Scozia

EuropeItinerarioScozia

Road to Scotland – Itinerario (dettagliato) 10 giorni on the road

D38F2270-BE1A-419F-8BEF-634D75F3D610

Nel momento storico in cui ci ritroviamo oggi, dove è fondamentale rimanere a casa, una delle cose belle da fare non è solo sognare il prossimo viaggio, ma è rivivere nella propria mente i viaggi che abbiamo fatto, cercando di riportarci indietro a quei giorni per assaporarne ogni aspetto.

Nel primo articolo della serie “Road To Scotland” ti ho parlato della mia organizzazione del viaggio, dell’itinerario schematico, ecc.. Adesso invece voglio addentrarmi nel particolare e raccontarti questi fantastici 10 giorni alla scoperta della Scozia, in una sorta di diario di viaggio.

1°-2°-3° giorno: Edimburgo

Come iniziare il Tour in grande stile. 

Edimburgo ha quel fascino medievale che è difficile trovare in altre città. Ogni scorcio, ogni stradina ti porta indietro nel tempo..

Primi intoppi

La prima cosa importantissima che dovevamo fare (atterrate ad Edimburgo) era prendere l’auto a noleggio.

Emozionata ed agitata perché da li a poco avrei dovuto guidare al contrario, non mi ero ancora resa conto che eravamo in ritardo con l’orario di ritiro!

Dopo aver chiesto a qualsiasi persona che passava accanto a noi, dopo aver chiamato la compagnia di noleggio, mi ero arresa.. il punto di ritiro era introvabile! 

(Google Maps non era d’aiuto: era vietato attraversare l’aeroporto a piedi, dovevamo per forza trovare il pulmino che ci portasse al banco di ritiro.. pulmino che non avevamo idea di dove si trovasse… mannaggia!)

Erano quasi le 21 (l’auto era prenotata per le 20:30) ed il panico stava prendendo il sopravvento. La macchina era fondamentale per quel viaggio tanto atteso. 

Nel girare su e giù per l’aeroporto, sconfortate dal fatto che non sapevamo più dove andare, per puro caso trovammo una coppia di ragazzi che erano sul nostro stesso volo e che (per l’appunto) dovevano ritirare anche loro l’auto presso il banco della Goldcar.

Miracolo vuole che tutti insieme siamo riusciti a raggiungere il posto.

Arrivati lì, però, ci attendeva una brutta sorpresa: il casottino era già chiuso. Lo stavano letteralmente portando via perché c’era un’emergenza di vento forte e pioggia…. Inutile dire che mi ero già vista tutta la vacanza rovinata….

Per fortuna un operaio che era presente in loco ci disse di tornare la mattina dopo per ritirare l’auto, garantendoci che non ci sarebbero stati problemi. 

E così è stato.

L’indomani mattina, dopo una notte insonne, la macchina era nostra!

(presa bagnata e restituita bagnata.. però la pioggia che l’ha battezzata ci ha portato fortuna 😉 !)

La paura di aver rovinato un intero viaggio ha fatto posto all’ansia, all’emozione ed all’adrenalina di iniziare a guidare con un temporale allucinante dal lato sbagliato della macchina.. e della strada!

Partiamo.. Destinazione: trovare parcheggio vicino al centro di Edimburgo..

Gira, rigira e rigira ancora per trovare un buon parcheggio ed eccolo.. non proprio economico ma eravamo sotto il Castello di Edimburgo..

10 minuti di cammino e ci siamo ritrovate sotto il “The Hub”.. il nostro punto di partenza nella Royal Mile.

Nel cuore della città

Appena arrivata nel cuore pulsante della Old Town, mi guardavo intorno e mi sembrava di essere all’interno di un un vecchio film, in un’altra dimensione. I colori, i palazzi, le chiese, i vicoli.. qualsiasi cosa mi affascinava.. tanto che già nella prima ora avevo scattato circa 100 foto.. 

La prima tappa della giornata era l’Holyroodhouse Palace

Devo ammettere che è tra i (pochissimi) posti visti che mi hanno entusiasmato meno. Sarà perché sono stata in tanti palazzi reali, molto più grandi e sontuosi (Schonbrunn è il mio preferito… ahimè Sissi è sempre stata la mia ossessione; per non parlare di Versailles ed altri).

L’Holyrood Abbey, invece, mi ha lasciato a bocca aperta: questa chiesa in rovina nel parco del Palazzo mi ha veramente affascinato.. nonostante la pioggia incessante che c’era in quel momento, che mi rovinava le foto!

Uscite dal Palazzo, mi sono girata e ho trovato una collinetta che mi ha totalmente sorpreso.. tanto che mi venne spontaneo dire “ok…sono in Scozia”… “quella collinetta è una piccola parte di ciò che vedrò nei prossimi giorni”. Pelle d’oca…

Ti sembrerà strano, perché anche io tutt’ora mi chiedo come mai quella collinetta mi ha fatto questo effetto.. d’altronde il simbolo di Edimburgo è il Castello non certo una collinetta.. Lei, infatti, per me non era simboleggiava la città, ma la Scozia: un piccolo pezzo del paesaggio del paese che da lì a poco avrei esplorato.

⋆ ⋆ ⋆

Piccola nota: sin da quando ero piccola, in ogni luogo che visito cerco sempre quel simbolo che mi fa dire “si, sono qui, non ci sono dubbi”.. a Londra è stato il Big Ben, a Parigi la Torre Eiffel, in Egitto le Piramidi, a New York l’Empire State Building prima e la Statua della Libertà dopo, a Vienna il Palazzo di Schonbrunn, ecc.).

♔ ♔ ♔

Lasciandosi l’Holyroodhouse alle spalle, era l’ora di esplorare un po’ la Old Town e, quindi, ripercorremmo il Royal Mile, fermandoci ad ogni negozietto che vedevamo… Erano troppo carini!

Era l’ora di pranzo, la pioggia era incessante quel giorno e, non essendo molto distanti dalla Stazione, decidemmo di andare a pranzare lì dentro, sperando che dopo la pioggia si calmasse.

E così è stato, tanto che siamo riuscite a raggiungere Princes Street, il cuore della New Town, senza ombrello.

Abbiamo percorso circa metà di questo lunghissimo viale, ammirando i giardini ed i monumenti, fino alla Scottish National Gallery. Da lì siamo risalite e tornate nel Royal Mile, davanti al The Hub, che, come ho detto prima, è stato anche il nostro punto di partenza.

Sfinite per i giri ed i chilometri fatti gran parte sotto la pioggia, il nostro primo giorno di tour della città si concludeva a parlare con toscani emigrati in Scozia nel Tesco vicino al nostro alloggio!

♔ ♔ ♔

Nel secondo ed ultimo giorno ad Edimburgo finalmente c’era il sole. Doveva esserci per forza, perché la giornata partiva con la visita a Calton Hill… e non volevo certo vederla con la pioggia! 

Oooh Calton Hill. Il mio posto preferito in Edimburgo! Se hai letto il mio articolo “Edimburgo in due giorni” sai già cosa penso di questo luogo, perciò non mi dilungo..

Da Calton Hill siamo scese lungo Princes Street, percorrendo la strada che ci portasse al Castello di Edimburgo.

Dovevamo aspettare l’ora di ingresso, perciò ci siamo addentrate nelle stradine della Old Town che il giorno prima non avevamo potuto vedere.. Ed eccoci in Victoria Street. 

Ho adorato questa strada, non solo per essere un luogo che ti riporta ad Harry Potter, ma perché è totalmente diversa dalle altre.. un mix tra antico e moderno perfettamente riuscito!

♔ ♔ ♔

Intanto lungo Castle Hill, la folla per il Fringe Festival si intensificava..

Arrivata la fatidica ora, eccoci finalmente al Castello di Edimburgo

Se Holyroodhouse non mi aveva entusiasmato particolarmente, il Castello di Edimburgo, invece, l’ho amato!

♔ ♔ ♔

L’ultima tappa della giornata era il Dean Village.

Un posto fuori dal mondo… un angolo di pace e natura.. se vivessi ad Edimburgo, saprei dove comprerei casa!

Questo giorno era un po’ troppo soleggiato per i canoni di Edimburgo, infatti tempo di arrivare il questo piccolo quartiere e scattare due foto che il diluvio universale si accanì su di noi, facendo così finire il nostro ultimo giorno in città.. (beh dopo 15 km di camminata direi che ci stava.. i piedi non ne potevano più!)

Non ero triste, ero contenta di aver visto tutto ciò che mi ero prefissata, anche se mi ero resa subito conto che sarebbe valsa la pena rimanere almeno un paio di giorni in più..

4° giorno: Castello di Alnwick

La giornata inizialmente l’avevo costruita per vedere un po’ la zona sud di Edimburgo e la costa, dopo essere state ad Alnwick, però anche in questo giorno la pioggia ha fatto da padrona e quindi abbiamo limitato la visita al solo Castello, sfruttando il pomeriggio per riposarci dopo aver camminato circa 40 km in 3 giorni e visto che il giorno dopo iniziava il nostro vero e proprio tour de force.

Del Castello di Alnwick, ossia (per i fan di Harry Potter) il Castello di Hogwarts, ho parlato in questo articolo.

5° giorno: Falkland, St. Andrews, Dunnottar Castle, Aberdeen

Ecco il primo giorno effettivo del nostro tour on the road.

Per prima cosa, ti consiglio assolutissimamente di fare uno stop a South Queensferry, dove vedrai un meraviglioso panorama sul Forth Bridge.

La prima tappa della giornata è stata Falkland, da amante di Outlander non mi potevo perdere la visita a questa piccola cittadina.

St. Andrews è stata la seconda tappa. Questa città mi è piaciuta veramente tanto, sia per le attrazioni che offre, sia per l’atmosfera che si respira.

Sono tre le cose da vedere assolutamente:

  • la St. Andrews Cathedral è una meta d’obbligo. Costruita nel 1158, era la più grande Cattedrale di tutta la Scozia ed il simbolo ecclesiastico per eccellenza del Paese. Fu distrutta e saccheggiata dai seguaci di John Knox (predicatore del protestantesimo); gesto che segnò l’inizio della Riforma scozzese (la formale interruzione dei rapporti tra Scozia e papato) del 1560. Adesso, infatti, è in rovina. (Per costi di ingresso ed orari di apertura clicca qui).
  • il St. Andrews Pier, ossia il molo che regala una vista meravigliosa sulla città e sul Castello… molo dove vedrai anche tanta gente pazza che fa il bagno nonostante i 15 gradi, il vento e l’acqua gelida del Mar del Nord!
  • il St. Andrews Castle e Castle Sands. Il primo un Castello in rovina a picco sul mare, il secondo un luogo di pace e tranquillità.

ꕥ ꕥ ꕥ ꕥ ꕥ

La terza tappa della giornata era una di quelle che attendevo di più.. Dunnottar Castle.

Non ci sono parole per descrivere questo posto.. BELLISSIMO ed UNICO!

ꕥ ꕥ ꕥ ꕥ ꕥ

Da Dunnottar abbiamo proseguito per Aberdeen, che ho “sfruttato” come meta di passaggio, perché era più economico pernottare lì rispetto a Stonehaven, e prima di raggiungere la casa, decidemmo di fare un giro per il centro.

Aberdeen sinceramente non ha niente di speciale, almeno per quanto ho visto io.. basta davvero poco tempo per visitarla! 

Mi sento di consigliartela solo se anche tu hai bisogno di sostare prima di andare ad Inverness oppure se dovrai prendere un traghetto per le Isole Shetland o le Isole Orcadi.

6° giorno: Elgin, Culloden, Loch Ness-Urquhart Castle, Inverness

Prima tappa del giorno è stata Elgin, giusto per sgranchirci le gambe dopo 3 ore di guida..

Cittadina molto carina, con un’attrazione principale: la Elgin Cathedral. Una chiesa caduta in rovina negli anni della Riforma scozzese.

Questa cattedrale è simile a quella di St. Andrews, ma l’ingresso è a pagamento.. si può fotografare tranquillamente da fuori come ho fatto io (sinceramente non credo che valga la pena pagare il biglietto, però questo va a gusti).

☼ ☼ ☼

Da Elgin abbiamo proseguito per Culloden, quale seconda tappa della giornata.

Ivi abbiamo visto il campo dove nel 1746 avvenne la Battaglia di Culloden, che ti consiglio assolutamente di visitare.

Abbiamo anche incontrato per la prima volta le famose mucche scozzesi: le highlanders! (queste erano un po spelate, ma ci accontentiamo)

☼ ☼ ☼

Dopo Culloden, la terza tappa è stata il lago più famoso di Scozia.. Loch Ness.. 

Non mi addentro nella storia di questo lago, perché credo che tu già sai per cosa è divenuto famoso.

Sulle sponde del Loch Ness sorge un Castello: l’Urquhart Castle.. la cui visita la ritengo veramente obbligatoria.

Dopo aver percorso la strada lungo il Loch Ness, siamo arrivate ad Inverness dove abbiamo pernottato in una casa veramente molto bella, con vista sul Moray Firth..

7° giorno: Clava Cairns, Inverness, Torridon, Applecross, Bealach na Ba road, Plockton

Dato che eravamo vicine a Clava Cairns, decidemmo di visitare questo sito risalente al periodo mesolitico come prima cosa perciò.. questo per una ragione: Outlander.

Abbiamo poi dedicato un paio d’ore della mattinata ad Inverness, capitale delle Highlands.

Questa città merita senz’altro la visita. Rispetto ad Edimburgo è molto più moderna (e più piccola); i suoi edifici, costruiti sulle rovine della città che fu distrutta nelle varie battaglie nei secoli antecedenti, risalgono al XIX secolo.

Poteva mancare un Castello? E’ no.. l’Inverness Castle è stato ricostruito nel 1836, dopo che vari assedi nel corso dei secoli lo avevano completamente distrutto. Attualmente è sede del Tribunale distrettuale.

Da qui potrai godere di un’ottima vista su tutta la città.

Salutata la capitale delle Highlands, la terza tappa della giornata era l’Applecross Peninsula.

Una di quelle cose che non vedevo l’ora di fare era percorrere la Bealach na Ba road, anche se ero anche molto agitata, perché sapevo che questa strada non sarebbe stata facile da percorrere.

D’altronde parliamo di una delle strade più pericolose al mondo.

Story time: questa strada fu costruita nel 1822 prendendo esempio dalle strade alpine (curve a gomito e pendenze a circa il 20%). Originariamente era di ghiaia grezza, molto difficile da pulire in inverno, tanto che veniva chiusa per intere settimane, e veniva usata per spostare le mandrie di mucche dalla Penisola di Applecross al resto delle Highlands. Fu asfaltata solo nel 1950. 

Per arrivarci però, il primo pezzo di strada che abbiamo fatto era un preludio di ciò che da lì a poco avremmo visto a livello paesaggistico.. d’altronde è anche l’inizio della North Coast 500.

Lasciata l’autostrada a Garve, percorremmo la mia prima single track road scozzese in direzione Torridon (di cui purtroppo non ho foto perché ero intenta a guidare, bellissima strada in un affascinante paesaggio, ma anche pericolosetta..)

