, Chatuchak Weekend Market, Flower Market, Damnoen Saduak Floating Market, Maeklong Railway Market + una giornata ad Ayutthaya
Dal 31 gennaio al 2 febbraioKanchanaburiWat Tham Suea, Death Railway, Death Railway Bridge (Ponte sul fiume Kway), Kanchanaburi War Cemetery, Erawan Falls
Dal 2 al 7 febbraioChiang MaiWat Phra Singh, Wat Chedi Luang, Wat Phra That Doi Suthep, Doi Inthanon National Park, Santuario degli Elefanti, Festival dei Fiori, Weekend Streets Market + una giornata a Chiang Rai
Dal 7 all’11 febbraioPhuketKaron Beach + escursione a Phi Phi Island

Escursioni

Ho fatto quasi tutto il viaggio in completa autonomia, ma alcune escursioni organizzate non me le sono volute perdere.

Queste sono quelle che ho fatto, con i relativi prezzi (così per darti un’idea).

Bangkok: Mercati di Damnoen Saduak e di Mae Klong (galleggiante e ferroviario) tour di 6 ore in lingua italiana, prenotato su Civitatis.com€ 63,00
Kanchanaburi: Ponte Fiume Kwai e Death Railway, tour privato di 10 ore in lingua italiana con giro sul treno, cimitero di guerra, visita al Wat Tham Sua e pranzo a buffet inclusi, prenotato con Happy Viaggi Thailandia€ 84,00
Chiang Mai: Santuario degli Elefanti, tour privato di 4 ore (mattina o pomeriggio a scelta) in inglese con pranzo a buffet incluso, prenotato con Happy Viaggi Thailandia€ 46,00
Chiang Mai: Tour di 14 ore a Chiang Rai, con visita del Tempio Bianco, Tempio Blu e Tempio Nero (senza pranzo), prenotato su GetYourGuide.it€ 46,00
Chiang Mai: Parco Nazionale di Doi Inthanon, tour in inglese di 9 ore, con pranzo, prenotato su GetYourGuide.it€ 38,00
Phuket: Phi Phi Island, Bamboo Island, Monkey Beach e Maya Bay, tour in inglese di 8 ore con pranzo a buffet incluso, prenotato con Happy Viaggi Thailandia€ 62,00

Come puoi vedere, ho usato i due siti di escursioni migliori, GetYourGuide e Civitatis, ma anche un’agenzia di viaggi italiana, che ha sede a Bangkok (Happy Viaggi Thailandia), che offrono diverse escursioni in lingua italiana, sono bravissimi e sempre disponibili. Potrai fare una richiesta nel loro form di contatto e loro ti ricontatteranno e potrete decidere insieme quali escursioni fare.

Se sei un tipo più da “organizzo le escursioni sul momento“, non ti preoccupare: ci sono hotel e tantissime agenzie di viaggi a cui potrai rivolgerti direttamente sul posto. Attenzione, ovviamente, all’alta stagione, dove la possibilità di trovarle a basso prezzo si riduce drasticamente.

Assicurazione

Quando sei fuori dall’Unione Europea, non dimenticarti mai.. ripeto MAI.. di stipulare un’assicurazione sanitaria. Non ti accadrà niente (o almeno si spera), ma purtroppo non si sa mai ed è sempre meglio prevenire che curare.

Nei miei viaggi precedenti (vedi Perù e Stati Uniti), avevo scelto sempre Coverwise, ma stavolta mi sono voluta affidare a HeyMondo.

Non l’ho scelta solo per il prezzo conveniente (70,00 € circa con assicurazione medica, bagaglio, covid e cancellazione del viaggio fino a 3000 euro a pax), ma soprattutto perchè ha un app che ti garantisce l’assistenza in lingua italiana 24/24 e 7/7. Questa cosa mi faceva sentire più sicura.

App da scaricare e siti da consultare

Le prime due App che ti straconsiglio sono GRAB e BOLT: con queste non avrai problemi a trovare un taxi al giusto prezzo, non dovrai impazzire a trattare e soprattutto eviterai fregature. Inoltre Grab è come le nostre Deliveroo, Glovo o Just Eat, quindi potrai usarla anche per ordinare da mangiare.

Un’altra App molto utile è XE Currency, per controllare il cambio.

Per Bangkok ti potrebbe servire Bangkok MRT (dove potrai controllare le tratte e gli orari delle metropolitane) e BTS SkyTrain (per la metro sopraelevata).

Per gli aerei, non dimenticarti di SkyScanner e per qualsiasi altro tipo di trasferimento (treni, minivan, traghetti, pullman, ecc.), ti consiglio di consultare il sito 12GoAsia.

Per quanto riguarda gli gli hotel/appartamenti/guest house i siti/app migliori sono Booking, Agodà e AirBnb.

Sim

Ti consiglio, appena arrivato in aeroporto, di acquistare una Sim locale.

