Tra grattacieli, parchi e musei di grande importanza internazionale, New York è una città a cui non manca veramente niente e Manhattan è il suo cuore pulsante.
Dalla 5th Avenue al Central Park passando sotto gli enormi grattacieli come quello dell’Empire State Building o del One World Trade Center, andremo oltreoceano alla scoperta della mia città preferita.
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Credo che ognuno di noi ha un posto (o più posti) che gli hanno rubato un pezzo di cuore.
Io attualmente ne ho due: la Scozia (di cui ti consiglio di leggere gli articoli, nel caso che te li fossi persi) e New York.
Ho girato abbastanza, ho visto posti bellissimi e città bellissime, ma se, quando mi fermo a pensare ad una meta o semplicemente mi metto a riguardare le foto ed i video di quel determinato luogo, mi batte forte il cuore e mi vengono i brividi, capisco immediatamente che quel posto mi ha colpito.
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Sin da piccola sognavo di vedere New York, grazie principalmente ai film e serie tv che vedevo; sogno che ho realizzato nel 2008 quando andai con i miei genitori.
Ma un viaggio a New York non mi è mai bastato, sognavo di tornarci quanto prima.. lo desideravo con tutta me stessa.. ed occasione volle che per due anni di seguito (nel 2014 e nel 2015) mi ritrovai di nuovo nella Grande Mela con la mia migliore amica.
Giusto per aggiungere un particolare che ti farà ancora più capire del mio amore spassionato per questa città: la mia tesina delle superiori fu sugli attentati dell’11 settembre 2001.
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Per una migliore lettura, ho preferito dividere in 3 articoli tutte le cose da vedere a New York (tutte riguardanti Manhattan ed un paio riguardanti Brooklyn), visto che sono veramente tante.
Intanto, però, ti elenco cosa troverai in questi 3 articoli:
- ATTRAZIONI (articolo 1):
- Statua della Libertà
- Ellis Island
- 5th Avenue
- Empire State Building
- New York Public Library
- St. Patrick’s Cathedral
- Rockefeller Center
- Top of the Rock
- Times Square
- World Trade Center e One World Observatory
- Brooklyn Bridge
- Chrysler Building
- Grand Central Station
- Palazzo dell’ONU
- Columbus Circle
- MUSEI (articolo 2):
- Metropolitan Museum of Art
- American Museum of Natural History
- MoMA – Museum of Modern Art
- National September 11 Memorial & Museum
- Madame Tussauds
- Ripley’s Believe It or Not!
- PARCHI (articolo 3):
- Central Park
- Madison Square Park
- Bryant Park
- Washington Square Park
- Battery Park
- Brooklyn Bridge Park
- Brooklyn Botanic Garden
- East River Esplanade
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Direi che, fatte le dovute premesse e precisazioni, possiamo partire.
Statua della Libertà – Liberty Island
La Statua della Libertà non è solo uno dei simboli di New York, ma è il simbolo degli Stati Uniti d’America.
Ogni immigrato che arrivava negli Stati Uniti via mare la prima cosa che vedeva era lei, Lady Liberty.
Donata dai francesi in occasione del centenario dall’Indipendenza Americana ed inaugurata nel 1886, la Statua della Libertà, è uno dei monumenti più conosciuti ed importanti al mondo.
Fu realizzata in rame ed acciaio dal francese Frédéric Auguste Bartholdi, con la collaborazione di Gustave Eiffel (il creatore della Torre Eiffel di Parigi), che progettò gli interni in acciaio.
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L’opera raffigura una donna con una lunga toga che in una mano sorregge una fiaccola (simbolo del fuoco eterno della libertà) placcata in oro 24 carati, nell’altra mano tiene una tavola recante la data, in numeri romani, del giorno dell’Indipendenza americana (il 4 luglio 1776).
Ai piedi ci sono delle catene spezzate (simbolo della liberazione dal potere del sovrano) e in testa vi è una grande corona, le cui sette punte rappresentano i 7 mari e, in origine, i 7 continenti e le 25 finestre rappresentano i raggi del paradiso.
Curiosità:
- il suo nome completo è “Liberty Enlightening the World”, ossia “La libertà che illumina il mondo”;
- la figura femminile rappresentata è la Dea romana “Libertas”;
- la prima parte realizzata fu il braccio che impugna la fiaccola;
- con i suoi 93 metri d’altezza, risulta visibile fino a 40 chilometri di distanza;
- il colore originario della statua era marrone, in quando essa è costituita da circa 30 tonnellate di rame. A causa dell’ossidazione, il colore è cambiato, diventando verde;
- si dice che ogni anno venga colpita da oltre 600 fulmini;
- tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 la Statua fungeva da faro;
- nel 1984, dopo la sua ristrutturazione, la Statua divenne Patrimonio dell’Umanità;
- fino al 1916 si poteva arrivare fino alla fiaccola, ove è presente una terrazza, poi chiusa per motivi di sicurezza.
Informazioni per la visita:
Per visitare la Statua della Libertà occorre prendere un battello a Battery Park, in Lower Manhattan.
Ce ne sono diversi che fanno il servizio, perciò ti consiglio di scegliere quello che più ti conviene, anche per le combinazioni che offrono (la migliore per me è quella che ti permette di visitare Liberty Island ed Ellis Island).
Il prezzo del biglietto del traghetto (A&R) è di circa 30 $.
Se, però, non ti interessa scendere e visitare le due isole, ma vuoi semplicemente fotografare la Statua della Libertà, ci sono anche le “crociere panoramiche“, che ti faranno fare un giro intorno.
Il costo di queste si aggira intorno ai 14-20 $ a seconda della Compagnia.