Torridon è un piccolissimo villaggio che sorge sulle sponde del Loch Torridon, da cui prende il nome.

Ti consiglio di fermarti in questo parcheggio che troverai lungo la A896 in direzione Shieldaig per ammirare in tutta la sua bellezza il paesaggio del Torridon. E’ veramente qualcosa di sensazionale.

Dopo Torridon arrivammo a Shieldaig, un altro piccolissimo villaggio in cui ci fermammo solo per fotografare la casetta più famosa della zona. Quanto vorrei vivere lì…

Ed è proprio dalla casetta che inizia la tortuosa strada che ci ha portato ad Applecross.

Quanti panorami mozzafiato abbiamo visto percorrendo questa strada.. e quante pecore abbiamo scansato! 

Arrivate ad Applecross (una strada di fronte al mare con un negozio, un benzinaio ed un punto di ristoro), ci mancava l’ultimo pezzo della Bealach na Ba road, quello peggiore, il più tortuoso ma forse anche il più emozionante..

Curve strettissime ed un dislivello di oltre 600 metri, che apre davanti a sé uno scenario pazzesco.

Piccola nota: non è una strada facile, soprattutto per mezzi grandi, però secondo me è fattibilissima anche per chi come me non è un guidatore non esperto. Occorre, ovviamente, fare molta attenzione e non distrarsi, anche se so che è difficile perché ogni cosa intorno ti cattura.. Mi raccomando ricordati di non sostare nei passing place, perché sono fondamentali per la viabilità.

Il tempo aveva retto fino al nostro arrivo a Plockton (per fortuna!)… poi si è trasformato in un temporale allucinante, che ci ha costretto ad infilarci nella nostra “tenda di legno” (abbiamo alloggiato in una fattoria) e non muoversi fino al mattino dopo.

Non era certo una camera di hotel e neanche una casa confortevole, dal momento che dovevamo fare 300 metri sotto la pioggia per arrivare al bagno.. però la vista era qualcosa di spettacolare!!

8° giorno: Isola di Skye 

Un Tour in Scozia senza vedere Skye, è come venire a Firenze e non vedere il Duomo!

Quest’isola rapisce occhi e cuore.. Ogni angolo, ogni paesaggio è semplicemente MERAVIGLIOSO!

Mi ha lasciato l’amaro in bocca, e se hai letto l’articolo su Skye sai perché (se non l’hai fatto, vai a leggerlo appena finirai questo ovviamente!). Questo amaro, però, si è trasformato in voglia di tornarci il prima possibile per rivendicare quello che non ho potuto vedere.

9° giorno: Eilean Donan Castle, Glenfinnan, Fort William, St. Conan’s Kirk, Castle Stalker, Kilchurn Castle, Doune Castle, Falkirk

Lasciammo la nostra fattoria di Plockton, per iniziare quello che senz’altro è stato il giorno più intenso di tutto il tour, ossia quello con il tragitto in macchina più lungo.

Tante cose da vedere, tempo limitato ma soprattutto PIOGGIA INCESSANTE fino al primo pomeriggio!

Prima tappa della giornata: l’Eilean Donan Castle. Che dire? Bellissimo..

Da lì abbiamo proseguito per Glenfinnan per vedere il famosissimo Viadotto (costruito tra il 1897 ed il 1901) dove, in Harry Potter, passa l’Hogwarts Express.

Per arrivare al viadotto abbiamo percorso un sentiero (il Glenfinnan Viaduct Trail) che, se non ci fosse stato il diluvio universale, mi sarei goduta sicuramente di più.

E’ un percorso bellissimo da fare: ti porta al punto panoramico da cui potrai vedere tutta la vallata ed assistere (se hai fortuna ed arrivi in tempo – fortuna che io non ho avuto per colpa del non trovare parcheggio per la macchina) al passaggio del famoso treno.

Il percorso è ad anello e puoi partire o dal parcheggio principale del Visitor Centre, oppure dal Glenfinnan Station Museum, da dove sono partita io (circa 600 metri più avanti rispetto al primo).

Di fronte al Visitor Centre c’è una piazzetta dove sorge il Glenfinnan Monument, simbolo della rivolta giacobita, fatto costruire da Alessandro MacDonald nel 1815.

Poco distante dal monumento, sulla strada di ritorno al parcheggio del Glenfinnan Station Museum, vi è la St. Mary & Finnan Catholic Church, chiesetta deliziosa con vista sul Loch Shiel, costruita in memoria del Clan MacDonald (il Clan ospitò Carlo Edoardo Stuart prima del raduno a Glenfinnan nel 1745).

Ripresa la macchina, ripartimmo per quella che doveva essere la terza tappa, ma che poi è divenuta solo meta di passaggio: Fort William. La pioggia ed il traffico ci hanno permesso di mangiare un panino veloce e ripartire.

Da Fort William dovevamo andare a quella che sarebbe dovuta essere la quarta tappa, Glencoe, ma sempre per colpa della pioggia (non vedevamo assolutamente nulla), decidemmo di non raggiungere ed optammo per scendere lungo il Loch Linnhe, nella A828, dove ci fermammo per vedere il Castle Stalker.

La pioggia incredibilmente l’avevamo lasciata alle spalle, ma le pozze erano talmente grosse e profonde che ci impedirono di arrivare fino alla spiaggetta per vederlo meglio.

Dal Castle Stalker lungo la strada per arrivare a Stirling incontrammo prima una chiesetta, la St. Conan’s Kirk, che avevo visto su instagram per caso, e poi il Kilchurn Castle ed il Doune Castle.

La St. Conan’s Kirk sorge sulle sponde del Loch Awe, in un contesto idilliaco. E’ stata progettata intorno al 1880 da Walter Douglas Campbell per sua madre Agnes, ma venne completata molti anni dopo la sua morte da sua sorella Helen. La chiesa racchiude stili totalmente differenti fra loro e secondo me è questa la sua bellezza.

Ti consiglio di vederla se passi da lì. L’ingresso è gratuito.

A 5 minuti di distanza dalla St. Conan’s Kirk, si trova il Kilchurn Castle: un castello in rovina circondato da un paesaggio bellissimo.

Proseguendo ancora in direzione Stirling, ci siamo fermate al Doune Castle (sempre in onore di Outlander!).

Grazie al tempo che in quella zona fortunatamente si era rimesso, abbiamo potuto godere della vista di queste quattro attrazioni che senz’altro meritano.

Nota: non mi sono soffermata sui 3 Castelli perché ne ho già parlato in questo articolo.

Stirling doveva essere l’ultima tappa della giornata prima dell’arrivo a Falkirk ma, a parte una foto di straforo al Castello, tutto ormai era chiuso e come per Fort William ci sono solo passata con la macchina.

(Stavolta non era colpa della pioggia ma del parcheggio introvabile.. avrò fatto 10 giri per le strade della città).

Arrivate a Falkirk, io distrutta dopo aver guidato per 7 ore, non abbiamo fatto altro che darsi una rinfrescata e dormire.

Questo 9° giorno è stato il più sfortunato e quello che mi ha mandato all’aria i piani della giornata, però mi ha portato a vedere luoghi che non avrei visto altrimenti e quindi direi che non tutto il male viene per nuocere! Tienilo bene a mente..

Ed anche in questo caso, come per Skye, direi che riuscirò a prendermi la rivincita!

10° giorno: Falkirk

Avendo la mattinata a disposizione, dato che avevamo l’aereo per Dublino nel primo pomeriggio, siamo andate a vedere le due cose per cui Falkirk è famosa: la Falkirk Wheel e The Kelpies.

La prima è un ascensore idraulico ruotante per le imbarcazioni, inaugurata nel 2002 dalla Regina Elisabella II d’Inghilterra.

La seconda, invece, è un’opera di Andy Scott che rappresenta due enormi teste di cavallo (sono alte 30 metri) interamente d’acciaio. Il nome Kelpie riporta alla mitologia celtica e si riferisce ad un demone, spesso identificato come un cavallo bianco. Queste due teste rappresentano la guardia che questi due mitici animali fanno fare alle tradizioni ed al passato della Scozia.

La location in cui si trovano queste due sculture era veramente molto bella.. a Falkirk senz’altro non manca il “verde”!

E nemmeno il vento! ahahaha

Nota: ho scelto questa città per l’ultima notte non solo perché era economica, ma anche per comodità e vicinanza all’aeroporto di Edimburgo (dista circa 30 minuti).

L’ora X si avvicinava e la malinconia iniziava a prendere il sopravvento, all’aeroporto non ero per niente entusiasta di lasciare la Scozia, anche se la vacanza non era finita e mi aspettavano cose altrettanto belle.

La Scozia, però, mi aveva rapito.. stavo lasciando lì il mio cuore, non sapendo quando avrei potuto riprenderlo..

Tornerò presto in questo paese, lo sento! Ho ancora tante cose da vedere e da fare che un solo viaggio lì non mi basta..

CONCLUSIONI

Questo è stato il mio (primo) tour scozzese. 

E’ stata un’esperienza fantastica (anche se con qualche intoppo, ma quelli ci sono sempre!) che porterò sempre con me.

Spero di averti dato ancora di più la spinta per intraprendere il tuo viaggio in Scozia con un mezzo proprio, perché secondo me non c’è miglior modo di vedere questo paese; non solo per la libertà che ti regala, ma anche perché la Scozia è una terra selvaggia e molti luoghi sono irraggiungibili con mezzi tipo autobus o treni.. non te la godresti appieno!

Concludo questa serie di articoli dandoti un consiglio che avrei dovuto seguire io per prima, ma che non avevo assolutamente previsto.. Se segui il mio itinerario, prenditi almeno 15 giorni di tempo.. Fai il viaggio con calma, assapora la tradizione, goditi i paesaggi ed i panorami che la Scozia ha da offrire.. e perditi in questo paese.. fai un programma, almeno le tappe in cui dovrai fermarti e pernottare (fondamentale, perché la Scozia in agosto è veramente strapiena di turisti), ma lascia fare al caso!

Come detto prima, ho avuto un po’ di impedimenti nel seguire alla lettera ciò che mi ero prefissata, ma questo mi ha portato a vedere altri luoghi stupendi che non avrei visto altrimenti..

Spero, ancora una volta, di essere stata esaustiva nel racconto e di averti dato le dritte di cui hai bisogno.. Per qualsiasi altra cosa scrivimi.. sono a tua completa disposizione! 🙂

A presto.. !

PS. Se intraprenderai un viaggio in Scozia, scrivimelo nei commenti e raccontami il tuo itinerario.. sono curiosa.. 😉

EuropeItinerarioScozia

Road To Scotland – Sulle Tracce di OUTLANDER

Outlander

Dal 2017 avevo un sogno da realizzare e l’ho realizzato 2 anni dopo.

“Sing me a song of a lad that is gone, Say could that lad be I? Marry of soul he sailed on a day over the sea to Skye”

The Skye Boat Song – Sigla Outlander

Se hai letto la premessa (qui), già saprai che il mio viaggio Scozia non è nato per caso. Outlander è la “colpevole”.. 

Questa Serie Tv (girata in Scozia) mi ha aperto gli occhi su un mondo di cui fino a quel momento non conoscevo.. e la ringrazio infinitamente per questo!

✯ ✯ ✯ ✯

Era il 2017 quando per caso mi sono imbattuta in Outlander.. un po’ in ritardo lo so, dal momento che è uscita nel 2015.. ma meglio tardi che mai no?

Ne avevo sentito parlare, ma non ero convinta che mi potesse piacere il genere.. poi guardai il trailer e mi incuriosì a tal punto che dissi “perché no?!”….

Dal “non ero convinta”, dopo già la prima puntata mi sono ritrovata a dire “la amoooooo”.. Ed è diventata la mia serie TV preferita! 

Mi sono innamorata della storia, dei suoi protagonisti…. e della Scozia!

Se ancora non conosci Outlander, vai subito a vederla! E’ un ordine 😉..

Trama

Outlander è una Serie TV britannico-statunitense basata sui romanzi (libri e dvd/blu-ray disponibili su Amazon) della scrittrice statunitense Diana Gabaldon. Il primo fu pubblicato nel 1991 e ad oggi sono nove (che verrà pubblicato quest’anno). La saga dovrebbe poi concludersi con il decimo libro.

E’ un concentrato di generi: storico, romantico, drammatico, fantasy e di avventura.

Racconta le vicende di Claire Randall, una giovane infermiera inglese della II Guerra Mondiale, sposata, inizialmente, con il professore di storia Frank Randall.

Durante la luna di miele degli sposi nelle Highlands, Claire si ritrova misteriosamente nella Scozia del 1743, dove rimane coinvolta nelle vicende di un’epoca che non era la sua, in un mondo a lei estraneo, in cui più volte rischia la vita.

Qui incontra il bel Jamie Fraser, che fu costretta a sposare per salvarsi da un antenato di suo marito Frank, JonathanBlack JackRandall, ma da cui nacque un grande ed appassionato amore che sarà il protagonista indiscusso di tutta la Serie TV.

Intorno a questa storia d’amore si vivrà tutto il periodo della triste storia scozzese dal 1743 in poi, tra cui la Battaglia di Culloden e l’emigrazione degli highlanders in America.

✯ ✯ ✯ ✯

Qui di seguito troverai 17 tra le tante location della Serie Tv, le più famose.

Se sei curios* di scoprirle tutte, le troverai qui.

1. Falkland (Inverness)

Partiamo dalla prima meta che ha acquistato tanta fama e tanto turismo da quando la troupe di Outlander ha iniziato a fare ivi le riprese: 

Falkland, piccola cittadina e gioiellino del Fife, viene rappresentata come la Inverness del 1945, l’anno in cui Claire ed il marito Frank intrapresero il loro viaggio nelle Highlands scozzesi, soggiornando nel piccolo B&B di Mrs Baird, ovvero il “reale” Covenanter Hotel.

Davanti al Covenanter Hotel vi è una fontana, la Bruce Fountain, che ritroviamo in una scena della prima stagione quando appare il fantasma di Jamie che guarda verso la finestra della stanza di Claire presso il B&B.

Cenni storici: questa piccola cittadina sorge ai piedi delle Lomond Hills, ha un pittoresco centro storico in cui si trova il Falkland Palace, costruito tra il 1501 ed il 1541, divenuto la residenza di campagna per le battute di caccia dei sovrani Stuart. Maria Stuart, tra gli altri, ne fu un’assidua frequentatrice. Nel parco del Palazzo si trova il più antico campo da tennis reale del mondo, realizzato nel 1539 da Giacomo V.

Dove parcheggiare: Io ho trovato parcheggio in una stradina del centro, senza pagare nulla. Potrai fare tranquillamente la stessa cosa. Attento però: sono strade strette e se hai un mezzo grande ti converrà parcheggiare fuori dal centro.

Consiglio: c’è un piccolo negozio di souvenir vicino al Falkland Palace (Falkland Palace Gift Shop & Plant) che ha diverse cosine legate alla Serie Tv e troverai anche una brochure con la cartina e l’elenco di tutti i luoghi di Outlander in Scozia.