Per i primi 15 giorni ho usato AIS e mi sono trovata bene, è una delle principali e prendeva ovunque. Pagata 599 Bath (16,00 €) con internet illimitato.

Nei ultimi giorni a Phuket ho utilizzato TRUE, altrettanto super valida, pagando 299 Bath (8,00 €) per 5 giorni, sempre con internet illimitato.

CONCLUSIONI

Questa, diciamo, è un’infarinatura generale di come ho organizzato il mio viaggio, quanto ho speso e che cosa ho visto.

Spero che ti potranno essere utili tutte queste informazioni e di essere stata esaustiva, ma se avrai bisogno di qualsiasi altra informazione più dettagliata o per qualsiasi altra domanda, non esitare a scrivermi nei commenti o per mail a ambra@unagiramondosquattrinata.it

Come sempre, sono a tua completa disposizione.

Ah.. non dimenticarti di seguirmi su Instagram dove ho già iniziato a parlare di questo incredibile viaggio 😊..

A presto ❤️..

EuropeSlovenia

SLOVENIA in camper: 8 POSTI da VEDERE

Bled 1

Se stai pensando o stai organizzando un viaggio in questo meraviglioso Paese, ti trovi nel posto giusto.

In questa guida troverai i luoghi che ti consiglio di vedere e qualche suggerimento/curiosità.

ღ꧁꧂ღ

Ho fatto due viaggi in Slovenia e, anche se non l’ho visitata nella sua interezza, non mi aspettavo che mi potesse piacere così tanto.

Ha veramente molto da offrire (belle città, montagne, laghi e mare), più di quello che ti immagini.. e se ti piace la natura (il verde qui è predominante) ed andare in bici, beh… che aspetti?

Le piste ciclabili in Slovenia sono spettacolari.. attraversano praticamente tutto il Paese ed hanno anche dei “pit-stop” per poter riparare le gomme, gonfiarle oppure ricaricare le bici elettriche.

Se sei in camper o in auto, non lasciare la bici a casa. Te lo dice una che è sempre stata un po’ allergica a questo mezzo 😄!

ღ꧁꧂ღ

Come dico sempre, bando alle ciance e veniamo a noi..

Ecco 9 posti che NON dovrai perderti in un viaggio in Slovenia.

1. KRANJSKA GORA

A pochi chilometri dal confine italiano ed immersa in un paesaggio verdeggiante ed incantevole, si trova questa caratteristica città montana.. 

Kranjska Gora è una vera chicca ed un perfetto punto di partenza per scoprire le bellezze slovene.

Le attività che offre sono molteplici: in inverno si può sciare ed arrampicarsi sul ghiaccio, nelle altre stagioni si possono fare bellissime escursioni a piedi o in bici (ci sono più di 100 km di sentieri ed una pista ciclabile fantastica), alpinismo e arrampicata sportiva.

>4 attrazioni da NON perdere<

1) Il LAGO JASNA = si trova lungo la strada per il passo di Vršič (il più alto della Slovenia). Il lago è formato da due laghi glaciali collegati tra loro e che si trovano vicino alla confluenza dei fiumi Velika Pišnica e Mala Pišnica. Il lago è super frequentato in estate. Si può fare il bagno, andare sul Paddle, fare kayak, pescare o semplicemente fare una passeggiata lungo i sentieri. 

2) La CAPPELLA RUSSA = anch’essa si trova lungo la strada per il passo Vršič ed è piccola chiesetta in legno costruita nel 1917 dai prigionieri di guerra russi in memoria dei soldati deceduti a causa di una valanga durante la costruzione della strada che attraversa Vršič. 

3) Il NORDIC CENTER PLANICA = un moderno e innovativo impianto sportivo che offre la possibilità di fare sci di fondo anche in estate (al chiuso), saltare con gli sci dai trampolini, visitare il Museo Planica, farsi una sauna e “volare” con la zipline.

4) Il PARCO NAZIONALE DEL TRIGLAV = il grande ed unico Parco sloveno si estende su 880 km quadrati e deve il suo nome alla montagna più alta della Slovenia: il Monte Triglav 🏔️(2864 m.). Secondo la tradizione ogni sloveno dovrebbe raggiungere la cima del Triglav almeno una volta nella sua vita per confermare la sua “identità nazionale” e sentirti “un vero sloveno”. Scalare il Triglav, infatti, è l’attività più famosa del Parco, ma se, come me, non hai quest’attitudine 😄, ti puoi comunque godere il suo paesaggio facendo escursioni, a piedi o in bici, che ti permetteranno di vedere laghi alpini (come il Lago Bohinj) e cascate (come quelle di Savica e Peričnik)

  • Dove sostare in camper:

A pochi passi dal centro ed esattamente davanti all’entrata degli impianti di risalita, si trova un parcheggio, senza servizi, al costo di € 12,00/24h.