All’imbarco ci sono controlli abbastanza severi prima di imbarcarsi, simili a quelli in aeroporto. Abbi pazienza.
La visita al museo della Statua è gratuita, mentre se vorrai accedere alla Corona, occorrerà acquistare il biglietto online molti mesi in anticipo, in quanto i posti sono limitatissimi (mi pare che il costo sia irrisorio, circa 3 $ in più). Idem se vorrai accedere al Piedistallo.
Il Biglietto per Liberty Island ed Ellis Island è compreso nel New York CityPASS, nel New York Pass ed anche nell’Explorer Pass, di cui ti consiglio di visitare questo sito che approfondisce l’argomento e ti spiegherà nel minimo dettaglio ogni Pass e la differenza tra l’uno e l’altro per vedere quello che più di conviene.
Per maggiori dettagli, clicca qui.
Ellis Island
Ellis Island è una delle quaranta isole di New York.
Nel 1892 il Governo degli Stati Uniti istituì ivi il più grande centro di immigrazione d’America.
L’isola era il punto di ingresso, di controllo e di smistamento dei milioni di immigrati che entravano negli Stati Uniti alla ricerca del “sogno americano”.
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Dopo un lungo ed estenuante viaggio in mare, gli emigranti dovevano sottoporsi ad una visita medica, che comprendeva un controllo dello stato fisico e mentale, e ad un controllo legale in cui la persona doveva rispondere a numerose domande (da dove veniva, che lavoro faceva, cosa voleva fare negli USA, che studi ha fatto, ecc.).
Dopo aver effettato i controlli:
- se l’esito era positivo, gli emigranti venivano schedati in appositi registri e ricevevano il nulla osta per entrare nel Paese.
- se l’esito era negativo essi venivano sottoposti ad altri controlli più specifici;
- invece, in caso di presenza di malattie, la persona veniva immediatamente respinta e rimandata nel paese d’origine.
L’ingresso non fu concesso per ragioni sanitarie (o per altri motivi che potevano rendere la persona inabile al lavoro) a circa il 2% degli immigrati.
Per questa piccola percentuale Ellis Island fu soprannominata l’Isola delle Lacrime.
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Nel 1990 venne istituito il Museo dell’Immigrazione di Ellis Island e l’isola fu aperta al pubblico.
Il museo contiene le testimonianze dei dodici milioni di immigrati provenienti da tutto il mondo, passati dal 1892 fino al 1954 (anno in cui Ellis Island cessò la sua funzione), attraverso fotografie e cimeli di famiglia.
Curiosità:
- prima del 1892 Ellis Island era una stazione per il commercio di pellicce e di allevamento per i nativi che cercavano di raccogliere molluschi freschi e ostriche;
- precedentemente, già oltre 8 milioni di persone erano transitate per il Castle Garden Immigration Depot, in Lower Manhattan;
- i passeggeri più facoltosi avevano il vantaggio di sottoporsi all’ispezione medica e legale direttamente a bordo della nave, mentre i passeggeri di terza e quarta classe erano costretti a stanziare sul molo ed a passare lunghe ore sotto le intemperie;
- ogni persona a cui veniva diagnosticato un problema fisico o psicologico veniva contrassegnata con un simbolo disegnato sulla schiena, ad esempio:
- H per i malati di cuore;
- CT per il tracoma (infiammazione all’occhio molto diffusa in quel periodo e molto contagiosa);
- K per ernia;
- X per malattia mentale;
- per l’alto tasso di migrazione, dal 1917 fu introdotto un test d’alfabetismo che obbligava gli immigranti a saper leggere e scrivere;
- successivamente, sempre a causa dell’elevato tasso di migrazione, venne introdotta la “Chinese Exclusion Act”, una legge che limitava la presenza di immigrati asiatici;
- durante la seconda guerra mondiale e fino al 1954 Ellis Island diventò un centro di detenzione e fu usata per trattenere i detenuti di origine giapponese, italiana e tedesca.
Informazioni per la visita:
Ellis Island si può raggiungere con un battello che parte ogni 40 minuti da Battery Park e si ferma prima alla Statua della Libertà (ho spiegato tutto più dettagliatamente nel capitolo sopra).
La visita al museo è inclusa del biglietto.
Per maggiori dettagli, clicca qui.
5th Avenue
La Quinta Strada è l’arteria principale e la via più famosa di tutta New York City.
Ivi si trovano parte delle attrazioni più celebri di Manhattan (l’Empire State Building, la New York Public Library, il Rockefeller Center, la Trump Tower, la St. Patrick’s Cathedral ed il Plaza Hotel), negozi di lusso (Prada, Gucci, Armani, Luis Vuitton, Cartier, Tiffany e tanti altri), edifici eleganti, musei (Metropolitan Art Museum ed il Guggenheim Museum) e piazze (Washington Square Park, da dove inizia la 5th Avenue, Madison Square Park, Bryant Park e Grand Army Plaza).
Il tutto si sviluppa lungo le sue 7 miglia che partono da Washington Square Park ed arrivano ad Harlem River, sulla 142° Strada.
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La 5th Avenue è rinomata principalmente per essere una delle vie dello shopping più importanti del mondo, insieme alla Oxford Street di Londra ed agli Champs-Élysèes di Parigi.
Ma non solo..
Il prestigio della Quinta Strada si deve anche agli altisonanti condomini ed immobili di prestigio che sono presenti ivi.
Infatti, possedere un immobile lungo questa strada ha sempre rappresentato il potere, la ricchezza, il successo e la fama. Il 90% degli immobili sono protetti da una legge speciale (la BCL) che consente ai membri del consiglio di decidere chi approvare e chi respingere.