2. Clava Cairns (Craigh Na Dun)

Se sei amante di Outlander saprai già che Craigh Na Dun, ossia la collina con il cerchio di pietre dal quale Claire scomparse e si ritrovò nel 1743, non esiste.

Ci sono però due luoghi che la produzione ha “usato” per ricreare le sembianze di Craig Na Dun per come la scrittrice le aveva immaginate e scritte nel libro: Clava Cairns per le pietre (luogo peraltro scelto dalla Baldon tra gli 8 siti megalitici presenti in Scozia) e Kinloch Rannoch per il luogo di riprese, dove venne portata la riproduzione delle pietre di Clava Cairns.

Cenni storici: Clava Cairns è un complesso cimiteriale risalente all’epoca del Bronzo, risalente, quindi, a più di 4000 anni fa ma ben mantenuto. E’ costituito da tre camere funerarie costruite in pietra tra il 2000 a.C. ed il 3000 a.C. e le tre costruzioni sono allineate tra loro perché pare che venivano usate per vedere le fasi solari e lunari.

Dove parcheggiare: c’è un piccolo parcheggio gratuito proprio davanti all’ingresso del complesso funerario.

Consiglio: indipendentemente da Outlander, Clava Cairns è un luogo che vale la pena visitare: è impressionante vedere come si sono mantenute queste strutture dopo 4000 anni. L’accesso è gratuito e non c’è orario (fonte).

Kinloch Rannoch non l’ho visitata, ma conto di farlo prossimamente.

3. Doune Castle (Castle Leoch)

Il Doune Castle è il Castle Leoch, residenza del Clan MacKenzie, dove Claire venne portata dagli uomini del Clan (e da Jamie) e dove la trattennero per capire se era una spia inglese.

Appare anche nella scena in cui Claire e Frank visitano il Castello durante la loro luna di miele.

Se visiterai il Doune Castle, all’interno troverai diverse stanze che ti faranno ripensare alla Serie Tv. 

Della storia del Doune Castle e delle altre informazioni ti rimando al mio precedente articolo sui Castelli scozzesi.

4. Culloden

La battaglia di Culloden è presente in tutti i miei articoli sulla Scozia in quanto è stata una delle battaglie più importanti della storia di questo paese.

Gran parte della trama di Outlander nelle prime stagioni parla proprio di cosa accadde in quel lontano 1745-1746.

La battaglia nella Serie TV non è stata girata in Culloden Battlefield, ma ivi sono girate le scene in cui Claire e Frank fanno visita al campo di battaglia nella prima stagione e dove Claire ritornò poi nella terza stagione.

Cenni storici: Questa sconfinata brughiera fu teatro della sanguinosa battaglia del 1746 che segnò la fine del sistema dei clan e lo spopolamento forzato, da parte delle truppe inglesi, delle Highlands.

Ma, per chiarezza, facciamo un passo indietro per capire cosa portò gli highlanders ad affrontare questa disastrosa battaglia in nome di Bonnie Prince Charlie (Principe Carlo Edoardo Stuart).

✯ ✯ ✯ ✯

Gli scozzesi volevano che tornasse sul trono uno Stuart ed i loro sogni sembrarono realizzabili quando la causa ottenne l’appoggio politico e militare del Re di Francia, Luigi XV.

Nel 1945 Carlo Edoardo, nominato reggente, si diresse verso la Scozia con un vascello francese, con armi e munizioni. Arrivato in Scozia, il 9 agosto 1945 chiamò a raccolta i Clan delle Highlands a Glenfinnan ed ivi fece innalzare lo stendardo degli Stuart.

✯ ✯ ✯ ✯

L’esercito inizialmente era costituito da soli 1200 uomini, divisi più o meno equamente tra i membri del Clan Cameron e quelli del Clan MacDonald. Esso si allargò poi man mano con l’avanzata verso Edimburgo, che conquistò il 17 settembre 1745.

Questa conquista dette all’esercito (ed in particolare al Principe Carlo), molta carica, tanto che decisero di proseguire verso sud per raggiungere Londra, ma vennero subito fermati dall’esercito del Duca di Cumberland, che li costrinse a ritirarsi verso le Highlands.

Tornati a malincuore da dove erano partiti, i ribelli giacobiti stabilirono il proprio quartier generale ad Inverness.

✯ ✯ ✯ ✯

Il 5 aprile del 1746 l’esercito giacobita era pronto allo scontro nella brughiera di Drumossie, ma quel giorno si concluse senza combattimenti, in quanto l’esercito inglese era occupato a festeggiare il compleanno del proprio Comandante.

I giacobiti non sfruttarono subito questa occasione perché i propri Comandanti non riuscivano ad accordarsi sulla scelta del campo di battaglia e queste discussioni durarono un’intera giornata, mentre le truppe, in attesa di ordini, erano in preda al freddo ed alla fame.

L’ordine di attaccare il campo inglese arrivò a notte inoltrata; attacco che fu prontamente respinto dagli inglesi.

Demoralizzati, affamati, infreddoliti e stremati, i soldati giacobiti si ritirarono ed alcuni, sfiniti, si addormentarono lungo la strada, venendo poi massacrati nel sonno dai picchetti dei soldati inglesi.

✯ ✯ ✯ ✯

All’alba del 16 aprile successivo Carlo schierò le sue truppe sul campo di Culloden; truppe che consistevano in poco più di 5000 uomini tra highlanders e francesi.

L’esercito inglese non era solo numericamente superiore, ma era anche ben addestrato e faceva parte dei reparti di elite. Gli Highlanders erano armati solo di spade e di scudi, insufficienti contro le scariche di moschetti ed il fuoco a mitraglia dell’artiglieria.

In poco meno di un’ora il Duca di Cumberland ottenne una vittoria schiacciante: circa 1250 giacobiti giacevano morti sul campo di battaglia, altrettanti erano rimasti feriti ed altri 558 uomini erano stati presi in ostaggio, mentre l’esercito inglese aveva perso circa 50 uomini ed i feriti erano solo 29. 

✯ ✯ ✯ ✯

Bonnie Prince Charlie – Principe Carlo Edoardo Stuart

Il Principe Carlo scampò alla morte ed alla cattura, passando i 5 mesi successivi da fuggitivo in Scozia, dal momento che aveva una taglia di 30.000 sterline sulla sua testa.

Scappò in Francia grazie all’aiuto di Flora MacDonald, che lo vestì da donna e lo aiutò ad imbarcarsi su una nave.

Nel frattempo, i prigionieri giacobiti d’alto rango furono portati ad Inverness per essere processati e giustiziati e Cumberland svuotò le prigioni dai detenuti inglesi, ordinando di riempirle di prigionieri giacobiti (si contano 3470 tra giacobiti stessi ed altri sostenitori, 120 dei quali furono condannati a morte, 936 furono deportati nelle colonie, 222 furono esiliati ed altri 88 morirono di stenti nelle carceri).

✯ ✯ ✯ ✯

Dopo questa vittoria, gli inglesi presero brutali provvedimenti nei confronti degli scozzesi, al fine di sottomettere definitivamente la Scozia sotto la corona d’Inghilterra, annientandone i costumi e le tradizioni. Ma non solo: la grande repressione da parte del Duca di Cumberland portò ad un grande (e forzato) spopolamento delle Highlands.

L’esito disastroso della battaglia pose definitivamente fine sia ai piani degli Stuart di riconquista del trono, sia al sogno scozzese di rendersi nuovamente indipendente dall’Inghilterra.

✯ ✯ ✯ ✯

Culloden Battlefield è il campo di battaglia dove avvenne questo orribile pezzo di storia scozzese. All’interno ci sono le lapidi dei clan che parteciparono alla battaglia ed il campo è segnato da bandiere di colore azzurro (Scozia) e di color rosso (Inghilterra) che ti fanno vedere dovevano schierati i due eserciti.

Nel visitor Centre, invece, c’è un percorso multimediale ben fatto, che ti riporta a quella mattina del 1746.

Dove parcheggiare: Ci sono due parcheggi gratuiti, uno piccolo proprio vicino al cartello di ingresso ed uno grande proprio di fronte all’entrata.

Consiglio: Oltre Outlander, Culloden Battlefield secondo me è una tappa fondamentale da fare nel tuo tour. Se poi vai a vedere Clava Cairns, a maggior ragione dovrai fare un salto anche qui, perché Culloden è proprio a 2 minuti di distanza. 

La visita costa 11,00 £ con l’audioguida e parte dal Visitor Centre, dove troverai anche un bel negozio di souvenir. Per gli orari di apertura ed altre info ti linko il sito

5. Bakehouse Close – Edimburgo

Nella terza stagione appare un piccolo quartiere di Edimburgo, Bakehouse Close, dove Jamie ha il suo negozio di stampaggio (A. Malcom Print Shop) e dove Jamie e Claire si rincontrano (finalmente!).

Bakehouse Close è una delle 80 “chiuse” che si trovano lungo il Royal Mile, vicino al Museo di Edimburgo.

Cosa sono le “chiuse”? Sono dei vicoli stretti, sparsi a lisca di pesce nel Royal Mile che finiscono spesso in cortili interni o in giardinetti ed ognuna di esse ha un nome associato ad una persona o ad una determinata professione.

Bakehouse Close è una delle chiuse meglio conservate della città, il cui nome deriva dai fornai che vi abitarono. Il tunnel che si attraversa per arrivare al cortile, dove sono state fatte le riprese, risale al 1570 ed è costituito da 3 case.

Come arrivarci: se percorri il Royal Mile in direzione del Palazzo di Holyroodhouse, lo troverai sulla destra. E’ proprio prima dell’ingresso del Museo di Edimburgo ed è segnato da una targhetta in alto. Lo dovresti vedere facilmente. 

Consiglio: di “Close” io ho visto solo questa; mi è stato però riferito che ce ne sono altre molto caratteristiche e particolari. Se hai tempo secondo me ti conviene fare un giro alla scoperta di queste “close” perché ognuna racchiude una storia diversa.

6. Glencoe

Ogni episodio della prima stagione si apre con la vista su questa meravigliosa valle.

Come scritto in altri miei articoli, non aver potuto vedere Glencoe è il mio più grande rammarico.. Non aspettavo altro che passare tra le montagne di questa valle non solo perché la prima immagine che ho visto sulla Scozia di Outlander è stata scattata lì, ma perché credo che sia uno dei posti più belli di tutta la Scozia e quello che la rappresenta meglio. Se solo il tempo me lo avesse permesso.. pioggia scozzese maledetta!

7. Culross (Cranesmuir)

Culross veste i panni di Cranesmuir ed ivi sono state girate molte scene della Serie Tv. Vicino alla piazzetta centrale viveva Geillis e dietro il Palazzo di Culross era presente l’orticello di Claire.

Cenni storici: è l’esempio meglio conservato di un piccolo villaggio scozzese del XVII secolo. Piccola perla del Fife, con poco meno di 400 abitanti, Culross è il luogo di nascita di San Mungo, il patrono di Glasgow, ed a partire dal VI secolo divenne un importante centro religioso.

E’ stata una città portuale del Firth of Forth ed il centro dell’industria mineraria del carbone che portò un grosso sviluppo nel XVII secolo. Il National Trust of Scotland, è proprietario di una ventina di edifici, tra cui il Culross Town House ed il Culross Palace (residenza di George Bruce, Laird di Carnock, costruito tra il 1591 ed il 1611, i cui interni sono in gran parte rimasti come erano all’epoca ed all’esterno vi è un giardino seicentesco, che offre un panorama in tutta la cittadina).

8. Highland Folk Museum

Questo museo a cielo aperto è stato usato come location per ricreare i villaggi delle highlands del 1700 ed è presente nella scena in cui Dougal, con i membri del Clan MacKenzie, va a ritirare gli affitti.

Nel museo sono presenti le ricostruzioni di casette tradizionali con il tetto fatto d’erba del XVIII secolo. 

La visita è gratuita, ma volendo si può lasciare un’offerta (fonte). 

9. Glasgow

La città di Glasgow è stata usata per girare diverse scene:

– nella prima stagione appare George Square, la piazza centrale di Glasgow, dove Frank, davanti al municipio, chiede a Claire di diventare sua moglie e dove si sposeranno subito dopo la proposta;

– nella seconda stagione la Cattedrale di Saint Mungo, o Cattedrale di Glasgow, rappresenta l’Hospital Des Anges, dove Claire andò volontaria a lavorare e dove nacque morta la prima figlia sua e di Jamie.

– nella terza e quarta stagione l’Università di Glasgow rappresenta Harvard, dove Frank insegna come professore di storia e dove Brianna lo va a trovare nel suo ufficio. Appare anche in una scena in cui Brianna parla con Roger.

10. Glencorse Old Kirk

La romantica ed affascinante chiesetta dove Jamie e Claire si sono sposati nella prima stagione.

Cenni storici: la piccola Chiesa sorge ad 11 km a sud da Edimburgo e risale al 1600, anche se venne completamente distrutta da un incendio e poiricostruita, per come la vediamo oggi, nel 1800. Fa parte della Glencorse House, insieme ai suoi giardini.

Le visite si possono effettuare solo su appuntamento e per qualsiasi informazione, clicca su questo link

11. Blackness Castle (Fort William)

Il Castello è stato usato nella prima e seconda stagione per ambientarvi il quartier generale di Fort William delle giubbe rosse di Black Jack Randall, dove Jamie venne brutalmente incarcerato e punito; poi nella terza stagione dove Roger racconta a Brianna la storia del posto

Cenni storici: Blackness Castle venne costruito intorno al 1440 da Sir George Chrichton, che trasformò la vecchia fortezza in una residenza privata. Fu poi ampliato tra il 1536 ed il 1543, anno in cui vennero rialzate le mura, facendola diventare una delle più imponenti fortezze di tutta la Scozia. La sua forma ricorda una nave ed infatti spesso viene chiamato “la nave che non è mai salpata”.

La fortezza negli anni successivi venne usata come prigione e come accampamento per i prigionieri francesi, oltre che co Nella prima guerra mondiale venne utilizzato come deposito per le munizioni della Scozia fino al 1918, anno in cui divenne un luogo turistico.

La visita al castello costa 6,00 £ ed è aperto solo in primavera-estate (fonte).

12. Linlithgow Palace (Wentworth Prison)

Nella prima stagione questo palazzo rappresenta la prigione di Wentworth in cui viene rinchiuso Jamie e dove vivrà uno dei suoi momenti più bui per colpa di Black Jack Randall.

Cenni storici: fu ricostruito su ordine di Giacomo I nel 1425, dopo che un incendio distrusse una buona parte della città di Linlithgow. Fu una delle residenze preferite della dinastia Stuart e luogo di nascita di Maria Stuart. Vi soggiornò anche Bonnie Prince Charlie (Carlo Edoardo Stuart) per un breve periodo ed in nome suo fu costruita la King’s Fountain (la fontana più antica della Gran Bretagna), dalla quale pare che Carlo faceva sgorgare il vino.

Parte degli edifici poi furono distrutti dal Duca di Cumberland nel 1746, dopo la fine della battaglia di Culloden. Fu poi ristrutturato ed è ora mantenuto dall’Historic Scotland.