Se, però, vuoi stare più tranquillo ed avere i servizi, ci sono altre 2 aree sosta:

– la prima è in Italia, vicino ai Laghi di Fusine, a circa 7 km di distanza dal centro città ed esattamente qui. Costa 19,00 € per 24h ed è tutto compreso (anche se alcune piazzole non hanno purtroppo la corrente). Piccolo consiglio: se sosterai qui, non perderti Tarvisio ed i Laghi di Fusine, accessibili sempre tramite la fantastica ciclovia “Alpe-Adria”.

– la seconda si trova al Nordic Center Planica, costa 15,00 €, ma ci sono pochi allacciamenti per la corrente. Anch’essa è super comoda se hai un mezzo con cui spostarti e, soprattutto, se vuoi fare belle escursioni.

2. LAGO DI BLED e VINTGAR GORGE

Se mi chiedi qual è il posto che ho amato di più in Slovenia, ti risponderei: il Lago di Bled.

Questo lago alpino sembra uscito da un libro di fiabe.

Si trova a Nord del Parco Nazionale del Triglav ed è possibile esplorarlo facendo il giro del lago a piedi o in bici lungo il sentiero che lo costeggia, oppure noleggiando una barca o facendo un giro in Pletna, un’imbarcazione in legno che ti porterà anche nell’isoletta che si trova nel centro.

L’isoletta ospita la Chiesa dell’Assunzione di Maria e su di essa aleggiano diverse leggende, tra cui quella che se suonerai ed ascolterai la campana della Chiesa si potranno avverare i tuoi desideri.

Un’altra attrazione che si fa notare dall’alto della collina su cui è situata è il Castello di Bled. Un castello del XII che offre un meraviglioso punto panoramico.

  • Dove sostare in camper:

A pochi passi dal centro si trova una piccola (ma molto cara) aerea di sosta con tutti i servizi. Comoda per visitare la cittadina ed il lago, l’unica nota dolente è il prezzo: in alta stagione (dall’1/07 al 31/08) € 40,00 per 24 h, metà stagione (dall’1/04 al 30/06 e dall’1/09 al 30 /09) € 25,00, bassa stagione (dall’1/10 al 31/03) € 20,00.

»»———— 💚————-««

A pochi chilometri dal Lago di Bled si trova la Gola di Vintgar, un Canyon che si è formato nei secoli grazie alla potenza e all’erosione delle acque del fiume Radovna.

Il percorso, lungo 1,6 km, è circolare ed è costituito da ponti e passerelle di legno (nel primo tratto) e da un sentiero sterrato che porta fino alla Cascata Šum e che passa sotto il grande ponte ferroviario in pietra dove passa la Transalpina (nel secondo tratto).

La visita completa dura all’incirca 2 ore ed è il percorso è adatto a tutti.

  • Apertura:

Le Gole sono aperte durante i weekend ed i giorni festivi di aprile e tutti i giorni dall’1 maggio al 10 ottobre. 

  • Prezzi:

intero € 10,00, ridotto (studenti, anziani e persone disabili) € 7,00, bambini (6-15 anni) € 3,00 e bambini sotto i 6 anni € 1,00.

  • Parcheggio:

Si trova a pochi metri all’ingresso delle Gole ed ha un costo di € 5,00. Clicca qui per l’indirizzo.

3. LOGARSKA DOLINA

A pochi chilometri dal confine con l’Austria si trova una delle valli glaciali più belle d’Europa. Sembra uscita da una cartolina.

Nella Valle di Logar si fa una vera full immersion nella natura, godendosi la sua pace ed armonia. E’ un luogo incantato e merita di essere visitato.

Potrai visitarla in bici o a piedi, percorrere i sentieri escursionistici (come il Pot po Logarski, che ti farà scoprire speci vegetali rare e a rischio di estinzione, oppure il percorso che arriva alla cascata Rinka, alta 90 m., la più famosa della valle) e fare equitazione.

⚠️ Se entrerai nella Valle con un mezzo a motore (auto, moto, camper) dovrai pagare un “pedaggio” di 7,00 €.

  • Dove sostare in camper:

Vicino al piccolo paese di Solçava si trova questa area sosta immersa nella natura. Costa 20,00 € tutto compreso, con bagni e doccia (fredda).

4. LJUBIJANA

La capitale della Slovenia è una piccola perla. Una città romantica, giovanile e colorata. Forse una di quelle capitali europee più sottovalutate.

É una città a misura d’uomo e si gira tranquillamente in una giornata.

Il suo centro storico è ricco di monumenti e di attrazioni da vedere, che ti elencherò tra poco, nonchè edifici colorati e stradine strette molto caratteristiche.

Lungo il fiume troverai tanti bei locali e caffè, una piacevole passeggiata che ti offrirà scorci che vale la pena di fotografare.