E questo vale per quasi tutti i condomini di Manhattan, ad eccezione della Trump Tower, del 995 Fifth Avenue, del 400 Fifth Avenue, del 425 Fifth Avenue e di pochissimi altri, che hanno regole meno restrittive.
Curiosità:
- in origine la 5th Avenue era una via stretta, per lo più residenziale;
- nel 1906 è stato costruito da Benjamin Altam il primo edificio commerciale (un grande magazzino);
- il magazzino Lord & Taylor (la più antica catena di grandi magazzini di lusso, fondata nel 1826) si trova ancora sulla Fifth Avenue;
- la 5th Avenue viene “usata” per le tradizionali parate annuali della città di New York, tra cui la Macy’s Thanksgiving Day Parade.
Camminare per questa via è una delle cose più belle che potrai fare a New York, non sentirai nemmeno la fatica perchè tutto intorno a te ti catturerà.
Empire State Building
Le immagini di Manhattan sono principalmente dominate da un edificio, il grattacielo più conosciuto al mondo, uno dei simboli indiscussi di New York.
L’Empire State Building, con i suoi 103 piani e 443 metri d’altezza, è stato il grattacielo più alto al mondo fra il 1931 ed il 1973, anno in cui venne superato dalle Torri Gemelle del World Trade Center.
Tornò ad avere il primato in città dopo gli attentati terroristici dell’11 settembre 2001, ma solo fino al 2014, quando venne superato dal One World Trade Center.
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L’Empire si trova nel cuore della Midtown, all’angolo tra la 5th Avenue e la 34th Street.
E’ un edificio in stile art recò ed ospita uffici, studi televisivi e radiofonici di emittenti private, una filiale della Bank of America, alcuni negozi, un supermercato, ristoranti e caffetterie.
Ma ciò che cattura l’interesse di circa 4 milioni di turisti l’anno si trova all’86° piano ed al 102° piano: una spettacolare vista a 360 gradi su Manhattan.
L’Empire State Building, infatti, è uno dei tre osservatori di New York insieme al Top of the Rock e al One World Trade Center ed è il primo per anzianità.
Curiosità:
- il luogo dove sorge l’Empire nel XVIII era parte del terreno di una fattoria di proprietà di John Thompson. La famiglia Astor nel 1827 acquistò l’intera proprietà per costruirci la propria residenza;
- i discendenti degli Astor commutarono la proprietà nel primo grande albergo, il “Waldorf Astoria”, che poi venne chiuso e spostato al 301 di Park Avenue, l’attuale sede;
- l’edificio fu acquistato da un gruppo di imprenditori che formarono la Empire State Corporation e che dettero il via al progetto per la realizzazione del grattacielo;
- inizialmente il progetto prevedeva un palazzo di 80 piani, ma, per poter competere e superare il vicino Chrysler Building, in corso d’opera vennero aggiunti altri piani, per un totale di 103;
- il nome fu scelto in onore dello stato di New York, noto come Empire State;
- l’inaugurazione si tenne il 1° maggio 1931 in collegamento con la Casa Bianca, dalla quale l’allora Presidente degli Stati Uniti d’America, Herbert Hoover, accese l’illuminazione del grattacielo via radio. L’evento inaugurale culminò con un pranzo dall’ottantacinquesimo piano che venne ricordato come “il pranzo più alto del mondo”;
- l’edificio è passato alla storia non solo per essere stato il grattacielo più alto del mondo, ma anche per essere quello costruito più velocemente (in 14 mesi) ed il primo ad avere più di cento piani (2 primati che ancora detiene), divenendo presto uno dei simboli di New York e dell’America stessa;
- negli anni successivi all’inaugurazione venne realizzata una cappella ove era possibile sposarsi;
- la notorietà a livello internazionale arrivò con il celebre film King Kong;
- nel 1945 venne accidentalmente colpito da un velivolo della USAAF, che provocò la morte del pilota e di altre 13 persone;
- durante gli anni è stato protagonista di numerosi suicidi, l’ultimo nel 2010;
- l’impianto di illuminazione è formato da proiettori Led, programmati tramite computer, che scandiscono i maggiori eventi cittadini e mondiali.
Informazioni per la visita:
Come immaginerai, essendo una delle maggiori attrazioni di New York, il livello di affollamento è veramente alto. Il mio consiglio, che poi è un consiglio che rileggerai più volte, è quello di acquistare online il biglietto di ingresso.
I biglietti partono da 42 $ per gli adulti e 36 $ per i bambini. Ci sono diverse tipologie, dovrai semplicemente scegliere quale vuoi acquistare ed il giorno in cui vuoi andare.
L’ingresso è incluso in tutti i Pass di New York..
L’Empire è aperto tutti i giorni dalle 8:00 alle 2:00, con ultimo ingresso alle 01:15.
Per maggiori dettagli, clicca qui.
Consiglio:
Ti potrai godere la vista su Manhattan al calar del sole, quando le luci della città iniziano ad accendersi, e potrai rimanere fino a quando sarà buio.
Lo spettacolo è incredibile, anche perchè non dovrai rispettare un orario fisso, potrai starci quanto tempo vorrai.
Tieni presente che c’è sempre la coda da fare per salire, ma, tranquillo/a, in genere, scorre velocemente. Questo te lo dico così per darti modo di decidere l’orario d’ingresso.
New York Public Library
La NYPL è un grande sistema bibliotecario pubblico ed è la terza biblioteca più grande dell’America del Nord.
Essa comprende 87 succursali, tra cui 4 centri accademici ed una biblioteca per i non vedenti ed i diversamente abili.
La collezione conta oltre 50 milioni di volumi ed un gran numero di oggetti storici, tra cui la lettera originale in cui Colombo annunciò la scoperta dell’America (custodita nella sede centrale, nella 5th Avenue).