Il Castello è un pezzo di storia, indipendentemente da Outlander. Per le informazioni generali (costi, orari di apertura, ecc.) clicca qui.

13. Aberdour Castle (Monastero di St. Ann)

(immagine presa dal web)

Il Castello di Aberdour è il fittizio Monastero di St. Ann dove, nella prima stagione, Claire e Murtagh portano Jamie, per riprendersi dalla terribile esperienza avuta nel Carcere di Wentworth.

Cenni storici: è stato eretto nella prima metà del XII secolo ed ampliato dalla famiglia Douglas tra il XV ed il XVII secolo. E’ ritenuto il Castello più antico della Scozia: le fondamenta risalgono al 1126. Alla fine del XVII secolo l’edificio fu danneggiato da un incendio e cadde in rovina. Dal 1924 è proprietà del governo britannico.

Per gli orari, il costo d’ingresso ed altre informazioni utili clicca qui.

14. Midhope Castle (Lallybrock)

Midhope Castle è Lallybrock, chiamato anche Broch Tuarach da Jamie, ossia la casa della famiglia Fraser. E’ qui che sono state girate molte scene della prima, seconda e terza stagione ed è meta di molti amanti di Outlander.

(Chi non vorrebbe essere portato a cavallo a Lallybrock da Jamie Fraser? 😍)

Cenni storici: è una casa-torre del XVI secolo, fu di proprietà di Alexander Drummond di Midhope, infatti ivi si trova tutt’ora una pietra con inciso “1582 MB” che commemora Alexander e sua moglie Marjiory. E’ poi stata abbandonata ed è in rovina.

Midhope Castle è proprietà privata e l’accesso non è sempre consentito per ragioni di sicurezza in quanto si trova in una zona agricola, pertanto è bene controllare e chiedere direttamente all’impresa immobiliare proprietaria.

15. Drummond Castle e Gardens (Giardini di Versailles)

I giardini del Castello Drummond rappresentano i giardini del Palazzo di Versailles nella seconda stagione, ove Claire e Jamie si ritrovano davanti una persona a loro ben nota.

Cenni storici: è stato costruito dalla famiglia Drummond a partire dal 1491 e rimodellato nella prima metà del XVII secolo. Sorge su un rilievo roccioso nei pressi del villaggio di Crief, nel Perthshire. Tra il 1630 ed il 1636 vennero costruiti i giardini per volere del Conte di Perth, John Drummond e l’antica fortezza divenne un’elegante residenza. I giardini vennero ristrutturati ed ampliati e furono visitati dalla Regina Vittoria nel 1942, che li definì “belli come i giardini francesi”.

Per la visita ai giardini ed al castello, clicca su questo sito.

16. Craigmillar Castle (Ardsmuir Prison)

Anche questo Castello è stato utilizzato come prigione nella terza stagione della Serie Tv.

Infatti è qui, nella Prigione di Ardsmuir, che Jamie ed altri giacobiti vengono portati e rinchiusi in attesa di essere giudicati e giustiziati dalle truppe inglesi. 

Cenni storici: costruito nel XIV secolo dalla famiglia Preston, il Castello divenne noto per aver accolto Maria Stuarda, nel 1566, in convalescenza per aver contratto una malattia dopo la nascita del figlio Giacomo.

Per tutte le informazioni necessarie per la visita al Castello clicca qui.

17. The Callendar House & Callendar Park (Bellhurst Manor)

Questa dimora storica è apparsa nell’episodio 11 della seconda stagione. L’autentica cucina georgiana della casa, ancora funzionante, viene ritratta nelle scene dedicate a Bellhurst Manor, la residenza del Duca di Sandringham.

É qui che Murtagh apprese che era stato il Duca ad organizzare l’attacco a Parigi, dove venne stuprata Mary Hawkins, ed è qui che lo stesso Murtagh decapitò Sandringham dicendo a Mary e Claire “Ho mantenuto la parola. Depongo la mia vendetta ai tuoi piedi”.

Cenni storici: Callendar House fu costruita nel XIV secolo e si trova nell’importante paesaggio storico Callendar Park, vicino Falkirk, che contiene anche una sezione del muro di Antonino. Nel corso dei suoi 600 anni di storia storia ha ospitato diversi personaggi illustri, tra cui Mary Stuart, Oliver Cromwell, Bonnie Prince Charlie e la Regina Vittoria. In questa casa, tra le altre cose, fu firmato l’accordo di matrimonio tra Mary Stuart ed il Delfino di Francia.

Per tutte le informazioni necessarie per visitare Callendar House ed i suoi splendidi giardini, clicca qui.

꧁꧂

Spero di non averti dato troppi spoiler, ma solo qualche spunto sia per vedere la Serie, se non l’hai già vista, sia per andare a vedere dove sono state fatte le riprese.. 

A presto con il prossimo articolo !

___________________________________

DISCLAIMER: molte immagini sono state prese dal web. Se ho violato, involontariamente, il copyright di qualche sito/blog per una immagine o più immagini, mi scuso e prego il proprietario del sito/blog di scrivermi una e-mail indicandomela/e. Provvederò subito a toglierla/e. Grazie per la collaborazione!

CastelliEuropeItinerarioScozia

Road to Scotland – i 9 (+1) castelli da vedere

DSC_0959

La Scozia non è fatta solo di paesaggi magnifici, laghi, coste frastagliate e cittadine l’una diversa dall’altra, è costellata anche di numerosissimi castelli (ce ne sono oltre 3000): da quelli perfettamente conservati, a quelli in rovina, ne troverete uno ad ogni passo e per ogni gusto.

Per vederli tutti ci vorrebbe tanto tempo (forse 2-3 viaggi in Scozia).

Io mi sono concentrata su quelli principali, dovendo fare una scrematura, non indifferente, in base all’itinerario che avevo programmato (guardalo qui se te lo sei perso, troverai anche tutte le informazioni sul costo dei biglietti e gli orari di apertura dei castelli elencati qui di seguito).

Ti elencherò, quindi, quelli che ho visto (+ un bonus) in ordine di preferenza.

1. Dunnottar Castle

Sarà per l’atmosfera, sarà per il paesaggio e la natura che lo circonda, sarà anche4 che ho avuto fortuna ad averlo visto con il sole.. Ma lui è il mio preferito!

Il rumore delle onde, il “battibeccare” dei gabbiani, il fruscio che provoca il vento sugli immensi campi di grano..

Tutto ti attirerà in questo magico posto.

Cenni storici: Il Castello di Dunnottar, uno dei simboli scozzesi per eccellenza, sorge su un promontorio a picco sul Mare del Nord. E’ stato teatro di molte vicende sanguinose, tra cui quella del 1685 dove il Castello venne usato per rinchiudere, torturare ed uccidere 167 persone, tra uomini e donne, colpevoli di non aver riconosciuto l’autonomia del Re in ambito ecclesiastico. Della fortezza originaria attualmente rimangono solo il mastio e la sala dei ricevimenti. Zeffirelli ambientò ivi l’Amleto nel 1990.

Come raggiungerlo e dove parcheggiare: Provenendo da St. Andrews ho percorso la A90 in direzione Aberdeen e poi ho preso un pezzo di A92, fino al parcheggio gratuito che si trova all’inizio del sentiero che nel giro di 5-10 minuti ti porterà di fronte al Castello. Per entrare nel Castello ci vorranno altri 10 minuti circa: c’è una bella discesa ripida che segue un’altra bella salita altrettanto ripida. Se invece partirai da Stonehaven, potrai percorrere un sentiero che costeggia il mare che ti porterà lì in circa 40 minuti.

2. Urquhart Castle

Cos’ha di speciale questo Castello in rovina? Beh, principalmente il luogo in cui si trova, il paesaggio che lo circonda ed il panorama che regala..

Se ci sono dei castelli di cui potrai saltare la visita (come i Castelli di Dunnottar, di Eilean Donan e di St. Andrews, che si vedono bene anche dall’esterno), in questo non puoi proprio saltarla!

Ripeto: non te lo puoi assolutamente perdere perché credimi.. ti regalerà uno spettacolo per gli occhi ed un’emozione difficile da descrivere.

Ho fotografato, e non sto scherzando, il Loch Ness da ogni piccolo angoletto: la vista da Urquhart sul lago è unica.

Cenni storici: L’edificazione del Castello dovrebbe risalire a prima del XIII secolo, ma tutt’oggi non si conosce la data esatta. Fu fatto esplodere dagli scozzesi nel 1692 per non farlo cadere in mano alle forze governative inglesi ed è rimasto così come lo vediamo oggi. 

Come raggiungerlo e dove parcheggiare: Provenendo da Inverness, c’è un grande parcheggio (gratis, se non erro) vicino all’ingresso al Castello. Se invece parti da Drumnadrochit e sei a piedi, il percorso è un po’ più lunghetto, ti ci vorranno circa 45 minuti, oppure c’è un autobus che ti porta alla fermata del parcheggio. Puoi accedere al castello anche in battello: ci sono dei tour che vengono organizzati che partono dalle varie cittadine intorno al lago, oppure puoi acquistare un tour su GetYourGuide (ne avevo trovati diversi).

3. Eilean Donan Castle

Ok, abbiamo già capito che amo alla follia i paesaggi che circondano i castelli scozzesi e questo è uno di quelli che sembra uscito da una cartolina!

Le colline e la vegetazione che lo circondano, per non parlare dei colori e dei riflessi sull’acqua.. Questo Castello (anche se con la pioggia) mi ha fatto ritrovare in una favola.

Cenni storici: Situato su una piccola isola nel Loch Duich, il Castello è stato costruito nel 1220 da Alessandro II di Scozia per difendersi dalle incursioni vichinghe. Nel XIII secolo divenne dimora del Clan MacKenzie. Fu poi totalmente distrutto da un cannoneggiamento della Royal Navy nel maggio del 1719, dopo la rivolta giacobita. Tra il 1912 ed il 1932 venne completamente ricostruito e restaurato e divenne, da lì in poi, una meta turistica di eccellenza.

Come raggiungerlo e dove parcheggiare: Se sei ad Inverness o a Fort William potrai prendere un Citylink che ti porterà direttamente davanti, altrimenti in macchina o in camper è facilmente raggiungibile percorrendo la A87 e potrai parcheggiare nei due grandi parcheggi gratuiti che si trovano a destra ed a sinistra dell’ingresso al Castello. C’è anche un punto panoramico, che purtroppo ho scoperto solo dopo.

4. Edinburgh Castle

Se sei ad Edimburgo non puoi certo saltare la visita al simbolo della città.

Ovunque ti troverai, vedrai la bellezza e l’imponenza di questa fortezza, che ti porterà indietro nel tempo.

La storia e le attrazioni da vedere in questo Castello la troverai nell’articolo su Edimburgo. Se per caso te lo sei perso, lo trovi qui

Come raggiungerlo e dove parcheggiare: l’unico modo è a piedi, se hai l’auto o il camper potrai sostare nel grande parcheggio sotto il castello e, con una camminata in salita di circa 10 minuti, ti troverai all’ingresso. Altrimenti potrai raggiungere in bus il punto più vicino (scarica l’app Lothian, è fatta molto bene e ti indica percorsi ed orari per ogni linea).

5. Dunvegan Castle

Sarò ripetitiva, ma d’altronde ogni castello in Scozia è contornato da paesaggi che lasciano senza fiato.

Questo castello l’ho visto da un punto panoramico e credo che sia il modo migliore per ammirarlo nel contesto in cui si trova.

Se hai visto Highlander, parte delle scene sono state girate qui.

Cenni storici, informazioni e come raggiungerlo: troverai tutto nell’articolo su Skye.

6. St. Andrew’s Castle

Ha una certa somiglianza all’Urquhart Castle, ma la sua provenienza e la sua location è diversa. 

Infatti il St. Andrews Castle è posizionato su un promontorio roccioso, vicino ad una piccola spiaggia chiamata Castle Sands, di fronte al Mare del Nord, nella splendida cittadina di St. Andrews. 

Cenni storici: Il Castello ha avuto negli anni diverse funzioni: fu fondato nel 1220 come residenza fortificata del vescovo dell’epoca, utilizzato come palazzo episcopale; negli anni successivi, invece, divenne una prigione. E’ situato su un promontorio che regala una splendida vista sulla costa e ciò che vediamo oggi risale al XVI secolo.

Come raggiungerlo e dove parcheggiare: Da Falkland ho percorso la A91 che mi ha portato direttamente al parcheggio a pagamento dove ho lasciato la macchina, molto comodo per raggiungere il centro: in 10 minuti sarai davanti al Castello. Ci sono molti altri parcheggi anche più vicini, lungo la costa dove io purtroppo non ho avuto la fortuna di trovare posto.

Io decisi di non visitarlo, ma se vorrai farlo ti lascio il link per le informazioni necessarie (costo di ingresso ed orari di apertura e chiusura) https://www.historicenvironment.scot/visit-a-place/places/st-andrews-castle/.

7. Castle Stalker

Mi sono ritrovata sulla strada di questo Castello per caso, dal momento che ho dovuto rinunciare a percorrere la vallata di Glencoe per la pioggia incessante che c’era. Non si vedeva da qui a lì. Pioggia che fortunatamente mi sono lasciata alle spalle dopo Loch Leven.

Inutile dire che anch’esso sorge in mezzo ad un paesaggio a dir poco scenografico.

Per l’esattezza sorge su un’isoletta del Loch Creran, una piccola insenatura del grande Loch Linnhe, raggiungibile solo in barca.

Cenni storici: Questa casa-torre è stata costruita nel 1320 dal Clan MacDougall, ma negli anni ebbe molti passaggi di proprietà. Infatti nel 1388 divenne degli Stewart, la cui ristrutturazione lo rese come lo vediamo noi oggi; poi passò al Clan Campbell e ad altri due Clan. Fu abbandonato nel 1840 e poi riacquistato nel 1908 da un discendente degli Stewart, il quale eseguì dei lavori di restaurazione per poterlo meglio conservare, finiti completamente nel 1965 per mano di un altro Stewart. 

Attualmente il castello è visitabile solo con visita guidata e su appuntamento. Se sei interessato, per le informazioni sulle visite guidate e sui costi, puoi consultare il sito https://www.castlestalker.com/wp/.

Come raggiungerlo e dove parcheggiare: da Fort William prosegui lungo la A828, lo troverai sulla destra. Per vederlo io mi sono fermata in questo parcheggio, dove c’è un negozio di souvenir molto carino ed un bar/ristorante con vista su tutto il lago e sul castello. Da questo parcheggio c’è un sentiero che ti porta più vicino, se non piove troppo (io non ho potuto percorrere per il troppo fango e le pozze che sembravano laghi).

Ci sono anche altri due punti per vederlo: dalla spiaggetta di Portnacroish e dal Jubilee Bridge.

8. Kilchurn Castle

Sempre per caso, il destino ha voluto farmi vedere anche questo castello.  

Ero stanca, volevo sgranchirmi un po’ le gambe e, ricordandomi dei punti che avevo lasciato in riserva nel caso mi sarebbero serviti per fare una pausa, sulla strada verso Falkirk spunta lui.