  • Cosa vedere nel dettaglio:

1. CASTELLO = il Grajska Planota sovrasta la città dall’alto della sua collina. É il castello più antico di Lubiana, le sue prime notizie risalgono al Medioevo, quando era in legno. Fu trasformato in fortezza e fortificato nel 1335 dagli Asburgo, a causa delle continue invasioni turche. Negli anni è stato utilizzato per vari scopi, tra cui magazzino militare, caserma, ospedale militare e prigione. Oggi, invece, è un polo culturale, nel quale si svolgono concerti, mostre e spettacoli.

2. CATTEDRALE DI SAN NICOLA =

Costruita nel XVIII secolo sui resti di un’antica basilica romanica del XIII secolo, la Cattedrale è il più bell’esempio di arte barocca in Slovenia.

I suoi decori in marmo rosa e stucchi bianchi e dorati, gli affreschi che raffigurano la figura del Santo patrono dei pescatori, San Nicola, ed i due portali in bronzo, rendono questa Cattedrale una delle più belle attrazioni di Lubiana.

3. MERCATO CENTRALE =

Ricco di bancarelle dove è possibile trovare qualsiasi cosa (dai prodotti culinari tipici sloveni, a fiori e souvenir), il Centrale Trzinica è un luogo davvero caratteristico e molto popolare.

Esso comprende il mercato all’aperto di Vodnikov trg e quello coperto di Pogačarjev trg e fu progettato dal famoso architetto Jože Plecnik tra il 1940 e il 1944.

4. PONTE DEI DRAGHI =

A pochi metri dal Mercato Centrale si trova questo particolare ponte, sorvegliato da 4 draghi alati, che attraversa il fiume di Lubiana.

Questo è uno dei primi ponti in cemento armato in Europa. Fu costruito nel 1900 per onorare i 40 anni di regno dell’Imperatore asburgico Franz Josef.

I draghi, posti ai quattro angoli, sono stati presi dallo stemmo di Lubiana, città che si narra fu fondata da Giasone, l’eroe greco che uccise il drago che viveva nella palude vicino alla sorgente del fiume Ljubljanica.

5. PONTE TRIPLO =

Il secondo ponte più famoso della città deve la sua fama alle caratteristiche che lo rendono unico.

Costruito nel 1842 come singolo ponte ed ampliato, aggiungendo due ponti pedonali, tra il 1929 ed il 1932 a causa dell’aumento del traffico, il Tromostovje è formato da balaustre in pietra e terrazze alberate laterali che passano sopra il fiume, regalando una bella vista.

Oggi il Ponte è completamente pedonalizzato e vivacizzato da artisti di strada.

6. PIAZZA CIVICA =

Circondata da magnifici edifici in stile cinquecenteschi in stile barocco, come la Cascata Haman, il Palazzo Lichtenberg ed i palazzi Rakovec e Obrez di Matija Persky, Mestni Trg è il cuore del centro storico di Lubiana.

La Piazza è dominata dal Mestna Hisa, il Municipio, con la sua bella Torre dell’Orologio, eretto nel 1484, ampliato poi nel 1717 e ristrutturato nel 1963, oggi è sede del Comune della città.

Davanti al Municipio si trova l’obelisco della fontana dei Fiumi carniolani (1751), uno dei monumenti più famosi della Lubiana d’epoca barocca, ispirata alla Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini, situata a Roma, in Piazza Navona.

  • Dove sostare in camper:

Ci sono 3 aeree sosta intorno a Lubiana:

1) “Area Sosta Camper – “Livada” – Ljubljana“, costo € 10,00/ 24 h senza servizi, gratuita se mangi al ristorante-pizzeria che gestisce il parcheggio, il centro si trova a circa 30 minuti;

2) “Camper Stop Ljubljana“, costo € 25,00/24 h con carico-scarico, elettricità, wc e doccia , a circa 30 minuti di autobus dal centro;

3) “Ljubljana, Parmova ulica 51“, costo € 15,00/24 h, con carico-scarico ed elettricità, a 2,5 km dal centro città.

5. GROTTE DI POSTUMIA

Con i suoi 21 km di caverne e gallerie che toccano una profondità di 115 m, le Grotte di Postumia sono le grotte più visitate d’Europa.

Le potrai visitare salendo su un trenino che da ben 140 anni conduce i visitatori attraverso un mondo sotterraneo incantevole.

Durante il percorso, lungo 5 km (di cui 3,7 in trenino) e della durata di 90 minuti, scoprirai le stalagmiti più antiche, risalenti a circa 500.000 anni fa, vedrai il “Brillante” (simbolo delle Grotte), che deve il suo colore all’acqua  che scivola sopra, depositando un sottile strato di calcine, e conoscerai il proteo, un piccolo vertebrato che vive fino a 100 anni.

  • Curiosità:

il 30 maggio 2016 il pubblico mondiale e biologi da tutto il mondo hanno assistito alla nascita di cuccioli di drago.