Parlando della sede centrale, fondata nel 1895 ed inaugurata nel 1916, l’edificio che la ospita è intitolato a Stephen A. Schwarzman, un filantropo ed un imprenditore americano che nel 2008 donò 100.000 dollari per l’espansione della Biblioteca.
Esso è diviso in diverse sezioni in cui potrai vedere le seguenti attrattive:
- al piano terreno si trova il Children’s Center, una sezione dedicata ai bambini, in cui è conservato il peluche originale Winnie the Pooh del 1921, appartenuto al figlio dello scrittore A. A. Milne;
- al primo piano ci sono varie sale tra cui:
- la DeWitt Wallace Periodical Room, dedicata ai periodici;
- la Dorot Jewish Division, dedicata alla religione ebraica e giudaica;
- la Lionel Pincus and Princess Firyal, contenente una delle più ricche collezioni di mappe al mondo, atlanti e libri geografici che vanno dal XXV al XIX secolo;
- la Irma and Paul Milstein Division of United States History, Local History and Genealogy, contenente circa 500.000 mila volumi e 400.000 fotografie sulla storia locale;
- al secondo piano si trova la Jill Kupin Rose Gallery, dedicata alla moglie dell’ex presidente della Biblioteca, che contiene una serie di oggetti, fotografie e video;
- al terzo piano ci sono varie sale di lettura, tra cui la Rose Main Reading Room.
Informazioni per la visita:
L’ingresso è gratuito.
La biblioteca è aperta il lunedì, il giovedì, il venerdì ed il sabato dalle 10:00 alle 18:00, il martedì ed il mercoledì dalle 10:00 alle 20:00, la domenica dalle 13:00 alle 17:00.
Per maggiori dettagli, clicca qui.
St. Patrick’s Cathedral
Circondata su tutti e 4 i lati da altissimi grattacieli ed in mezzo alla frenesia della Fifth Avenue, la Cattedrale di San Patrizio è il principale luogo di culto cattolico di New York ed è sede dell’arcidiocesi.
Costruita tra il 1853 ed il 1878 in stile neogotico, seguendo gli esempi delle cattedrali gotiche europee, la Cattedrale è la più grande chiesa cattolica neogotica degli Stati Uniti ed uno dei monumenti storici di New York.
Curiosità:
- la St. Patrick’s Cathedral sorge sul luogo dove vi era un orfanotrofio gestito da monaci trappisti francesi in esilio;
- la comunità cattolica era molto influente a New York, per la presenza di emigrati italiani ed irlandesi cattolici, motivo per il quale nacque la necessità di allargare la Chiesa di San Patrizio, che si trovava a Little Italy.
- l’arcivescovo Hughes (le cui spoglie e reliquie si trovano nella cripta, sotto l’altare maggiore) scelse la 5th Avenue, nonostante il parere contrario dell’arcidiocesi, in quanto non riteneva la 5th Avenue un luogo adatto perchè all’epoca si trovava lontana dal centro. L’arcivescovo, pero, era convinto che da lì a poco il cuore della città si sarebbe spostato proprio lì. Ed aveva ragione!
Informazioni per la visita:
L’ingresso alla chiesa è gratuito ed essa è aperta ogni giorno dalle 6:30 alle 20:45.
Per maggiori dettagli, clicca qui.
Rockefeller Center
Il Rockefeller Center, un complesso costituito da 19 edifici e costruito tra il 1930 ed il 1939 su commissione di una famiglia di ricchi banchieri (da cui prende il nome), è uno dei più grandi complessi privati al mondo.
Il terreno su cui posa era di proprietà della Columbia University, che ne rimase proprietaria fino al 1985, quando cedette definitivamente lo stesso per 400 milioni di dollari alla Rockefeller Group. Questo perchè, inizialmente, ossia nel 1928, il contratto prevedeva l’utilizzo del terreno da parte dei Rockefeller per 87 anni.
Diversi furono i proprietari che si susseguirono, a partire dalla fine degli anni ’80 fino al 2000, quando la compagnia Tishman Speyer (già proprietari, tra le altre cose, del Chrysler Building e del MetLife Building) acquistò i 14 edifici originari per 1,85 milioni di dollari.
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Tra le attrazioni del Rockefeller Center ci sono:
- il Top of the Rock, di cui parlerò nel prossimo capitolino;
- il Radio City Music Hall, uno degli edifici storici di New York ed uno dei primi ad essere costruiti nel complesso, ospita numerosi spettacoli (tra cui il Radio City Christmas Spectacular, uno degli eventi più attesi nel periodo natalizio) e concerti. All’epoca era il più sfarzoso e più grande teatro del mondo, in quanto aveva una capienza di 6000 spettatori. Se sei appassionato di storia della musica, un salto qui lo farei;
- Rockefeller Plaza, la piazza centrale del complesso, è una delle attrazioni più famose. Durante il periodo natalizio, è qui che vengono installati il grande albero di Natale e la pista di pattinaggio, situata sotto la statua di Prometeo;
- NBC Studio, gli Studios dove, fra le altre cose, vengono registrate le puntate del Tonight Show con Jimmy Fallon. Si possono visitare, scoprendo i dietro le quinte degli show più famosi della rete e vedendo gli scorci di New York utilizzati per film e serie TV.
Oltre a questo, il Rockefeller Center è un luogo per fare shopping. Ivi sono presenti:
- The Concourse, un centro commerciale sotterraneo;
- Lego Store, anche se non vuoi comprare nulla, rimarrai affascinato dalle costruzioni in lego presenti;
- Nintendo Store, non ha bisogno di presentazioni;
- Swarovski, ove è presente il Tree Topper, ossia la stella dell’Albero di Natale costituita da 3 milioni di cristalli Swarovski.