Un altro di quei castelli che sembrano usciti da una cartolina, in una location molto suggestiva. 

Cenni storici: E’ stato costruito nel 1440 ed era base del Clan Campbell. Dal 1750 è stato abbandonato a seguito di un incendio. Ad oggi, infatti, del castello originario rimane ben poco, è quasi totalmente in rovina.

Come raggiungerlo e dove parcheggiare: Proseguendo nella A85 in direzione Tyndrum, ho sostato nell’enorme parcheggio gratuito da cui parte il sentiero di circa 800 metri e dove, se avrai fortuna, potrai incontrare anche le mie amatissime highlander (le mucche scozzesi), oppure se vorrai vederlo nel massimo del suo splendore, qui c’è un punto super panoramico (che, anche stavolta, ho scoperto troppo tardi).

La visita è gratuita però attenzione: è aperto solo nel periodo primavera-estate, ossia dal 1° aprile al 30 settembre, dalle 9:30 alle 17:30.

9. Doune Castle

Da fan sfegatata di Outlander (nella serie tv è il Castle Leoch), non potevo non fermarmi qui durante il tragitto verso Falkirk, anche solo per una fotografia.

Se non conosci Outlander, senz’altro conosci Game of Thrones: è stato girato in questo Castello l’episodio pilota (ed è per questo che è meta di molti, molti turisti).

Cenni storici: E’ uno dei castelli medievali meglio conservati di tutta la Scozia, rimasto quasi totalmente immutato dalla sua edificazione nel XIV secolo su commissione di Robert Stuart. La famiglia reale lo usava come base di caccia e ci soggiornarono anche Maria Stuart e Bonnie Prince Charlie.

Come raggiungerlo e dove parcheggiare: Se provieni dal Kilchurn Castle, arrivarci è facile, si segue la A85 fino a Lochearnhead e la A84 fino a Doune. Nella cittadina troverai diversi cartelli, è ben segnalato. Si trova in una strada senza fondo. Potrai parcheggiare nel piccolo parcheggio gratuito sulla destra rispetto all’ingresso.

Per prezzi ed orari di apertura, o per qualsiasi altra informazione più dettagliata ti lascio il link.

❤ ❤ ❤ ❤ ❤ ❤ ❤

Spoiler: Nel mio prossimo viaggio in Scozia tra i castelli che vorrò sicuramente visitare ci saranno questi: Glamis, Balmoral, Blair, Inveraray, Dunrobin, Stirling e Blackness) e quindi, quando riuscirò ad (spero presto!) farò un secondo capitolo oppure un update di questo articolo.

❤ ❤ ❤ ❤ ❤ ❤ ❤

Castello Bonus: Alnwick Castle

In realtà non avrei dovuto metterlo nell’elenco dei castelli scozzesi perché Alnwick è in Inghilterra, ma lo inserisco come bonus, perché d’altronde anche lui è stato uno dei protagonisti del mio viaggio, in quanto si trova vicino ad Edimburgo (circa 2 orette).

Sei fan di Harry Potter? Sogni da quando sei piccolo di ricevere la lettera per entrare ad Hogwarts? Se le risposte sono SI, non puoi certo farti mancare la visita a questo immenso Castello.

Dico immenso non a caso: è il secondo castello abitato più grande d’Inghilterra (il primo è Windsor).

Davanti al castello ci sono enormi parchi, che rendono tutto l’insieme proprio un bel quadretto.

Ammetto, però, che mi ha un po’ deluso: il costo del biglietto è alto per quanto ha da offrire (essendo abitato non si può visitare tutte le sale), però essere stata lì è stata comunque un’emozione.

Sono cresciuta con i libri ed i film di Harry Potter e tutto lì dentro ti catapulta nel magico mondo Potteriano. Ogni passo che farai ti ricorderà una scena del film.

E non solo.. Alnwick è stato il set anche della famosissima Serie Tv Downton Abbey.

Cenni storici: Fu edificato sotto commissione del Barone di Alnwick nel XI secolo e restaurato poi nei primi anni del 300. Successivamente il Castello divenne proprietà di Edoardo IV d’Inghilterra. Poi passò di mano in mano fino alla seconda guerra mondiale, dove parti del castello furono adibite ad accogliere strutture scolastiche.

Come raggiungerlo e dove parcheggiare: Da Edimburgo è tutta autostrada fino a South Charlton, dove dovrai prendere la B6341 fino ad Alnwick. Io ho parcheggiato gratuitamente proprio lungo la B6341, poco dopo aver passato il The Lion Bridge, vicino ad uno degli ingressi. Se non hai un mezzo proprio, lo si può raggiungere anche in pullman, ci sono anche dei tour guidati.

Attenzione: essendo la residenza ufficiale dei Northumberlan, il Castello si può visitare solo nel periodo primavera-estate, ovvero dal 27 marzo al 25 ottobre (per le informazioni ti riporto il mio articolo).

✾ ✾ ✾

Siccome i castelli sopra menzionati, tranne alcuni (Castello di Edimburgo, di St. Andrews e di Alnwick), sono stati di proprietà di Clan scozzesi, colgo l’occasione per approfondire, giusto un pochino, l’argomento. 

La storia dei Clan

Il Clan rappresentava la struttura sociale delle Highlands ed era un gruppo di persone che aveva, alla base, un legame di parentela, anche se questo cambiò nel corso del tempo, quando i clan cominciarono ad espandersi oltre le loro terre e, quindi, questi iniziarono ad essere formati anche da persone non imparentate tra di loro e con cognome diverso.

Il capoclan, cui spettava il titolo di Lord, aveva il possesso di tutte le terre sulle quali vivevano i membri del suo clan e questi ultimi, legati da un patto di fedeltà verso il Lord, erano tenuti a seguirlo nelle battaglie, in cambio del diritto di coltivare le terre a loro assegnate.

Tutto questo sistema era riconosciuto dalla legge scozzese con determinati dettami.

Ogni clan aveva un’area geografica specifica (come sopra individuata) ed era contraddistinto da uno schema di colori, chiamato tartan, che veniva riportato sui kilt, sulle sciarpe, sui plaid, sulle gravatte e su altri capi ed accessori di abbigliamento.

Tra clan era solito scontrarsi per conquistare terreni o bestiame, ma fra tutti gli scontri, quello più conosciuto è avvenuto nel 1692 a Glencoe, passato alla storia come il “Massacro di Glencoe”.

38 uomini appartenenti al Clan dei MacDonald furono uccisi dai loro ospiti, i Campbell; incendiarono anche ogni villaggio presente nella valle, facendo morire altre 40 persone, tra donne e bambini, di stenti e per mancanza di riparo. Questo episodio sconvolse l’opinione pubblica di allora.

Qualche anno dopo, nel 1746, un evento segnò per sempre il destino dei Clan delle Highlands: la Battaglia di Culloden

Molti giacobiti erano membri dei principali Clan e conoscevano, purtroppo, una sola tattica in battaglia, usata per lo più negli scontri tra di loro per il possesso delle terre e del bestiame: la carica selvaggia che finiva in scontri di petto.

Non erano affatto pronti, anche a livello di armi (usavano armi belliche, ormai superate, contro le baionette dell’esercito inglese), ad affrontare una simile guerra contro i soldati inglesi, ben più preparati di loro. 

Questa loro impreparazione lì portò al totale fallimento: oltre 1200 giacobiti morirono sul campo di battaglia ed altri furono catturati, imprigionati ed uccisi in seguito. 

La sconfitta non segnò solo una brutale repressione, ma segnò anche la fine dei Clan, riconosciuti dalle Autorità inglesi come dei gruppi di banditi pronti alla rivoluzione per non pagare le tasse, tanto da togliere definitivamente i diritti di comandare che i capiclan avevano sui loro clan, facendoli diventare semplicemente dei possidenti terrieri.

A tutto ciò, si aggiunse un insieme di misure, che poneva delle grosse restrizioni e dei grossi obblighi, volti a distruggere usi e costumi degli scozzesi, chiamato “Act of Proscription”.

Con l’Act of Proscription a tutti gli scozzesi fu proibito di: indossare il kilt, suonare la cornamusa, recitare opere letterarie e parlare gaelico.

❤ ❤ ❤ ❤ ❤ ❤ ❤

Spero di averti dato le dritte giuste su quali castelli vedere e spero di averti fatto scoprire qualcosa che potrà esserti utile nel tuo prossimo viaggio in Scozia.

Se hai bisogno di altre informazioni o consigli, lasciami un commento o scrivimi una e-mail :-)!

E mi raccomando non perderti i vecchi (se non li hai già letti) ed i prossimi articoli sulla Scozia..

A presto!! 😉

EuropeIsola di SkyeItinerarioScozia

Road to Scotland – 1 giorno nella Magica Skye

DSC_0920

La cosiddetta “Isola delle Nuvole” (ed infatti in quel giorno ce ne erano parecchie di nuvole !).. un posto imperdibile se sei in Scozia.

Ogni angolo, ogni panorama, ogni paesaggio che ti si parerà davanti mentre guidi ti lascerà a bocca aperta.

Montagne, colline, mare, cittadine colorate, castelli… Skye offre davvero l’imbarazzo della scelta!

Avevo 1 giorno a disposizione per vederla perciò ho cercato di racchiudere in questo giorno il massimo che quest’isola potesse darmi. Se, però, hai 2 giorni di tempo, sfruttali. Un giorno è poco. Credimi.

Non mi ero resa conto di quanto potesse attirarmi e catturarmi ogni singola tappa di quest’isola. Mi perdevo completamente in essa.

In 2 giorni te la potrai godere appieno, anche perché il meteo a Skye è più incerto di quanto non lo sia già in tutta la Scozia. Infatti alcune cose non le ho potute fare/vedere sia per mancanza di tempo materiale e sia per il meteo, che nel pomeriggio cambiò di netto, impedendomi di raggiungere il Faro di Neist Point e le Fairy Pools.

Cenni storici

Il primo insediamento risale al mesolitico.

I Vichinghi occuparono l’isola fino 1266. Dopo di loro, arrivò la dominazione dei Clan, fino alla fine dell’insurrezione giacobita. I Clan in questione furono i MacLeod ed i MacDonald.

Dopo la battaglia di Culloden (di cui ne parlo anche in questo articolo), che segnò la fine dell’insurrezione giacobita, il “sistema” dei Clan morì e gli abitanti dell’isola (membri dei Clan appunto) emigrarono, causando un drastico spopolamento (nel XIX il numero dei residenti era 20.000 e nel XX secolo scese a 9000 – fonte Wikipedia).

La popolazione tornò a crescere solo dopo il 1991.

Fino al 1995 Skye era raggiungibile solo via mare; in quell’anno fu costruito un ponte tramite un finanziatore privato che collegava l’isola alla Scozia. All’epoca però si pagava un salato pedaggio, che causò forti proteste.

Nel 2004, in riposta alle varie proteste, il Governo scozzese acquistò il ponte, rimosse i pedaggi e da allora il passaggio è totalmente gratuito.

Il Tour dell’isola

Sono partita da Plockton con la speranza che il tempo reggesse, le nuvole erano belle grige ma il meteo del mio amato iPhone diceva che sarebbe uscito il sole.. e così è stato.. fino ad un certo punto!

La prima parte della strada era quella più tortuosa, una single track a doppio senso di marcia. Questo fino a Kyle of Lochalsh, da cui parte la A87 in direzione Portree. 

Appena visto lo Skye Bridge è cominciata a salire un’emozione incredibile ed ho iniziato a sorridere come una scema.

Lo Skye Bridge.. un ponte con una bella salita! Ed una vista niente male.

❀ ❀ ❀

Nel mentre si costeggiava il mare, guardando le isolette vicine ed i cartelli in gaelico, partiva il tour di Skye.

1° tappa: Sligachan Old Bridge

Un ponte circondato da un paesaggio a dir poco spettacolare, da cui partono anche diversi sentieri per raggiungere le due cime (Bruach na Frithe e Sgurr Nan Gilean).

Ma spettacolare non è solo lo scenario che lo circonda, ma lo è anche la sua storia. 

Chiamato “il Ponte del Re delle Fate”, è un antico ponte in roccia, che sorge sopra un fiumiciattolo la cui acqua cela una leggenda

La storia narra di una fanciulla, Fiona MacDonald. Nel giorno delle sue nozze cadde da cavallo e questa caduta le provocò un deturpamento del viso che portò il promesso sposo a rifiutarla ed allontanarla.

La ragazza corse in lacrime e si fermò sulla riva del fiume proprio sotto il ponte, dove incontrò il Re delle Fate. Quest’ultimo, colpito dalla bellezza interiore della ragazza, le consigliò di immergere il viso nella gelida acqua del fiume per sette secondi, in modo che ella potesse recuperare il suo aspetto. Funzionò ed una volta tornata com’era, Fiona decise di rinunciare a tutto per colui che era riuscita ad amarla senza fermarsi alle apparenze, il Re delle Fate. Insieme scomparirono sulle sponde di quel fiume che ancora conserva la sua storia.

Quindi, se sei coraggioso/coraggiosa, mi raccomando fai questa prova: immergi il viso per 7 secondi, ti garantirà eterna bellezza e giovinezza!

Io ci ho provato, ma appena ho messo un dito nell’acqua mi sono arresa. Gelidissima! Confido però in te ;-).

Dove parcheggiare: c’è un piccolo parcheggio sterrato a 2 passi dal Ponte (Sligachan Old Bridge Park).

2° tappa: Portree

La cittadina più grande di Skye, nonché la capitale dell’Isola: un piccolo gioiellino incastonato tra le colline e la baia.

Portree è un piccolo villaggio molto caratteristico, con casette colorate che si affacciano sul porto. 

Dove parcheggiare: c’è un grande parcheggio gratuito per auto e camper a pochi passi dal centro città (Portree car parking).

3° tappa: Old Man of Storr

Ed eccoci al luogo forse più gettonato, nonché simbolo di tutta l’isola: il “Vecchietto di Storr”, un monolito di basalto di 55 metri che si raggiunge con un percorso direi di media intensità (si può fare anche se non si è allenati, come non lo ero io); percorso che, credimi, ti regalerà un panorama mozzafiato.

Per i geologi la roccia si è formata da un’antica frana, ma anche intorno a questo luogo aleggiano diverse leggende e te ne racconterò una, quella più nota.

Questa narra di un Prete di Skye che voleva sapere la data esatta della Pasqua. Insoddisfatto delle risposte che riceveva, decise di andare a Roma per poter chiedere al Papa. Il giorno della partenza, all’alba, si diresse vicino allo Storr e siccome questo Prete in realtà era un mago, con un incantesimo trasformò il diavolo in un cavallo per dirigersi, in groppa ad esso, verso Roma.

Durante il viaggio il diavolo lo interrogò più volte sulla ragione del viaggio ed il Prete, per non cadere nei tranelli del diavolo, doveva stare attento a rispondere in modo veritiero e non doveva nominare mai il nome di Dio. Ci riuscì ed arrivò a Roma, apprese la risposta che cercava e tornò all’Isola di Skye sano e salvo.