  • Apertura:

Le Grotte di Postumia sono aperte tutti i giorni, tutto l’anno. Clicca qui per vedere gli orari.

  • Prezzi:

Il costo dei biglietti è di € 27,90 per gli adulti, € 22,30 per gli studenti (dai 16 ai 25 anni), € 16,70 per i bambini dai 6 ai 15 anni, € 1,00 per i bambini entro i 5 anni. Ti consiglio di acquistare i biglietti online.

  • Dove sostare con il camper:

A 250 metri dall’ingresso delle Grotte si trova un parcheggio per camper aperto da aprile ad ottobre. Il costo è di € 25,00 a notte, con carico e scarico e 4 prese elettriche. Mentre il parcheggio per le auto il costo è di € 6,00.

  • Evento degno di nota:

Nelle giornate tra il 25 e il 30 dicembre, all’interno delle Grotte, viene narrata la storia biblica attraverso 16 scene allestite lungo il percorso turistico ed illuminate da 2100 luci colorate.

Ogni anno oltre 100 figuranti locali e grandi musicisti realizzano questo meraviglioso spettacolo, della durata di 90 minuti, che si svolge più volte al giorno dalle 13:30 in poi . 

In questa occasione, il costo è di 29,70 € (adulti), 24,30 (studenti), € 17,10 (bambini dai 6 ai 12 anni) e 3,15 (bambini fino a 5 anni).

6. CASTELLO DI PREDJAMA

Da 800 anni, su una parete verticale rocciosa alta 123 metri, a pochi chilometri dalle Grotte di Postumia, sorge il Castello di grotta più grande al mondo, nonché uno dei 10 castelli più affascinanti al mondo.

É un luogo talmente unico ed affascinante, che sembra irreale.

Sia gli esterni, sia gli interni conferiscono alla struttura un’atmosfera tipicamente medievale.

La sua edificazione risale intorno al XIII secolo ed è stata costruita in modo da essere inespugnabile. Infatti il Castello è composto da gallerie segrete che il cavaliere Erasmo di Predjama attraversava per eseguire i suoi saccheggi.

Su Erasmo aleggiano ancora oggi numerose leggende, tra cui quella che egli riuscì per più di un anno a resistere all’assedio dell’esercito imperiale grazie alla straordinaria fisionomia e posizione del castello.

Nel Castello potrai vedere una collezione di armi ed armature, trofei di caccia, nonché camere e sale che ti illustreranno com’era la vita di corte nel tardo gotico.

Da maggio a settembre, in determinati orari, è possibile visitare la Grotta sotto il castello, luogo di riparo dei pipistrelli. Ivi sono stati trovati numerosi reperti archeologici che testimoniano la presenza dell’uomo già nell’Era della Pietra.

Questa grotta è la seconda grotta più grande della Slovenia, in termini di lunghezza. Si estende su 4 piani collegati tra loro ed il tratto conosciuto è di 14 km, mentre quello turistico è solo di 700 metri che comprende la Scuderia, la Galleria principale, la Galleria dei nomi, la Sala grande e la Fiženca, dove si trova l’accesso in superficie.

Se sei amante dell’adrenalina e vuoi fare un’esperienza speleologica, potrai effettuare una visita guidata con guide qualificate (che dividono i gruppi per livello di difficoltà) alla Buca del Vento. L’attrezzatura necessaria sarà fornita dalle guide ed è compresa nel prezzo.

  • Apertura:

Il Castello è aperto tutti i giorni, tutto l’anno. Le Grotte sotto il Castello, invece, sono aperte solo da maggio a settembre. Clicca qui per vedere gli orari.

  • Prezzi:

Il costo dei biglietti è di € 16,90 per gli adulti, € 13,50 per gli studenti (dai 16 ai 25 anni), € 10,10 per i bambini dai 6 ai 15 anni, € 1,00 per i bambini entro i 5 anni. Se vorrai visitare in una giornata le Grotte di Postumia ed il Castello di Predjama, potrai fare un biglietto unico (che comprende anche il bus navetta) dal costo di € 40,30 per gli adulti, € 32,30 per gli studenti (dai 16 ai 25 anni), € 24,20 per i bambini dai 6 ai 15 anni, € 2,00 per i bambini entro i 5 anni.

Ti consiglio, in ogni caso, di acquistare i biglietti online.

  • Dove sostare con il camper:

Se vuoi pernottare, ti consiglio di rimanere al parcheggio delle Grotte di Postumia, sfruttando il bus navetta per lo spostamento verso il Castello (usufruibile, però, solo se viene acquistato il biglietto cumulativo), altrimenti puoi parcheggiare a pochi passi dal Castello. Il costo di questo parcheggio è di € 10,00 per l’intera giornata (paghi la stessa cifra anche se ci stai 1 ora).

7. IDRIJA

Questa piccola cittadina, Patrimonio Unesco, incastonata tra le colline, ha un fascino davvero particolare, legato alla sua storia ed alla natura che la circonda. 