- ed altri negozi tipo Anthropologie, Banana Republic, Michael Kors, J. Crew, Christie’s.
Top of the Rock
Non tutti (forse) saranno d’accordo con me, ma, tra i tre osservatori (Top of the Rock, Empire State Building ed One World Observatory), il Top of the Rock è il migliore “osservatorio panoramico” della città ed il mio preferito.
Beh, in realtà non è solo il mio “osservatorio preferito”, ma anche il mio posto preferito in tutta Manhattan.
La vista sull’Empire State Building e Lower Manhattan, da una parte, e sul Central Park, dall’altra parte, lo rende unico.
L’osservatorio del Top of the Rock si trova al 70° piano del principale grattacielo del complesso del Rockefeller Center, ovvero il GE Building (ex RCA Building), ad un’altezza di circa 260 metri.
Come altri grattacieli di Manhattan, anche questo è in Art Decò, ma ha tre segni distintivi: l’enorme marchio illuminato GE (che sta per General Elettric), uno sfregio che raffigura la Sapienza e non ha la guglia, a differenza di altri edifici dello stesso stile.
Il GE Building, costruito a partire dal 1931 ed inaugurato nel 1933, prima era la sede di Radio Corporation of America, gestita dalla società General Elettric (GE), ora, invece, è sede della NBC Television.
Curiosità:
La famosissima fotografia Lunch atop a Skyscraper di Charls C. Ebbets (1932), che raffigura 11 operai seduti su una trave sospesa nel vuoto intenti a mangiare il loro panino, fu scattata proprio nel cantiere del Top of the Rock.
Informazioni per la visita:
Il Top of the Rock è una delle attrazioni più visitate di New York, perciò occorre organizzare la visita per tempo.
Come per tutte le attrazioni, i biglietti si possono acquistare online, scegliendo una delle opzioni che si vuole.
Il costo parte da 38 $ per gli adulti e 32 $ per i bambini. Durante l’acquisto occorre selezionare il giorno e l’ora. Se vorrai visitarlo nell’ora del tramonto, come ho fatto io, il costo aumenterà di 10 $ a biglietto.
L’ingresso è compreso in tutti i Pass.
Il Top of the Rock è aperto tutti i giorni dalle 8:30 alle 24:00.
La visita non ha limiti di tempo, quindi potrai goderti lo spettacolo che ti offre quanto vorrai, anche fino alla chiusura.
Per maggiori dettaglio, clicca qui.
Consiglio:
Come per l’Empire State Building, all’entrata troverai una coda per accedere agli ascensori che portano sulla terrazza. Se non vuoi perderti il tramonto, ti consiglio di recarti presso il Top of the Rock almeno un’oretta prima dell’ora del tramonto, tenendo presente che ci vogliono circa 20-30 minuti (in genere, come minimo) per salire su.
Times Square
Credo che ormai sia chiaro che New York è piena di luoghi simbolo, tutti decisamente importanti e tutti molto, molto famosi.. e questo è un altro!
Times Square è uno dei maggiori incroci di New York, ma ciò che la rende famosa a livello mondiale è la presenza degli enormi cartelloni pubblicitari luminosi ed animati.
Originariamente l’area era caratterizzata dalla campagna destinata alle coltivazioni e all’allevamento dei cavalli, ma, dopo una serie di passaggi di proprietà, all’inizio del Novecento l’area venne venduta ad aziende immobiliari e catene alberghiere.
Il nome Times Square nacque l’8 aprile 1904, quando l’editore del New York Times, Adolph S. Ochs, dopo aver spostato ivi la sede del giornale, convinse l’allora sindaco di New York, McClellal, a costruire una stazione della metropolitana (chiamata, per l’appunto, Times Square). Tre settimane dopo comparve il primo cartellone pubblicitario elettrificato.
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La città cresceva e Times Square si continuava a sviluppare sempre più, fino a diventare un centro culturale di eccellenza per gente facoltosa, grazie ai suoi teatri.
Ma la situazione cambiò drasticamente con l’arrivo della Grande Depressione degli anni ’30. L’ “incrocio del mondo” era considerato un luogo pericoloso, ove regnava la corruzione, la droga e la prostituzione.
Questo fino agli anni ’80, quando iniziò un vero e proprio boom dell’edilizia commerciale nella zona.
Times Square rinacque ed iniziò prendere le sembianze del luogo che conosciamo oggi.
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Questo luogo è un tripudio di teatri (in cui potrai vedere i più famosi spettacoli di Broadway, scegliendo tra i 40 teatri presenti), di negozi (aperti fino a mezzanotte), di ristoranti famosi (come l’Hard Rock Café, il Bubba Gump ed il Planet Hollywood), oltre che di aziende editoriali, finanziarie e media.
Times Square è un posto veramente unico al mondo, che ti travolge ed il miglior modo per goderti la sua frenesia è sederti sulla grande scalinata rossa e guardarti intorno.
É il luogo più caotico di New York, specialmente in un giorno dell’anno: il 31 dicembre centinaia di migliaia di persone si radunano sotto la grande sfera di cristallo (la Ball Drop) del One Times Square, che viene fatta scendere lungo un’asta del grattacielo e che scandisce il count-down per l’arrivo del nuovo anno.
Questa tradizione ebbe inizio il 31 dicembre 1907, ma fu sospesa soltanto durante la Guerra Mondiale, a causa delle restrizioni energetiche visto il periodo di guerra. La tradizione venne sostituita con l’osservazione di un minuto di silenzio dopo il dodicesimo rintocco di una campana.