↝ ↝ ↝ ↝ ↝

Per raggiungere la prima piana dove mi son fermata io, ti ci vorrà circa una mezz’oretta dal parcheggio. C’è una salita bella ripida e ci sono delle parti un po’ scivolose, oltre ai sassi ed al fango, quindi ti consiglio di indossare gli scarponi da trekking.

Dove parcheggiare: io l’ho fatto lungo la strada (parcheggio a pagamento), oppure potrai farlo anche nel parcheggio, anch’esso a pagamento, vicino al cancello di entrata (Old Man Of Storr Car Park), anche se dovrai aver fortuna per trovare posto lì.. Mi raccomando: paga il parcheggio, la polizia passa spesso, non è come in Italia!

4° tappa: Kilt Rock and Meat Falls

Un altro di quei paesaggi che già vedendo le foto visto su Instagram non vedevo l’ora di vedere !

La Kilt Rock è una scogliera di basalto alta circa 90 metri che deve il suo nome alla forma ed ai colori che ricordano (con un po’ di fantasia) le pieghe di un kilt scozzese.

Vicino alla Kilt Rock vi è una cascata alta circa 50 metri, che cade a picco sul mare, la Meat Falls.

Anche questo luogo regala panorami che lasciano senza fiato, ovunque tu guardi.

Dove parcheggiare: c’è un piccolo parcheggio gratuito adiacente all’entrata (Park). Se non trovi subito posto non ti arrendere, c’è un viavai di macchine continuo e dovrai solo aspettare un pochino.

Tappa di passaggio: il Quiraing

Siccome sapevo che non avrei potuto fare trekking nel Quiraing, ci son voluta passare attraverso con la macchina.

Se vorrai fare come me, non proseguire nell’A855, ma a Brogaig gira a sinistra ed intraprendi una di quelle strade di cui ti innamorerai. Ne sono certa. Sono circa 11 miglia a diritto fino a Uig.

Nel percorrere la strada, guardati attorno e, se hai tempo a disposizione, FERMATI.

La valle del Quiraing ha un paesaggio unico: è un altopiano vulcanico facente parte del Trotternish, formatosi nel periodo del Giurassico da una serie di slavine che hanno creato il più grande smottamento in Gran Bretagna. Queste slavine hanno creato ciò che vedrai: grandi prati verdi, scogliere e pinnacoli di roccia, nonché piccoli fiumiciattoli e cascatelle.

Attenzione: il segnale del cellulare in quella zona è molto scarso, anzi inesistente per quanto riguarda la Vodafone, ma non ti spaventare. C’è un’unica strada, bella tortuosa e a tratti molto stretta, per Uig, quindi basta che vai a diritto.

5° tappa: Fairy Glen

Una valle incantata. Un piccolo angolo ove ti sembra di essere catapultato veramente nel posto delle fate.

Un mix di colline verdi e prati verdi, da dove spuntano pinnacoli di qua e di là, che regalano panorami incredibili. 

E’ difficile scegliere un posto preferito in quest’isola perché sono davvero tutti uno più bello degli altri, ma ecco.. questo è il mio posto preferito! 

Sarò di parte, perché per me questo piccolo angolo di mondo ha davvero lasciato il segno. Ti dico solo che se lo avessi vicino a casa mia, ci andrei tutti i giorni anche per ritrovare un po’ di pace.

Anche qui non mancano le leggende, legate soprattutto a fate e folletti. Leggende che vengono tramandate da secoli e tutt’ora le persone lasciano degli oggetti come dono per queste creature.

Dove parcheggiare: nota dolente. Il parcheggio è inesistente, si parcheggia lungo la strada (indirizzo) che, oltretutto, è anche molto stretta (tanto che io con la mia piccola i10 ci son rimasta incastrata).

Dalla strada ci metterai circa 5 minuti a piedi per raggiungerlo, c’è solo una piccola salita. E’ un posto che davvero non devi perderti!!!

6° tappa: Dunvegan Castle

Poteva mancare un castello a Skye?! E’ no.. anch’esso è contornato da un paesaggio da cartolina, tra l’entroterra e il Loch Dunvegan. Immerso tra i suoi splendidi giardini.

Questo castello è stata la residenza del Clan MacLeod dal XIII ed è il più antico castello abitato di tutta la Scozia.

Per caso pensi che non c’è una leggenda legata a questo posto? Beh, ti sbagli. Anche qui le leggende non mancano.

Le protagoniste sono ancora una volta le fate e la storia è intorno ad una reliquia, molto venerata dal Clan, la “Fairy Flag”, ossia una striscia di stoffa gialla, che potrai vedere se visiterai il castello.

La leggenda narra che questa reliquia fu donata dalle fate ai MacLeod in occasione della nascita di uno dei loro figli e che abbia il potere di proteggere e difendere il Clan dalle morti in battaglia, ma solo per tre volte.

↝ ↝ ↝ ↝ ↝

Il Castello avevo deciso di non vederlo al suo interno, dal momento che mancavano altre due tappe a cui volevo dedicarmi, ma volevo almeno vederlo all’esterno dal punto panoramico.

E ne è valsa la pena.

Se tu, invece, vorrai visitarlo, c’è un enorme parcheggio all’ingresso ed il biglietto ha un costo di £ 14,00 (clicca qui per vedere gli orari e le informazioni).

7° tappa: Neist Point Light House

Il mio più grande rammarico. Era tra le cose che avrei voluto più vedere, ma la pioggia ed il vento me lo hanno impedito.

Il segnale che la cosa sarebbe andata male lo avevo già percepito all’inizio, sulla strada per arrivarci: una single track piena di curve e saliscendi, molto trafficata da auto, camper e camioncini che avevano bloccato la strada per circa 1 oretta e mezzo.

Il faro nacque nei primi anni del 1900 e fu acceso la prima volta nel 1909. Al suo interno vi abitava il custode che si spostava con una teleferica e solo nel 1990 fu automatizzato ed azionato da Edimburgo, rendendolo così un luogo turistico. La sua Torre è alta 19 metri ed è a 43 metri sopra il livello del mare. Essa regala un panorama mozzafiato su tutte le scogliere circostanti, che formano il “fiordo di Scozia”, come lo chiamavano i Norreni.

Per quanto mi è stato detto, la camminata è piuttosto facile: sono circa 2 chilometri in discesa all’andata ed ovviamente altrettanti in salita al ritorno. 

Dove parcheggiare: alla fine della strada troverai un grande parcheggio gratuito da dove parte il sentiero per raggiungere il Faro, che attualmente è visitabile gratuitamente, in quanto abbandonato.

❀ ❀ ❀

L’ottava ed ultima tappa dovevano essere le Fairy Pools (per rimanere in tema di luoghi fatati), ma come detto in premessa il meteo nel pomeriggio non è stato dalla mia parte ed essendo un percorso di circa un’oretta, non me la sentivo di intraprenderlo.

Se avrai più fortuna e tempo materiale, secondo me questo percorso vale la pena farlo, soprattutto per il paesaggio che offre.

(Immagine presa dal web)

Le Fairy Pools, o piscine delle fate, sono dei piccoli bacini di acqua cristallina (ove puoi anche fare il bagno) formatisi nel tempo da un percorso d’acqua che discende dalle Cuillin Mountains.

Come dicevo prima, il percorso è di circa un’oretta andata e ritorno; parte dal parcheggio e forma una specie di anello.

Dove mangiare e dove fare shopping:

Per pranzo ho comprato un paio di tramezzini (in questa vacanza sono diventata un tramezzino vivente) presso il piccolo supermercato presente nel centro di Portree.

Ci sono, comunque, molti ristoranti di pesce e pub dove potrai mangiare, soprattutto lungo il porto, con una vista spettacolare.

Per la cena, invece, ci siamo fermate a Broadford, a circa 20 minuti dallo Skye Bridge, in tipico pub, molto carino, con vasta scelta e con buoni prezzi, che si chiamava “Cafe Sia & Siaway”.

Per quanto riguarda lo shopping, non posso che consigliarti Portree, perché è l’unica cittadina in cui mi sono trattenuta: ci sono negozietti molto carini e molto forniti.

Capitali europeeEuropeItinerarioScozia

Road To Scotland – EDIMBURGO IN 2 GIORNI: Cosa vedere?

IMG_5614

Quando ho iniziato ad idealizzare e pianificare il viaggio in Scozia sapevo già che avrei visto dei paesaggi da sogno e tanti bei castelli, ma non avrei mai pensato che tutto in questo Paese mi avrebbe catturato. Anche la sua capitale.

Ammetto che su Edimburgo non avevo aspettative. Ed è stato meglio così perchè appena mi sono ritrovata in mezzo al Royal Mile, nel cuore della Old Town, ho capito che mi sarei innamorata di questa città.. cupa, misteriosa ma super affascinante!

E tutto questo, nonostante la pioggia ed il pericolo di scivolare (avevo le scarpe totalmente sbagliate, con suole lisce su pavimentazione di pietra liscia… un dramma!)..

⭒ ⭒

Per capire un po’ cosa si cela dietro la città di Edimburgo, vorrei fare qualche passo indietro nel passato sia del paese sia della città stessa.

Cenni storici

  1. La storia scozzese

La Scozia risulta essere popolata fin dall’epoca preistorica: le prime popolazioni erano giunte ivi intorno al 10.000 a.C.. Nelle Isole Shetland ed Orcadi, nonchè ad Argyll, Lewis e Kenmore, possiamo trovare diverse testimonianze di quel periodo storico. 

Nel 43° secolo d.C. iniziò l’occupazione romana in tutta la Bretagna; occupazione che venne ostacolata e fermata dagli allora abitanti della Scozia: i Pitti. Dopo la resa dell’impero romano, intorno al 500 d.C. avanzò un altro gruppo: gli Scoti (gruppo celtico proveniente dall’Irlanda). Gli Scoti fondarono ad Argyll un nuovo regno.

In vista della minaccia di invasione scandinava, i Piti e gli Scoti si coalizzarono, unendosi sotto Re Kenneth MacAlpin.

Il re stabilì a Scone la capitale del suo regno e vi trasportò la Scone of Destiny (la “Pietra del Destino”), sulla quale, da quel momento in poi, furono incoronati tutti i sovrani scozzesi.

⭒ ⭒ ⭒

Negli anni successivi la Scozia fu segnata da continui scontri e dissapori con la vicina Inghilterra.

La prima guerra di indipendenza vide come protagonista William Wallace, in risposta alla rappresaglia di Re Edoardo I d’Inghilterra.

Wallace era a capo dei ribelli scozzesi quando gli inglesi furono sconfitti nel 1297 nella battaglia di Stirling Bridge e da allora viene tutt’ora definito eroe nazionale.

Un anno dopo, però, la situazione si invertì: a Falkirk l’esercito inglese sconfisse le forze ribelli scozzesi. Questi ultimi persero molti uomini ed inizialmente Wallace riuscì a fuggire, ma venne catturato nei pressi di Glasgow ed atrocemente giustiziato nell’agosto 1305 a Smithfield (Londra).

L’anno dopo fu quello di Robert the Bruce, che sfidò Edoardo I, uccise il suo rivale John Comyn e si fece incoronare Re di Scozia a Scone. Divenuto Re, nel 1314 sconfisse gli inglesi a Bannockburn.

⭒ ⭒ ⭒

Nonostante che, nel 1320, la Scozia firmò la prima Dichiarazione di Indipendenza nei confronti dell’Inghilterra, ratificata poi nel 1328 con il Trattato di Northampton, il paese continuò ad essere lacerato da guerre civili ed un nuovo Re salì al trono: Roberto II.

Da lì iniziò la dinastia degli Stuart, destinata a governare la Scozia (ed in seguito la Gran Bretagna) fino al 1714.

Ed è proprio dalla Dinastia Stuart che nacque una figura che ispirò canti, racconti ed opere d’arte nei secoli: Maria Stuart (o Maria Stuarda).

Figlia di Re Giacomo V, incoronata Regina di Scozia a pochi giorni di vita e consacrata a soli 9 mesi, mandata in Francia alla Corte dei Valois, dove crebbe lontano dalla sua terra di origine, quella di Maria fu una vita tumultuosa.

Re Enrico VIII d’Inghilterra, con l’intento di conquistare la Scozia ed unire sotto la sua corona i due Regni, avanzò molte proposte di matrimonio per la piccola Maria in nome del figlio Edoardo; proposte sempre rifiutate dai reggenti scozzesi.

Questi continui rifiuti fecero infuriare Enrico tanto da inviare un esercito ed Edimburgo, senza riuscire nel suo intento. Questa mossa passò alla storia come “Rough Wooing” (il “brutale corteggiamento”).

⭒ ⭒ ⭒

Maria e Francesco

Maria tornò in Scozia nel 1561, stabilendo la propria corte nel Palazzo di Holyrood. Fu una sovrana molto tollerante e questo non fece che fomentare il potere dei Lord protestanti, che cercarono di rivoltarle contro il paese.

Nel 1558 Maria fu data in sposa al Delfino di Francia e così divenne Regina consorte di Francia. Il matrimonio, però, durò soltanto un anno poiché Francesco II morì.

Nella Scozia lacerata dalla Riforma, per i sostenitori cattolici la Regina rappresentava il fulcro e l’anima del cattolicesimo, nonché il simbolo vivente della Controriforma.

Per cercare di calmare la situazione creatasi tra cattolici e protestanti e garantire a questi ultimi una protezione, Maria sposò Lord Darnley nella cappella reale di Holyrood e diede alla luce un figlio, il futuro Re Giacomo VI di Scozia.

Anche questo matrimonio, però, fu di breve durata: prima Darnley fu coinvolto nell’assassinio del segretario italiano di Maria, nonché suo miglior confidente ed amico, con il sospetto di essere un suo amante.

Dopo poco tempo lo stesso Darnley fu assassinato presumibilmente dal nuovo amante di Maria, il Conte Bothwell. 

⭒ ⭒ ⭒

Il clima in cui ella si stava ritrovando si fece ancora più teso; le rivolte divennero sempre più grandi tanto da costringerla ad abdicare nei confronti del figlio, il quale divenne Re di Scozia nel 1567.

Nel 1568 fu costretta a lasciare la Scozia chiedendo asilo ad Elisabetta I D’Inghilterra, che la tenne prigioniera per 19 anni fino a quando, nel 1587, Maria Stuart venne decapitata su ordine di Elisabetta

La sua esecuzione fu un duro colpo per tutta la nazione: per la prima volta nella storia una “Regina consacrata da Dio” fu giudicata e condannata a morte.

Elisabetta I, durante il periodo di prigionia di Maria prese sotto la sua ala il figlio di quest’ultima, Giacomo I Re di Scozia ed egli, dopo la morte di Elisabetta nel 1603, fu incoronato Re d’Inghilterra, unificando sotto il nome di Giacomo VI di Scozia e Giacomo I d’Inghilterra, i due Regni. 

E’ proprio da lui che discende la Regina Elisabetta II.

⭒ ⭒ ⭒

L’unione dei due Paesi sotto un unico sovrano non pose fine al conflitto.

La guerra civile ed i conflitti religiosi continuarono a persistere e devastarono la Scozia nel XVII secolo.