Fino alla fine del 1400 Idrija era solo un paesino di pastori e contadini, ma dopo la scoperta del mercurio, la città ebbe una forte espansione sia demografica, sia urbanistica. 

Parallelamente al lavoro in miniera, si sviluppò l’arte del ricamo. 

Mentre gli uomini lavoravano sottoterra, le mogli si dedicavano a lavorare il pizzo a tombolo, un arte che veniva tramandata di madre in figlia e che dava un’entrata economica in più alla famiglia.

>3 cose da fare<

1️⃣ Passeggiare per il centro storico, visitando la Scuola di Merletto ed il Castello, che ospita un museo dedicato alla storia mineraria della città;

2️⃣ Visitare la seconda Miniera di Mercurio più grande del mondo (700 km di gallerie), scoprendo la dura vita dei minatori;

3️⃣ Passeggiare, o pedalare, lungo il Rake, addentrandovi nel Geoparco globale dell’Unesco per scoprire il Divje Jezero, il lago misterioso di cui non si conosce l’esatta profondità (i sommozzatori sono arrivati “solo” fino a 160 metri) e nemmeno le sue origini (si presume che l’acqua arrivi da una fonte sotterranea). 

P.S. Ringrazio Paola del blog Viaggi di Passioni per avermi consigliato di visitare questa splendida cittadina e ti invito a leggere anche il suo articolo.

8. VALLE DELL’ISONZO

Questa valle incantata, conosciuta storicamente per essere stata teatro della più grande battaglia montana della storia, avvenuta durante la Prima Guerra Mondiale, si snoda nel cuore delle Alpi Giulie, al confine tra Friuli e Slovenia. 

Le attività da fare in questa valle sono molteplici: si può esplorare uno dei fiumi più belli d’Europa facendo kayak, rafting e canyoning, oppure ripercorrere la storica battaglia dell’Isonzo facendo un’escursione lungo il sentiero della Pace e visitando il Museo di Caporetto. 

>5 luoghi da NON perdere<

A) Most Na Soci – Santa Lucia d’Isonzo

Questa minuscola cittadina deve il suo fascino al lago color smeraldo formato da una diga artificiale, costruita durante il fascismo, situata lungo l’Isonzo.  

Il miglior modo per ammirare la bellezza naturale di Santa Lucia è prendere il battello “Lucija”.

Navigherai per circa 1 ora e mezzo, ascoltando storie e leggende del fiume ed esplorando una gola tra le montagne che si può vedere solo in battello. (Costo: 10,00 € adulti, 7,00 € ragazzi 10-18 anni, 5,00 € bambini 3-10 anni, gratuito per i minori di 3 anni)

Se poi vorrai ammirare il paesaggio dall’alto, potrai percorrere il sentiero storico culturale, in cui si potranno rivivere i 3000 anni di storia della cittadina.

B) Gole di Tolmin

Siamo esattamente nel punto più basso del Triglav National Park ed a pochi chilometri dal centro di Tolmin.

Le Gole di Tolmin sono una delle principali e più famose attrazioni della Valle dell’Isonzo.

Questo spettacolo naturale si è formato dall’erosione dei torrenti Tolminka e Zadlascica. 

  • IL PERCORSO:

Si snoda lungo passerelle, ponticini di legno e pietre. È circolare, lungo 2 km e ben segnalato (si segue una numerazione). 

In alcuni tratti, specialmente alla fine, è ripido, con parecchi scalini. 

⚠️ Non lo consiglio a chi ha problemi di deambulazione.

  •  PUNTI DI INTERESSE:

1. Sorgente termale: l’acqua che scorre in questo punto ha una temperatura tra i 18,8 ed i 20,8 gradi (purtroppo è inaccessibile, si può solo guardare da lontano);

2. Testa dell’orso: una grande roccia che si trova tra le pareti del Canyon della Zadlascica;

3. Grotta di Dante: si narra che qui il sommo poeta ha preso ispirazione per la stesura di una parte dell’Inferno;

4. Ponte del diavolo: dove potrai godere di una meravigliosa vista sul paesaggio circostante.

  • DOVE PARCHEGGIARE:

P1 = a pagamento (dalla domenica di Pasqua al 30/09) presso l’Ingresso delle Gole;

P2 = gratuito, ad 1,5 km dal centro di Tolmin. Da qui parte un sentiero pedonale di circa 1,2 km che ti porterà alle Gole, oppure potrai prendere un bus navetta gratuito che ti condurrà alle Gole in 15 minuti.

  • PREZZI ed ORARI DI APERTURA:

visitare il sito https://www.soca-valley.com/it/attrazione/le-gole-di-tolmin/.

C) Javorca

Un gioiello storico e commemorativo nelle Alpi Giulie.