Curiosità:
- Il 14 agosto 1945 in Times Square venne scattata la foto simbolo della fine della Seconda Guerra Mondiale: un marinaio che bacia l’infermiera per festeggiare la vittoria degli USA sul Giappone (fortuna volle che nell’agosto 2015 venne messa la statua in occasione dei 70 anni e ci fu un giorno di vari eventi legati a questo);
- i cartelloni pubblicitari sono un enorme business, basti pensare che l’insegna del NASDAQ, alta 7 piani per un totale di 36.6 metri d’altezza, è costata 37 milioni di dollari e il Nasdaq paga più di due milioni di dollari l’anno di affitto dello spazio dell’insegna;
- è famosa anche per i personaggi un po’ stravaganti che potrai incontrare, tra cui un gruppo di giovani ragazze latine in topless (ed esattamente con il seno nudo dipinto con i colori della bandiera americana), chiamate le Desnudas, che si aggirano racimolando mance da turisti che spesso chiedono di farsi fotografare con loro, e il Naked Cowboy, con indosso solo gli slip, un cappello e degli stivali da cowboy.
New World Trade Center e One World Observatory
Gli eventi tragici dell’11 settembre 2001 li conosciamo tutti, quindi, preferisco saltare il racconto perchè non vorrei appesantire l’articolo con informazioni già conosciute.
Ho visitato questo luogo la prima volta nel 2008, quando erano in corso i lavori (iniziati nel marzo del 2006, dopo anni di polemiche), dove ancora era visibile la devastazione di quest’area della città. Devastazione che lasciava molto amaro in bocca e molta tristezza.
Mi ricordo che vicino a Ground Zero si trovava (e si trova tutt’ora) una piccola chiesetta, la St. Paul’s Chapel, sopravvissuta all’11 settembre 2001.
In questa chiesa erano raccolti cartelloni, le foto delle vittime, messaggi d’affetto di familiari e di persone che passavano di lì, oggetti lasciati come dono, divise, caschi dei pompieri e dei soccorritori.
Un posto veramente emozionante, di cui ho un ricordo vivido, impresso nella mia mente.
Ora tutti questi oggetti sono stati portati nel National September 11 Museum, di cui parlerò nel secondo articolo (non perdertelo).
L’impatto che ho avuto quando sono tornata nel 2014 e nel 2015, è stato quasi shockante. L’incredibile cambiamento dell’area, la grandiosità delle opere realizzate e la rinascita di un luogo che era stato spazzato via, mi hanno letteralmente lasciato senza parole. E per una chiacchierona come me è veramente una cosa strana.
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Fino al giorno degli attentati, il World Trade Center era un complesso formato da sette edifici ed era famoso principalmente per i due grattacieli più alti al mondo, le Twin Towers (One World Trade Center, la Torre Nord, e Two World Trade Center, la Torre Sud).
Il crollo delle due Torri provocò anche la distruzione degli edifici vicini (il Three World Trade Center, il Four World Trade Center, il Five World Trade Center, il Six World Trade Center ed il Seven World Trade Center), che vennero abbattuti nei mesi successivi e poi tutti ricostruiti.
Il Seven World Trade Center fu il primo ad essere completato e riaprì nel 2006. Nel 2008 fu ricostruito il Four World Trade Center, inaugurato, poi, nel 2013.
Nel 2014 venne inaugurato l’edificio principale: il One World Trade Center, chiamato anche Freedom Tower in quanto i suoi 1776 piedi (ovvero 541 metri d’altezza) simbolicamente ricordano l’anno dell’Indipendenza degli Stati Uniti d’America.
La Freedom Tower ad oggi è il sesto grattacielo più alto al mondo.
Nel 2018 è stato inaugurato il Three World Trade Center, nel 2020 il Performing Arts Center e quest’anno saranno inaugurati il Two World Trade Center ed il Five World Trade Center in occasione del 20° anniversario dagli attentati terroristici.
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Oltre alla ricostruzione degli edifici del World Trade Center, sono stati costruiti anche un Memoriale ed un Museo sotterraneo dedicato agli attentati dell’11 settembre, il National September 11 Memorial & Museum, di cui ti parlerò, come detto poc’anzi, nel secondo articolo.
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Ritorniamo, però, a parlare dell’edificio principale, il One World Trade Center nel quale è presente il terzo osservatorio di New York: il One World Observatory, che si trova al 102° piano dell’edificio.
C’ho che differenzia sostanzialmente questo osservatorio rispetto agli altri non è solo l’altezza, ma l’esperienza interattiva che offre.
Il tutto comincia al Global Welcome Center ove un maxischermo ti darà il benvenuto in 10 lingue diverse e mostrerà la nazione da cui provieni.
Nella sala chiamata Voices c’è un’istallazione video che riprende 48 lavoratori che hanno contribuito alla costruzione. Nel successivo passaggio chiamato Foundations scoprirai la nascita di questo edificio.
Arriverà poi il momento di salire sugli Sky Pods, gli ascensori che in 47 secondi ad una velocità di quasi 40 km orari ti porteranno al 102° piano.
Durante la salita ti accompagnerà un video in time-laps del mutamento che New York ha avuto negli anni.
Appena arrivati al 102° piano, vedrai un video in 3D di un paio di minuti che ti anticipa ciò che da li a poco scoprirai. Il sipario si alza e … Manhattan ti sembrerà così piccola.
La visita continua ai piani 100 e 101, in cui troverai:
- lo Sky Pulse, una piattaforma circolare che mostra le strade di New York in tempo reale, in cui sembrerà di camminare sopra la città;
- il City Pulse, una sorta di guida turistica multimediale in cui vedrai il passato ed il presente di New York;
- un negozio di souvenir, bar e ristoranti.
La vista che avrai dall’Osservatorio è veramente qualcosa di impressionante.