Nel 1707, nonostante l’opposizione popolare, fu stipulato l’Act of Union ad Edimburgo, con cui venne riunita la Scozia e l’Inghilterra sotto un unico Parlamento, un solo sovrano ed una sola bandiera.

Ancora una volta però le rivolte non cessarono: episodi di ribellione continuarono a nascere ed uno su tutti segnò per sempre la popolazione scozzese: la battaglia di Culloden.

Da una parte gli inglesi dall’altra i giacobiti, formati per lo più da esponenti dei clan delle highlands e nati per riportare uno Stuart cattolico sul trono britannico, in particolare Carlo Edoardo Stuart, detto Bonnie Prince Charlie.

Inizialmente essi vinsero le prime battaglie, riuscendo anche a conquistare Edimburgo, ma furono sconfitti dopo che l’esercito del Duca di Cumberland li costrinse a ritirarsi nelle Highlands.

Questo fallimento non solo portò alla morte di molti uomini scozzesi, ma segnò anche la fine della cultura scozzese: vennero proibiti i canti popolari, le cornamuse, i kilt e fu persino vietato loro di parlare il gaelico.. 

⭒ ⭒ ⭒

Le battaglie continuarono negli anni successivi e tra le Clearances e la Rivoluzione industriale molti scozzesi, impoveriti dall’indigenza della situazione creatasi nel paese, furono costretti ad emigrare. 

Lo spopolamento si aggravò con lo scoppio della prima guerra mondiale.

Durante la seconda guerra mondiale, invece, la Scozia ebbe una crescita economica, grazie ai cantieri navali ed officine meccaniche di cui era dotata.

Tra il 1979 ed il 1997 la Scozia continuava ad essere governata da Londra, ma il volere degli scozzesi (bramavano da secoli l’indipendenza) non si era affatto affievolito, tanto che nel 1997 un referendum popolare sancì la ricostituzione del Parlamento scozzese come organo autonomo del Parlamento di Londra e per la prima volta il 12 maggio 1999 si svolsero le elezioni presso il nuovo Parlamento ad Edimburgo.

⭒ ⭒ ⭒

  1. La storia di Edimburgo

Edimburgo nacque su una collina di origine vulcanica erosa dai ghiacciai: Castle Rock.

Nel XII secolo la città cominciò ad espandersi, dopo che Re Davide I di Scozia scelse il Castello di Edimburgo come sede del suo Regno, fondando poi l’abbazia di Holyrood.

Edimburgo divenne la capitale della Scozia e nel 1215 si riunì il primo parlamento locale.

La città iniziò ad espandersi e venne dotata di una cinta muraria in cui veniva racchiusa la Old Town. Quest’area divenne ben presto sovraffollata e la popolazione, non potendosi espandere verso l’esterno, fu costretta a costruire i palazzi in verticale.

Nel 1530 un grande incendio distrusse numerosi edifici della città e durante la loro ricostruzione, le truppe di Enrico VIII invasero Edimburgo, distruggendo la ricostruzione degli edifici incendiati il decennio prima.

Nel 1600 ulteriori tumulti diedero luogo ad una vera e propria carneficina e, soltanto dopo il 1700, la città vide un momento di pace e crescita, tanto che nel 1967 iniziò la progettazione della New Town, per far spazio alla popolazione che cresceva rapidamente, raggiungendo, nel XIX secolo, i 400.000 abitanti. In questa depressione geografica vennero costruiti la stazione ferroviaria ed i giardini di Princes Street.

La Old Town ha mantenuto il suo stile medievale, che emerge dagli edifici che si affacciano sul Royal Mile; la New Town, invece, è un perfetto simbolo di architettura ed urbanistica dell’epoca georgiana.

Entrambe le parti dal 1995 sono Patrimonio dell’Umanità.

⭒ ⭒ ⭒

Edimburgo, però, non ha solo una bellezza strutturale e storica, ma anche culturale.

Nel 1947 si svolsero per la prima volta il Fringe Festival e l’Edinburgh International Festival, considerati, tutt’oggi, i migliori, nonché i più grandi (contano 19 milioni di spettatori ogni anno) festival artistici a livello mondiale.

⭒ ⭒ ⭒

BENE, ora che sai un po’ di storia.. vediamo a noi!

Cosa vedere e cosa fare in 2 giorni ad Edimburgo

  • OLD TOWN

La prima cosa che ti consiglio di fare è perderti tra le stradine dell’Old Town, con il sottofondo della musica che i suonatori di cornamuse ti regaleranno, facendoti assaporare un po’ di cultura scozzese.

Essa è la parte più antica di Edimburgo, quella che, a mio parere, racchiude il cuore pulsante della città; un saliscendi continuo di vicoli che nascondono degli angoletti dotati di una vista panoramica.

Fotografa la St. Giles Cathedral, edificata nel 1124 e principale luogo di culto di Edimburgo, poi cammina lungo il Royal Mile, partendo dal Castello di Edimburgo fino al Palazzo di Holyrood (o viceversa).

Non farti scappare Victoria Street, una delle strade più famose di Edimburgo, fonte di ispirazione per J.K. Rowling per la saga di Harry Potter (nel libro/film Victoria Street è Diagon Alley)

Cammina lungo la George IV Bridge per vedere il bar, l’Elephant House Cafè, ove J.K. Rowling ha scritto il primo libro della saga.  (Io l’ho potuto guardare solo da fuori perchè un’onda di turisti mi travolse!)

Prosegui sulla strada e fermati davanti alla statua di Greyfriars Bobby (forse la statua più fotografata di Edimburgo).

  • Ma chi è Greyfriars Bobby? Era uno skye terrier che conquistò il cuore della popolazione nella seconda metà del XIX secolo, tanto che nel 1963 divenne un film Disney. La storia narra di questo canino che rimase a vegliare la tomba del suo padrone dal 1858 al 1872. Amore puro!

Concludi poi la visita nell’Old Town a Grassmarket: fulcro di questo quartiere, sede di un mercato di bestiame dal XV secolo fino all’inizio del XX secolo, ora divenuto il luogo di ritrovo preferito dai giovani, ricco di bar e pub.

~ ~ ~ ~ ~

  • CASTELLO DI EDIMBURGO

L’imponente fortezza sorge su un antica roccia vulcanica e le sue origini vengono indicate intorno al 1130 d.C..

I primi a risiedervi furono il Re Malcom Canmore e la Regina Margherita nel XI secolo.

Lo chiamerei il Castello degli assedi: attaccato, conquistato, perso e riconquistato per anni, ma mai crollato! Neanche durante le guerre mondiali. 

Al suo interno potrai visitare:

1) il Royal Palace: eretto tra il XV ed il XVI secolo, al suo interno troverai una stanza super blindata ove sono custoditi i Gioielli della Corona (la spada cerimoniale, la corona, lo scettro e la “Scone of Destiny”);

2) il Museo Nazionale della Guerra: museo che illustra la storia militare scozzese;

3) lo Scottish National War Memorial: il monumento nazionale scozzese ai caduti;

4) le prigioni;

5) la St. Margaret’s Chapel: l’edificio più antico di Edimburgo, eretto probabilmente intorno al 1130 dai figli della Regina Margherita Re Alessandro I e Davide I in memoria della stessa;

6) i Royal Apartments, ove è presente la camera da letto in cui Maria Stuart diede alla luce il figlio Giacomo;

7) il Mons Meg: un enorme cannone che prende il nome dalla città (Mons) dove venne costruito nel 1449.

Se alle 13.00 sentirai uno sparo che rimbomba per tutto il Castello e per tutta la città, non ti spaventare! E’ il “one o’clock gun”, il colpo di cannone che tutti i giorni (tranne la domenica, il giorno di Natale ed il venerdì Santo) dal 1846, viene sparato alle 13.00 per segnalare l’orario alle navi che attraccano al porto.

CONSIGLIO: Ogni anno ad agosto all’interno delle mura del Castello, si svolge uno spettacolo molto suggestivo: la Edinburgh Military Tattoo. Un mix di musica, balli, marce, folklore con centinaia di bande militari provenienti da tutto il mondo. Lo spettacolo si conclude con magnifici fuochi d’artificio. Se hai la possibilità, quella che purtroppo io non ho avuto, secondo me vale la pena di andarlo a vedere.

~ ~ ~ ~ ~

  • PALAZZO DI HOLYROO

Fondato da Davide I nel 1128, è stato adibito a residenza dei Sovrani di Scozia dal XVI secolo.

E’ la residenza ufficiale della famiglia reale in Scozia, usata principalmente una settimana l’anno per impegni di Stato.

Il palazzo è famoso soprattutto per essere stato la dimora principale della Regina Maria Stuart nel XVI secolo.

Al suo interno potrai vedere la camera da letto di Maria, ove Lord Darnley la fece rinchiudere mentre era incinta ed ove venne brutalmente ucciso il suo fedele segretario ed amico Rizzio (nella camera troverai una targhetta affissa al muro nella parte dove è avvenuto l’omicidio e non solo: guarda sul pavimento.. troverai una macchia rossa che potrebbe essere proprio il sangue di Rizzio).

Un secolo dopo Carlo II lo trasformò in uno dei palazzi più apprezzati e suntuosi della Scozia.

La visita comprende gli appartamenti reali, la sala del trono, la stanza da letto del Re (oggi ancora in uso) la Torre, dove si trovano gli appartamenti di Maria Stuart, e culminerà nella Great Gallery, una delle sale più grandi del palazzo, che contiene i ritratti di 96 membri della dinastia reale, che la Regina Elisabetta utilizza per le visite ufficiali.

Sull’esterno invece è imperdibile la visita alla Holyrood Abbey, ove gran parte delle rovine risale al XII e XIII secolo.

(le informazioni, i prezzi e gli orari del Castello di Edimburgo e del Palazzo di Holyroodhouse li troverai qui)

~ ~ ~ ~ ~

  • NEW TOWN

Anche la parte nuova della città ha molto da offrire, soprattutto se sei amante dello shopping come me!

La via principale è Princes Street, che taglia di netto la Old Town e la New Town, che non è solo una delle vie dello shopping: ogni passo che farai, da qualsiasi lato guarderai, questa via ti regalerà un panorama speciale.

Lungo Princes Street sorgono i Giardini di Princes Street, lo Scott Monument e la Scottish National Gallery.

~ ~ ~ ~ ~

  • CALTON HILL

E’ senza dubbio il mio posto preferito ed Edimburgo. Sarà perché amo i punti panoramici, ma d’altronde dove potresti vedere meglio una città se non dall’alto?

Questa collina la troverai nella parte più orientale di Princes Street e la potrai raggiungere a piedi dalla Old Town.

Viene nominata l’Atene del Nord, perché diversi monumenti ricordano la città greca. Tra questi ci sono:

– il Monumento Nazionale di Scozia (progettato per rendere onore ai caduti delle Guerre Napoleoniche) 

– l’Osservatorio (la cui funzione originale era di fornire ai naviganti l’ora astronomica esatta)

– il Monumento a Nelson (realizzato per commemorare la vittoria dell’ammiraglio Nelson a Trafalgar nel 1805)

~ ~ ~ ~ ~

  • DEAN VILLAGE

Questo piccolo quartiere mi ha fatto dimenticare per un po’ di essere all’interno di una grande città e catapultare in un’altra dimensione, in un’altra epoca.

E’ un piccolo angolo di mondo, molto romantico e caratteristico che ti consiglio assolutamente di vedere.. 

E’ un po’ distaccato dal centro città, da Calton Hill, camminando lungo Princes Street, ci impiegherai circa una mezz’oretta, ma ne vale la pena!

Come muoversi in città

Il miglior modo per vedere la città è a piedi: le attrazioni sono tutte ben “raggruppate” ed anche se sei un po’ sfaticat*, credimi che non ti accorgerai dei chilometri che stai facendo.

Io macinavo circa 13-14 km al giorno.

Per le distanze un po’ più lunghe (soprattutto se alloggi lontano dal centro), ti consiglio di spostarti in autobus: la rete trasporti di Edimburgo è molto efficiente e copre tutto il territorio, anche se non ha una sua metropolitana. 

Il costo è di circa 1,70 £ a tratta, mentre se fai il giornaliero è di 4,00 £ (preparati le monete! Ti serviranno..)

Scarica l’app Lothian (disponibile sia per iOS che per Android) è ben fatta e ti indica tutti i percorsi e gli orari di ogni linea. 

Per lo spostamento invece da e per l’aeroporto, se non hai la macchina, ci sono varie opzioni (ovviamente devi valutare tu quella che ti conviene di più, soprattutto in base a dove alloggerai):

– bus Skylink e bus-navetta AirLink (entrambi £ 4.50 a tratta e £ 7.50 A&R);

– taxi: a mio avviso sono meno cari dei taxi italiani e ti converrà prenderlo soprattutto se siete in 3-4 persone (io ho fatto il tragitto, circa 6 km – 20 minuti, tra aeroporto ed appartamento dove alloggiavo con 15 £ – tariffa notturna dall’aeroporto)

– Tram (£ 6,00 a tratta e £ 8.50 A&R).

Dove fare shopping

Considerando che dovevo mantenermi nei 10 kg di bagaglio a mano imposti dalla Ryanair, non ho fatto molto shopping. O meglio, ho cercato di salvare lo spazio per i souvenir che avrei comprato.

Ci sono migliaia di negozietti che vendono ogni cosa possibile immaginabile in tartan (sciarpe, calzini, kilt, vestiti, maglioni, ecc.), oltre al Whisky. Non mi sento di consigliartene uno in particolare perché la città ne è piena, ma ti voglio consigliare di fare un salto (anche solo per guardare) al negozio più famoso di tutta Edimburgo: il “Tartan Weaving Mill and Exhibition” sul Royal Mile, vicino all’entrata del castello. E’ enorme, ci puoi trovare di tutto ed i prezzi sono piuttosto onesti.

Se sei amante di Harry Potter, non perderti questi due magici negozietti in Victoria Street: The Boy WizardDiagon House.

Per quanto riguarda lo shopping “normale”, in Princes Street troverai tutte le catene dei marchi più conosciuti nel mondo (Primark, H&M, Zara, ecc.).

Per lo shopping più lussuoso dovrai andare a Multrees Walk.

Generalmente i negozi in città aprono intorno alle 9.00 e chiudono tra le 18.00 e le 19.00.

Dove mangiare

Edimburgo è piena di cafè, pub e ristoranti, nonché di fast food. In tutte le zone c’è l’imbarazzo della scelta, anche se, se vai in pieno Fringe Festival, troverai molte code fuori.

Conclusioni

Edimburgo è davvero una città ricca di attrazioni e luoghi da esplorare. Credo che sia una di quelle città che accontentino un po’ tutti i gusti.

E’ moderna ed antica allo stesso tempo. E questo penso sia il suo punto forte, o almeno è ciò che è piaciuto a me.

2 giorni sono sufficienti? Si e no. Se hai tempo ti consiglierei di starci almeno 3-4 giorni, per poterla vedere con più calma e più a fondo.

Io, infatti, come hai potuto vedere sopra, ho dovuto selezionare determinate cose da vedere (le principali) perché tutte non ci sarebbero rientrate. E’ stato un tour de force già così.