Come detto poc’anzi la Valle dell’Isonzo è legata alle vicende della Grande Guerra. É proprio qui che l’esercito italiano e quello Austro-ungarico combatterono 12 battaglie tra il 1915 e il 1917. 

A pochi chilometri dal centro di Tolmino, lungo il Sentiero della Pace, si trova la Cappella commemorativa dello Spirito Santo, costruita in legno dai soldati austro-ungarici in memoria dei loro caduti. 

É un luogo di silenzio e di pace assoluta. 

  • CURIOSITÁ:

– la Chiesa fu autofinanziata dagli stessi soldati e fu costruita in soli 8 mesi nel 1816 (un’impresa incredibile visto il luogo in cui si trova ed i pochi mezzi che i soldati avevano per trasportare i materiali);

– i 2564 nomi dei soldati austroungarici caduti, intagliati in tavole di quercia poste nelle pareti della Chiesa, sono stati scritti con il fuoco. Questo è stato il lavoro più lungo;

– le decorazioni ed i dipinti sono in stile Jugendstil, uno stile architettonico molto in voga nell’Impero;

– la Chiesa non appartiene ad una religione in particolare, ma bensì a tutte, in quanto i soldati commemorati provenivano da ogni angolo dell’Impero austro-ungarico;

– all’esterno si trovano tutti gli stemmi delle 20 nazioni che formavano dell’Impero;

– la Chiesa è sopravvissuta anche alla Seconda, ma è stata restaurata più volte. I primi furono gli italiani nel 1934, poi negli anni ’80 e nel 2005 (dopo il danneggiamento causato da due forti terremoti, avvenuti rispettivamente nel 1976 e nel 1998), ed infine nel 2016, in occasione nel centenario.

  • COME ARRIVARE:

In auto: dal centro di Tolmin si percorre una strada strettissima di 70 km (circa 20 minuti). Arrivati al parcheggio, c’è una ripida salita che porta fino alla Chiesa in 15-20 minuti a piedi.

⚠️Nel periodo dal 25. 6. 2022 al 4. 9. 2022 sulla strada locale per la Chiesa dello Spirito Santo a Javorca (dalla Chiesa di S. Pietro all’alpeggio Polog), c’è una completa chiusura stradale, tutti giorni della settimana. Nel periodo dal 5. 9. 2022 al 2. 10. 2022 la strada è completamente chiusa il sabato, la domenica e i giorni festivi. La limitazione del traffico si applica a tutti i veicoli a motore. Nel periodo dal 25. 6. 2022 al 2. 10. 2022 la restrizione alla circolazione per i camper si applica tutti i giorni della settimana.

In autobus: € 2,00 a tratta, con partenza dalla stazione dei Pullman di Tolmin, ed arrivo al parcheggio delle auto a Javorca. Poi si prosegue a piedi come sopra.

  • GIORNI ED ORARI DI APERTURA

La Chiesa è aperta dal 2 aprile al 6 novembre dalle 10 alle 17 (salvo dal 25/6 al 4/9 che rimane aperta fino alle 19).

  • PREZZO

€ 4,00 per adulti, € 2,00 per bambini dai 6 ai 15 anni, € 3,20 studenti fino ai 26 e pensionati over 65, gratuito per bambini sotto i 5 anni, persone disabili e possessori della tessera “Alpi Giulie: Valle dell’Isonzo”

É possibile acquistare il biglietto combinato Javorca + Gole di Tolmin al costo di € 8,00 (marzo, aprile, ottobre), € 10,00 (maggio, giugno e settembre), € 12,00 (luglio, agosto).

D) Caporetto

La città più famosa della Valle dell’Isonzo per noi italiani è simbolo della più amara e più grande sconfitta dell’esercito italiano, tanto da essere ricordata come “la disfatta di Caporetto”.

Essa fu la dodicesima, ed ultima, battaglia dell’Isonzo, avvenuta tra il 24 ottobre ed il 7 novembre 1917.

A Caporetto persero la vita 11.600 soldati italiani e ben 300.000 furono fatti prigionieri. 

Anche grazie alla sua triste storia, questa città è una meta davvero interessante, sia dal punto di vista storico, sia dal punto di vista paesaggistico.

Ma andiamo nel dettaglio.

  • COSA VEDERE:

1) Museo di Caporetto = questo è il posto ideale per conoscere a fondo gli eventi accaduti sul fronte isontino, attraverso esposizioni fotografiche, oggetti bellici e proiezioni audiovisive. Il museo è aperto tutto l’anno ed il costo è di € 7,00 per gli adulti, € 5,00 per pensionati e studenti ed € 3,00 per i bambini.

2) Sacrario Militare di Sant’Antonio = qui furono tumulati i resti di 7014 militari italiani, noti ed ignoti, caduti durante la Prima Guerra Mondiale. Inaugurato nel 1938 da Benito Mussolini, è l’unico ossario italiano presente in territorio straniero. Il Sacrario si raggiunge attraverso un sentiero che parte dal centro di Caporetto.