Informazioni per la visita:
Il biglietto, come per gli altri osservatori, va acquistato online, ove dovrai selezionare il giorno e l’ora di ingresso.
Il costo parte da 43 $ (il biglietto con visita “standard”). Lo so, è piuttosto alto come prezzo e diciamo che tutta l’esperienza interattiva serve a giustificare un po’ tale costo.
Purtroppo non rientra in nessun Pass, almeno fino ad ora.
Il One World Observatory è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 22:00.
Per maggiori dettagli, clicca qui.
Brooklyn Bridge
Il ponte più famoso, un capolavoro di ingegneria.
Costruito tra il 1869 ed il 1883 su progetto dell’ingegnere John August Roebling, il Brooklyn Bridge per anni è stato il ponte sospeso più grande del mondo ed il primo ad essere costruito in acciaio.
La sua costruzione, però, non fu delle più rosee.
Infatti, nel corso dei lavori, persero la vita 27 persone, tra operai e progettisti, e la maggior parte morì per embolia gassosa, causata dalle immersioni nelle camere di scavo sottomarine.
Anche lo stesso Roebling morì nell’anno in cui iniziò la costruzione a causa di un incidente avvenuto durante l’attracco di un traghetto: la sua gamba rimase schiacciata tra la banchina e la chiglia.
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Il figlio, Washington Roebling, succedette al padre nella direzione dei lavori, ma anche lui fu vittima di un incidente: rimase parzialmente paralizzato per un’embolia gassosa.
Non potendo coordinare il progetto come doveva, venne aiutato dalla moglie, Emily Warrer Roebling, la prima che attraversò il Ponte il giorno del completamento dell’opera.
Il 24 maggio 1883 il Ponte di Brooklyn venne definitivamente aperto al transito.
Curiosità:
- La struttura iniziale era a 5 corsie: le 2 corsie esterne venivano usate per il passaggio delle carrozze, le 2 corsie intermedie per le cabine della teleferica e la corsia centrale per il passaggio dei pedoni (rimasta invariata tutt’oggi). Ora invece sono 6, 3 per il transito in direzione di Brooklyn, 3 in direzione di Manhattan.
- Tanti credevano che in poco tempo il ponte sarebbe crollato e per dimostrare che si sbagliavano, P.T. Barnum, un famoso circense, fece sfilare 21 elefanti lungo il Brooklyn Bridge.
Consigli
o:
La passeggiata sul ponte è un vero e proprio must per chi visita New York, la vista sulla città è semplicemente spettacolare, soprattutto se fatta al tramonto.
Io ho percorso il ponte una volta da Lower Manhattan a Brooklyn e ritorno (5 km circa), ed un’altra da Brooklyn a Lower Manhattan (2,5 km circa).
Non sono pochi lo so, soprattutto se come me camminerai 15 chilometri prima di percorrere il ponte, ma credimi, non te ne accorgerai nemmeno! E’ tutto così talmente bello che non sentirai la fatica.
Se non vuoi o non ti piace camminare molto, ti consiglio di arrivare con la Metro al Brooklyn Bridge Park, scattare qualche foto e poi percorrere il ponte. Altrimenti, puoi noleggiare una bici e fare il percorso pedalando.
Chrysler Building
Il Chrysler Building è uno dei grattacieli più belli di New York ed uno dei più conosciuti.
Costruito tra il 1929 ed il 1930 in stile art dèco per ospitare la casa automobilistica Chrysler, con i suoi 319 metri d’altezza è stato il grattacielo più alto del mondo fino al 1931 quando venne superato dall’Empire State Building.
La particolarità di questo grattacielo si deve all’idea di Walter Percy Chrysler, fondatore della casata automobilistica, che desiderava un edificio inconfondibile, mai visto prima.
Basti pensare che la sua facciata è formata da campate a tre archi e finestre triangolari che ricordano la forma dei radiatori delle auto d’epoca, i suoi angoli ricordano i tappi dei radiatori ed in alto è costituito da ornamenti che ricreano teste d’aquila e gargoyles.
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Anche l’interno è stato concepito come qualcosa di irreale e magico, caratterizzato da un magnifico atrio (nato per esporre le automobili e l’unico luogo visitabile del grattacielo) a pianta triangolare e da soffitti obliqui affrescati e pareti rivestite in marmo rosso.
Da qui si ha accesso ad 8 dei 32 ascensori che, con la loro velocità di 270 m/min, furono i più veloci del mondo per l’epoca.
Questi ascensori, la cui bellezza è strettamente legata agli affreschi presenti sul soffitto, conducono al 67º piano, da qui, ci sono ulteriori ascensori che arrivano fino al 71°, dove in origine c’era il principale punto di osservazione panoramica aperto al pubblico fino al 1945, e poi al 73º piano che è l’ultimo piano accessibile al pubblico.
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Il Chrysler Building ospita uffici ed esclusive residenze immobiliari, tra cui il grande appartamento di rappresentanza di Chrysler, che, originariamente, occupava gran parte del 69° e del 70°, con un ufficio, grandi sale con caminetti ed una palestra privata, oltre ad una propria abitazione personale collocata tra il 58º e il 60º piano.
Curiosità:
- il primo piano interrato dell’edificio è collegato direttamente ad una stazione metropolitana, ma in origine ospitava Hydrozone Water Bottling Unit, ovvero i locali dove l’acqua veniva filtrata, imbottigliata e consegnata ad esclusivo uso dei residenti e del Cloud Club, un ristorante e piano-bar esclusivo che aveva sede al 66°, 67° e 68° esimo piano del Chrysler Building;
- la guglia d’acciaio venne costruita al termine dei lavori per far sì che l’edificio vincesse la gara di altezza (su cui erano state fatte, peraltro, grosse scommesse);
- è stato definito il più bel grattacielo di New York dalla giuria americana del National Historic Landmark;
- negli anni si sono succeduti numerosi proprietari e dal 2019 le società immobiliari RFR Holding e Signa Holding hanno acquistato l’edificio con l’intenzione di ristrutturarlo e convertirlo parzialmente in albergo.