___________________________

Spero di averti dato tutte le informazioni e le curiosità necessarie per un bel soggiorno ad Edimburgo. Se, però, hai qualche dubbio o qualche altra domanda, scrivimi sotto nei commenti oppure mandami una e-maiol, sarò contenta di aiutarti :-).

A presto con il prossimo articolo ….. Non te lo perdere! Parlerò dell’Isola di Skye 🙂

EuropeItinerarioScozia

Road to Scotland: pianificazione Itinerario 10 giorni on the road

IMG_5793

Partiamo con la prima fase.. quella che mi da la carica e che mi entusiasma di più.. Creare e pianificare il viaggio!

Organizzazione

Ci sono talmente tante cose da fare e da vedere in Scozia che non è stato facile selezionarle, tuttavia per questo primo viaggio (primo perché spero di tornarci il prima possibile.. ci ho lasciato un pezzo del mio cuore!) ho deciso di fare le tappe principali, le più “turistiche”..

10 giorni sono sufficienti? Si se vuoi vedere le attrazioni principali.. e No se vuoi avere una più ampia “esperienza” in questo bellissimo paese e se vorrai fare la famosa North Coast 500 (che io sicuramente farò quando tornerò in Scozia).

Ad ogni modo ti dico, anche senza fare la North Coast 500, se avessi potuto, io ci sarei stata almeno 2 settimane, così che avrei evitato di rinunciare ad alcune tappe che avrei voluto fare e mi sarei goduta senz’altro di più i paesaggi che la Scozia ha da offrire.

Primi passi

Per aiutarmi nella prima parte dell’organizzazione (costruire l’itinerario) mi sono affidata alla mia fedelissima guida, ai blog ed a google maps !

Ho stilato una lista di città, luoghi ed attrazioni che avrei voluto vedere, per sapere anche quanti giorni mi sarebbero serviti e poi con Google Maps ho creato il percorso, tenendo in considerazione un fattore importante: non volevo fare tratte troppo lunghe, sia per motivi di stanchezza (e, quindi, di sicurezza perché avrei dovuto guidare solo io), sia perché avrei dovuto guidare su strade sconosciute, dal lato “sbagliato” della strada e sapevo già che sarei stata in tensione per tutto il tragitto..

Ti consiglierei di fare la stessa cosa, anche perché ti godi meglio tutto!

Dopo aver stabilito (in linea di massima) il tempo di cui necessitavo per ogni meta, considerando che avrei avuto 10 giorni a disposizione sono passata alla prenotazione di tutto.

Volo, alloggi, auto

Decisi i giorni di viaggio ed i luoghi in cui mi sarei fermata, dopo aver consultato Sky Scanner per vedere sia il giorno in cui mi sarebbe più convenuto partire, ho prenotato il volo Pisa-Edimburgo con Ryanair, pagando circa 115,00 € solo andata (dopo Edimburgo dovevo andare a Dublino) e gli alloggi su AirBnB.

Ho scelto AirBnB perché è risultata l’opzione più economica per le mie esigenze.

Ho prenotato tutte stanze singole in appartamenti, con risparmio di circa il 30-40% rispetto agli hotel che avevo visto su Booking (non sono amante degli ostelli, perciò li avevo esclusi a priori), pagando circa 340,00 € per 5 alloggi (quindi 170 € a testa perché eravamo in due). Super cheap! .

Sono contenta di aver scelto questa opzione, non solo per il risparmio, ma anche perché stare in un appartamento in zone non turistiche mi ha fatto sentire una persona del posto.. è una bella sensazione!

(Se vuoi sapere presso quali abitazioni ho alloggiato, scrivimi o lascia un commento.. ti darò tutte le informazioni in privato, onde evitare problemi di privacy).

✧ ✧ ✧ ✧ ✧

Dopo volo ed alloggio mancava la terza cosa fondamentale per un viaggio on the road coi fiocchi, quella cosa che mi avrebbe portato tra i bellissimi paesaggi scozzesi.. la macchina!

Per il noleggio, dopo varie ricerche per trovare il prezzo più vantaggioso, mi sono affidata a Goldcar.

Volevo evitare il blocco delle somme su carta di credito per il deposito e la franchigia sia perché erano parecchi soldi e non mi fidavo, sia perché non ho una tale disponibilità sulla carta di credito.

La maggior parte delle compagnie di noleggio inglesi trattiene 1000 sterline per il deposito ed altre 1000 per la franchigia, quindi fai attenzione quando devi prenotare l’auto… (leggi tutto nel dettaglio, su alcuni siti non viene specificato.. le fregature purtroppo sono sempre dietro l’angolo).

Con Goldcar ho evitato questo, scegliendo l’opzione “Copertura Super Relax” pagando £ 285,00 (circa 320,00 €) per 10 giorni di noleggio, dove era tutto incluso e l’unica somma trattenuta era la “garanzia sul carburante” (circa 87,00 €), ovvero la somma che prelevano se non viene riportata l’auto con il pieno. 

Nonostante avessi letto tante recensioni negative su Trustpilot, mi sono trovata molto bene, non ho avuto problemi (anzi uno piccolino iniziale si, ma risolto subito.. problema di cui parlerò nel diario di viaggio)…

Itinerario

Come detto nella premessa, ho studiato l’itinerario per diversi mesi (ho iniziato ad aprile ed ho finito a luglio), prima che diventasse definitivo.

Non ti spaventare! Magari tu ci metterai meno perché avrai già le idee chiare su ciò che vuoi vedere, spero anche con il mio aiuto 😉 !

Io non le avevo. La Scozia per me era un paese del tutto sconosciuto e solo durante la pianificazione del viaggio ho imparato a conoscerla.

Inutile dire che è stato subito amore a “primo libro” ed a “prime foto“.. (sto scrivendo con gli occhi a cuoricino *-*)

Forse è anche per questo che amo così tanto organizzare un viaggio: ogni volta mi si apre un mondo che fino a poco prima non conoscevo e mi catapulto in quello che da lì a poco andrò a vedere.. 

✧ ✧ ✧ ✧ ✧

Entriamo nel dettaglio.

Questo è l’itinerario che ho fatto (con km, miglia e tempo di tragitto per darti l’idea delle distanze), anche se, in realtà, non era quello che avevo costruito inizialmente.

Un po’ per il maltempo, un po’ per il tempo mancante, ho dovuto rinunciare ad alcune tappe.

1°-2°- -3°ggEdimburgo (Palazzo di Holyroodhouse, Castello di Edimburgo, Old Town, New Town, Calton Hill)
4° ggCastello di Alnwick A&R da Edimburgo (175 miglia, 280 km, 3 h e 30 min)
5° ggFalkland, St. Andrews, Castello di Dunnottar, Aberdeen, dove abbiamo pernottato (140 miglia, 225 km, 3 h e 20 min)
6 ° ggAberdeen, Elgin, Culloden, Loch Ness-Urquhart Castle, Inverness, dove abbiamo pernottato (140 miglia, 225 km, 3 h e 40 min)
7° ggInverness, Torridon, Applecross (passando dalla Bealach na Ba road) e Plockton, dove abbiamo pernottato (130 miglia, 210 km, 3 h e 50 min)
8° ggIsola di Skye: Sligachan Bridge, Portree, Old Man of Storr, Kilt Rock and Mealt Falls, Fairy Glen, Dunvengan Castle, Neist Point Light House; ritorno a Plockton dove abbiamo alloggiato (175 miglia, 280 km, 5 h)
9° ggEilean Donan Castle, Glenfinnan, Fort William, St. Conan’s Kirk, Castle Stalker, Kilchurn Castle, Doune Castle, Falkirk, dove abbiamo pernottato (280 miglia, 450 km, 7 h)
10°ggFalkirk e partenza per Dublino a metà giornata

Circa 1700 km di strada, 120,00 € di benzina, che farei e rifarei altre centomila volte!

✧ ✧ ✧ ✧ ✧

Queste sono le cose che, purtroppo, avevo programmato ma che non sono riuscita a vedere o a fare:

  • andare alla Rosslyn Chapel, curiosa di vedere dov’era stato girato Il Codice Da Vinci;
  • fare trekking nel Quiraing (per mancanza di tempo materiale);
  • vedere il Faro di Nest Point (la pioggia ed il vento erano talmente forti che non era consigliato fare il percorso), l’ho visto solo da lontano;
  • nella penultima giornata non son potuta passare tra le valli e montagne di Glencoe: c’era una pioggia talmente battente, oltre alla nebbia, che non si vedeva la strada;
  • vedere Stirling ed il suo castello.

In base alla mia esperienza, ti consiglio di tenere in considerazione delle mete “tappabuchi“, perché tra il tempo incerto e il tempo che potrai “perdere” in alcuni posti, almeno hai già l’alternativa.

Attrazioni

Tra le attrazioni che ti consiglio di non perdere (sperando che tu abbia il tempo di farle tutte senza gli intoppi che ho avuto io; intoppi che mi hanno impedito di vedere due di queste attrazioni principali) ci sono queste che ti indico nel dettaglio con i relativi orari e costi di d’ingresso:

AttrazioneOrari di apertura e chiusuraCosto biglietto ingresso Sito web per comprare il ticket d’ingresso
Alnwick Castle (non si trova Scozia ma è vicino a Edimburgo)10.00-17.30 (27 Mar-25 Ott)£ 18,50https://www.alnwickcastle.com
Palace of Holyroodhouse (Edimburgo)9.30-16.30 (Marzo-Nov)
9.30-18.00 (Apr-Ott)
£ 16,50https://www.rct.uk/visit/palace-of-holyroodhouse
Castello di Edimburgo9.30-18.00 (Apr – Sett) 
9.30-17.00 (Ott – Mar)
£ 17,50https://tickets.historic-scotland.gov.uk/webstore/shop/ViewItems.aspx?CG=TKTS&C=GA#428279
Rosslyn ChapelLun-Sab 9.30-17.00 (Gen-Mag)
Lun-Sab 9.30-18 (Lug-Ago)
Lun-Sab 9.30-17.00 (Sett-Dic.)
Dom 12.00-16.45 (tutto l’anno)
£ 9,00https://www.rosslynchapel.com
St. Andrews Cathedral 9.30- 17.30 (Apr-Sett)
10.00-16:00 (Ott-Mar)
Gratis l’ingresso alle rovine, invece per salire sulla torre si paga £ 6,00https://www.historicenvironment.scot/visit-a-place/places/st-andrews-cathedral/
Dunnottar Castle9.00 – 17.30 (Apr-Sett)
10.00 – 16.30 (1-26 Ott e 1-31Mar)
10.00 – 15.00 (27 Ott–9 Nov e 19 Gen-1 Feb)
10.00 – 14.30 (10 Nov-18 Gen)
10.00 – 15.30 (2-15 Feb)
10.00 – 16.00 (16-29 Feb)
£ 7,00
(io non sono entrata dentro, perciò non ho pagato alcun biglietto)
https://www.dunnottarcastle.co.uk/getting-here/
Culloden Battefield Visitor Centre10.00-16.00 (3 Gen-29 Feb, 1 Nov-23 Dic e 27-30 Dic)
9.00-18.00 (1 Mar-31 Mag, 1-30 Sett)
9.00-19.00 (1 Lug-31
Ago)
9.00-17.00 (1-31 Ott)
£ 11,00 (visita interattiva con audioguida, mentre l’accesso solamente esterno è gratuito)https://www.nts.org.uk/visit/places/culloden
Urquhart Castle9.30-18.00 (Apr-Mag-Sett)
9.30-20.00 (Giu-Ago)
9.30-17.00 (Ott)
9.30-16.30 (Nov-Mar)
£ 12,00https://www.historicenvironment.scot/visit-a-place/places/urquhart-castle/
Eilean Donan Castle10.00-16.00 (1 Feb-28 Mar)
10.00-18.00 (29 Mar-26 Ott)
10.00-16.00 (27 Ott-30 Dic)
£ 10,00https://www.eileandonancastle.com
West Highland MuseumLun-Sab 10.00-16.00 (Gen-Apr)
Lun-Sab 10.00-17.00 (Mag-Set)
Lun-Sab 10.00-16.00 (Ott-Dic)
Domenica: 11.00-15.00 (solo Lug-Ago)
Gratis (se vuoi vedere un po’ della storia delle Highlands e dei Giacobiti ti consiglio questo piccolo museo)http://www.westhighlandmuseum.org.uk
Stirling Castle9.30-18.00 (Apr-Sett)
9.30-17.00 (Ott-Mar)
£ 16,00https://www.stirlingcastle.scot

Tieni in considerazione che per ogni attrazione l’ultimo ingresso è entro 30-45 min prima dell’orario di chiusura. Quindi fai attenzione e consulta i siti web prima di rischiare di non fare in tempo ad entrare.

Consigli extra

CONSIGLIO 1: Prenota tutti gli ingressi ai castelli, palazzi, ecc. tramite internet (attraverso i siti che ti ho postato), come ho fatto io. Ti eviterai molte code e di conseguenza risparmierai tempo.

Questo vale soprattutto per la visita al Castello di Edimburgo, dove ci vanno milioni di persone al giorno.

CONSIGLIO 2: Esiste un Pass che potrebbe essere conveniente se tu vorrai vedere più attrazioni: l’ “Explorer Pass” .

Lo puoi acquistare su GetYourGuide scegliendo per quanti giorni ne hai bisogno: 3 (£ 26,50 nella stagione invernale ed £ 33,00 nella stagione estiva), 7 (£ 32,00 nella stagione invernale e £ 40,00 nella stagione estiva) o 14 (£ 36,00 nella stagione invernale e £ 45,00 nella stagione estiva). Attenzione però: i giorni di utilizzo devono essere consecutivi.

Con Explorer Pass puoi vedere 78 attrazioni in tutta la Scozia e partecipare anche ad eventi diurni che si svolgono all’interna delle 78 attrazioni ed avrai uno sconto del 20% se vorrai comprare l’audioguida nel Castello di Edimburgo.

Io non l’ho acquistato perché ho visto solo 2 castelli e quindi non mi conveniva, ma se avessi avuto il tempo di vederli tutti o anche solo 4-5 sicuramente ne avrei approfittato.

Ti consiglio anche in questo caso di decidere prima quante attrazioni vorrai vedere e calcolare quanto spenderesti senza usufruire di questo Pass e quanto eventualmente potresti risparmiare se lo acquisti.

Considerazioni finali

La Scozia offre davvero di tutto per tutti i gusti (natura, castelli, città, arte, storia, mare, ecc).

Ogni itinerario non riuscirà mai a comprenderle tutte quante (ci vorrebbe minimo un mese di tempo, anzi nemmeno 1 mese basterebbe), sta a te decidere che tipo di tour vorrai fare e soprattutto su cosa vorrai concentrarti di più.

Spero di averti dato qualche spunto per aiutarti ad organizzare al meglio il tuo viaggio e di essere stata esaustiva, ma se avrai bisogno non esitare.. Lasciami un commento qui sotto oppure scrivimi una e-mail..

A presto.. 😉

error

Scrivimi e seguimi :-)