3) Ponte di Napoleone = le due sponde dell’Isonzo vengono unite da questo storico ponte, costruito nel 1750 dalle truppe napoleoniche che erano di passaggio. Fu poi distrutto dagli austriaci durante la Grande Guerra e ricostruito poi dai partigiani italiani nella Seconda Guerra Mondiale. Da qui si gode una bellissima vista sull’Isonzo. 

4) La Forra dell’Isonzo e la Cascata Kozjak = a poca distanza dal ponte, seguendo le indicazioni per la Cascata Kozjac, ti ritroverai davanti uno spettacolo naturale che porta al ponte sospeso, lungo 52 metri, che è un po’ il simbolo della Valle. Proseguendo lungo il sentiero, giungerai alla cascata Kozjak, alta 15 metri. L’erosione dell’acqua del torrente Kozjak ha formato una sorta di anfiteatro roccioso, ammirabile dalla passerella in legno che ti porta fino all’interno della grotta.

  • DOVE PARCHEGGIARE CON IL CAMPER:

Purtroppo in città non ci sono aeree sosta. Noi abbiamo parcheggiato in strada.

Per vedere il Ponte di Napoleone, la Forra dell’Isonzo e la Cascata Kozjak c’è un parcheggio grande e sterrato a pagamento qui.

E) Bovec

Un paradiso per gli amanti della natura e dello sport. 

Questa cittadina, ai margini del Parco Nazionale del Triglav, è il posto ideale per chi non ama la sedentarietà e preferisce le attività outdoor, come il trekking, l’arrampicata, il canyoning, il rafting, l’hydrospeed ed il kayak.

Se vuoi fare esperienze adrenaliniche, puoi volare con la zip-line oppure fare paracadutismo e parapendio. Insomma, a Bovec non ci si annoia..

  • 3 POSTI DA NON PERDERE:

1) Slap Virje = una piccola cascata, incastonata in un boschetto che sembra uscito da un libro di fiabe. Per raggiungerla, consiglio di fare il percorso in bici dal centro di Bovec in modo per poter ammirare tutto il paesaggio intorno. Se preferisci la macchina, c’è un parcheggio vicino al sentiero che in 10 minuti ti porterà davanti alla cascata. 

2) Slap Boka = una delle cascate più alte e potenti della Slovenia. É  ammirabile da una terrazza panoramica, raggiungibile dal parcheggio, situato lungo la strada Bovec-Žaga, con una camminata di circa 30 minuti in salita. (Preciso che la foto è stata presa su Wikipedia, in quanto io purtroppo non mi sono potuta fermare a fotografarla, l’ho vista solo da lontano)

3) Forte Kluze = la sua prima costruzione risale al XV secolo, fu fatta in legno ed era destinata ad impedire le incursioni turche in Carinzia. Nel XVIII secolo l’esercito austriaco la ricostruì in pietra per difendersi dall’esercito di Napoleone. La fortezza che vediamo oggi è stata costruita tra il 1881–1882 dall’Impero Asburgico ed ha avuto un importante ruolo difensivo sul fronte isontino. Oggi il forte ospita un centro culturale e una mostra che ripercorre le vicende storiche e belliche della regione. É aperto tutto l’anno e l’ingresso costa 3,00 €.  

➡️ Se ti piacciono i luoghi abbandonati, vicino al Forte Kluze si trova il Forte Hermann, costruito alla fine del XIX secolo come supporto alle difese di Kluže. Della fortezza sono rimasti solo dei ruderi, in quanto non è mai stata ricostruita dopo i violenti bombardamenti della Grande Guerra. Occorre, quindi, prestare attenzione.

  • CURIOSITÀ: 

Bovec è stata scelta come location per alcune scene della saga Le cronache di Narnia.

  • DOVE SOSTARE CON IL CAMPER:

Il “PZA Bovec, Dvor” è una piccola area camper che si trova poco prima dell’ingresso nella cittadina. Costo € 12,00/12 h, € 20,00/24 h ed € 30,00/36 h, con carico-scarico ed elettricità.

»———— 🇸🇮 ————«

Insomma, come hai potuto vedere la Slovenia è ricca di bei posti da visitare.. ed io ne ho citati solo 8..

É un Paese dalle mille risorse, e se ti piace la natura direi che qui ti troverai benissimo!

Spero di averti dato tutte le informazioni ed i consigli necessari per una bella vacanza, ma se hai bisogno di qualsiasi altra informazione, dettagli sull’itinerario e quant’altro, non esitare a scrivermi nei commenti o per mail a ambra@unagiramondosquattrinata.it

Come sempre sarò a tua completa disposizione.

Ah.. non dimenticarti di seguirmi su Instagram dove carico foto settimanalmente 😊..

A presto con un viaggio fuori Europa..

error

Scrivimi e seguimi :-)