Grand Central Station
Forse troverai inusuale citare una stazione tra le attrazioni da non perdere in una città (salvo King’s Cross a Londra – se sei è appassionato di Harry Potter sai a cosa mi riferisco), ma la Grand Central è un posto da vedere. Credimi!
Inaugurata nel 1913, è la stazione ferroviaria più grande del mondo.
Ha 44 banchine e 67 binari collocati su due piani sottoterra (41 nel livello superiore e 26 in quello inferiore).
Il luogo principale è il Main Concourse, il grande atrio con l’orologio d’oro a quattro facce (dal valore che si aggira tra i 10 ed i 20 milioni di dollari) che si trova sopra la biglietteria.
Altrettanto famoso è il soffitto dell’atrio in cui è dipinta una costellazione (con circa 2500 stelle) al contrario.
Si hai capito bene. La costellazione è riprodotta al contrario.
Alcuni pensano che questo “errore” sia stato fatto in quanto la mappa si basa su un antico manoscritto medievale, secondo altri l’errore è stato voluto perchè Dio guarda la volta celeste e le stelle da sopra.
Oltre a queste due attrazioni, nella Grand Central ci sono numerosi ristoranti, fast food, caffetterie, gastronomie, panetterie, edicole, un mercato alimentare e negozi.
Curiosità:
- vicino all’Oyster Bar, si trova la camera dei sussurri, o Whispering Gallery. Le arcate in ceramica creano questa cosa alquanto bizzarra: se due persone si mettono nei lati opposti di una delle arcate si possono sentire e parlare a distanza;
- all’interno della Stazione si trova una piattaforma (la Track 61) che porta direttamente al Waldorf Astoria Hotel. Essa veniva usata segretamente da alcune persone illustri, tra cui il Presidente Franklin D. Roosevelt durante la Seconda Guerra Mondiale;
- sotto il Terminal si trova una stanza chiamata M42 che contiene il convertitore che alimenta lo stresso Terminal. La cosa curiosa è che la posizione di questa stanza è un segreto;
- durante la Seconda Guerra Mondiale la Grand Central era una delle strutture più custodite e nessuno doveva conoscere il luogo dove poteva essere sabotata (ossia nella stanza M42), Hitler, però, conosceva il posto esatto ed inviò due spie per sabotare il convertitore. L’impresa fallì in quanto le spie furono arrestate dall’FBI prima di poter compiere il lavoro.
Il Palazzo dell’ONU
Tra le attrazioni di New York, di notevole importanza vi è anche l’edificio che ospita le Nazioni Unite: il Palazzo di Vetro.
Costruito tra il 1949 ed il 1950 ed inaugurato l’anno successivo, il Palazzo si trova a East River, nel quartiere Turtle Bay.
All’esterno si possono vedere le bandiere di tutti gli Stati Membri in ordine alfabetico.
All’interno, invece, è presente una collezione d’arte (dipinti, sculture, arazzi e mosaici) che raccoglie tutte le donazioni fatte dagli Stati Membri, da associazioni o da donatori, all’organizzazione.
Se sei interessato a visitare il Palazzo di Vetro, ogni giorni vengono effettuate visite guidate in cui potrai vedere, tra le altre cose, il dietro le quinte del lavoro che si svolge dentro il Palazzo di Vetro.
Columbus Circle
La piazza circolare, intitolata a Colombo, è il punto di intersezione di alcune delle principali vie di Manhattan (tra cui la Broadway, la 8th e la 59th Street e la Central Park West).
Columbus Circle è stata progettata nel 1905 ed è sviluppata attorno al monumento a Cristoforo Colombo (una statua in marmo alta 21 metri e posta ivi nel 1892 in occasione del 400° anniversario dalla scoperta dell’America).
La sua importanza è dovuta al fatto che da qui vengono misurate le distanze esatte da New York.
Sulla piazza si affacciano:
- la Trump Tower, un grattacielo di 58 piani per 202 metri di altezza, deve il suo nome a Donald Trump, l’ex Presidente degli Stati Uniti, che lo fece costruire negli anni ‘80;
- il Time Warner Center, un grattacielo costituito da due torri gemelle alte 230 metri, che ospitano uffici, appartamenti ed un centro commerciale;
- il Museo di Arte e Design (MAD);
- un ingresso al Central Park.
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Come hai potuto constatare da questo primo articolo, New York è veramente piena di cose da vedere ed esperienze da vivere.
Un viaggio non ti basterà per conoscerla a pieno, ma intanto ti darà modo di innamorartene, ne sono certa.
Ora, però, non scappare, corri a leggere il secondo articolo per scoprire quali musei non dovrai perderti durante la tua vacanza nella Grande Mela.
Intanto, se ti va, scrivimi nei commenti qual è, tra quelle citate, l’attrazione che ti colpisce di più, quella che non vedi l’ora di vedere.
A presto :-)..
[…] mi hanno portato prima a vedere Miami e Key West, poi a New York per la terza volta (art. 1, 2, 3), a Washington D.C. per la seconda, e poi in […]
[…] stai cercando un’escursione di un giorno da fare durante la tua vacanza a New York (articolo 1, articolo 2, articolo 3), sei nel posto […]
[…] letto gli altri due? Se non lo hai fatto, clicca qui per il primo articolo e clicca qui per il […]
[…] alla seconda parte degli articoli dedicati alla Grande Mela (clicca qui se non hai letto il […]